I personaggi sono abbastanza conosciuti nel mondo: nella guerra perenne tra le razze (uomini, elfi, nani e orchi) i loro nomi spiccano, ognuno nel proprio campo. Ma la guerra è sempre uguale, monotona: improvvisamente arriva l’invito del re Dairon Doombearer di recarsi nella sua città, Luilin, poiché egli ha bisogno di loro. Tutti sanno che Luilin è quasi una leggenda, la Città Perfetta che non conosce più miseria e distruzione da anni, e ne hanno la conferma entrando in questo posto bianco e meraviglioso. Incontrano i luogotenenti del re, suo fratello Galen, la sua antica fiamma Nimiel e la capricciosa Ithilin: quando si trovano a faccia a faccia con il re vedono che questi indossa una maschera raffinatissima su cui nessuno sa veramente dare una spiegazione, tranne un’ustione provocata durante un assedio in cui il re aveva perso il figlio, tre anni prima. La missione comunque consiste nell’eliminare alcuni demoni piuttosto grezzi che sconvolgono un villaggio. A questa seguono altre due missioni, sempre incentrate su demoni man mano più organizzati e potenti, fino a non incontrare una succube che sacrifica un uomo a Graz’zt, signore degli Abissi, e che comincia ad insinuare su una non ben determinata lealtà di Dairon nei confronti del suo Principe. A corte, intanto, il re sembra sul punto di morire, sempre preda di strani deliri che fanno sanguinare tutta la sua pelle, soprattutto con la vicinanza sempre più stretta dei demoni. I suoi più fidi consiglieri non lo riconoscono più, ha sviluppato un’ossessione folle per la perfezione, e dell’antico re non c’è più nulla. E’ solo follia per la perdita del figlio, dicono i suoi luogotenenti, un dolore atroce che lo ha distrutto nel profondo. Ma non appare così agli altri, che vedono qualcosa di molto strano in quest’uomo… Eppure nessuno sembra sapere la verità, oppure nessuno la vuole dire…

La situazione dal punto di vista del master

Dairon ha venduto la propria anima e il proprio figlio a Graz’zt, Principe Nero, per salvare la sua città. Ma, così facendo, ha strappato il velo che separava il mondo materiale dagli Abissi, causando quindi ondate di demoni che non hanno motivo di essere se non per evocazioni. Egli stesso è controllato da un demone, e, ogni volta che tenta di ribellarsi, questo demone lo fa cadere in delirio, e lo sfinisce per poi curarlo dall’interno, impedendo che così muoia e il Principe Nero perda il suo alleato più importante. I giocatori sono stati chiamati dalla parte “razionale” di Dairon, ma è con la parte demoniaca che dovranno scontrarsi, quando riusciranno a capire cosa veramente è successo quel giorno di tre anni prima sotto le mura della città assediata, cosa significhi veramente quel volto deturpato e distrutto. A loro si uniranno, se riescono ad interagire, anche il fratello del re, Galen, il paladino, ed eventualmente Nimiel, che porta in grembo il figlio di Dairon. Ogni parola è vana, con il re, da lui i giocatori non otterranno nulla, e neppure dai suoi luogotenenti. Ithilin è l’unica che per il proprio ego smisurato potrebbe far trapelare qualcosa, visto che è serva fedele del Principe Nero. Lo scontro finale avverrà in una grotta edificata come un grande tempio nero dedicato a Graz’zt, in cui, a fianco di Dairon, si troveranno Ithilin e il suo crudele amante, Carnil. E’ uno scontro senza quartiere, e forse senza veri vincitori. Dipenderà anche da quale delle due anime di Dairon i giocatori riusciranno a risvegliare il destino dei giocatori.

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