I Guardiani delle Libere Nazioni

Questo argomento contiene 290 risposte, ha 6 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Ilmarien 6 anni, 6 mesi fa.

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  • #5304
     Sir Gruumsh 
    Partecipante

    Abel rinfoderò la spada, era stato un duro scontro e ora che aveva visto cosa avevano realmente abbattuto di certo potevano considerarsi soddisfatti.
    “Abbiamo fatto un ottimo gioco di squadra, difficile giocare ad armi pari con un Cacciatore Oscuro se si è da soli…sono contento che tu stia bene Lada, qualche giorno di riposo e il livido sparirà: son sicuro che usciremo indenni da tutto questo casino, abbiamo fatto troppa fatica e troppe imprese eroiche per morire ora” rispose ricambiando il sorriso.

    Poi si guardò intorno e vide un proliferare di luci, molto deboli rispetto a quelle di Pryce, ed esaminò le persone che vi erano intorno: “non sono rinforzi della Hindenlang, lì vedo dei Mishima…non ho idea del cosa ci facciano qui sotto ma credo siano dalla nostra parte, uno di loro lo conosco, dall’altra parte non mi pare di riconoscere nessuno e non capisco se sono dalla nostra parte, voi li riconoscete?” chiese a Lada e Thomas “credo che ci convenga comunque ritornare verso Pryce, non ho idea di come sia la situazione lì da quando lo abbiamo abbandonato per abbattere l’eretico”

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 11 mesi fa da  Sir Gruumsh.
    #5310
     Rilwen 
    Partecipante

    Era giusto così. Era giusto che l’Eretico usasse i suoi maledetti doni oscuri, ed era giusto che così finisse, in un grande scintillio e in una testa decapitata. Sorriso, mentre la lama faceva il suo dovere e la testa rotolava, quasi come una danza. Non è che fosse un sanguinario o sai tu cosa, no, però vedere un Eretico finire così.. aveva il suo perché.
    Guardò Astrid e le sorrise, annuendo.
    “Lo conoscevi? Sai chi fosse?”, chiese mentre si avvicinava verso la terza luce, quella più forte della Valchiria.
    C’era molta gente, troppo, e non aveva bene idea di cosa sarebbe dovuto succedere. Non aveva troppe idee sui prossimi passi.
    “Non era l’ultimo, vero?”
    C’era un qualcuno, un Custode dell’Arte, che sembrava ammaccato, nella sua armatura. Si avvicinò molto attentamente, guardandosi intorno con la spada nella mano destra e la pistola nella sinistra. Prima si finiva quel discorso, meglio era.

    #5335
     Ilmarien 
    Partecipante

    Maximilian Richthausen
    “No, non lo conosco, ma dovevo restare concentrata a farvi luce” rispose secca Astrid “e grazie per avermelo levato di torno” aggiunse mentre si rimettevano in marcia. Durante il tragitto, Max notò che il presunto ‘Custode dell’Arte’ non indossava un’armatura, era vestito con abiti civili, che però sembravano particolarmente solidi, forse una variante dell’armatura mimetica da Mortificator.

    Tutti
    I vari gruppi si riunirono al centro della sala, dove fecero il punto della situazione e le debite presentazioni.

    Abel Brandt
    Una donna che indossava l’armatura delle Valchirie si presentò come Astrid Macmahon, Missionaria della locale Cappella della Fratellanza, accompagnata da Maximilian, un altro agente della Fratellanza, e da due Samurai Mishima. Uno lo conosceva, ovvero Seishin, l’altra si presentò come Saori Hanshu, che come Thomas gli confermò sottovoce era la proprietaria della Hanshu Motors, una delle poche fabbriche ancora attive nel distretto. Avevano con sé una piccola scorta di guardie Mishima. L’altro gruppo invece era guidato da un vecchio che si presentò come Marcus Leumann, Mistico Veggente, e comprendeva una squadra dell’Inquisizione capitanata dall’Inquisitore Richard Booth, la giornalista Megan Reed e il Doomtrooper Selim, che lo avevano aiutato qualche mese prima, e una squadra Cybertronic comandata da Kasey, chiaramente un’ex-Imperiale dall’accento, insieme a Stanford e a Bob, il loro imponente Corazziere da compagnia. Insieme a questi gruppi c’era anche Mason, che Thomas prontamente identificò come uno dei capi dei Guardiani, senza i suoi uomini però. Vide anche Joan, che però era rimasta in disparte, probabilmente a causa del visore danneggiato. Abel rifletté che forse uno dei Mistici presenti poteva fare qualcosa se il visore era stato corrotto dall’Oscura Simmetria.

    Maximilian Richthausen
    I primi a presentarsi una volta riuniti furono Arthur e Thomas, due capi dei Guardiani, che ora apparentemente obbedivano a quel presunto Custode. Dopo si presentarono due agenti Bauhaus in abiti civili, Abel Brandt e Lada Ponomariov, che sembravano anch’essi alleati dei Guardiani. L’altro gruppo invece era guidato da un vecchio che si presentò come Marcus Leumann, Mistico Veggente, e comprendeva una squadra dell’Inquisizione capitanata dall’Inquisitore Richard Booth. Max non sapeva nulla di Booth, invece aveva sentito qualche voce su Leumann, era un Mistico che aveva combattuto molte battaglie su Luna City contro la Cybertronic, ed era un po’ strano vederlo in compagnia di una delle loro squadre. I Cybertronic erano tre, Kasey Bates, chiaramente un’ex-Imperiale, Stanford, probabilmente ex-Capitol e il loro gigantesco e silenzioso Corazziere, chiamato familiarmente Bob. Insieme a loro c’erano anche una giornalista Capitol di nome Megan Reed e il Doomtrooper Selim Bahrani, entrambi con un’armatura del Cartello. C’era anche un individuo racchiuso in un’armatura Bauhaus che si presentò come Mason, un altro comandante dei Guardiani. Max notò che era rimasto a fissare il presunto Custode sbalordito ma felice, tanto che stava piangendo di gioia quando si fece avanti per presentarsi. Guardandosi intorno vide che non era il solo, diverse persone in quella sala sembravano adorare quella fonte di luce.

    Megan Reed
    “Si, avrebbe dovuto, ma direi che la cosa può aspettare finché non avremo sistemato gli Eretici, chiaramente non è dalla loro parte e avere un Mistico così potente al nostro fianco è indubbiamente un vantaggio” rispose mentalmente Leumann a lei e a Richard, mentre la luce nelle sue mani si affievoliva. Megan si rese conto, attraverso quel breve scambio mentale, che Leumann sembrava sentire molto la stanchezza, dopotutto sembrava piuttosto anziano e come Veggente probabilmente non era abituato all’azione. Alla sua osservazione, Selim rispose con un “Ah. Quel Jonathan Pryce, dunque? Ecco il perché di tutte quelle lacrime” disse accennando con la testa a diversi membri dei Guardiani, i cui volti adoranti erano girati verso Pryce e alcuni di loro addirittura piangevano di gioia. I primi a presentarsi una volta riuniti furono Arthur e Thomas, due capi dei Guardiani, che ora apparentemente obbedivano a quel presunto Custode. Dopo si presentarono due agenti Bauhaus in abiti civili, Abel Brandt e Lada Ponomariov, che sembravano anch’essi alleati dei Guardiani.

    Megan ebbe un sussulto quando riconobbe Abel, l’agente Bauhaus quasi irriconoscibile in abiti civili. Nel mentre una donna che indossava l’armatura delle Valchirie si presentò come Astrid Macmahon, Missionaria della locale Cappella della Fratellanza, accompagnata da Maximilian, un altro agente della Fratellanza, e da due Samurai Mishima. Uno lo conosceva, ovvero Seishin, il misterioso ex-Mishima che l’aveva aiutata qualche mese prima, ora evidentemente rientrato nella Corporazione. L’altra si presentò come Saori Hanshu, che come Selim le confermò sottovoce era la proprietaria della Hanshu Motors, una delle poche fabbriche ancora attive nel distretto. Avevano con sé una piccola scorta di guardie Mishima.

    Kasey Bates
    I primi a presentarsi una volta riuniti furono Arthur e Thomas, due capi dei Guardiani, che ora apparentemente obbedivano a quella figura luminosa al centro della sala, che molti Guardiani osservavano con sguardo adorante, alcuni addirittura piangendo di gioia. Dopo si presentarono due agenti Bauhaus in abiti civili, Abel Brandt e Lada Ponomariov, che sembravano anch’essi alleati dei Guardiani. Dopo di essi, una donna che indossava l’armatura delle Valchirie si presentò come Astrid Macmahon, Missionaria della locale Cappella della Fratellanza, accompagnata da Maximilian, un altro agente della Fratellanza, e da due Samurai Mishima. Uno lo conosceva, ovvero Seishin, l’altra si presentò come Saori Hanshu, che come Stanford gli confermò sottovoce era la proprietaria della Hanshu Motors, una delle poche fabbriche ancora attive nel distretto. Avevano con sé una piccola scorta di guardie Mishima.

    Tutti

    Il primo che prese la parola una volta terminate le presentazioni fu la figura luminosa: “Il mio nome è Jonathan Pryce, sono un ex-Mistico caduto in disgrazia. Un tempo ho guidato questa gente, e ora hanno bisogno del nostro aiuto contro questi Eretici” e tacque perché tutti comprendessero le sue parole. Di fianco a lui emerse una figura molto alta e slanciata, per quanto il suo volto fosse profondamente segnato da rughe e cicatrici e i capelli fossero ormai interamente grigi: “Il mio nome è Francis, sono l’attuale capo dei Guardiani delle Libere Nazioni” aveva parlato con tono franco, ma si era guardato intorno per accertarsi che solo il gruppo più ristretto sentisse le sue parole, non il resto delle persone che stavano sciamando nella sala “i responsabili di tutto questo sono Eretici che in qualche modo si sono infiltrati nella Fratellanza, i membri dell’Ordine della Fiamma Purificatrice. Hanno finto di appoggiarci e poi hanno… sabotato l’insurrezione, come potete vedere. Siete in grado di distruggere questa minaccia?” chiese con un sincero tono di supplica. Leumann fece un passo avanti e prese la parola: “Certamente, io e tutti coloro che sono con me siamo pronti ad assistere” e anche Mason intervenne “la stazione è sotto controllo” disse semplicemente guardando Francis e Thomas. Alle sue parole gli occhi di Francis si illuminarono brevemente, sotto quella maschera segnata dagli anni era chiaro che ancora credeva nei Guardiani e nei loro ideali.

    #5365
     Meeme 
    Partecipante

    “Tenente Kasey Bates, ex forze speciali.” Si presentò lei con orgoglio. “Il mio compagno Stanford ed il simpatico corazziere Bob. Bob, saluta i signori…” Rise per stemperare un po’ la situazione.

    “Direi che fermare questi eretici sarà la nostra priorità, i casi disperati sono la specialità della Cybertronic come abbiamo già spiegato a mister Leumann.” confermò determinata.

    “Ci faremo strada proteggendo i civili.” Sospirò, gli stupidi civili erano sempre scomodi quando bisognava stanare dei terroristi, ma la priorità era aiutarli a restare vivi per quanto possibile. “Direi di fare attenzione a questa gentaglia, se sono furbi e lo sono sempre, useranno i civili come scudi umani. Evitiamo di farci odiare dalla popolazione macellando innocenti.” I civili non le piacevano, ma li avrebbe difesi lo stesso. “Se non abbiamo altre informazioni utili da condividere direi di mettersi a lavoro e prendere a calci in cul* qualche stronz*” Un po’ scurrile come linguaggio, ma perfetto per spronare dei soldati.

    #5369
     Elan 
    Partecipante

    Fantastico, erano finiti in una sala con tanta tanta tanta gente e tutti quanti stavano parlando, si stavano presentando, o stavano osannando Pryce con sguardo sognante ed occhi lacrimevoli.
    Proprio il tipo di situazione in cui a Megan non piaceva trovarsi.
    Aveva già detto che odiava trovarsi nell’occhio del ciclone in quel modo? Beh, lo odiava.
    Lasciò che tutti si presentassero da bravi soldatini educati, riconoscendo un po’ di gente (troppa, per i suoi gusti) che già l’aveva aiutata nella missione precedente.
    Il mondo era davvero piccolo, a quanto pareva…
    Lei, dal canto suo, non si presentò.
    O meglio, si presentò lo stretto indispensabile per non creare eccessive curiosità ma sufficientemente poco per non spiccare o risultare di qualche interesse.
    In particolare, evitò accuratamente il proprio cognome. Erano passati tanti anni, e potenzialmente Pryce si era dimenticato dei suoi genitori, ma non le sembrava il caso di andargli a rinfrescare la memoria.

    “Speriamo bene…” rispose non troppo convinta a Leumann, e scambiò uno sguardo con Richard per capire cosa ne pensasse lui della faccenda.
    Nonostante i suoi fossero stati senza ombra di dubbio in torto, non è che lavorare spalla a spalla con chi li aveva incarcerati fosse mai stata la sua massima aspirazione.
    “Proprio lui…” rispose a bassa voce a Selim, chiaramente a disagio. “E questa storia che ai nostri appuntamenti finisco sempre per esserci degli stupidi eretici di mezzo deve decisamente finire. Sono una persona semplice, mi accontento di poco: una cena al lume di candela va benissimo, per la prossima volta!”
    Cercò di sdrammatizzare, ma la sua voce era vagamente tesa, e sapeva che Selim se ne sarebbe accorto.

    E poi ci fu il classico discorsone.
    Blablabla, siamo gli eroi, quelli fichi, blablabla, però abbiamo bisogno di voi, blablabla, i cattivi sono tanto cattivi, blablabla.
    Cose già sentite, e ormai non si entusiasmava nemmeno più al sentirle.
    “Quindi? Quando si passa all’azione?” domandò a bassissima voce a Selim: non era davvero il caso di farsi sentire dagli altri, ma iniziava ad essere nervosa, e stare ferma a girarsi i pollici non aiutava di certo.

    #5376
     Sir Gruumsh 
    Partecipante

    Mentre si svolgevano le classiche presentazioni di rito, Abel valutò che il gruppo formatosi era certamente ben variegato e utile per lo scopo finale della loro missione…non gli interessava veramente capire perchè tutti alla fine si erano ritrovati in quel luogo, l’unica cosa che trovò un po’ bizzarra era rivedere nuovamente la giornalista che era con lui nell’altra pericolosa missione: come faceva a trovarsi sempre al centro dell’azione?

    “Noi siamo a pronti a proseguire quello che stavamo già facendo prima che ci riunissimo tutti qui e non smetteremo finchè tutta la minaccia non sarà estinta”
    Anche lui guardò per un attimo negli occhi Francis: fino a quel momento lui gli era stato presentato come il nemico da battere e ora si ritrovava dalla sua stessa parte…Jonathan garantiva per lui ma un flebile dubbio comunque rimaneva.

    “Qualcuno dei nostri soldati ha avuto problemi al suo visore, deve essere stato oscurato dagli eretici durante la prima battaglia…bisognerebbe sistemarlo in modo che anche loro possano continuare ad aiutarci” ed indicò Joan e il gruppo di soldati che probabilmente erano con lei, di certo non poteva essere stata l’unica ad aver subito un danno del genere.

    #5391
     Ilmarien 
    Partecipante

    Le parole di Kasey e di Abel colsero nel segno, e tutti iniziarono a prepararsi. Pryce disse: “Il nemico che sta creando questa oscurità si trova da qualche parte sotto di noi. È opportuno che tutti voi accompagniate il Mistico Leumann mentre io resterò qui e proteggerò la gente, dato che sono l’unico in grado di allontanare l’oscurità in tutta la sala. Francis e Mason vi accompagneranno in nome dei Guardiani” e a queste parole Francis prese un fucile d’assalto e un casco da una carcassa di metallo poco lontano, sembrava una Powersuit della Mishima ma non aveva simboli e non dava segni di vita, forse era stata resa inutilizzabile dall’Oscura Simmetria. Leumann seguì il suggerimento di Abel e aggiustò il visore di Joan, che così fu in grado di prendere il suo posto insieme al resto della squadra di mercenari.

    Prima di mettersi in marcia, Leumann disse a tutti: “Allora” si schiarì la voce nervosamente “io vi proteggerò come posso, cercate di restare vicini e di proteggermi come potete dal fuoco nemico. Il nostro obiettivo è un congegno responsabile di questa oscurità, dovrebbe apparire come una sfera di buio impenetrabile della grandezza di…” fece due calcoli guardandosi intorno “diciamo un paio di metri di diametro, un colpo mirato di un’arma pesante al centro della sfera dovrebbe distruggere il congegno, altrimenti dovremo avvicinarci e usare le granate. Chiunque abbia attivato il macchinario sarà probabilmente lì a proteggerlo, assieme al resto degli… Eretici” disse mentre probabilmente pensava alle implicazioni riguardanti l’Ordine della Fiamma Purificatrice. “Non siamo molto sottoterra, quindi distruggere il congegno indebolirà significativamente i loro poteri, data la vicinanza della Grande Cattedrale. A quel punto le uniche reali minacce saranno gli impianti necrobionici che gli Eretici usano. Andiamo, e che la Luce del Cardinale ci accompagni!”.

    Nel mentre Richard, l’Inquisitore, prese da parte i due Agenti Bauhaus, gli Agenti della Fratellanza, quelli del Cartello e i Cybertronic e disse loro a bassa voce: “Mi fa piacere che abbiamo deciso tutti di collaborare. Se vedete un’opportunità per catturare qualcuno vivo, all’Inquisizione farebbe comodo potere interrogare qualcuno di questi Eretici” si rivolse ai Corporativi “e si intende che condivideremo le informazioni con il Cartello e i vari interessati. È chiaro che la situazione non è delle migliori perché non sappiamo di preciso cosa ci aspetta…” tacque un istante cercando le parole più adatte “comunque, cercate, sempre se è ragionevolmente pratico, di catturare qualche Eretico in condizioni di poter parlare” concluse. Poi si rivolse a Kasey: “I civili in ostaggio possono essere un problema ma al momento la cosa più importante è fermare gli Eretici. Nella mia esperienza un attacco del genere mira a uccidere o a convertire, non a catturare ostaggi, più che altro perché qui su Luna City gli Eretici sanno che le squadre dell’Inquisizione non si fanno problemi a uccidere gli ostaggi in nome del Cardinale” fece presente con fredda risolutezza prima di unirsi al resto della squadra.

    Abel Brandt
    Abel esaminò Francis nuovamente usando i propri poteri, ma non percepì tracce di corruzione su di lui, perlomeno non superiori all’oscurità che al momento li circondava. Thomas e Arthur lo salutarono e gli augurarono buona fortuna prima che il gruppo si mettesse in marcia, purtroppo nessuno dei due indossava un’armatura pesante, come invece avevano sia Francis che Mason.

    Megan Reed
    Selim la guardò con dolcezza e disse: “Guarda, usciamo vivi da qui e ti porto a cena anche subito, conosco una piccola trattoria in New Paris nel Distretto 2 che è aperta fino a tardi” affermò con estrema risolutezza.

    #5404
     Sir Gruumsh 
    Partecipante

    “faremo prigionieri se ne avremo la possibilità, gli ultimi eretici con cui mi sono scontrato non erano di certo i più semplici da gestire e ho sempre dovuto ucciderli…se le condizioni lo consentiranno farò in modo di tenerne vivo qualcuno” disse a Richard che in effetti non aveva tutti i torti, ma soltanto la battaglia avrebbe deciso le sorti degli eretici.

    Abel poi si unì al gruppo per cominciare la missione e ne approfittò per avvicinarsi a Francis e fare un po’ di chiarezza nella sua testa, si rese conto di non essere ben protetto come lui e Leumann ma era ben consapevole che stando loro vicino avrebbe subito comunque meno danni e poi per ora se l’era sempre cavata bene con equipaggiamenti standard ed avrebbe continuato a farlo.

    “Credo che ormai tu sia ben consapevole di essere stato il nemico da abbattere fino a qualche minuto fa…” disse a Francis “ora posso sapere da che parte stai e cosa realmente stavi facendo dalla parte dei “cattivi”? Pryce si fida di te e io ho buoni motivi per fidarmi di lui ma io lo voglio sentire direttamente dalla tua voce…sei dalla nostra parte?Ci possiamo fidare di te?”
    Il fatto che Leumann potesse sentire i loro discorsi era abbastanza ininfluente, Abel voleva essere certo che quell’alleato ritrovato non fosse l’ennesimo bluff… i suoi poteri non avevano rilevato nulla di anomalo ma lui aveva comunque bisogno di spiegazioni.

    #5406
     Elan 
    Partecipante

    Megan sorrise dolcemente alle parole di Selim, facendogli l’occhiolino.
    “Guarda che ci conto allora. Ormai l’hai promesso!” chiacchierare in quel modo, parlare del più del meno, rilassati, progettando anche un ipotetico futuro, non poteva che fare bene ad entrambi, in realtà. Non sapendo ciò che avrebbero trovato, l’ottimismo di quelle poche parole poteva fare la differenza.

    E, positivo, era anche tutta quella collaborazione che stava vedendo.
    Onestamente non ci avrebbe assolutamente sperato. E invece Richard stava bene o male collaborando – anzi, molto di più, stava chiedendo aiuto – ad altre corporazioni, proponendo uno scambio di informazioni che non era certo una cosa comune.
    “Priotità, catturare qualche pazzoide ma non troppo pazzoide insomma, tutto chiaro! Insomma… ovviamente dopo cercare di sopravvivere tutti con tutti i pezzi al posto giusto!” esclamò, l’elmo sempre ben calato sul viso, cercando di scherzare un poco. Non che fosse il momento migliore per scherzare in realtà, ma se non lo facevano ora probabilmente non avrebbero avuto altre occasioni.
    Tuttavia non era così tranquilla come sembrava, e guardò per un attimo Richard.
    “Sicuro di stare bene?” domandò. Era il suo superiore, certo, la terrorizzava molto più di quanto non avrebbe mai ammesso, certo… ma in fondo aveva fatto tanto per lei, non poteva dire di non volergli bene, e dopo quello che era successo poco prima non voleva di certo che fosse ancora debole, se non peggio…

    Alla fine, in ogni caso, si misero in marcia.
    Qualsiasi cosa avessero in mente gli eretici, ormai non mancava più molto a scoprirlo. Megan procedeva sempre vicino a Selim, perché la sua sola presenza le infondeva molta più sicurezza di quanto probabilmente non avrebbe mai ammesso, ma era vigile e attenta, e non perdeva mai di vista Leumann.
    Che gli altri si occupassero pure di distruggere il macchinario, prendere a pugni gli Eretici e tutto quello che preferivano…
    Lei si sarebbe concentrata soprattutto a proteggere il Mistico: non aveva davvero intenzione di rimanere al buio in mezzo a quella cappa d’oscurità.

    #5409
     Meeme 
    Partecipante

    “La mia priorità sarà far esplodere quel congegno in una moltitudine di fuochi d’artificio colorati a festa!” Commentò l’ex tenente con un sorriso divertito. Catturare eretici non le passava nemmeno per l’anticamera del cervello, tanto ci avrebbero pensato gli altri, lei restava un soldato e si sarebbe occupata delle cose da soldati.

    “Un colpo mirato quindi dovrebbe bastare a distruggere la sfera, io e Bob ci occuperemo di eliminare chi la difende in modo da liberare la zona e dare la possibilità a chi di dovere di eseguire un colpo pulito con traiettoria libera.” disse preparando le sue armi e sistemando il Corazziere.
    “Stanford, resta a guardarmi le spalle, facciamo vedere a tutti quanto valgono quelli della Cibertronic!” concluse pronta ad entrare in azione.

    #5411
     Rilwen 
    Partecipante

    Era rimasto un po’ in disparte durante tutto quanto: non era una persona dalla grande socievolezza, e il suo ruolo nella comunità Bauhaus prima e nella Fratellanza dopo faceva sì che il suo posto fossero le ombre, ben più che la luce. Certo, si presentò a chiunque lo avvicinasse, ma rimaneva a parte ad osservare attentamente le persone.
    Ad osservare Leumann, in primis, ma anche questo Francis; ad osservare Megan e Kasey ed Abel.
    E ad osservarsi intorno, per cercare una strada particolarmente giusta o particolarmente comoda. Dubitava ci fosse, così, ad occhio e croce.
    “Come sono sistemati i civili, abbiamo qualche idea? Sarebbe utile aver qualcuno in avanscoperta.”
    Aveva una mezza idea di andare lui in persona oppure di mandare il Mishima: era bravo a nascondersi, e più bravo a non farsi scoprire.
    Si voltò comunque verso Astrid, prima di andare.
    “Se sopravviviamo ti invito a cena fuori. Sappilo.”, le sorrise, mentre le faceva un sorriso più marziale possibile.
    perché no. Non era un delitto in fondo.

    E per il resto, era pronto ad andare, non importava come. Alla fine, quella era la sua missione, lo era sempre stata, e poco importava il resto.

    #5415
     Ilmarien 
    Partecipante

    “Non mandiamo nessuno in esplorazione, andiamo avanti tutti assieme, ci stanno aspettando e non voglio che nessuno rimanga isolato e al buio” disse Richard tagliando corto all’osservazione di Maximilian. E poco dopo il gruppo si mise in marcia, tornando in una delle gallerie e scendendo da una porta laterale in uno dei pozzi che scendevano nelle viscere di Luna. Leumann e Astrid davano le necessarie indicazioni, dato che riuscivano più o meno a percepire il punto da cui emanava questa soffocante oscurità.

    Megan Reed
    Durante il cammino, Richard le si avvicinò: “No, non sto benissimo, mi hai salvato e la mia mente è lucida ma non ho idea se ci siano stati segni di corruzione. In ogni caso, assicurati che mi facciano un controllo completo quando torniamo alla Cattedrale, d’accordo?” le disse facendosi molto serio. Megan sapeva che i primi stadi della Corruzione erano spesso non percepibili da chi veniva corrotto, e Richard, per quanto la sua mente sembrasse completamente lucida, aveva paura di non rendersi conto di essere stato corrotto. Poi Richard si rivolse a Selim: “Darò ordine ai miei uomini di seguire te, con l’armatura in questo stato non sono in condizione di guidare l’avanzata, ma sarò pronto a darvi supporto dalla seconda linea” Selim fece un cenno d’assenso e replicò “molto bene, farò il possibile per evitare di esporre i tuoi uomini, almeno stavolta siamo in tanti” disse facendo un sorriso a Megan.

    Maximilian Richthausen
    Astrid restò sorpresa all’invito, poi replicò: “Ehhh… ok!” e gli fece un gran sorriso che le illuminò la faccia, le cui guance erano un po’ arrossite.

    Kasey Bates
    L’entusiasmo della Cybertronic rinvigorì sia i civili che le guardie Mishima, che sembravano molto incoraggiate dalla presenza del Corazziere e dei due agenti in armatura da Mirrorman. Si mise quindi alla testa del gruppo, restando pronta ad indirizzare il Corazziere ovunque ci fosse bisogno e osservando nervosamente la parete di tenebra che indietreggiava lentamente davanti a lei mano a mano che Leumann avanzava. Fece un rapido controllo degli impianti dell’armatura, che per il momento sembravano reggere bene, dopotutto erano stati costruiti per essere impiegati sul fronte, e qui su Luna City l’influenza dell’Oscura Simmetria, per quanto amplificata da quel congegno di cui parlava Leumann, non poteva essere altrettanto forte.

    Abel Brandt
    Francis lo guardò, non senza un certo sospetto, il suo volto era indurito dall’età e probabilmente aveva sviluppato un’intensa quanto comprensibile paranoia nei confronti degli agenti Corporativi. Però non si alterò, anzi gli rispose a tono: “Agente Brandt, giusto? Non avevo idea che ci fossero, o anche che ci potessero essere degli Eretici nella Fratellanza. Karen Forsythe non era altro che una simpatizzante, un valido aiuto per organizzare… la rivolta. Siamo tutti devoti della Fratellanza noi Guardiani, dopotutto è… Pryce” e mentre pronunciò il suo nome Abel lo vide aggrottare leggermente le sopracciglia, come a reprimere un’emozione a lungo sepolta “che ci ha reclutati e istruiti. Non mi sarei mai schierato con degli Eretici se lo avessi saputo, e…” abbassò la voce per non farsi sentire dagli altri “mi sarei già consegnato all’Inquisitore se Pryce non mi avesse detto… che non ero stato corrotto” disse. Dal tono delle sue ultime parole Abel capì che Pryce doveva avergli detto anche qualcosa di più, forse anche averlo incoraggiato a proseguire: “Agente Brandt” proseguì in tono incerto “Quando avremo fermato gli Eretici, dovremo prendere una decisione, e da quanto mi è stato detto siete voi che potete controllare quello che succede a Pryce. Ora, sarò sincero con lei, i Guardiani hanno subito numerose perdite ma la rivolta è riuscita, abbiamo le armi che ci servono e per un colpo di fortuna la stazione della metropolitana è ancora bloccata. Quello che sto dicendo è che ce la possiamo ancora fare, ma ho bisogno del suo aiuto. Thomas mi ha detto che avete letto il nostro manifesto e vi ho visto rischiare la vita per salvare quella di Pryce contro quell’Eretico. È disposto ad aiutare i Guardiani?” chiese con schietta onestà.

    Abel studiò il suo discorso con l’usuale abilità che aveva maturato in anni di servizio per l’Ufficio della Paura: Francis era un’idealista convinto, ma con sufficiente pragmatismo da riuscire a trasformare i Guardiani in qualcosa di estremamente efficiente. Non era difficile capire perché Karen Forsythe non fosse riuscita a corromperlo, aveva dimostrato una volontà ferrea, e gli eventi di alcuni anni fa con l’arresto di Pryce sembravano averlo temprato ma non spezzato.

    Tutti
    Diverse gallerie si aprivano ai lati del passaggio, e la Valchiria dopo un paio di minuti ne indicò una. Si incamminarono lentamente, usando gli architravi come copertura, l’ingombrante figura del Corazziere che avanzava al centro e il gruppo separato ai lati in due ali. Leumann si muoveva da una parte all’altra, nervosamente, cercando di dare più spazio in avanti che poteva ai Cybertronic che aprivano la strada. Improvvisamente si sentì un urlo innaturale e decine di artigli che graffiavano la pietra: “Carnofagi! State all’erta e pronti a passare al corpo a corpo!” tuonò l’Inquisitore accendendo la sua motosega Punisher. I carnofagi non tardarono a farsi vedere, attaccando come uno sciame da entrambe le direzioni, probabilmente avevano atteso in agguato in fondo al pozzo.

    #5421
     Elan 
    Partecipante

    La preoccupazione di Richard aveva il potere di rendere Megan molto meno tranquilla di quanto stesse disperatamente cercando di rimanere.
    Non che non sapesse che la corruzione fosse possibile, ovviamente, ma avrebbe voluto cercare di mantenersi il più ottimista possibile il più a lungo possibile…
    Per un istante le venne in mente di poter provare a controllare lei per prima, ma c’erano due piccoli dettagli che la frenavano.
    Il primo, non era per niente certa di essere in grado di fare una cosa del genere.
    E il secondo… Beh, era Richard! Le sembrava… Maledettamente sbagliato entrare nella sua testa, anche se per motivi più che validi.
    Alla fine, si limitò a fare un sorriso un poco tirato.
    “Appena rientreremo avrai in controllo già prenotato ad aspettarti, contaci!!” esclamò, cercando di buttarla a ridere.

    Ma, ovviamente, arrivarono i carnofagi.
    Ovviamente, certo, ovviamente. Perché non poteva arrivare, chessò, il mostro della palude o il grande yeti di fango! No! Dovevamo arrivare PER FORZA quei cosi assurdamente disgustosi, che detestava davvero con tutta se stessa.
    Ed erano tanti ecco la cosa peggiore. Erano maledettamente tanti!
    E quindi…
    Beh, semplicemente non c’era tempo per riflettere.

    L’obiettivo principale di Megan era dare copertura a Leumann, non sapendo quanto potesse combattere, impegnato com’era a mantenere viva la luce, quindi ogni volta che uno di quegli schifi si avvicinava più del dovuto, lei sparava.
    Cercava di sparare poco, ma cercava di sparare in maniera efficiente, alla “un colpo un morto”… Beh, magari due, o anche tre colpi un morto, nel suo caso. Ma il concetto c’era.

    Il problema è che erano tanti, troppi, e anche se sparava e abbatteva, sparava e abbatteva (oppure sparava, mancava, sparava, mancava di nuovo, sparava e alla fine grazie al cielo prendeva!) quei cosi sembravano non finire mai.
    Selim aveva ragione, ovviamente. Anche loro erano tanti… Megan sperava soltanto che fossero abbastanza.

    #5423
     Sir Gruumsh 
    Partecipante

    “è vero il destino di Pryce è nelle mie mani, anche se vedendo i suoi poteri dubito che quell’affare possa realmente fargli qualcosa, oltre ad avere sulle spalle il destino della vostra squadra…ho letto il manifesto che Thomas ci ha consegnato e avuto qualche dialogo con il vostro capo e non ho motivi per pensare che possiate essere dannosi per Luna City ma sono in una posizione scomoda e devo trovare il sistema perchè tutto finisca in maniera positiva per tutti”

    Francis era devotissimo alla causa, ormai Abel ne era più che certo e con molta probabilità trattare certe questioni con lui era molto più complicato che farlo con Pryce.
    “Io vi aiuterò nella vostra causa ma dobbiamo prima liberarci degli eretici e, una volta fatto, non voglio accenni di rivolta armata da parte vostra…dovete darmi la possibilità di risolvere la questione senza scatenare ulteriori sparatorie: farò quel che posso per negoziare e se non ci dovessi riuscire voi già sapete come procedere.”

    Ormai era tardi per tirarsi indietro, sapeva di sobbarcarsi un’enorme responsabilità fin da quando aveva deciso di liberare Pryce e aveva scoperto quelle vicende avvenute sulla Terra parecchi anni fa…era a rischio la sua carriera e la sua stessa vita ma d’altronde aveva sempre vissuto sul filo della disciplina e avrebbe continuato così fino alla morte.

    Aveva appena finito di parlare quando i carnofagi fecero irruzione nel corridoio: Abel sapeva di essere vicino a gente capace di sterminare quegli esseri con facilità ma visto il loro grande numero non poteva esimersi dal collaborare…pistola su una mano e sciabola sull’altra cominciò a far fuoco e ad affettare qualsiasi creatura osasse avvicinarsi troppo a lui o a Lada: non c’era gran bisogno di mirare, quelle erano bestie stupide in confronto al resto e di sicuro sarebbero morte con relative facilità.

    #5424
     Meeme 
    Partecipante

    “Niente che un canne mozze non possa risolvere!” commento l’ex tenente con una sonora risata. “Carnofagi, puzzolenti, schifosi, carnofagi! Fatevi sotto, ho una cura indolore per voi!” Probabilmente era l’unica ad apprezzare queste dimostrazioni di forza, ma era fatta così. Un soldato restava un soldato per sempre, la vita da civile non esisteva, era solo un’attesa fino alla prossima battaglia.

    “Ripuliamo la zona da questa feccia!” continuava a spronare gli uomini per non fargli perdere il coraggio, lei sapeva bene quanto potesse essere brutto trovarsi in mezzo a quelle bestie. Diede anche disposizioni a Bob di schiacciare i carnofagi in modo da liberare la via più rapidamente.

    #5425
     Rilwen 
    Partecipante

    Mah. Contenti loro… avevano un’arma micidiale, l’invisibilità del Mishima, e non la usavano. Detto ciò, Max era un soldato da molto tempo – a volte gli sembrava quasi che fosse ben più di quello che effettivamente aveva vissuto, ma era sicuramente un’impressione – e se comandavano, obbediva. Beh, sempre nei limiti della decenza ovviamente.
    Sorrise ad Astrid, sorrise al suo arrossire. In fondo non era mica una dichiarazione di matrimonio, era un semplice invito a cena. Poi, oh, quel che sarebbe successo sarebbe successo. Era, appunto, un soldato: la vita era troppo breve per farsi paranoie su paranoie, no?

    Diede uno sguardo veloce ma attento ai suoi compagni: voleva vedere come erano armati, quali erano le loro potenziali possibilità da un punto di vista bellico. C’era veramente di tutto, e immaginava che non tutti fossero proprio abituatissimi alla guerra… però se Leumann li trascinava in quella cosa, probabilmente non erano gli ultimi stronzi al mondo.

    E li osservò anche durante lo scontro dei Carnofagi, creature disgustose, certo, ma non particolarmente dannose: cercava di essere più rapido possibile, ma non svelava nessuno dei suoi “doni”, non era il caso. Cercava anche lui di proteggere Leumann e Astrid il più possibile – se non altro perché avevano un modo per rischiarare che non era inutile, proprio per niente, e poi per altri motivi tutti personali.
    Solo alla fine si guardò intorno con attenzione: stavano tutti bene? Erano tutti in piedi?

    #5430
     Ilmarien 
    Partecipante

    Abel Brandt
    Francis guardò il Bauhauser con approvazione al termine del suo discorso. “Grazie” disse semplicemente “faremo del nostro meglio per evitare violenze, e useremo le armi solo per difenderci. Avrete la possibilità di negoziare, e se Pryce viene con noi forse si riuscirà anche a evitare ulteriori violenze, le Corporazioni non hanno mai avuto scrupoli a sparare sulla folla, ma forse si faranno qualche domanda prima di sparare a un Mistico” disse mentre il suo sguardo spaziava in avanti verso la barriera di oscurità. Abel lo osservò attentamente: sembrava preoccupato, non tanto per se stesso quanto per i suoi uomini e l’organizzazione dei Guardiani. E forse guardava il muro di oscurità proprio perché voleva mettere da parte i pensieri sul futuro e concentrarsi sullo scontro imminente contro l’Oscura Simmetria.

    Megan Reed
    Richard la guardò, fece un cenno d’assenso e sorrise, prima di calare l’elmo sul volto e concentrarsi sullo scontro imminente. Per quanto fosse tentata di leggerne i pensieri, il suo atteggiamento non faceva pensare a qualcuno che fosse stato corrotto, o anche solo toccato dall’Oscura Simmetria, da quello che Megan aveva imparato i primi segni erano piccole incertezze prima della battaglia. Richard sembrava spaventato dalla possibilità di essere stato corrotto ma per quanto riguardava l’Oscura Legione era risoluto e determinato come al solito.

    Tutti
    La marea invase la parte centrale del corridoio, respingendo il gruppo verso le pareti laterali, dove non solo potevano difendersi meglio ma riuscivano anche a mettere in piedi un nutrito fuoco incrociato. Max venne prontamente aiutato da Francis e da Megan, e facendo quadrato intorno a Leumann riuscirono a tenergli lontani i carnofagi, i due Guardiani con raffiche di fucile, il Mortificator con colpi di spada e l’occasionale colpo di pistola. Kasey e Stanford assorbirono l’urto iniziale, sicuri com’erano nelle loro armature da battaglia, che li rendevano pressoché invulnerabili agli artigli dei carnofagi. Bob per un istante sembrò venire sommerso e la sua forma ondeggiò: poi si riprese e diversi colpi della sua gigantesca spada mietevano decine di vittime e lanciavano corpi mutilati in giro per il corridoio. Selim abbandonò quasi subito il fucile e si diede da fare con le due spade Punisher per tenere lontani i carnofagi da quelli armati di fucile, in modo che fossero liberi di continuare a sparare. Abel decise di imitarlo e usò la sua pistola per tenere il campo libero agli altri tiratori, in particolare Joan e Lada, che stavano cercando di tenere al sicuro il gruppo delle guardie Mishima, che sembravano in seria difficoltà anche con l’aiuto di Seishin e Saori.

    Astrid dal canto suo aveva chiuso il quadrato intorno al Mistico, e non appena Leumann fu al sicuro contro la parete si lanciò in avanti. La luce della sua lancia da Valchiria rischiarò la sala mentre un raggio di energia spazzava via decine di carnofagi a ogni colpo, vorticando intorno a lei, e gli artigli dei carnofagi venivano fermati dall’alone di luce che la circondava. E in quel momento la massa informe che li attaccava ondeggiò, avendo perso il vantaggio dell’assalto iniziale. “Impegnateli in mischia mentre i tiratori ricaricano!” disse Selim imitando la Valchiria e lanciandosi in mezzo ai nemici. Immediatamente il corridoio si riempì di rumori meccanici mentre tutti i tiratori si affannavano a ricaricare le proprie armi. Selim e gli altri combattenti in mischia non bastavano da soli a fermare i carnofagi, ma la strategia del Doomtrooper funzionò egregiamente: i tiratori scatenarono un intenso fuoco incrociato sulla massa di carnofagi che continuava a uscire dal muro di oscurità, massacrandoli prima che riuscissero ad arrivare in corpo a corpo. Ben presto Astrid, Max, Selim e Saori si trovarono insieme al Corazziere e poi davanti a lui, mentre Bob, ora libero, accese la mitragliatrice con un fischio crescente. La singola raffica fu sufficiente a liberare anche la linea di combattenti in mischia, e ora i tiratori uccidevano i carnofagi non appena questi uscivano dal muro di oscurità.

    Selim fece segno a tutti i combattenti in mischia di tornare a coprire i tiratori e di ripararsi lungo le pareti. E non un attimo troppo presto, perché in quel momento si sentì una singola fucilata riecheggiare davanti a loro, e Mason venne scagliato a terra da una forza tremenda. Abel, che si trovava vicino a lui, lo esaminò, il colpo lo aveva preso su una spalla, penetrando la spessa placca dell’armatura e ferendolo in modo grave ma forse non mortale. Abel vide chiaramente che il destinatario di quel proiettile era Leumann, Mason si era frapposto per caso e si era preso la pallottola al suo posto. Una seconda fucilata riecheggiò subito dopo, prendendo la Valchiria sull’elmo, mentre il proiettile rimbalzava in una pioggia di scintille, deviato dall’elmo spesso e dall’alone di luce che la circondava. In quel momento Leumann rilasciò un’ondata di luce che percorse l’intero corridoio e rivelò, anche se solo per pochi istanti, una stanza più avanti. I pochi carnofagi rimasti, una ventina più o meno, erano in fuga. Dietro di loro, il gruppo vide alcune barricate, e quattro figure a lato di una grande sfera di oscurità perfettamente regolare, una specie di ‘buco nero’ che neanche l’ondata di luce del Mistico sembrava capace di penetrare. “Eccola! Quella sfera genera l’oscurità!” gridò Leumann mentre il resto del corridoio veniva invaso nuovamente dalle tenebre. Tuttavia il gruppo aveva distinto abbastanza chiaramente due individui appoggiati sulle barricate armati di fucili di precisione, e che per il momento sembravano bloccare loro il passaggio.

    #5435
     Meeme 
    Partecipante

    La prima priorità era far saltare in aria i due cecchini altrimenti sarebbe stato impossibile muoversi con i bastardi a tenere tutti sotto tiro. L’ex tenente aveva individuato i due bersagli e si preparò a travolgerli sfruttando Bob come fuoco di copertura per raggiungere la loro posizione e renderli inermi. Comunicò via link la sua idea a Stanford e poi si rivolse agli altri con voce sommessa. “Fuoco di copertura. Vado a stanare quegli scarafaggi così riuscirete a disabilitare la sfera o prenderla a calci e farla a pezzi, insomma quello che sapete fare meglio!”

    In realtà non era molto sicura che bastasse dare un calcio alla sfera per romperla, ma la tentazione era sicuramente tanta!

    #5437
     Elan 
    Partecipante

    In qualche modo, per il momento, sembravano ancora tutti interi, e vista la situazione quello già era un notevole passo avanti.
    Megan però non era affatto sicura che quella sorta di vantaggio sarebbe durato ancora a lungo: più passava il tempo più sicuramente Leumann si stancava, e loro avevano avuto solo un attimo per esaminare a dovere la situazione dei nemici.

    Lei non era una stratega, né era particolarmente utile in quel genere di situazioni, per questo preferiva fossero gli altri ad occuparsi della strategia spicciola.
    Per questo quando Kasey chiese fuoco di copertura per occuparsi dei cecchini fu ben lieta di assecondarla.
    Le sembrava l’idea più sensata, e forse l’unica che avrebbe permesso a tutti di farsi strada verso la sfera di oscurità.

    #5439
     Sir Gruumsh 
    Partecipante

    I carnofagi erano stati spazzati via come previsto, non era stata un’operazione così veloce come si poteva pensare ma erano abbastanza addestrati per evitare che qualcuno del gruppo potesse in qualche modo ferirsi.
    In quel momento si sentiva abbastanza tranquillo tanto che nel momento in cui poterono rifiatare sussurrò verso Lada: “Lo so forse non è il momento opportuno ma non ho idea di quante altre occasioni mi ricapiteranno…vorrei poter uscire con te una sera, quando tutto questo casino sarà finito e ci saremo tolti questa maschera lavorativa, per conoscerci un po’meglio..se ti fa piacere” di certo non era il luogo più adatto per chiederlo ma il suo istinto, come al solito, gli faceva fare cose improvvise e all’apparenza insensate.

    Lo sparo che colpì Mason avvenne poco dopo quel discorso e infatti Abel ebbe un piccolo sussulto tra il rumore e il corpo che veniva sbalzato all’indietro.
    Anche lui individuò i tiratori, come il resto del gruppo, ma questa volta avrebbe contribuito con il fuoco di copertura lasciando il lavoro più sporco a quelli più attrezzati di lui…aveva fatto fin troppe imprese eroiche e ancora avrebbe dovuto farne, di certo non poteva rischiare di farsi colpire da un dannato cecchino!

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