Soulless IV – After Dusk

Questo argomento contiene 199 risposte, ha 6 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Rajen 6 anni, 6 mesi fa.

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  • #1336
     Rajen 
    Partecipante

    ***** INTERVENTO DEL MODERATORE *****

    Riprendiamo dal vecchio forum!

    #1419
     Meeme 
    Partecipante

    “E così, impossibile a pensarsi per le loro controparti reali, i cinque si disposero in cerchio, attingendo ciascuno alle proprie fonti di potere ed incanalando la loro magia in un unico potente prodigio.

    Mordoth sentiva la Morte sussurrargli l’arcano potere che definisce l’equilibrio tra i vivi e i morti.
    Simulacro del suo alter ego, ma non meno legato alla sua padrona di questi, sapeva che la sua esistenza non poteva che essere temporanea: sarebbe dovuto tornare a Lei alla fine di tutto ciò…

    La magia fluiva possente intorno a lei, così la speranza si impadronì di Elan, donandole un nuovo barlume di determinazione: il pensiero che il destino crudele di Ghoren potesse, nonostante tutto, essere cambiato.
    Nonostante tutto.

    La dea sorridente accorse al richiamo della sacerdotessa Artemis.
    Potente era Tymora, e potente il suo espediente per gabbare il Senz’Anima.

    Mentre la gloria di Mocy pulsava nel corpo artificiale di Zhulldzin, il mezz’orchelfo poté quasi distinguere l’anima del suo doppio unirsi a loro in quel rituale.
    La sua essenza era ancora lì, loro amica, possibile da salvare, fedele e a guardia di Necropolis.

    Rigidamente chiusa, la mente di Draimas radunò velocemente i contorti segreti della magia e li convogliò in un flusso costante ed ordinato di energia.
    L’ammaliatore, imperscrutabile, sorrise di riflesso: pur privato del contatto con il Senz’Anima, era ancora un sapiente conoscitore dell’arte arcana.

    E così il rituale, una volta compiuto, riversò la sua magia su Artemis: la sacerdotessa riuscì a domarlo e a spingere la sua mente al di là del suo corpo.
    Anima e corpo si incontrarono, in un luogo oltre le stelle, pronte a ricevere l’una il messaggio dell’altro…”


    “Sono la te stessa del futuro, un futuro orrendo.” Esordì evitando di tirare in ballo cloni ed altre complicazioni. “Tornata indietro nel tempo per avvertirti sugli eventi che verranno. Quando avevamo dodici anni abbiamo nascosto del pesce marcio sotto il pavimento del vestibolo nella chiesa locale e nessuno è mai riuscito a capire da dove provenisse la puzza.” Raccontò una cosa che solo l’altra Artemis poteva conoscere prima di continuare.

    “Tra poco verrai presentata ad un gruppo di persone tra cui Ghoren. Tienilo in città il più a lungo possibile, non deve partire per l’Estelsar. Proteggi Ghoren e non farlo cadere in mani sbagliate perché la sua morte porterà ad un futuro di dolore per tutti. L’Avatar del Senz’anima può risvegliarsi sacrificando il sangue di Ghoren o usando il Corno rosso. E nel futuro Ghoren è morto, forse ucciso dal Navigatore.” Avvertì e poi pensò a cosa altro raccontare prima di scollegare quel contatto.

    “Ruberanno la profezia di Maat dal tempio di Lathander, sarà Draimas a farlo, Aquisgrani lo aiuterà, anche lui è un traditore e devi tenere Ghoren lontano da lui. Non fidarti di nessuno a parte Elan, Ghoren e Mordoth, tutti gli altri potrebbero essere dei traditori interessati al potere del Senz’anima. Io e gli altri venuti dal futuro tenteremo di cambiare il futuro recuperando il Corno rosso dal Navigatore. So che questi nomi non ti dicono nulla adesso, ma devi fidarti di me ed avere fede in Tymora come ne ho io… La Dea Fortuna ci ha dato questa possibilità e non possiamo sprecarla…” Concluse facendo mente locale per capire se quelle informazioni sarebbero state sufficienti, sperava bastassero ad evitare la loro morte, almeno per il momento, e spezzato quel legame erano ormai pronti apartire…

    #1532
     Rajen 
    Partecipante

    La vera Artemis provò a rispondere, ma le sue parole erano mute, prive di alcun suono.

    La magia che aveva concesso ai cloni di entrare in contatto con lei, apparentemente, non permetteva alla sacerdotessa di rispondere a quanto aveva udito.

    Questa se ne accorse e si limitò ad un cenno del capo e ad un gesto allegro con la mano, che tradiva in verità la sua inquietudine alla rivelazione del tradimento di Rudolf Aquisgrani.

    Per la clone l’effetto fu disorientante, quasi come guardarsi ad uno specchio temporalmente distorto: un’altra “lei” che muoveva le labbra componendo “tutto chiaro, compagnona”.

     

    Poi la visione si dissolve e la luce avvolse tutto, rompendo l’incanto e completando il rituale.

    Cosa avesse davvero capito la vera Artemis, tra mille nomi ancora a lei sconosciuti, restava un mistero, ma un passo in avanti era stato fatto.

    Restava ora un nemico da sconfiggere…

    #1577
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Espirò il mezz’orchelfo quel contatto con se stesso, con la sua vera essenza l’aveva rinvigorito e reso inquieto al tempo stesso. Non poteva lanciarsi a Necropolis tutto solo ora, non poteva certo infrangere il sigillo che lui stesso aveva posizionato… ma forse aveva in questo modo un legame con quanto stava accandendo lassù…
    “Tempo di mettersi in marcia!” annunciò quindi il sacerdote di Mocy.
    Non aveva molto da dire per il momento, a parte che senza nessun’arma si sentiva davvero nudo… ma evitò di continuare a lamentarsi, sperando che sarebbero riusciti a meglio equipaggiarsi…

    #1588
     Meeme 
    Partecipante

    *Tymora, proteggi entrambe…* Pregò mentalmente la mezz’elfa mentre il contatto con l’altra se stessa si faceva via, via più flebile.

    “Perfettamente d’accordo con te, Zhulldzin! Mettiamoci in marcia! Abbiamo fatto il necessario per assicurarci un minimo vantaggio sui nostri nemici, è il momento di sfruttarlo corcando di botte quel bastardo di un Navigatore!” Aggiunse con un sorriso allegro.

    “Non c’è molto altro da fare, mettiamoci in viaggio ed impediamo la fottut* Apocalisse!” Concluse pronta ad incamminarsi.

    #1620
     Draimas 
    Partecipante

    Draimas mantenne i pensieri annuì alle esortazioni della chierica e si mise in marcia, rimase in fondo alla fila. Silenzioso come al solito mosse le mani per rendersi intangibile agli incantesimi durante il viaggio.
    Poteva essere certo che il loro chiacchericcio avrebbe attirato prima o poi qualcuno di potente e in quel momento avrebbe fatto bene a stare alla larga

    #1622
     Elan 
    Partecipante

    Elan non riusciva quasi a crederci.
    Quel rituale che avevano compiuto era stato stancante ed impegnativo per tutti loro, ma era la loro unica possibilità e – incredibilmente – sembrava aver avuto successo.
    Certo, non potevano sapere cosa la vera Artemis avesse realmente capito, ma almeno era un inizio… ora dovevano unicamente sperare che la sacerdotessa di Tymora tenesse Ghoren fuori dai guai.
    “In questo momento un po’ di fortuna è proprio quello che ci servirebbe…” disse la drow tra sé e sé.

    Quel piccolo gesto che avevano fatto, per quanto stancante, aveva ridato alla stregona un po’ di speranza per ciò che stavano facendo.
    Avevano iniziato ad agire. Potevano realmente cambiare il passato!
    “E ora, Estelsar!” esclamò, questa volta a voce più alta.
    “Troviamo Doar e fermiamolo una volta per tutte!”

    #1649
     Mordoth 
    Partecipante

    Il messaggio era stato mandato e solo gli eventi futuri avrebbero confermato l’utilità di quel modo di agire. La vera Artemis avrebbe creduto alle parole della sua sè stessa, di questo il necromante era quasi certo.
    I tasselli imprevedibili erano gli altri… Ghoren su tutti, aveva sempre fatto di testa sua. La sacerdotessa avrebbe avuto il suo bel da fare per tenerlo a bada, ma in fondo non era questione che dovesse toccare il clone del vecchio elfo.
    A lui premeva poter incontrare sè stesso…

    Ma ora era tempo di marciare verso Estelsar senza altre esitazioni. Con un cenno fece sapere agli altri che era pronto a partire e mentalmente accolse il probabile pensiero di tutti: in quelle condizioni non avrebbero avuto molte chance.

    #1650
     Rajen 
    Partecipante

    I cinque si misero in viaggio, con pasto rapido e vivo timore per loro stessi.
    Erano disarmati e privi di qualsiasi strumento con cui affrontare quello che appariva come un nemico assai potente.

    Sapevano comunque che lungo la via per Estelsar avrebbero trovato un luogo per riposare e fare il punto della situazione: la locanda dove i loro ricordi si troncavano bruscamente.
    Lo stesso luogo da cui Ernest Vlainur aveva recuperato le loro essenze.
    Che fosse stato quello il luogo della loro morte?

    Raggiunsero, dopo diverse ore di aspro cammino, la svolta della vecchia strada che scendeva lungo la montagna e trovarono, come atteso, la locanda.
    Un ampio villino di montagna, realizzato in legno e ben solido, in cui i proprietari avevano messo su un discreto giro d’affari, ospitando e nutrendo viaggiatori e mercanti.

    Una piccola combriccola di ospiti animava già l’interno della struttura, e dall’aspetto sembravano tutti modesti commercianti legati allo stesso viaggio d’affari.
    Non era così raro che i mercanti viaggiassero insieme da queste parti, poiché la via sulle montagne poteva essere pericolosa, specialmente nei mesi invernali.

    #1652
     Meeme 
    Partecipante

    “Bene, direi che è giunto il tempo di recuperare delle armi ed un minimo di equipaggiamento. Se siamo morti qui direi di non farci cogliere impreparati questa volta!” Disse la mezz’elfa con il solito sorriso allegro.

    “Ci sono molti mercanti, so che non è una cosa molto onesta, ma rubiamo quello che ci serve con discrezione e poi proseguiamo!” propose abbassando la voce mentre osservava i mercanti in cerca di quelli più interessanti per i loro scopi.

    #1655
     Elan 
    Partecipante

    Quindi era lì che era successo…
    Elan storse il naso, guardandosi attorno. Non le piaceva minimamente il pensiero che quel luogo avesse rappresentato la loro rovina, nel loro passato… e tantomeno l’idea che potesse rappresentarla di nuovo, in questo presente.

    Fortunatamente, le parole di Artemis la distolsero da quei pensieri, e annuì alla sua proposta. Non potevano di certo andare ad affrontare Doar a mani nude…
    “Artemis ha ragione, abbiamo bisogno di armi. Se avessero dietro qualche bel giocattolo magico sarebbe l’ideale, ma non mi azzardo a sperare così tanto…”
    Studiò distrattamente il gruppo di mercanti, cercando di capire che tipi fossero. Non sembravano pericolosi, ma era comunque il caso di essere prudenti.
    Si assicurò che il suo travestimento magico fosse stabile.
    “Se vedete una buona occasione, non lasciatevela scappare. E se non la vedete, aiutatemi a crearla.” si limitò a dire a bassa voce, e si avvicinò al gruppo di mercanti.

    “Signori, perdonatemi…” disse col sorriso più dolce di cui era capace. “Non ho potuto fare a meno di notare quando la vostra comitiva sia numerosa… le strade sono davvero così pericolose come si sente dire, in questo periodo?” domandò. Il suo travestimento da elfa – per quanto lo odiasse a morte – l’aveva aiutata numerosissime volte in occasioni simili, e sperava davvero che quella volta non fosse diverso.
    “Sapete, avrei voluto viaggiare fino ad Estelsar, ma è così tanta strada…” sorrise di nuovo, affabile e cortese.

    #1671
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Il mezz’orchelfo si limitò a borbottare alle affermazioni delle due donne, senza però dare alla sua voce la forma di parole di senso compiuto. Stringendosi nelle spalle annuì poi ad Elan Starò a coprirti le spalle se le cose andassero… male… magari sono disposti ad armarci come scorta… propose solamente, sperando che non dovessero arrivare a uno scontro. C’erano delle volte in cui il mezz’orchelfo voleva evitare la battaglia, e persino più di quanto il suo aspetto o i suoi modi potessero lasciare a immaginare, ad ogni modo, questo esatto momento, in cui era disarmato e vestito con pochi stracci era sicuramente una di quelle volte.
    Si appoggiò con la spalla sullo stipite della porta, mettendosi così in una posizione dove avrebbe potuto “gestire il flusso” in entrata o in uscita dalla locanda. Al momento non appariva particolarmente minaccioso, per quanto possa non apparirlo un ibrido assurdo come Zhulldzin. Sensi all’erta quindi mentre controllava i mercanti che dialogavano con Elan, lanciando solo rapide occhiate ai suoi compagni di viaggio…

    #1685
     Draimas 
    Partecipante

    Se davvero il loro spirito era stato prelevato da quel luogo poco prima di morire voleva dire che i loro sè del passato non erano ancora arrivati in quella locanda e probabilmente la situazione attuale non aveva niente a che vedere con il pericolo che avrebbero corso. Tuttavia Draimas rimase vigile, scrutando le facce sconosciute che lo attorniavano.
    Il messaggio era stato mandato, ora lui era ufficialmente un traditore, una persona di cui non ci si poteva fidare. Una persona che se avesse in qualunque momento avuto bisogno di comunicare con Artemis del passato non avrebbe avuto nessuna fiducia, nessun potere. Questo, sotto la patina di indifferenza, lo faceva sentire a disagio, a chiedersi quale sarebbe stato il suo ruolo da ora in poi.
    ” Farò la mia parte quando e se sarà il momento. Le mie conoscenze arcane non sono andate del tutto perdute, e spero verrano fuori nel momento giusto.” rispose ad Artemis.
    Si tenne lontano da Elan e dal suo tentativo di comunicare con le persone della locanda. Forse potevano venire a sapere qualcosa, forse avrebbe solo creato confusione quando altri avventurieri sarebbero arrivati in quella locanda come fosse la prima volta….forse se tutto sarebbe andato per il meglio i loro cloni non sarebbero mai entrati lì. Decise di aspettare di avere più chiara la situazione per agire e di mantenersi al momento in disparte per valutare il corso degli eventi che avevano mutato.

    #1709
     Mordoth 
    Partecipante

    “Il caro vecchio fascino femminile…” pensò tra sè il necromante, di certo non poteva essere d’aiuto ad Elan con le sue sembianze da vecchio.
    Si fermò quindi vicino a Zhulldzin guardando la gente nella locanda, senza quasi vederla. Quel posto… quella situazione… quella compagnia… tutto accentuava il senso di disagio che provava da quando aveva scoperto cos’era. Fuori posto e fuori tempo si chiedeva come non facesse a cedere alla follia…
    Scostandosi per far passare un cameriere si avvicinò naturalmente al mezz’orchelfo e gli sussurrò rapido: “Vado a vedere i loro bei cavalli…”
    Poi fermò il cameriere di ritorno in cucina per un’altra ordinazione e gli chiese con voce squillante: “Ehi ragazzo, sai dirmi dove trovo il pisciatoio? Alla mia età anche tu faticherai a stargli lontano! Aha!”

    #1710
     Rajen 
    Partecipante

    Draimas, Artemis e Zhulldzin presero mentalmente nota degli avventori della locanda: sembravano tutti membri della stessa carovana, seduti giovialmente intorno ad un grande tavolo a ridere e parlottare tra loro.
    Una comitiva piuttosto frizzante e spavalda, verosimilmente composta da mercanti benestanti in viaggio per affari.

    Elan si sentì squadrare dalla testa ai piedi dai suoi interlocutori.
    Addirittura uno di loro, particolarmente sgradevole alla vista, sembrava soppesare l’aspetto della nuova venuta quasi fosse una giumenta da acquistare al mercato.

    Dopo qualche istante, quello che appariva come il capo carovana rispose: Salve, viaggiatrice. Sì, viaggiare in gruppo è sempre preferibile, e lo è ancor di più quando si attraversano sentieri di montagna come questi. Il mio nome è Dwaine e sono il capo di questa spedizione. Anche noi ci dirigiamo ad Estelsar, e volete aggregarvi siete la benvenuta. Ma badate: partiremo tra un’ora, solo il tempo di riposarci, e senza ulteriori indugi.

    Intanto, poco distante, il ragazzetto che serviva ai tavoli replicò con un silenzioso segno d’assenso alla richiesta di Mordoth, indirizzandolo con una mano appena fuori dalla locanda: era il luogo perfetto da cui osservare le cavalcature e i carri della carovana.

    Questi mercanti, a quanto pareva, non avevano cavalli, ma asini e muli: una scelta conservativa, probabilmente, ma verosimilmente più sicura poiché si trattava di attraversare pendii montuosi per giorni trasportando merci anche voluminose.
    Non ci sarebbe stato nulla di cui sorprendersi, se l’anziano elfo non avesse notato che uno dei muli aveva impianti meccanici al posto delle zampe…

    #1719
     Elan 
    Partecipante

    Elan sorrise con affabile cortesia all’intero gruppo di mercanti, ma mentalmente aveva registrato benissimo il volto di ognuno di loro.
    Non le era sfuggito quello sguardo. E non l’avrebbe lasiciato correre.

    Ma, in quel momento, nulla sul suo volto tradiva l’odio o il disprezzo che provava.
    Anzi, si mostrava raggiante ed entusiasta all’idea di viaggiare in compagnia.
    “Fantastico!! Non avrei mai potuto sperare qualcosa del genere! Siete i miei salvatori!” rise delicatamente, assicurando che non avrebbe tardato all’incontro.
    Odiava quella parte da ingenua sempliciotta… L’aveva sempre odiata, e in quella nuova vita il suo odio non era meno intenso…
    Ma avrebbe sfruttato la situazione a loro vantaggio.

    Congedatasi dai mercanti, tornò dagli altri.
    “Mercanti come immaginavamo. Né più, né meno.” riferì a bassissima voce. “E mi hanno offerto un passaggio per Estelsar. Partono tra un’ora, e io approfitterei di questo invito… viaggeremo in compagnia, e sarebbe sicuramente molto più sicuro – oltre che veloce – che muoverci da soli.”

    #1722
     Meeme 
    Partecipante

    “Ottimo, cioccolatina!” commentò Artemis sulla questione. “Ascoltare le voci dei mercanti potrebbe essere un buon aiuto per capire qualcosa del luogo dove stiamo andando! Le cose migliori si imparano viaggiando!”

    Sarebbe stato più sicuro muoversi in compagnia, avrebbero attirato meno l’attenzione e soprattutto sarebbero risultati meno sospetti. Tutti di guadagnato visti i precedenti. “Potremmo offrirci di aiutarli a caricare, scaricare le merci! Giusto per rimediare qualche soldo! Io e Zhullo siamo abbastanza forzuti da poter fare qualche lavoro pesante!” Disse allegra.
    “Direi che possiamo riposarci un poco e poi unirci ai mercanti!” concluse con il solito, inguaribile ottimismo.

    #1724
     Zhulldzin 
    Partecipante

    L’ibrido annuì quindi “A me sta bene… sicuro in questo modo darò un poco meno nell’occhio…” Aggiunse con un mezzo sorriso che snudava i suoi denti quasi zannuti ma d’altro canto troppo umani… insomma un misto che certo risultava poco armonico. “il vecchietto è andato a dare un’occhiata alle cavalcature…” aggiunse poi a bassa voce verso le altre due lanciando uno sguardo anche a Draimas “Caricare, scaricare roba… d’accordo non sembra così difficile… ma ci parli tu con quelli” concluse quindi, incrociando le braccia. Sembrava un poco seccato ora come ora o piuttosto semplicemente molto impaziente.

    #1755
     Draimas 
    Partecipante

    Draimas rimase in silenzio per lungo tempo sorseggiando la sostanza che somigliava di più al vino, rimase con le orecchie tese mentre sentiva gli altri discutere sulle loro possibilità. L’idea di una carovana lo allettava, oltre ai soliti sofismi sulla qualità del trasporto su ruota rispetto alle semplici suole, gli sembrava una scherzo del fato. Sarebbe stato certamente divertente interpretare il mestiere di avventuriero come facevano molti maghi alle prime armi, qualcosa in questo gli solleticava l’umore.

    Qualcosa poteva fare prima della partenza, premurandosi di essere dai suoi compagni cominciò a scribacchiare una lettera, era certamente improbabile che il suo clone sarebbe tornato in questa locanda, dato che i cambiamenti che avevano messo in atto avrebbero certamente modificato le azioni del loro passato.
    Scrisse una lettera per se stesso che consegnò al locandiere spiegandogli che suo gemello che era dietro di lui aveva gli avrebbe fatto piacere riceverla, gli diede del denaro facendogli promettere di non aprirla per nessun motivo e pose il suo personale sigillo su di essa.

    #1772
     Mordoth 
    Partecipante

    Mordoth da vicino il pisciatoio osservava le cavalcature dei mercanti. Lanciò uno sguardo verso la porta della locanda e sorrise, come se gli fosse venuto in mente qualche ricordo divertene.

    Attraversò lo spiazzo arrivando alla stalla e si appoggiò all’angonolo della struttura meditabondo.
    I suoi compagni probabilmente stavano facendo il punto in quel momento. Un po’ di tempo di risposo prima della partenza verso Estelsar, in un modo o nell’altro.
    *Asini e muli, uno mezzo meccanico… all’erta! E arrivederci, forse…* Inviò come messaggio magico alla mente di Zhulldzin.
    Svoltò l’angolo in modo naturale e svanì…
    I suoi compagni non avevano tempo per andarlo a cercare… ed era meglio così. Un giorno forse li avrebbe incontrati di nuovo…

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