Il sonno della Ragione

Questo argomento contiene 109 risposte, ha 5 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Harlan Malkavian 7 anni, 5 mesi fa.

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  • #4128
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    I movimenti furono contemporanei, Clara andò a recuperare la chiave delle celle, che le avrebbe permetto di liberare le vittime delle malvagie pianificazioni del loro aguzzino, e Waylon si preparò ad attaccare.
    I due incantesimi vennero lanciati e le energie si scontrarono nel centro della sala di quel culto proibito restando bloccate, unite in una danza meraviglia e potere, l’equilibrio resse solo un attimo poi si ruppe con un colpo secco e sommesso.

    La traiettoria dell’orribile sfera necromantica venne completamente invertita sbalzandola indietro colpendo la mano tesa, il contatto la fece deformare sempre più arrivando ad avvolgere l’intero arto e poi l’intera figura in una patina sottile, uno strato di energia corrosiva, il bersaglio si dissolse diventando polvere, e con la polvere scomparve lentamente anche la percezione di corruzione percepibile con i sensi sovrannaturali.

    I prigionieri vennero liberati poco dopo, non sembravano esserci altre nefaste sorprese.

    #4141
     Meeme 
    Partecipante

    Sand attese fino all’ultimo prima di decidere di attaccare il nemico, prima i prigionieri dovevano essere portati in salvo e solo dopo si sarebbe lanciata contro il nemico.

    Quando Clara salvò l’ultimo prigioniero la giovane monaca scattò in avanti preparando una serie di colpi con cui stordire il negromante dando così il tempo al guaritore di entrare in azione a sua volta.

    #4156
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Il druido osservò la scena respirando con affanno prima di tirare un sospiro di sollievo, il suo piano, alla fine sembrava aver funzionato. Controllando da dietro la scudo seguì i movimenti rapidi della monaca che partiva all’attacco, preparandosi mentalmente degli incantesimi di protezione qual’ora la minaccia del necromante potesse ancora rivelarsi tale nonostante le apparenze.

    #4158
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Sand, decisa a non sottovalutare nessuna possibile minaccia e possibile inganno si preparò ad attaccare ilò bersaglio oltre l’altare improvvisato, ma anche con la sua velocità e la poca distanza da superare non c’era più niente di vagamente umanoide da colpire, lil primo attacco attraversò l’aria disturbando solo la polvere, e non si sentiva il minimo rumore, ed ogni prova indicava la rapida morte del secondo necromante.

    Con questi incantatori degeneri è meglio non fidarsi.

    non resta che l’altare e quella porta, poi potremo andarcene

    #4193
     Meeme 
    Partecipante

    “Possiamo purificare l’altare in qualche modo? Potrebbe aiutarci ad allontanare il male da questo luogo sacro!” Suggerì la monaca ancora guardinga.

    Si avvicinò poi alla porta per controllare se nascondesse altri pericoli o altri prigionieri, ma avrebbe atteso la risposta della sacerdotessa prima di avanzare.

    #4201
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Il druido rimase guardingo avvicinandosi un poco alla porta e all’altare, ma non essendo un chierico non aveva certo i mezzi per purificare un altare, forse avrebbe potuto restituirlo semplicemente alla Natura cercando di tenere lontane le influenze divine, ma non voleva al momento creare contrasti con la sacerdotessa e quindi lasciò a questa la possibilità di agire.

    #4208
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    posso farlo” disse la sacerdotessa del dio dei morti, avvcinandosi all’altare dedicato ad uno degli Usurpatori che rubarono il potere di Grogburz, da una sacca prese una fiala d’acqua “qesto eliminerà completamente la presenza di vashoon da questo luogo, non sia così radicata da renderlo impossibile” poi iniziò un canto sommesso.

    appena poche gocce del liquido toccarono quello che restava della figura incappucciata, questi continuarono a dissolversi emettendo un sibilo basso generando un getto di vapore verso il soffitto ricoprendolo con una coltre binacastra e turbinante.
    Qualche pennacchio stava ancora uscendo dalla pietra macchiata e Clara posò alcuni frammenti di incenso cristallizzato sul teschio accendendoli con un acciarino, il fumo influenzati dall’incantesimo in prepazione rimase basso sul grezzo altare, impregnandone il legno che brillò soltanto per un attimo.

    Gocce di sudore cadevano dalla fronte della sacerdotessa che versò il resto della fiala sul legno, ricoprendone la superficie prima di essere assorbito, il vapore si dissolse uscendo dalla stanza, le luci sembranao più intense e le fiamme più calde.

    è fatta, ora i piani del gigante sono disfatti

    In un modo intuitivo e profondo i Sand e Waylon sapevano che quelle parole erano il vero, il repentino miglioramento dell’atmosfera era palese l’energia oscura stava rapidamente svanendo nel nulla, purificata dall naturale flusso delle vie dei draghi “ed anche nel caso fosse rimasta qualcuna delle sue creazioni non sarà una minaccia per nessuno. Mai più! possiamo anche andarcene

    #4258
     Meeme 
    Partecipante

    Sand osservò con rispetto la sacerdotessa all’opera restando in silenzio per non disturbarla. Sembrava un procedimento molto complesso che richiedeva concentrazione, pazienza e mano ferma. La giovane monaca si preoccupò di proteggere Clara da eventuali attacchi perché la prudenza non era mai abbastanza secondo la guerriera.

    Tirò un sospiro di sollievo sentendo le parole della sacerdotessa. “Speriamo di aver fatto abbastanza…” commentò con la voce rispettosa e pacata di sempre. L’aria intorno a loro sembrava essere stata purificata, la tensione svanita nel nulla e probabilmente anche i prigionieri si sarebbero ripresi presto. “E se anche dovessero rialzarsi per tentare un altro attacco noi li fermeremo…” disse risoluta con un sorriso sereno. Avrebbe continuato a viaggiare per raddrizzare i torti come le era stato insegnato…

    #4261
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Il druido che aveva un’espressione concentrata e attenta durante il rituale sorrise nell’udire le parole della sacerdotessa. “Abbiamo fatto tutto quello che poteva essere fatto, ed il male avrà difficoltà a rimettere radici qua…” affermò con fare convinto annuendo “Niente da dire, è stato provvidenziale incontrarvi in questo cammino, se dovessero tentare di rialzarsi sapranno che unendo le nostre forze non hanno alcuna speranza” aggiunse con un sorriso decisamente più rilassato “direi che ora è tempo di portare questa gente fuori da questo luogo e anche per noi di ritornare” disse accennando ai prigionieri “solo allora quest’incubo sarà davvero finito” concluse quindi guardando le due donne pronto a mettersi in marcia.

    #4295
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    sì, saremo pronti

    Finalmente, dopo le lunghe tenebre calate quando il culto del lich usurpatore aveva invaso e corrotto quelli antichi cunicoli una volta appartenuti ad uno dei clan di Peicta ed adibiti ad uno scopo ben più nobile, coloro che si erano trovati nella sua ombra riuscivano ad uscirne, feriti in corpo e mente, ma vivi.

    I soli all’eterno sembravano più splendenti ora che l’influsso negativo della non morte era stato eradicato dall’area circostante e l’energia pura dei sentieri dei draghi poteva di nuovo purificare qualunque stagnazione.

    Uscendo dal passaggio segreto il terreno dell’ingresso strisciava una nebbiolina nera che presto si dissolse per la luce che entrava dall’esterno, in modo simile alla creatura mostruosa che tormentava il folle al villaggio.
    I prigionieri liberati rimasero abbagliati dallo splendore dell’esterno, la lunga privazione della luce naturale, ed anche i loro quattro salvatori dovettero attendere qualche attimo prima che le pupille si adattassero.

    Il viaggio di ritorno fu estremamente tranquillo, nessuna creatura ostile e nessun servo del gigante corrotto attaccò il gruppo che nel ritorno seguì una strada leggermente diversa ma più diretta che condusse ad un bosco e avvicinandosi al tramonto giunsero in una radura.
    Un frassino sorgeva nel mezzo della radura, ma sembrava essere spuntato recentemente e l’albero emanava una pallida luce ed i suoi rami erano carichi di frutti che il druido poteva dire essere diversi dai frutti di un normale esemplare di quella specie. Sui rami più alti posavano due corvi che iniziarono a beccare alcuni frutti che caddero al suolo stranamente intatti ai piedi dei due, assaggiandoli si sentirono colmare di salute e forza.

    Il giorno successivo, la gloria dei soli vide la fine di questo viaggio riportando gli scomparsi alle loro famiglie.

    Ed i compagni uniti dagli eventi ripresero il loro cammino individuale e se le Nornef hanno visto i loro futuri viaggi questa è un altra storia.

    methed

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