Che dire, Steven è proprio un dottore molto… strano 😀

Ok, battute orrende a parte, è un nuovo film della Marvel dopo Civil War, che non era certamente brutto, anzi, ma che personalmente ho trovato un po’ sotto tono rispetto, per esempio a Winter Soldier o ai film degli Avengers. E devo dire che con questo film il franchise si è decisamente ripreso: c’è tutto quello che ci si può aspettare da un film della Marvel, l’umorismo brillante, buoni effetti speciali e, last but not least, l’immancabile ridicolo cameo di Stan Lee e la scenetta dopo i titoli di coda.

Contrariamente al resto dei film Marvel, dove il livello di recitazione è, con qualche rara eccezione, passabile, qui hanno scritturato un cast eccellente, per cui tutti i primari e i comprimari sono bravissimi, dall’arrogante eroe di Benedict Cumberbatch al misterioso Elder di Tilda Swinton al bibliotecario Benedict Wong, al love interest Rachael McAdams. Anche gli effetti visivi sono particolarmente impressionanti anche rispetto agli standard di un film Marvel, con questi stranianti effetti caleidoscopici e le continue modifiche alla gravità.

Personalmente l’ho trovato anche un film particolarmente tetro, sempre rispetto agli standard Marvel: il tema dell’handicap del protagonista, in particolare, riceve molta più attenzione, contrariamente, per esempio, ai film di Iron Man.

Detto ciò, come ogni film Marvel anche questo ha delle pecche: il primo atto in particolare è un po’ lento ed è anche un mix del primo atto di Iron Man e del primo atto di Batman Begins, ancora un po’ e mi aspettavo di veder comparire Liam Neeson e il suo pizzo da Ras’ al Ghoul (o come diavolo si scrive). Il secondo atto è la parte migliore del film anche se avrei voluto un’indicazione temporale un pochiiino più precisa, tipo una risposta alla domanda: Ma per quanto tempo lui si addestra?

Infine, la Marvel deve sforzarsi di creare antagonisti un po’ migliori di… beh, tutti gli antagonisti Marvel tranne Loki. L’antagonista secondario qui è abbastanza interessante ma non ha praticamente modo di venir fuori. E l’antagonista primario è… forse la definizione più adatta potrebbe essere “dio Stellare tragattino di Startrekkiana memoria a cui nessuno ha insegnato a leggere” 😀

Tuttavia, nessuno di questi difetti ha sminuito il divertimento del film, né mi ha impedito di voler vedere di più di Steven Strange e della sua allegra combriccola. Come ho detto sopra, il film si regge sul tradizionale umorismo Marvel, sull’eccezionale performance del cast e sugli spettacolari effetti visivi.

Voto: 8.5

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