La Piaga

Questo argomento contiene 71 risposte, ha 5 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Meeme 8 anni, 1 mese fa.

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  • #1761
     snow 
    Partecipante

    Il corpo della regina giaceva a terra accanto a lui.
    Ulfric non fece in tempo a raccogliere la sua ascia che venne immediatamente messo all’erta dalle urla del governatore.
    Si voltò e un’orda di quelle bestiacce si stava riversando su di loro.
    Solo la prontezza di Gundy salvò tutto il gruppo da una fine certa.

    Finito il teletrasporto il gigante passò in rassegna ogni centimetro del suo corpo per vedere se mancava qualcosa. Questo genere di diavolerie non gli erano mai piaciute.
    Quando ebbe constatato di essere tutto intero si diresse insieme agli altri verso Ultimo Rifugio.

    Il villaggio era in fermento e gli abitanti non si stavano di certo preparando ai festeggiamenti per la morte della Regina delle blatte…
    Quelle che Ulfric vedeva erano una sorta di fortificazioni di fortuna approntate per cercare di difendere il villaggio dall’imminente assalto del grande Druido.
    Il gigante ne aveva visti tanti di bastioni e conosceva le forze che avrebbe potuto schierare Elrundel per radere al suolo quel posto. In cuor suo sapeva che per il villaggio non c’era speranza.
    Decise a quel punto che era più utile per lui andare a recuperare le forze impiegate nello scontro contro la regina. Così, avvisato il suo compagno Gundigo’ot, si defilò verso la locanda di Harald per rifocillarsi e schiacciare un pisolino…

    #1765
     Meeme 
    Partecipante

    NIMUE
    “I Druidi si stanno radunando, Elrundel ha riunito i clan per radere al suolo Ultimo Rifugio… La popolazione è spaventata, abbiamo troppi pochi guerrieri e le possibilità di sopravvivenza sono scarse.” confidò Lady Icemirror senza nascondere nulla. Li congedò nella speranza che Chezar e Gundy riuscissero a sintetizzare un antidoto…

    Il volto di Ragnar lasciava intendere a Nimue che c’era altro che la maga non aveva detto, approfittarono del momento di pace per isolarsi dagli altri ed il druido decise di confidarsi con la barda. “Elrundel ha convinto il mio clan a combattere per lui.” disse a denti stretti. “Sarò costretto ad abbattere i miei stessi fratelli…” non c’era tristezza nel volto di Ragnar, ma rassegnazione per quel destino beffardo che lo metteva contro il suo stesso sangue. “Gli Orsi sono dei combattenti, Chezar è stato fortunato che lo abbiamo lasciato tornare in città dopo aver accompagnato la ragazza cigno da loro. Elrundel gli ha promesso la morte in battaglia e per dei condannati alla malattia non c’è niente di più onorevole.” spiegò con un lungo sospiro. “Ma tu sei viva e la Regina è morta… questo mi sarà d’aiuto per quando dovrò uccidere il mio stesso clan…”

    #1766
     Elan 
    Partecipante

    “La fiera delle buone notizie insomma!” esclamò Nimue con un mezzo sorriso un poco amaro.
    Beh, erano riusciti ad uccidere la Regina e a portare a casa la pellaccia… quella era una buona notizia. Doveva convincersi di quella cosa…

    In ogni caso, accettò di buon grado di appartarsi un poco con Ragny.
    Era contenta di vederlo ancora vivo e vegeto…
    “Hai visto? Abbiamo abbattuto la regina, ora potremo avere l’antidoto!! E nonostante delle previsioni a dir poco estremamente a mio sfavore, ho pure riportato a casa la pellaccia tutta intera!” disse allegramente, piroettando come per dimostrare di essere realmente tutta intera.
    Stava per dirgli che aveva anche sperimentato le gioie del volo – esperienza che era assolutamente certa di non voler ripetere – quando lui le dette l’ennesima splendida notizia della giornata.

    “Ma… ora possiamo creare l’antidoto, non devono più cercare una morte onorevole in combattimento! Possiamo salvare tutti, Ultimo Rifugio e i Druidi compresi… Elrundel dovrà capirlo…”
    In realtà, non era così certa di quelle parole.
    “Ragny, non sei costretto a combattere contro i tuoi fratelli…” aggiunse a bassa voce, accarezzandogli una guancia. Non voleva nemmeno immaginare quanto atroce potesse essere per lui quell’idea.
    “Non è giusto. Elrundel non potrà restare sordo quando saprà dell’antidoto. E’ l’unica speranza anche per lui per salvare la sua gente.”

    #1767
     Meeme 
    Partecipante

    NIMUE
    “Ci vuole tempo per sintetizzare un vaccino, per molti non servirà a nulla e moriranno lo stesso… Gli Orsi non vogliono spegnersi lentamente ed Elrundel ha dato loro uno scopo, non riesco ad odiarlo per questo.” Sembrò pensieroso come se stesse rimuginando su qualcosa. “Mi unirei anche io a loro se le circostanze fossero diverse, Nimue…” confidò sincero. “Devo combattere contro di loro, ho promesso che proteggerò lady Icemirror, non posso rifiutarmi adesso.” Sembrava una situazione senza uscita.

    “Il Grande Druido non si fermerà, Nim… ed i coloni non abbandoneranno le loro case. Sua figlia proverà a parlargli, ma lei ha scelto Ultimo Rifugio e così ho fatto anche io…” Sorrise e le strinse la mano che gli accarezzava la guancia. “Io non posso rifiutare la battaglia, ma tu potresti metterti in salvo.” le suggerì cercando di non pensare al peggio.

    #1768
     Elan 
    Partecipante

    Sembrava veramente una strada senza uscita, e Nimue un poco si sentì sconfortata.
    Come poteva dare torto agli Orsi, d’altronde?
    Morire combattendo o aspettare di impazzire lentamente…
    Beh, era una scelta che avrebbe fatto lei stessa senza starci molto a pensare.
    “Le cose non sarebbero dovute andare così…” disse scuotendo la testa. “Dopo tutto quello che è stato fatto, non è veramente giusto.”

    Ma d’altronde, con due zucconi cocciuti come il Governatore ed Elrundel a capo delle due fazioni, non si permetteva di farsi troppe illusioni. Ragnar aveva ragione, lo sapeva fin troppo bene.

    Stava freneticamente cercando un modo per impedire a quei due pazzi di massacrarsi a vicenda, quando il druido le propose di abbandonare il campo e mettersi in salvo, e sbarrò gli occhi talmente tanto da fare una faccia a dir poco buffa.
    “Scherzi?! E perdermi il litigio tra i più grandi zucconi mai esistiti sulla faccia della terra?!? Sia mai, non mi capiterà mai più di assistere ad un evento del genere in tutta la mia vita!!”
    La serietà non faceva proprio parte di lei, ma era sicuramente meglio scherzare in una situazione disperata di quel genere.

    Nonostante il tono scherzoso, però, le sue parole erano più che serie, e sorrise con una certa dolcezza.
    “Non abbandonerò Ultimo Rifugio. E non abbandonerò te, Ragny…” disse.
    “Nel bene o nel male, vedrò la fine di questa storia. E, con un po’ di fortuna, poi potrai rapirmi e portarmi dove vuoi!” concluse ridendo, anche se c’era sempre dolcezza nella sua voce.

    #1769
     Meeme 
    Partecipante

    NIMUE
    Ragnar sorrise, un sorriso più sereno. “Invidio la tua capacità di sdrammatizzare qualsiasi situazione impossibile.” disse scuotendo il viso. “Non mi dispiacerebbe un po’ di questo tuo sano ottimismo, niente riuscirebbe a farti sprofondare nella tristezza, non è vero?” si guardò intorno, Ultimo Rifugio sembrava una cittadina fantasma e presto lo sarebbe diventata. “Non abbiamo molte possibilità di vittoria, ma se riuscissimo a resistere per giorni, forse Elrundel tenterebbe di risolvere la questione in un altro modo. Dubito che voglia sacrificare tutti i suoi figli…” Dovevano resistere ed affidarsi a Gundy e Chezar per una cura.

    “Vedremo insieme la fine di questa storia, Nim… non credo nella fortuna, ma metterò da parte le mie reticenze per fidarmi del tuo ottimismo. Non voglio morire senza speranza.” C’era una strana atmosfera intorno a loro che li isolava da tutta quella disperazione. “La malattia si sta propagando anche in città, era questione di tempo prima che accadesse… Ormai condividiamo tutti lo stesso destino…” Le prese il viso tra le mani e la baciò senza aspettare una sua risposta. Odorava di muschio e la barba sfatta le pizzicava le guance. “Ti porterò via con me, Nim…” le sussurrò stringendola tra le braccia.

    #1770
     Elan 
    Partecipante

    “Oh non credere! Ci sono tantissime cose che potrebbero farmi sprofondare nella tristezza! Ti immagini, ad esempio, se all’improvviso tutti i pasticceri della terra sparissero e nessuno fosse più in grado di preparare dei dolci??”
    Ridacchiò, fingendo un’espressione però molto seria e contrariata.
    “Quello sarebbe un dramma enorme! Niente più dolci! Allora sì che mi vedresti triste!!”
    Ridacchiò di nuovo, incapace di mantenersi veramente seria.
    “Ma per quanto riguarda disastri, morti, cataclismi e cose del genere… beh, per quelle basta pensare ad un bel dolce, e passa la paura! Vedi? I dolci sono vitali!!”

    L’idea di poter resistere qualche giorno non sembrava male, ma gli abitanti di Ultimo Rifugio non erano soldati, e le condizioni delle difese cittadine non potevano di certo dirsi ottimali. La cura sarebbe stata la loro unica speranza, quella era l’unica certezza che avevano.

    Sorrise di nuovo a Ragnar. L’atmosfera attorno a loro si era fatta strana, e lei stava per dire qualcosa di sicuramente molto poco opportuno per stemperarla, quando lui la baciò, distruggendo all’istante qualsiasi suo pensiero.
    Chiuse gli occhi, perdendosi in quel profumo di muschio, e si strinse forte a lui.
    “Non importa quale sia il destino che si affronta… importa solo con chi lo si affronta.” disse solo con un filo di voce.

    #1771
     Meeme 
    Partecipante

    GUNDIGO’OT, NIMUE, ULFRIC e ZALTAR
    “I Druidi si stanno radunando, Elrundel ha riunito i clan per radere al suolo Ultimo Rifugio… La popolazione è spaventata, abbiamo troppi pochi guerrieri e le possibilità di sopravvivenza sono scarse.” confidò Lady Icemirror senza nascondere nulla. Li congedò nella speranza che Chezar e Gundy riuscissero a sintetizzare un antidoto…
    Ulfric decise di riposare, sperando che bastasse un po’ di cibo e qualche ora di sonno a fargli vincere anche la prossima battaglia; Nimue si ritirò insieme a Ragnar ed il volto del druido del clan degli orsi sembrava più sereno grazie a quello che si erano detti; Zaltar preferì compiere una ricognizione per essere sicuro delle forze nemiche, mentre Gundy si ritirò con Chezar per studiare un antidoto analizzando i resti della Regina.

    La foresta intorno ad Ultimo Rifugio sembrava più silenziosa e malevola rispetto all’ultima ricognizione di Zaltar, ogni albero poteva nascondere un pericolo mortale ed i druidi nascondevano la loro presenza mimetizzandosi nella natura. L’aria era tesa, l’elfo avvertiva l’adrenalina che precedeva una battaglia, avrebbero attaccato all’alba, così suggerivano le tracce, ed il Grande Druido avrebbe guidato l’esercito silente di persona.

    Gundy e Chezar stavano impazzendo dentro il carro-laboratorio del mezz’orco, avere il sangue ed il tessuto della Regina era di grande aiuto, ma la piaga era molto aggressiva ed ogni tentativo di isolare la malattia per debellarla sembrava vano. “Dobbiamo convincere Elrundel ad aiutarci, amico mio. Il Grande Druido può curare questa piaga se non è lui il colpevole della sua diffusione.” Chezar era preoccupato, avevano ucciso la Regina, ma chi aveva portato la malattia nella foresta restava ancora un mistero. Riuscirono a sintetizzare una medicina in grado di rallentare il processo della malattia, ma un vaccino sembrava ancora lontano.

    Mancava poco all’alba ed Ultimo Rifugio era in fermento, Zaltar aveva riferito che i druidi avrebbero attaccato al primo sorgere del sole e tutti i combattenti, troppo pochi, si erano allineati nel piazzale per farsi coraggio. Lady Icemirror avrebbe tentato di contrattare, ma le speranze di muovere il Grande Druido a compassione sembravano nulle. Ulfric e Gundy erano pronti, ma avrebbero avuto bisogno di altro per vincere quella battaglia. I druidi avevano superiorità numerica, maggiore forza e la foresta ad aiutarli. Loro erano un pugno di uomini che difendevano dei coloni incapaci di combattere. Il Governatore era in mezzo ai pochi guerrieri, la morte di Tomore aveva gettato nella disperazione chi aveva imparato a combattere grazie alla donna; Harald affilava i coltelli, era insolitamente calmo ed inquietante; Kam e Moira si trovavano nelle retrovie e Chezar accanto a lady Icemirror insieme a Ragnar e Nimue. Il mezz’orco sperava che la medicina sviluppata con Gundy potesse servire come merce di scambio per una tregua, ma tutto dipendeva dalla volontà del Grande Druido che ora marciava contro la città…

    #1787
     Gundigo’ot 
    Partecipante

    La resa dei conti stava per arrivare. Ormai la questione era solo del quando, non del se: il Grande Druido in questo momento era di sicuro in marcia insieme ai suoi alleati per spazzare via la città e tutti i suoi abitanti. E per quanto avessero potuto combattere valorosamente, nulla era a favore di Ultimo Rifugio. Non lo erano i numeri, non lo era l’ambiente, non lo erano nemmeno i nemici che stavano per affrontare… Proprio questo fece venire in mente un’idea allo gnomo… “Non lo so” disse rivolto ai compagni “combattere in questo modo mi sembra serva solo a cercare di portare nella tomba qualche druido prima di essere abbattuti… certo, un nobile proposito e un grande motivo di vanto quando incontreremo i nostri avi nell’aldilà, però di sicuro inutile ai fini pratici… E se cercassimo di fuorviare il nemico, in modo da disorientarlo almeno per il tempo necessario a cercare di parlamentare con lui?” fece una lunga pausa, durante la quale sentì quasi tutti gli occhi puntati su di lui “Non posso garantire che la cosa funzioni, però potremmo utilizzare la magia per far apparire il villaggio completamente diverso da quello che è in realtà, e completamente diverso da quanto si aspettino… non lo so, una fortezza, una cinta muraria, dei fossati, truppe che in realtà non ci sono… qualsiasi cosa possa far fermare per qualche istante il Grande Druido dal lanciare l’assalto…”

    Utilizzò un bastoncino per fare un disegno sul terreno “Questa è la nostra posizione… se il nemico, che arriverà da questi punti stando a quanto ci riferisce Zaltar, vedesse qui, qui e qui mura, truppe e catapulte appena in procinto di uscire dalla boscaglia, forse potrebbe farci guadagnare il tempo necessario a far si che Lady Icemirror tenti un’ambasceria, portando i risultati della nostra ricerca sulla cura come pegno per la tregua…”

    Probabilmente nemmeno lo gnomo appariva troppo convinto di quello che stava proponendo, però nella situazione attuale non vedeva assolutamente una via d’uscita che non fosse quella di abbandonare tutto e tutti teletrasportandosi via…

    #1789
     snow 
    Partecipante

    Al suo risveglio la situazione era sempre la stessa.
    Non sarebbe stata qualche palizzata in più a difenderli dall’ondata di druidi che si sarebbe
    riversata su Ultimo Rifugio di lì a poco.

    Ulfric tornò da Gundigo’ot per verificare se erano stati fatti passi avanti nella sintetizzazione di una cura contro il morbo che stava flagellando quelle terre.
    Mentre camminava continuava a pensare alla creatura che avevano combattuto e non riusciva a spiegarsi quale fosse la causa di così tanto male.
    Quella creatura non era sicuramente frutto della natura… e allora chi o che cosa avevano potuto dar vita ad un mostro del genere?

    Mentre rimuginava su questa questione raggiunse i suoi compagni e scoprì che avevano trovato un modo per rallentare la malattia ma non un modo per debellarla del tutto.
    A quanto pareva l’unica soluzione era quella di cercare di ottenere l’aiuto della persona che stava per giungere lì e massacrarli tutti.
    Le cose si mettevano male, anche perché il rapporto di Zaltar indicava che avrebbero attaccato in forze all’alba. Il nemico era ormai alle porte.

    Tutti si preparavano allo scontro, il quale sarebbe durato poco a giudicare dalle forze in campo, quando ad un tratto Gundigo’ot propose di attuare un piano che avrebbe potuto far guadagnare tempo a Lady Icemirror per cercare di raggiungere un accordo con il Grande Druido.

    “Credi che loro non abbiamo mandato degli esploratori come abbiamo fatto noi con Zaltar? Non credo che il Grande Druido sia così stupido da credere che siamo riusciti ad ammassare un esercito del genere ed erigere tutte quelle difese in così poco tempo. Non so, caro amico mio quanto potrebbe reggere il tuo piano”.

    #1790
     Elan 
    Partecipante

    C’era tensione nell’aria, una tensione che Nimue non poteva fare a meno di percepire. Per quanto i momenti trascorsi con Ragnar l’avessero rilassata e avessero contribuito a rendere il suo sorriso più forte e deciso, nemmeno lei poteva ignorare la paura che serpeggiava tra la gente.
    Tutti sapevano che un attacco del Grande Druido sarebbe stato devastante, e tutti temevano quando quel momento sarebbe arrivato…

    Strinse la mano al druido che le stava accanto, come per farsi coraggio, quindi si sporse un poco per sentire meglio il piano di Gundy.
    “A che punto è l’antidoto?” gli domandò. Continuava a pensare che quella fosse la loro unica reale speranza. Se non avessero avuto quello con cui cercare un accordo di pace, nulla avrebbe potuto salvarli.

    Quindi alle parole di Ulfric scosse la testa.
    “Sicuramente avranno mandato degli esploratori, ma questo potrebbe confonderli ancora di più. Sarebbe molto più grave se fossero in grado di percepire la realtà dietro le nostre illusioni.”
    Sospirò. Se fosse stato così, non sarebbe servito a niente.
    “Io posso rendere più realistica l’illusione aggiungendo qualche piccolo… effetto sonoro.” aggiunse quindi. “Cose come… beh, urla di soldati, rumori di armi, spari di cannoni, cose del genere! Ma se i Druidi fossero in grado di riconoscere le illusioni come tali, sarebbe tutto inutile.”

    Restò un po’ in silenzio a riflettere, quindi tornò vicino a Ragnar. Le dispiaceva terribilmente che lui dovesse combattere contro il suo stesso clan, contro i suoi stessi fratelli, ma la sua presenza insieme a loro forse avrebbe potuto davvero aiutarli…
    “Ragny…” disse a bassissima voce. “Tu… puoi dirci come sono abituati a combattere i druidi? Se sapessimo le loro strategie, le loro tattiche, forse potremo avere un vantaggio su di loro.”

    #1791
     Andrew_The_Wolf 
    Partecipante

    L’elfo con fare tranquillo, dopo aver fatto rapporto, cominciò a controllare i loro punti deboli in quella città.. in che punto potevano attaccare, quali fossero le mura più facili da attaccare e quali invece avrebbero retto di più. Punti deboli e punti di forza. E qui era tutto un colabrodo. Non vedeva questa grande possibilità di sfida contro i druidi: loro avevano la magia dalla loro, tutti, nessuno escluso, anche solo per far partire una fiamma e bruciare il resto di ciò che rimaneva in piedi.

    Si doveva trovare per forza una via di fuga da quella situazione. Cominciò a incamminarsi verso lo studio dei due alchimisti, facendo in maniera da non farsi letteralmente notare. Poi passò per dove si trovava Lady Icemirror, con cui fece una discussione sincera su tutto ciò che aveva visto fuori e dentro le mura, dimostrando in maniera chiara cosa ne pensava. Poi cercò di vedere cosa utilizzare come trappole sedendosi sulle mura.

    Poi ritornò dal gruppo e ascoltò con curiosità le proposte: non era un guerriero, era un cacciatore di taglie e solitamente cercava lo scontro col la preda da soli, escludendo chiunque altro. Si sarebbe affidato alla loro esperienza, riportando anche a loro lo stato reale del castello, come difese e i punti deboli su cui lavorare.

    #1872
     Meeme 
    Partecipante

    GUNDIGO’OT, NIMUE, ULFRIC e ZALTAR
    Il Governatore e lady Icemirror ascoltarono il parere di tutti prima di pronunciarsi, sapevano che la battaglia non poteva essere vinta e che il loro sacrificio sarebbe servito soltanto a far vivere un giorno in più la città. “Tentiamo con le illusioni, non serviranno ad ingannarli, ma possiamo confonderli. Hanno sicuramente inviato degli esploratori, ma se modifichiamo ciò che conoscono possiamo guadagnare minuti preziosi.” spiegò la maga. “Posso aiutarvi a rendere le illusioni più forti ed anche ad aumentare i nostri guerrieri con qualche incantesimo sperando di convogliare i druidi verso il lato più protetto da combattenti reali.” Guardò lo gnomo e gli fece cenno di iniziare con le illusioni, lei e Nimue le avrebbero rinforzate.

    “Piazzeremo delle trappole, saranno nascoste dalle illusioni e potrebbero rallentarli. Siamo troppo pochi per sostenere un attacco diretto, dobbiamo dividerli se vogliamo avere qualche speranza di stancarli.” commentò il Governatore e chiese ad Harald di occuparsi delle trappole insieme a Zaltar. “Abbiamo pochi incantatori per contrastare gli incantesimi dei druidi, dovremo concentrarli contro quelle più devastanti.” mormorò Logan e guardò Ragnar accanto a Nimue. “I miei fratelli si trasformeranno in orsi e caricheranno le palizzate. I druidi risveglieranno la natura per distruggervi: terremoti, vento implacabile ed elementali fiammeggianti. Su di loro dovrete concentrare gli incantesimi protettivi.” suggerì il druido. “I figli di Elrundel si batteranno fino alla morte per vendicare la Signora degli alberi loro sorella… La maga tatuata dai capelli rossi è un’elementalista potente, convoglierà fuoco e vento per abbattere le nostre difese, Ulfric dovrebbe tenerla occupata in modo da impedirle di lanciare troppi incantesimi; suo fratello Balain è un signore delle bestie, evocherà animali che lo aiutino a smembrare gli abitanti, di lui mi occuperò io.” Ragnar non voleva affrontare il suo stesso clan e preferiva cercarsi un altro bersaglio. “Elrundel è un incantatore antico, contrastare la sua magia è la chiave per rallentare la loro avanzata…” concluse non avendo molti altri suggerimenti da dare.

    “Ci vuole tempo per l’antidoto, amica mia…” rispose Chezar a Nimue. “Il Grande Druido ha le conoscenze per produrre una medicina che liberi questo luogo dalla piaga, ma se lo uccidiamo ci vorranno mesi per sintetizzare il tutto e ci saranno così tanti morti che forse tutto sarà vano.” il mezz’orco e Gundy avevano fatto un buon lavoro con i mezzi che avevano a disposizione, ma non era abbastanza. “Una cosa è certa… solo un druido può aver creato questa piaga ed averla diffusa senza morire. Avete ucciso la Regina, ma il Creatore del morbo è ancora in circolazione. Una mente brillante e perversa. Combatterà accanto alla sua gente, vorrà vedere di persona gli effetti della Piaga e noi dobbiamo catturarlo per poter negoziare la pace. Elrundel non è coinvolto, di questo sono sicuro, ma al suo fianco c’è qualcuno che desiderava la guerra ed ha fatto in modo di ottenerla.”

    #1904
     Elan 
    Partecipante

    Nimue ascoltò tutto con attenzione.
    Le loro possibilità di vittoria erano molto più che esigue, ma ogni secondo che avessero guadagnato sarebbe stato vitale. Forse non sarebbe servito a nulla, ma l’unica certezza che avevano era di non potersi arrendere. Non adesso, che erano arrivati tanto avanti.
    Strinse la mano a Ragnar quando lui parlò delle strategie di combattimento del suo clan.
    “Posso provare a neutralizzare Elrundel il più a lungo possibile, una volta che le illusioni saranno sistemate.” propose. “Non sarò efficace come un incantatore potente come lui, ma potrei impedirgli di lanciare gli incantesimi più devastanti.”
    Fece un piccolo sospiro. Stavano cercando di spegnere un incendio buttandoci sopra una goccia d’acqua alla volta…
    “So che non è molto, ma magari guadagneremo un po’ di tempo!”

    Poi ascoltò attentamente Chezar, e fece un sorriso a metà tra il disperato e il divertito.
    “Quindi, a conti fatti… Elrundel ci serve vivo, e non solo! La cosa migliore da fare per negoziare con lui la pace sarebbe trovare il druido che ha scatenato questa benedetta epidemia. Salvare il mondo era più facile una volta, uccidevi il cattivo e risolvevi il problema!”
    Fece una piccola risata per sdrammatizzare, ma in realtà c’era ben poco da ridere.
    “Qualche consiglio per riconoscere questo piccolo bastardo infettatore?” domandò dunque.
    Non potevano di certo catturare qualsiasi druido sperando che fosse finalmente quello giusto!

    #1922
     Gundigo’ot 
    Partecipante

    Gundigo’ot ascoltò le parole del Governatore un po’ sconsolato: sapeva che quello che si preparava all’orizzonte sarebbe stato un combattimento decisamente impari, però star lì ad aspettare che i druidi si riversassero su di loro come una marea lo stava rendendo nervoso…

    “Io cercherò di tenere a bada i druidi del clan dell’Orso… farò il possibile, Ragnar, per cercare di fermarli senza ucciderli, ma spero vivamente che vedendoti schierato con noi possano avere dei ripensamenti e aiutarci a guadagnare tempo… alla fine perché loro dovrebbero combattere contro di te? Non credi che ci sia la possibilità di riuscire ad indurli ad aiutarci quantomeno a parlare con Elrundel, per spiegargli i nostri progressi?”

    Forse quella era la loro unica vera speranza: la possibilità di vincere il nemico era inesistente, tutto quello che potevano fare era resistere il più a lungo possibile sperando che qualcosa facesse desistere i druidi dall’attacco. E dato che non avrebbero avuto modo di parlamentare prima dello scontro, come fanno spesso i comandanti di due eserciti che si affrontano, la loro unica speranza era che fossero proprio i druidi a sospendere l’attacco…

    #1924
     Andrew_The_Wolf 
    Partecipante

    Trappole per grossi orsi… ma sopratutto non letali. Bisognava rallentarli senza mozzare arti o rendere gli arti inservibili per il resto della vita. Cercò di fare un paio di conti con la stazza prendendo come misura il suo golem, più o meno grosso come un orso in piedi.

    E poi con l’aiuto di altri uomini cercò di creare buche più lunghe che larghe e cercò di farle riempire con pali e olio, in modo che sia le prime che le seconde creassero degli ostacoli per la carica degli animali. Anche solamente delle buche con dentro delle pergamene con sigilli esplosivi sarebbero servite: al passaggio sarebbero esplose in una cortina di fumo che impedisce di respirare bene, creando forti conati di vomito e malesseri generalizzati.

    Il suo obbiettivo era rallentarli senza far loro del male, o se doveva, menomare in maniera che in futuro l’arto possa essere curato e non essere perso.

    #1926
     snow 
    Partecipante

    Ulfric, ascoltò con attenzione il piano del governatore e i commenti di Ragnar, il quale conosceva bene i loro avversari.
    Al gigante venne assegnato il compito di rallentare o in qualche modo inibire la possibilità di lanciare incantesimi della maga dai capelli rossi.
    Ulfric iniziò a pensare a come poter affrontare il temibile avversario.
    I maghi non erano certo la sua specialità…
    Nel frattempo si prodigò per aiutare gli altri compagni a scavare le buche per le trappole ed erigere le palizzate che sarebbero servite per le loro difese.

    #1972
     Meeme 
    Partecipante

    GUNDIGO’OT, NIMUE, ULFRIC e ZALTAR
    Avevano deciso come affrontare i druidi e non c’era molto altro da concordare, Chezar guardò tutti i presenti prima di parlare un’ultima volta. “Elrundel non deve morire, prestate attenzione se notate movimenti sospetti da parte di qualche druido. L’Untore cercherà di uccidere il Grande Druido approfittando della battaglia…” Si soffermò soprattutto sul Governatore sperando di mitigare l’odio.

    Piazzare le trappole richiese del tempo, ma una volta preparato il terreno i cittadini parvero meno spaventati forse a causa del lavoro svolto. Riposarono pochi minuti quando al sorgere del sole arrivarono i druidi di Elrundel.
    L’antico elfo era seguito da una moltitudine di guerrieri bestiali, il clan di Ragnar era già schierato e pronto a distruggere le palizzate con la forza del loro animale totemico. L’avvenente maga dai capelli rossi e suo fratello il nano con la barba nera camminavano affiancando Elrundel. Il Grande Druido aveva portato con sé trent e bestie iraconde. Nessuno sembrava intenzionato ad iniziare un dialogo con la parte avversa e Nimue riconobbe la ragazza cigno che sfilava accanto agli altri druidi. Eliza stava bene e sembrava consapevole dei suoi poteri e di come utilizzarli contro Ultimo Rifugio…

    #1983
     Elan 
    Partecipante

    Quando Nimue vide Eliza tra gli avversari pronti a dare battaglia ad Ultimo Rifugio, per un attimo divenne talmente bianca in volto da sembrare un cadavere.
    Certo, era da immaginarsi che la Ragazza-Cigno avrebbe voluto vendetta contro coloro che l’avevano tenuta in schiavitù per tanto tempo… però…

    No, effettivamente non potevano esserci “però” che tenessero.
    Eliza odiava quella gente, e aveva ragione ad odiarli… e forse li odiava un pochino anche lei per come l’avevano trattata…

    Ma ogni nemico in più che si ritrovavano a dovere affrontare, era un problema in più, ed un problema non indifferente, tra l’altro.
    “Forse portarla dai druidi non è stata l’idea del secolo…” disse a voce bassissima a Ragnar, per farsi sentire solo da lui. Sapeva che era l’unica opzione che avevano avuto in quel momento, ma le conseguenze non erano decisamente state delle migliori.
    Sospirò, fissandola intensamente. Non sarebbe servito a nulla, ma doveva quantomeno provarci.

    “Eliza…” raggiunse la sua mente con un incantesimo che le avrebbe permesso di parlarle [Messaggio]. “So che gli uomini di Ultimo Rifugio ti hanno fatto del male, ho visto in che condizioni ti tenevano, sono io ad averti liberata… ma questa guerra non è la soluzione. Essere come loro non può essere la soluzione!”

    #2023
     Gundigo’ot 
    Partecipante

    Il momento era infine giunto, la battaglia era lì, davanti a loro. L’esercito dei druidi stava avanzando verso le loro effimere difese, e l’esito dello scontro sembrava già deciso.

    Lo gnomo annuì alle parole di Chezar: il suo compagno aveva ragione, quello era il momento in cui chiunque ci fosse dietro a quella storia avrebbe fatto la sua mossa per porre fine alla vita di Elrundel e alle speranze di trovare una cura per la malattia.

    Gundigo’ot cercò di concentrarsi su Elrundel, cercandolo nello schieramento nemico. Dato che in combattimento lui non sarebbe stato particolarmente utile, e avrebbe cercato per quanto possibile di non utilizzare incantesimi troppo devastanti per evitare di perdere quella flebile speranza di diplomazia che c’era, decise che avrebbe tentato in tutti i modi di cercare l’untore.

    Si preparò a lanciare un incantesimo che gli permettesse di volare, in modo da avere una migliore visuale sul campo di battaglia: prese la pergamena che gli avrebbe consentito di farlo, e rimase in attesa…

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