La Piaga

Questo argomento contiene 71 risposte, ha 5 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Meeme 8 anni, 1 mese fa.

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  • #1321
     Meeme 
    Partecipante

    MEEME:
    GUNDIGO’OT, NIMUE, ULFRIC e ZALTAR
    Lo scontro era iniziato. Nimue lanciò il suo incantesimo affascinando e costringendo a combattere al suo fianco alcuno soldati che come previsto dalla barda si lanciarono contro la propria regina. Ulfric ed Harald si erano lanciati nella mischia precedendo la barda mezz’elfa, il gigante ed il nano non erano intenzionati a farsi bloccare da semplici sgherri. “Potrai contare sulle tue lunghe gambe, ma io sono un chirurgo migliore di te quando si tratta di uccidere!” rispose l’oste nano ad Ulfric. Il grosso barbaro lavorava di potenza distruttiva, sfracellò la testa di uno dei soldati e proseguì nella sua corsa arrivando alla Regina per primo. Harald sbudellava di fino quegli insetti e proseguiva l’avanzata con salti rapidi e schivate mentre Tomore cercava di farsi largo usando la sua arma ad asta come mazza.

    Gundy ricevette le bombe da Zaltar che si lanciò a sua volta verso la regina insieme al Governatore che combatteva con una frusta impiantata direttamente nella sua mano d’acciaio. Il cacciatore elfo si prese un attimo per studiare la grossa nemica, si rese conto che sarebbe servita una forza sovraumana per spezzare le grosse zampe su cui si spostava, gli occhi dell’insetto erano due per lato e l’elfo contò un paio di occhi anche dietro la nuca in modo da fornirle una visione quasi totale dell’ambiente circostante.

    Kam e Moira erano gli unici ad essere rimasti accanto a Gundy, il fabbro come difesa degli incantatori, la sacerdotessa nana per poter meglio indirizzare incantesimi di protezione agli alleati. La chierica si prodigò subito per creare una barriera su Ulfric ed Harald perché la Regina sembrava incuriosita da loro e pronta a divorarli. Il grosso insetto non aveva un’aria malata come il resto degli animali contagiati, era forte e sana e le sue artigliate, mentre tentava di infilzare gli attaccanti, aprivano grossi solchi sul terreno.

    GUNDIGOOT:
    Lo gnomo stava facendo tutta una serie di calcoli mentali per stabilire dove puntare i suoi incantesimi, quando Zaltar gli mise in mano delle bombe. Il mago non fece in tempo a rendersi conto di quello che era successo che l’elfo si era già lanciato nella mischia. Guardò quegli esplosivi, che potevano sicuramente tornare utili, ma gli sarebbero stati d’impiccio… guardò quindi Kam e li diede a lui “Io ho bisogno di avere le mani libere, per poter lanciare i miei incantesimi… e poi la mia abilità balistica rischia di creare più problemi che altro: sono convinto che tu possa farne un uso migliore di me!” concluse consegnandole al fabbro.

    In quelle fasi iniziali dello scontro, i guerrieri non sembravano avere particolari difficoltà nell’occuparsi di soldati ed operai, quindi Gundigo’ot decise di concentrarsi sulla regina, almeno finché gli altri non avessero avuto bisogno di supporto, cosa che al momento Moira stava fornendo egregiamente. Si preparò quindi a bersagliarla con alcuni incantesimi che avrebbero innanzitutto dovuto indebolirla, in modo da rendere più semplice il proseguimento dello scontro. Senza preoccuparsi della possibilità di colpire i suoi alleati, che aveva protetto in precedenza, salmodiò una formula e al termine quattro sfere infuocate partirono dalle sue mani puntando verso la regina [Sciame di meteore]: un bersaglio così grosso non rappresentava un problema insormontabile per la sua mira…

    Subito dopo preparò un altro incantesimo esplosivo, questa volta più tradizionale. Lo puntò davanti alla regina, in modo da poter colpire anche eventuali soldati che fossero accorsi a farle da scudo, e proprio per questa eventualità fece in modo che l’incantesimo esplodesse solo dopo qualche secondo [Palla di fuoco ritardata].

    Infine studiò il campo, per valutare dove colpire con il suo prossimo colpo…

    SNOW:
    “Devo ammettere che non te la cavi male vecchio mio!!! Ahahahahahahah!!!”

    Ulfric era eccitato dalla battaglia, le blatte rimaste a guardia della regina non erano un problema per lui, e anche gli altri se la cavavano egregiamente.
    Ricevette alcuni colpi da qualche guardia ma sembrava avesse una sorta di protezione invisibile che in qualche modo attutiva i colpi ricevuti.
    Si sentiva invincibile!!!

    Nell’avvicinarsi alla regina vide dei bagliori passare sulle loro teste e capì che Gundigo’ot era entrato in azione.
    Ai bagliori seguirono delle esplosioni di fuoco… alla fine il suo piano e quello di Harald si sarebbe portato a compimento comunque.

    Ulfric fu il primo ad arrivare davanti alla creatura gigante. Era enorme e capì in un attimo che non sarebbe stata una passeggiata riuscire a sconfiggerla… La regina menava dei colpi improvvisi con i suoi artigli che fendevano l’aria e lasciavano sul terreno dei solchi impressionanti.
    Ulfric riuscì a stento a scansare un colpo, forse anche grazie a quell’incantesimo di protezione che i suoi compagni gli avevano lanciato addosso.

    Provò ad ingaggiare il combattimento ma sembrava che la regina avesse occhi da tutte le parti, poi guardando meglio si accorse che era proprio così, quella creatura era dotata di più occhi, due posti persino dietro la nuca.
    Capì ben presto che non sarebbe mai riuscito ad avere la meglio sulla regina in uno scontro uno contro uno, quindi decise di temporeggiare nell’attesa che gli altri arrivassero a dargli manforte. Forse attaccandola tutti insieme sarebbero riusciti a penetrare le sue difese.

    ELAN:
    Nimue sorrise con un certo divertimento alla vista degli insetti che attaccavano la loro stessa regina. Con tutto il male che aveva fatto la sua presenza, non si meritava altro che un trattamento del genere!
    “Non è divertente essere attaccata dai propri amici, vero?” disse ironicamente.

    Quindi si accorse che anche gli altri erano partiti all’attacco.
    La battaglia era iniziata!

    Si lanciò con foga ed entusiasmo a colpire la regina, mischiandosi a quegli stessi insetti della cui puzza ormai era stata irrimediabilmente e definitivamente ricoperta.
    Ma non era quello il momento di fare gli schizzinosi!

    Mentre attaccava la regina, cercando di tenere occupati i suoi arti in modo che non disturbassero guerrieri sicuramente ben più adatti ad un attacco mortale, emise un solo grido, che assomigliava ad un canto.
    La sua voce era elettrica e potente, ed infondeva nuovo vigore alla sua arma, e a quelle dei suoi compagni. [Lama Assetata di Massa: Folgorante]

    ANDREW THE WOLF:
    La situazione era strana: gente che si lanciava allo sbaraglio, gente che lanciava incantesimi. E quella cosa se ne stava lì, non troppo allarmata. Anzi menava colpi a destra e a manca, cercando di liberarsi di quelle mosche fastidiose che la infastidivano.

    Era forte, si notava la potenza e la profondità dei solchi sul terreno. Era precisa grazie a quella visione ampia, senza punti cechi… poi da quella posizione notò un fatto anche grazie agli incantesimi degli incantatori. Si spostava sempre sul posto, era ingombrante e i movimenti erano apparentemente goffi. Doveva sincerarsene: Ehi gigante, mira alle zampe con l’intento di staccargliele di netto… Falla rimanere nello stessa posizione… non deve spostarsi di molto… E voi… disse agli incantatori Se possibile, cercate di puntare agli occhi!

    Lui doveva puntare all’addome. Quando si spostava doveva vedere se l’addome era rigido o molle. Ed eventualmente colpirlo più volte.

    #1331
     Meeme 
    Partecipante

    GUNDIGO’OT, NIMUE, ULFRIC e ZALTAR

    Incantesimi, bombe ed armi elettrificate sembravano infastidire la Regina senza però causarle danni fatali. L’enorme insetto si muoveva lenta, ma non priva di una grazia ferale che avrebbe spaventato anche i più coraggiosi. La regina con un grido tentò di richiamare alla ragione i soldati ammaliati dalla voce della barda per poi mandarli ad impattare contro Ulfric e la sua ascia.  Harald non riusciva a trovare un punto molle dove affondare le lame e Zaltar comprese con disappunto come persino l’addome sembrava coperto da duro carapace.

    “Non possiamo continuare ad evitare i suoi attacchi e basta!” Tuonò il Governatore tentando di bloccare un arto al mostro per fargli perdere equilibrio. Il fuoco non la spaventava, i fulmini sembravano solleticarla e le lame pizzicavano appena lo spesso carapace. “Concentriamo gli attacchi su un solo arto alla volta!” Urlò il Governatore. Harald e Tomore annuirono e si lanciarono all’attacco insieme, il nano evitò uno degli artigli della bestia di un soffio e si ritrovò accanto al suo amico di sempre. Tomore fu meno fortunata di lui, la Regina aveva notato il guizzo e rapida aveva perforato il torace della guerriera con uno dei suoi grossi artigli. Sembrava soddisfatta di sé mentre scaraventava il corpo inerme contro una parete di roccia. Era tutto un gioco per lei e quei piccoli esseri fastidiose prede da succhiare.

    #1446
     Elan 
    Partecipante

    Quella brutta bestiaccia disgustosa stava rendendo vana la sua malia! Con tutta la faticaccia che aveva fatto, lei si permetteva anche di fare una cosa del genere!!
    Oh no… tra tante cose che poteva accettare, a Nimue quella proprio non andava giù!
    Aveva accettato di puzzare come una schifosa carcassa d’insetto, aveva accettato di imbarcarsi in una missione suicida in un buco di fogna…
    Ma quello era veramente troppo!

    E poi Tomore venne scaraventata distante, ferita forse a morte… e quello fu ancora più di troppo!
    “Senti tu, brutta baldr*cca puzzolente! Io potrei essere a spassarmela con qualche bel manzo random adesso!! E invece sono qui a darti molta più importanza di quella che la tua puzza meriterebbe! Perché non faciliti le cose e semplicemente… non lo so, muori male, infilzandoti da sola?!”
    Era arrabbiata e frustrata, perché vedeva che i suoi colpi avevano poco effetto, e non si era precisamente controllata coi termini…

    Con rabbia, dunque, prese il posto di Tomore all’attacco.
    Quelle specie di chele-artigli sembravano il punto di forza della regina… se fossero riusciti a disarmarla, forse, avrebbero avuto un notevole vantaggio.

    #1472
     Gundigo’ot 
    Partecipante

    Tutti gli attacchi portati dal gruppo contro la regina sembravano non sortire alcun effetto, se non quello di far divertire quella creatura. Tomore era stata ferita, e purtroppo continuando con quella strategia sarebbe stata solo la prima di loro…

    Il carapace di quella creatura sembrava troppo spesso per scalfirlo con attacchi regolari, dovevano inventarsi qualcosa alla svelta per guadagnare un vantaggio.

    Il mago studiò la creatura, e al di là della sua resistenza c’era una cosa che riteneva le conferisse il pieno controllo della situazione: a differenza loro, era in grado di vedere praticamente in ogni direzione, rendendo inutili i tentativi di aggiramento. Era come se tutti i guerrieri si fossero messi in fila per essere trucidati uno dopo l’altro.

    Lo gnomo prese quindi una bacchetta, se la puntò contro e poi imbracciò la sua piccola balestra, mirando ad uno degli occhi di quella creatura. Avrebbe tentato di colpire tutti quelli che dalla sua posizione fosse possibile, sperando in questo modo di rendere più vulnerabile almeno un fianco di quella bestiaccia [Colpo accurato]

    #1485
     snow 
    Partecipante

    “Nooooooooo!!!”

    L’urlo scaturì dalla bocca di Ulfric come d’istinto, non perché lui provasse qualcosa per Tomore, ma proprio perché probabilmente doveva prepararsi a dover vedere soccombere un altro compagno, mentre invece quella bestia sembrava divertirsi a dismisura, quasi stesse giocando con le loro vite…

    Non riuscivano in alcun modo a portare a termine un attacco, la sua corazza era quasi impossibile scalfirla e riuscire a trovare un pertugio nella sua difesa era pressoché impossibile.

    Ulfric si avvicinò al governatore ed Harald.

    “Potremmo provare ad attaccare tutti insieme da punti diversi. Per quanto abbia la possibilità di guardarsi attorno a 360° magari non avrà la reattività di difendersi contemporaneamente da tutti gli attacchi. Cosa ne pensate?” 

    Il gigante non era un grande stratega e cercava di rendersi utile il più possibile.

     

    #1504
     Andrew_The_Wolf 
    Partecipante

    Non credeva a ciò che era successo: era una belva con pochi scopi. Mangiare. Sopravvivere. Regnare. E per fare questo non si faceva problemi ad uccidere.  E Tomore era la prima sua vittima.

    La terrò occupata ed impegnata. Devo avere la possibilità di osservare come attacca. Non ha punti cechi, quindi dobbiamo trovare altro come punto debole.

    Era convinto che aumentando la velocità e facendo da esca potesse  permettere agli altri di trovare un modo per uccidere quella cosa.

    #1647
     Meeme 
    Partecipante

    GUNDIGO’OT, NIMUE, ULFRIC e ZALTAR
    La regina veniva incalzata dal gruppo e continuava a muoversi su se stessa in cerca di altri bersagli. L’idea di Ulfric venne accolta dal Governatore che gridò di separarsi anche a Nimue. La separazione sembrò dare i suoi frutti perché la Regina si trovava indecisa su chi colpire per primo. “Continuiamo a spostarci! Non può attaccarci tutti contemporaneamente!” urlò ancora il Governatore schivando una chela nemica.

    Il grosso insetto era infastidito dalla piega degli eventi e mentre era voltata per tentare di afferrare Ulfric partì il dardo dello gnomo che perforò uno dei due occhi sinistri della Regina rendendola vulnerabile su quel lato.

    #1654
     Elan 
    Partecipante

    Nimue accolse di buon grado il consiglio del Governatore, e con agilità balzò dal lato opposto rispetto a quello in cui si trovava, in modo da distanziarsi dagli altri.
    Quella tecnica confusa e scoordinata stava funzionando meglio di quanto non potessero sperare, e quando il dardo di Gundy centrò la creatura in un occhio la barda esultò.
    “Vai così Gundy!!” esclamò allegra.

    Non era riuscita ad illudersi di poter portare a casa la pellaccia, fino a quel momento.
    Ma ora…
    Ora poteva quasi iniziare a sperarci.
    “Occupatevi della parte sinistra!” esclamò allegra. “Zaltar, tu puoi bersagliarla di frecce, o qualcosa del genere? Crea un diversivo sulla destra, insomma!”
    Se gli occhi erano il suo punto debole, agli occhi avrebbero mirato!
    Senza aspettare la risposta del ranger, fece un balzo in una zona d’ombra e sparì in essa, per poi riapparire poco distante in un’altra zona d’ombra, sempre più vicino al volto della Regina, senza mai fermarsi per non diventare un bersaglio facile. [Passo d’Ombra]
    “Sorpresa, simpaticona!” esclamò una volta raggiunto il viso. Voleva conficcarle la spada in quel suo altro occhio, ed accecarla una volta per tutte.

    #1683
     Andrew_The_Wolf 
    Partecipante

    Da una tasca estrasse un pendaglio e gli sussurrò qualche parola in elfico: quello cominciò a brillare e la forma fisica dell’elfo cominciò a sfocarsi come se vibrasse l’aria intorno a lui [Luce perenne + Sfocatura].

    Cercherò di fare da esca dal lato opposto: la luce aumenterà pian piano di intensità fino a diventare un piccolo sole e l’altro incantesimo dovrebbe darmi qualche possibilità in più di evitare i suoi attacchi ma mi servirebbe un aiutino anche da te gnomo… hai qualcosa per aumentare la mia velocità?

    #1686
     snow 
    Partecipante

    La regina sembrava disorientata dalla tattica attuata da Ulfric e i suoi compagni. Non era stata una stupida idea quella di dividersi e attaccare da punti diversi. La regina non riusciva a difendersi contemporaneamente da tutti i lati.
    Fu proprio in quel momento che dalle retrovie arrivò un dardo lanciato con estrema precisione che andò a conficcarsi in uno degli occhi della bestia gigantesca. Ulfric si voltò e vide Gundigo’ot che imbracciava il suo balestrino.

    Approfittando del momento di esitazione della regina Ulfric si portò sul lato cieco della creatura e cercò di sferrare un colpo proprio nel punto dove era arrivato il dardo dello gnomo. Gli occhi fino a quel momento sembravano gli unici punti vulnerabili della bestia e Ulfric pensava che colpendo con forza uno di quei punti sarebbe riuscito a penetrare in profondità e raggiungere qualche organo vitale dell’enorme nemico.

    #1692
     Gundigo’ot 
    Partecipante

    Lo gnomo osservò con soddisfazione il suo dardo centrare il bersaglio, e con ancora maggior soddisfazione vide che i suoi compagni iniziavano a beneficiare del vantaggio che era riuscito a dare loro. Inoltre ora aveva reso chiaro quale fosse il punto debole della creatura, e quindi bisognava cercare di intensificare l’attacco rendendola cieca.

    La richiesta dell’elfo inizialmente lasciò perplesso il mago: per potergli conferire quello che chiedeva avrebbe dovuto essere in grado di toccarlo, ma non aveva la minima intenzione di andare fin là sotto, né tantomento di mandare Kroank a dispensare gli incantesimi al posto suo… il suo amico meccanico non era certamente adatto al combattimento in prima linea!

    Mentre rifletteva, però, capì come avrebbe risolto la questione, e nel farlo avrebbe non solo accontentato il suo compagno, ma conferito lo stesso vantaggio anche a tutti gli altri, rendendo la loro azione coordinata ancora più efficace.

    Recitò una formula, e alla fine di quella il mondo intorno a lui sembrò rallentare, e i colori iniziarono a sfumare… sentiva il pulsare del suo cuore nelle orecchie, e si sentiva estremamente rapido. Sapeva bene, però, che questo effetto sarebbe durato solo pochi istanti, quindi si precipitò quanto più velocemente poteva verso il suo compagno. [Fermare il Tempo]

    Quando gli arrivò in fianco, gli mise in mano una boccetta contenente una pozione che lo avrebbe reso molto più veloce [Ritirata rapida], poi tornò più in fretta che poteva nel punto in cui si trovava prima… se i calcoli che aveva fatto non erano errati, l’effetto dell’incantesimo sarebbe svanito non appena avesse imbracciato di nuovo la sua balestra, puntando ad un altro occhio della regina.

    #1695
     Meeme 
    Partecipante

    GUNDIGO’OT, NIMUE, ULFRIC e ZALTAR
    Nimue, incurante dell’altezza, si lanciò contro la testa della regina sfruttando le ombre e con la spada le portò via i due occhi destri. L’Insetto si agitò scaraventando la barda contro la parete di roccia e facendole mancare l’aria dai polmoni a causa del forte impatto.
    Ora era furiosa, si liberò con una frustata di coda del Governatore e di Harald gettandoli in terra e poi caricò verso la barda orientandosi con gli occhi dietro la nuca e l’ultimo occhio laterale rimastole.

    Zaltar velocizzò se stesso grazie alla pozione che lo gnomo gli aveva consegnato dopo aver fermato il tempo per pochi secondi e utilizzò la luce per infastidire la Regina in carica.

    “Stanno arrivando altri insetti soldato!” Gridò Kam che insieme a Moira cercava di bloccare i cunicoli facendoli crollare. “Non li fermeremo per sempre!” Avvertì con la voce spezzata.

    La carica della Regina sembrava inarrestabile, emise un grido innaturale e si preparò a schiacciare la barda quando sul suo cammino trovò Ulfric. Il barbaro umano si lanciò contro la testa della nemica e l’ascia strappò parte del muso. La regina lo afferrò mentre il sangue le accecava l’ultimo occhio rimasto ed era pronta a divorarlo, ma la presa sul corpo del barbaro non era abbastanza forte da trattenerlo. Ulfric aveva una sola possibilità ormai vicino alle fauci di quella bestia…

    #1703
     Elan 
    Partecipante

    Nimue non fece in tempo ad esultare per il successo ottenuto che si sentì scaraventare lontano.
    Forse, in un’altra circostanza, avrebbe anche potuto apprezzare l’ebrezza del volo. In quel momento, però, l’unica cosa a cui riuscì a pensare fu una sequela di imprecazioni più o meno colorite rivolte a qualsiasi divinità, esistente o meno.
    Tutte, a modo loro, avevano colpa di qualcosa.
    E in quel momento a Nimue interessava solo far pesar loro tutte quelle dannatissime colpe!

    Poi arrivò lo schianto e il dolore.
    Era incredibile quante imprecazioni fosse riuscita a tirare in quel brevissimo arco di tempo. Ma, ancora più incredibile, era quante imprecazioni fosse ancora in grado di inventarsi, dopo aver finito quelle più conosciute.
    Finite le imprecazioni alle divinità, poi, passò ad offendere la regina con tutti i peggiori epiteti che potessero esistere. Visto che la stava caricando con l’intento di ucciderla, tanto valeva che lei almeno si sfogasse un poco…

    All’improvviso, però, la regina si fermò.
    Nimue non era sicura del perché si fosse fermata, ma non aveva molta importanza: quell’esitazione per lei sarebbe stata vitale.
    Rotolando di lato, mugugnando altre imprecazioni ad ogni minimo movimento che faceva, si allontanò gattonando dalla traiettoria della regina, cercando il posto più sicuro possibile in cui rifugiarsi.
    Appena fu certa di essere più o meno riparata, pensò prima di tutto a cercare di rimettersi un minimo in sesto [Cura Ferite Critiche]. Se fosse rimasta in quello stato di sicuro non sarebbe stata utile a niente.

    Fu in quel momento che sentì il vocione di Kam.
    Ancora insetti soldato…
    “Diamine… mai un momento di riposo qui!” borbottò cercando di variare lessico dalle imprecazioni di poco prima.
    Non era di certo ancora nelle condizioni di buttarsi nuovamente in corpo a corpo, ma poteva aiutare a tenere lontani quegli schifi per un po’.
    Dunque, si concentrò per creare una barriera che bloccasse il passaggio a quei maledetti insetti schifosi almeno per un altro po’ di tempo [Respingere Parassiti].

    #1706
     Gundigo’ot 
    Partecipante

    Il mago stava per prendere la mira puntando alla regina, quando Kam li avvisò che altri insetti stavano arrivando in difesa della regina dalle retrovie. Lo gnomo si concentrò quindi su questa nuova minaccia, e dato che la situazione con la regina stava quasi andando bene, decise di liberarsi il più in fretta possibile di quella seccatura.

    Con un rapido scatto arrivò vicino a Kam, che gli indicò una massa strisciante di artigli e zanne che si stava avvicinando rapidamente attraverso i cunicoli: erano troppi per potersi fermare a combatterli tutti, dovevano trovare un modo per ridurne il numero alla svelta. Il loro unico vantaggio era che la grotta in cui stavano combattendo aveva pochi ingressi… tutti i tunnel si univano in un unico più grande poco prima di entrare nello spiazzo in cui si trovava nella regina. Fece arretrare i compagni di qualche passo, in modo da avere proprio davanti a loro questa imboccatura in cui confluivano diversi tunnel pieni di orride creature. Recitò una formula, che evocò un’enorme massa d’acqua, grande quasi quanto tutto il tunnel, che rapidamente iniziò ad avanzare davanti a loro, travolgendo tutto quanto incontrasse sul suo cammino [Tsunami].

    Questo avrebbe dovuto far guadagnare loro del tempo, riportando indietro buona parte degli insetti che non fossero stati uccisi dal peso dell’acqua e dall’impatto dell’onda che avanzava rapida nei cunicoli.

    Giusto per essere sicuro, subito dopo creò, davanti a loro, un muro infuocato che chiuse il passaggio [Muro di Lava]. Quel muro non era indistruttibile, ma molti insetti avrebbero dovuto sacrificarsi per indebolirlo al punto di permettere agli altri di attraversarlo, dando loro, sperava, il tempo necessario a finire quello che avevano lasciato in sospeso…

    Gundigo’ot quindi si voltò tornando a concentrarsi sulla regina, giusto in tempo per vedere l’attacco di Ulfric che si trovava pericolosamente vicino alle fauci di quell’orribile creatura…

    #1712
     snow 
    Partecipante

    L’ultimo attacco di Ulfric era andato a segno evidenziando che la testa della regina era l’unico bersaglio da tenere in considerazione per riuscire ad avere la meglio sulla creatura.
    La maledetta però era coriacea e del tutto contraria ad arrendersi, così piuttosto che arretrare si fece avanti ed afferrò il gigante come fosse una bambola di pezza.

    Ulfric si rese conto che però la stretta della regina non era poi così salda. Probabilmente il precedente colpo subito aveva avuto qualche conseguenza. Doveva pensare in fretta perché la creatura aveva intenzione di apprestarsi ad un lauto banchetto e la portata principale sarebbe potuta essere proprio carpaccio di barbaro.

    Le fauci della regina erano sempre più vicine e l’indole di Ulfric non lo spingeva certo a tentare di fuggire.
    Erano ormai giunti alla resa dei conti. Gli istanti successivi avrebbero decretato chi tra i due sarebbe sopravvissuto.
    Afferrò la sua ascia con entrambe le mani e imprimendo nel colpo tutta la forza che gli era rimasta in corpo, disegnò in aria una parabola che aveva come obiettivo finale il punto in cui aveva precedentemente asportato parte del muso.

    “Avrai anche tu un c…o di cervello. Maledetta!!!”

    #1715
     Andrew_The_Wolf 
    Partecipante

    Nella sua corsa tra le pareti della grotta vide la parte della testa saltare, bulbi di un occhio esplodere, altre creature portate via da un mare creato in mezzo al nulla, un muro di fuoco e lava crearsi subito dopo per impedire che ciò che era stato spazzato via rientrasse: Magnifico! disse in un impeto di eccitazione in quella battaglia, sorridendo sotto la maschera. E con quell’impeto decise di bloccare anche se solo per pochi secondi il corpo e le zampe della Regina, in maniera tale che il colpo del gigante andasse sempre e comunque a segno: estrasse una bacchetta.

    Partendo dal fatto che se pur fosse un elfo, razza a cui piaceva la Magia, lui preferiva usare oggetti che riproducessero ciò che gli serviva: in fin dei conti non era portato per la Magia con la M maiuscola, ma con la m minuscola riusciva a sopravvivere senza infliggersi da solo i danni, usando gli oggetti come bacchette e pergamene.

    Detto ciò sperava che quella bacchetta facesse il suo lavoro al meglio bloccando la creatura e facendosi uccidere dal quel potente colpo d’ascia e morisse definitivamente. [Bacchetta: Blocca Mostri]

    #1717
     Meeme 
    Partecipante

    La domanda di Ulfric ottenne una risposta positiva, la Regina aveva un cervello ed era morbido come burro sul pane caldo. Zaltar aveva seguito il movimento del barbaro e fermato l’insetto con le fauci spalancate nel momento esatto in cui l’ascia trovò il giusto varco.

    Ulfric avvertì le braccia poderose vibrare per il contraccolpo mentre tranciava la Regina trovando il cervello. L’ascia rimase conficcata mentre cadeva in terra, Ulfric rotolò prima di venir schiacciato dal corpo e recuperò l’arma dopo aver dato un altro colpo alla testa della Regina per sicurezza. La morte del grosso insetto aveva fatto impazzire lo sciame, operari e soldati inceneriti dall’incantesimo dello gnomo, vagavano impazziti cozzando sulle pareti di roccia e trovando la morte. Sembravano formiche il cui formicaio è stato smosso con un bastoncino. “Abbiamo bisogno di qualche tessuto organico della Regina da portare a Chezar!” Ricordò il Governatore smembrando il corpo per recuperare qualcosa di utile a sintetizzare il vaccino. Kam aveva approfittato della difesa di Gundi per andare da Tomore, ma la guerriera era immobile con gli occhi fissi e l’unica cosa che il fabbro poté fare fu caricarsi il corpo sulle spalle per non lasciarlo lì.

    “Dobbiamo uscire da questa dannata trappola!” Tuonò Harald. Gli insetti si stavano rovesciando nella sala e presto quella massa impazzita li avrebbe travolti. Gundi rovistò nella sua sacca da cui tirò fuori una pergamena, le rune dell’incantesimo avvolsero il gruppo che venne sbalzato nello spazio da un rapido teletrasporto.
    Lo gnomo sperò di non sbagliare destinazione, paura destinata a dissolversi quando videro davanti a loro Ultimo Rifugio. La città aveva innalzato delle palizzate e si stava preparando alla difesa contro il Grande Druido…
    “Andate, io mi occupo del corpo di Tomore…” sussurrò Moira agli altri.

    Una volta entrati in città la situazione sembrava più tragica del previsto, lady Icemirror stava dirigendo i lavori per rafforzare le difese con Ragnar e Chezar sempre accanto come guardie del corpo. La popolazione sembrava terrorizzata dagli eventi e si limitava a sprangare porte e finestre sperando di fermare in quel modo i druidi, ma nessuno sarebbe sopravvissuto ad un attacco di Elrundel e quelle palizzate non avrebbero evitato la fine della città…

    #1721
     Elan 
    Partecipante

    Erano vivi?
    Eravo realmente usciti vivi da quella brutta, brutta, bruttissima situazione?
    Nimue non lo credeva vero.
    Fece tutto il viaggio di ritorno in una sorta di strano limbo, ancora mezza dolorante per le ferite, talmente stranita da non riuscire nemmeno ad esultare.
    *La verità è che sono morta e quello che vedo non sta succedendo realmente. Ecco. Sì. Deve essere così. Per forza. Non ci può essere nessun’altra spiegazione. Certo, che schifo! E io che mi aspettavo mille figoni pronti a servirmi e riverirmi!*
    Se era davvero morta, beh, quella morte non le stava piacendo per nulla!

    Poi però vide Ultimo Rifugio, e allora il dubbio di non essere poi del tutto morta iniziò a farsi strada in lei.
    Insomma, se era morta gli Déi non potevano essere così crudeli da farla tornare in quella città sotto assedio…
    Certo gliene aveva dette tante in quelle ultime ore, ma no…
    No, doveva essere indiscutibilmente viva.
    E questo era un pensiero rassicurante (*Posso ancora sperare nei figoni, allora!*) e al tempo stesso molto preoccupante (*Questo vuol dire altri casini in vista…*)

    Solo quando raggiunsero Lady Icemirror smise di pensare, e regalò un bel sorriso di trionfo a Ragnar, realizzando solo in quel momento che ce l’avevano fatta davvero.
    “La regina degli insetti è morta! disse, sia a lui che a Lady Icemirror, senza tanti preamboli. Era troppo stanca per infiorettare le cose.
    “Com’è la situazione qui? I druidi…?
    Ci mancava solo che quel rimbecillito assetato di vendetta del Grande Druido avesse già deciso di sterminare tutti! Dopo tutta la fatica che avevano fatto, sarebbe stato a dir poco ironico.

    #1757
     Gundigo’ot 
    Partecipante

    Finalmente erano usciti da quelle grotte… una volta terminato il teletrasporto, che fortunatamente non aveva avuto intoppi, lo gnomo tirò un sospiro di sollievo: respirare finalmente l’aria aperta era una bella sensazione, dopo tutto quel tempo passato sottoterra.

    Mentre Nimue riferiva a Lady Icemirror della loro vittoria, lui portò il governatore da Chezar, perché gli consegnasse le carcasse degli insetti per cercare di ricavarne un antidoto.

    La situazione in ogni caso non era assolutamente delle migliori, la città si stava preparando ad un assalto che non avrebbe potuto reggere… la loro unica speranza era quella di riuscire a trovare una cura, in modo da avere qualcosa da mettere sul piatto nel tentativo di ottenere una tregua con i druidi, quando fossero arrivati… “Se posso aiutarti in qualsiasi modo con il tuo lavoro, sarò felice di aiutarti” disse al compagno… Non c’era molto che avrebbe potuto fare per aiutare a fortificare quelle baracche, sarebbe di sicuro stato più utile nella ricerca della cura…

    #1758
     Andrew_The_Wolf 
    Partecipante

    Finalmente… era una creatura formidabile per la sua tenacia… ma penso che nessuno piangerà per lei! disse tra se e se. Erano stati feriti, alcuni in maniera seria e uno di loro era morto. Non versò lacrime per Tomore, la guerra era anche quello e non la conosceva così bene da piangere… Veramente non conosceva nessuno lì.

    Dopo il teletrasporto, cosa che lui odiava profondamente per il mal di stomaco che gli provocava, si ritrovarono in città, messa anche peggio di come l’avevano lasciata: si vedeva il terrore negli occhi di ogni persona che incrociava.

    Mia Lady… Governatore… io approfitterei per rifocillarmi e andare a dare una mano per controllare il perimetro… magari facendo una ricognizione a medio-corto raggio intorno alla città… disse facendo un inchino ad entrambi. Voleva capire il grado di pericolo e per quando i druidi sarebbero potuti arrivare, anche se visto le capacità del grande druido potevano trovarseli in casa senza accorgesene.

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