[Harlan Malkavian Partecipante]

“non morti? qualcosa sta creando abomini così vicino al tempio più grande di Alba? e un tempio di Thor.” rispose clara “è stato davvero un bene incontrarvi, o forse non avrei mai saputo di questo! ed anche se solitamente l’anima non è toccata, non è tollerabile.” una delle cose in cui i due culti coincidevano era proprio l’avversione verso i non morti, ancor più verso chi ne provocava il risveglio.

“ne conosco uno, non è complesso e con la mia conoscenza e preparazione ci darà un ora di protezione, per chi è privo di coscienza saremo meno di vento che passa. lo farò subito”

Clara prese il simbolo sacro e toccò i due prima di intonare una breve preghiera, Sand e Waylon non compresero la lingua usata.

[Meeme Partecipante]

“Lancia pure l’incantesimo, Clara… ci farà guadagnare tempo mentre avanziamo!” La monaca non conosceva di persona la magia, ma la riteneva affascinante come pratica.

“Impediremo che questo male si diffonda.” concluse preparandosi mentalmente alla sfida che avrebbero affrontato all’interno del Tempio.

[Harlan Malkavian Partecipante]

Mentre Clara terminava la preghiera il trio veniva avvolto per pochi attimi da una tenue aura di luce bianca, pochi attimi prima di svanire come assorbita dai loro corpi, lasciando nell’aria una sensazione di pace ed un lieve sentore d’incenso trasportato dal vento.

“la protezione e pronta” disse riponendo il focus divino.

[Meeme Partecipante]

“Perfetto! Grazie, Clara, sarà molto utile!” la monaca non si sentiva realmente diversa, ma quella sensazione di pace era piuttosto piacevole.

“Entrerò io per prima, i miei riflessi sono fulminei e riuscirò a schivare un eventuale attacco a sorpresa.” Disse avanzando risoluta.

[Zhulldzin Partecipante]

Il druido annuì alle parole della monaca “ti seguiamo in ogni caso, teniamoci all’erta” disse quindi annuendo anche verso Kara, prima di entrare nel tempio cercò un posto per nascondere la slitta prendendo con se soltanto lo scudo e la lancia, sospirò quindi e quindi si inoltrò a seguito della monaca facendosi poi seguire dalla sua canide compagna. Clara a questo punto chiudeva lo schieramento.

[Harlan Malkavian Partecipante]

Usando il tempio come riferimento raggiunsero il luogo ove le mezzebestie portano i prigionieri.
L’ingresso di una caverna molto ben nascosta, sarebbe stato estremamente difficile trovarla senza i vaghi pensieri della creatura abbattuta.

Per ora ne gli umani ne Kara potevano vedere o sentire dei non morti, ma la loro presenza e passaggio era diventata chiara, anche per l’incanto protettivo.

Nascosta la slitta entrarono nell’antro, uno stretto passaggio breve che presto sfociava in un ambiente circolare, sgombro e fiocamente illuminato da piccoli fori verso l’esterno.

Altri tre passaggi scavati rozzamente nella pietra si diramavano dalla stanza, anche se uno di interrompeva quasi dubito, non si sentiva nessun rumore.

[Meeme Partecipante]

Non avevano incontrato minacce al momento, ma era più prudente restare vigili.

Sand a volte di guardava intorno in cerca di riferimenti perché l’ultima cosa che voleva era perdersi.

“Continuiamo ad esplorare gli altri due passaggi.”
Sussurrò risoluta.

[Zhulldzin Partecipante]

Il druido annuì alle parole della monaca, “teniamo gli occhi aperti sui due passaggi scavati”, disse quindi facendo un cenno della mano verso la guerriera e l’altra compagna “ma prima di avventurarci nelle tenebre cerchiamo di capire se c’è qualcosa di nascosto” affermò quindi andando verso il passaggio che si interrompeva poco dopo e iniziando a studiare la parete della caverna, per capire se fosse stata scavata di recente oppure se fosse una roccia naturale e cercare eventuali tracce che potessero lasciare intendere la presenza di un passaggio segreto, sia sui bordi della parete che per terra per trovare eventuali segni di passaggio di creature.

[Harlan Malkavian Partecipante]

Entrando nel breve passaggio notarono che la polvere posata sul duro terreno non era smossa da impronte o disturbata da altro se non da lievi spifferi d’aria che potevano raggiungere quel punto ma, avendo deciso di esaminare con attenzione, sotto quello strato vecchio di anni ed anni Waylon vidde tracce e scalfiture.

Insieme rimossero come possibile polvere e piccoli detriti scoprendo tracce di sfregamento che avevamo delineato un semi arco e consumato in più punti lo strato superficiale della roccia, usando quelle poche tracce come indizi riuscirono a trovare anche un foro regolare sul fondo del budello, seminascosto dalle ombre.
Clara si avvicinò ad una delle pareti, indicatole dal druido, dove un pezzo di metallo sembrava infilato verticalmente in una nicchia rotonda nella pietra e dopo vari tentativi ed osservazioni iniziò a tirarlo.

Il pezzetto si rivelò essere un lungo bastone con un’estremità piegata ad elle e varie tacche nell’altra dove si assottigliava leggermente appiattendosi.

[Zhulldzin Partecipante]

Il druido osservò l’oggetto ritrovato da Clara “Sembra essere una specie di chiave” commentò quindi il discepolo della Natura, “Vediamo se per caso funziona in questo foro” aggiunse quindi, allungando la mano verso la chierica per chiederle di passargli l’oggetto quindi verso Sand “Non sembra essere una trappola, ma cerchiamo di rimanere all’erta, specie non vorrei rimanere circondato da queste bestie” le disse prima di cercare quindi di infilare l’oggetto nel foro, provando a ruotarlo e spingerlo con delicatezza.

[Meeme Partecipante]

“Proviamo! Ma restiamo in allerta potrebbero approfittare della situazione per attaccarci.” disse la monaca aspettando l’esito dell’azione del guaritore.

Quello strano oggetto sembrava proprio una chiave, ma era meglio non farsi prendere dall’eccessivo entusiasmo.

[Harlan Malkavian Partecipante]

La sbarra metallica scivolò senza quasi nessuna difficoltà nella simil-serratura spostando la polvere accumulata all’interno e scorrendo fino inal meccanismo.
Waylon girò il ferretto sbloccando la pesante lastra e la tirò, facendola ruotare senza sforzo sui perni, dimostrando l’abilità con cui fù cosruita così tanti anni fa.

I tre entrarono in un passaggio squadrato che proseguiva sempre più buio per molti metri per poi rischiararsi gradualmente fino ad aprirsi in un’ambiente illuminato da fiamme.
Proseguendo videro che erano arrivati su una sorta di balcone in una caverna ampia ed alta, vari bracieri accesi si susseguono lungo il perimetro roccioso.

Al centro della caverna un deforme umanoide dalle proprozioni gigantesche, dalla pelle pallidissima vestito con abiti di pelliccia sporchi era chinato su uno di molti tavoli formati da grezze tavole di legno, su ciasacuna un cadavere umano.

Al momento l’essere stava lavorando su un corpo, sembrava intento ad innestare una lama al posto di una mano.

[Zhulldzin Partecipante]

Il druido osservò la scena per qualche istante cercando di tenersi nascosto e chino, si guardò attorno per vedere se oltre a quello che avevano percorso esistevano altri accessi alla balconata e, se possibile, di vedere dove fossero localizzati gli accessi alla stanza sottostante, si avvicinò alle due donne quindi in un sussurro “Direi di prendere bene le misure della situazione e poi cercare di accerchiarlo, se riusciamo a bloccare le via d’uscita potremo riuscire a mettere il fattore sorpresa dalla nostra parte”. Quindi sollevò lo sguardo verso Kara incrociando i suoi occhi canini Tu fai la guardia a questo tunnel brava le disse allungando una mano per carezzarle la testa, per poi attendere la replica delle due prima di passare all’azione.

[Meeme Partecipante]

“Sono d’accordo…” sussurrò la monaca ai suoi compagni osservando quella scena con un moto di disgusto. “Proverò a spostarmi in silenzio in modo da accerchiarlo, dobbiamo impedirgli di continuare quello scempio di corpi!”

L’essere pallido stava lavorando sul cadavere di un essere umano, chiaramente faceva parte del male che flagellava quella parte di terra e doveva essere fermato in fretta.
“Pronta a muovermi…” sussurrò Sand risoluta ad entrare in azione.

[Harlan Malkavian Partecipante]

La balconata percorreva tutta la grotta ed aveva due strette scale di mattoni che scendevano al livello inferiore arrivando ai lati del gigante. Sporgendosi appena i tre potevano vedere bene un solo ingresso a quel laboratorio improvvisato, un doppio portone chiuso abbadtanza grande da permettere l’accesso a qualcuno o quialcosa alto tre metri.

Un altro passaggio molto più piccolo era a mala pena visibile dalla loro angolazione, doveva essere l’ingresso dal quale gli uominibestia e le altre creature portavano i cadaveri per gli esperimenti ed i rituali del loro maestro o padrone, con vaghe tracce scure sul terreno, fortunatamente anche quello era chiuso ma non era possibile capire la presenza di una serratura e se questa era scattata.
“quel gigante dev’essere un necromante e quelle deformità sono di certo gli effetti dell’uso della magia oscura” disse Clara, “possiamo dividerci ed usare le due scale per accerchiarlo, e bloccare quella porta piccola”
Kara rispose limitandosi a leccare la mano e tornando nel corto passaggio.

[Meeme Partecipante]

“Io andrò da un lato! Bloccate la porta piccola e prendiamolo in trappola su due fronti.” La monaca approvava quella scelta. Sarebbe stato più difficile per la creatura fuggire una volta ingaggiato da entrambi i fronti.

Avrebbero confuso il mostro in modo da renderlo più vulnerabile ai loro attacchi combinati.

[Zhulldzin Partecipante]

Il druido annuì quindi alle parole di entrambe “Perfetto, seguiamo il piano allora, io gli blocco il passaggio verso la porta e voi prendetelo ai fianchi con le due scale, io mi occupo della porta” Il druido quindi camminò furtivamente lungo la balconata fino ad arrivare sopra la porta da bloccare, quindi mutò la sua forma per assumere quella di un Gorilla Crudele pronto a balzare di sotto sfruttando la naturale attitudine dell’animale nel muoversi ed arrampicarsi tra gli alberi, inoltre la grossa creatura avrebbe avuto molta più forza per trattenere eventuali ospiti indesiderati.

[Harlan Malkavian Partecipante]

Muovendosi cautamente lungo la balconata continuarono a non attirare l’attenzione del gigante, comunque ancora intensamente concentrato nell’abominevole rituale.

Sand scese lentamente la scala di pietra dalla parte della piccola porta, la tenaglia si stava chiudendo.

Ora waylon in forma di gorilla poteva balzare sulla preda.

La trappola scattó, la port dalla quale entravano ed uscivano i cadaveri venne bloccata ed il gruppo attacco l’avversario mentre era ancora chino sul suo “lavoro”.

[Zhulldzin Partecipante]

Il druido in forma di Gorilla saltò quindi dalla balconata per atterrare nella sala, l’intento era quello di caricare direttamente il gigante necromantico ed atterrarlo bloccandolo a terra in modo da renderlo inofensivo, sfruttando ovviamente il fattore sorpresa per coglierlo impreparato. L’enorme massa di peli, unghie e zanne si lanciò quindi verso il suo nemico senza un attimo di esitazione cercando di percorrere la distanza che lo separava dall’avversario con un lungo balzo che sarebbe dovuto terminare contro l’altro in modo da buttarlo a terra.

[Meeme Partecipante]

La guerriera fece scattare la tenaglia ed eseguì una serie di affondi contro la creatura. I pugni, caricati dell’energia Ki, tempestavano il mostro per non lasciarlo reagire. Il ritmo del respiro della monaca scandita la sequenza tra pugni e calci.

La forza bruta del suo avversario sarebbe stata utilizzata contro di lui piegando l’energia in essa contenuta e restituendola al nemico cento volte più distruttiva.

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