Soulless IV – After Dusk

Questo argomento contiene 199 risposte, ha 6 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Rajen 6 anni, 6 mesi fa.

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  • #5057
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Il chierico barbarico annui quindi alle parole di Artemis, “Voi siete i maghi” disse rivolgendosi ai due incantatori “Saprete spero creare una falsa pista per Ghoren? E chi altri potrebbe essere sulle sue e nostre tracce” nella sua testa risuonava ancora l’avvertimento di Mocy, il tiranno di ferro era ancora un pericolo presente e tutta questa storia sembrava una trappola, il suo desiderio di andare a Necropolis, dal primo momento che aveva percepito la sua anima in quel luogo era troppo forte e lui se ne rendeva conto che questa era una debolezza, forse qualcuno la stava sfruttando. La maga aveva detto che gli originali avrebbero voluto distruggerli, eppure, eppure lui non aveva avvertito una sensazione di pericolo o repulsione quando si era trovato vicino alla sua essenza… e questa contraddizione, per quanto rientrasse a pieno nelle sue speranze, lo rendeva molto sospettoso. L’ultima volta Necropolis era stata la trappola, la trama dei maghi volta a portare potere a loro stessi ai danni di sostanzialmente tutto il resto. La storia poteva ripetersi?
    “Mentre trovate un modo per creare una falsa pista avrei bisogno di un momento di meditazione, questa storia ha un odore di trappola e quanto pare in questo mondo tutti passano il loro tempo a tradirsi e creare trappole appunto” La sua idea era quella di meditare per entrare in contatto con Mocy, ovviamente il futuro aveva ancora troppe strade aperte per essere sondato, ma quanto era probabile che questo corso d’azione avrebbe distrutto il corno piuttosto che riportare in vita lo stesso angelo oscuro?

    #5126
     Rajen 
    Partecipante

    Mocy amava Zhulldzin.
    Questa, tra le poche, era cosa nota al mezz’orchelfo.
    Questi percepì senza ombra di dubbio che portare il Corno Rosso a Necropolis li avrebbe condotti un passo più vicini alla sua distruzione.
    Tuttavia qualcosa di oscuro sembrava aleggiare ancora intorno a quel luogo.
    “Temi l’insospettabile…”

    #5190
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Con l’avvallo di Mocy ovviamente il Chierico barbarico non poteva che seguire quella condotta, l’idea che “l’insospettabile” potesse essere la causa del loro fallimento lo torturava, così come il suo desiderio di ritrovare se stesso, là a Necropolis e magari tornare ad essere completo e riempire quel vuoto che provava. E se fosse lo stesso per gli altri? Quale anima avrebbe potuto riempire i loro involucri?
    Un rapido sguardo nel suo gruppo di compagni, come non temere che fossero loro l’insospettabile?
    Corrucciato quindi si avvicinò a loro “Abbiamo una strategia per depistare gli inseguitori o siamo nelle mani del caso?” domandò quindi con fare non poco scontroso in effetti.
    Forse voleva soltanto mettersi in marcia, forse voleva soltanto rivelare l’ennesimo traditore e farla finita.

    #5352
     Meeme 
    Partecipante

    “Penso che i nostri maghi possano depistare quel demente di Ghoren e chi per lui.” rispose Artemis a Zhullo con un sorriso. “Anche se temo ci aspetteranno a Necropolis e proveranno a romperci le uova nel paniere direttamente da lì!”
    Sospirò con una voglia di riempire tutti di pugni. “Possiamo rallentare il loro cammino, magari aprendo voragini e simili. Dobbiamo arrivare lì per primi se vogliamo evitare brutte sorprese!”

    #5357
     Elan 
    Partecipante

    Elan scosse le spalle senza troppa convinzione.
    “Sanno dove vogliamo andare, e hanno a disposizione le nostre stesse risorse, se non di più.” in fondo, il Sommo Sacerdote era sicuramente più potente di chiunque altro di loro, e chissà a chi altro quei pazzi potevano andare a chiedere…
    “Depistarli o altro è solo una perdita di tempo, e di energie. Concentriamoci sull’arrivare a destinazione velocemente.”
    Si guardò un attimo attorno. Non è che avessero molte alternative.

    “Prima partiamo e prima arriveremo. Non c’è molto altro di cui discutere.”
    E non aveva voglia, in realtà, di discutere d’altro.
    Si mise dunque in cammino: la destinazione la conoscevano, dovevano solamente raggiungerla nel minor tempo possibile.

    #5374
     Rajen 
    Partecipante

    Si avviarono, a passo svelto, decisi ad evitare qualsiasi potenziale inseguitore.
    Temevano che Ghoren potesse seguirli e immaginavano i loro cloni alle loro spalle.
    Si sbagliavano.

    Il viaggio verso Necropolis richiese parecchie ore.
    Ore stancanti, ma la conoscenza di quei sentieri li aiutò a fare in fretta.
    Giunti nei pressi del crepaccio, molti ricordi di quel luogo iniziarono ad affiorare.

    I Maghi Cremisi, secoli e secoli addietro, riunitisi in quell’oscuro santuario.
    Il rituale, culminato con il loro suicidio collettivo, che diede vita all’Avatar del Senz’Anima.
    Maat, l’eroina prescelta da Lathander, che affronta l’Angelo Oscuro nei pressi di quello stesso dirupo.
    Il Corno Rosso, strappato all’orrida creazione, che precipita nell’oblio con la paladina.
    E secoli dopo Roendryck, aguzzino di Ghoren, pronto a sacrificare il tiefling su quello stesso altare per ottenere il potere del Senz’Anima.
    E il Corno Rosso, finito nelle mani di Hendryck Doar, ultimo dei Maghi Cremisi, maestro di Ghoren, che tramava alle sue spalle.
    E infine Zhulldzin, sacrificatosi di sua spontanea volontà per sigillare quel luogo tetro.

    Necropolis era tutto questo.
    Ma finalmente i quattro cloni avevano quanto necessario per metter fine alla minaccia del Senz’Anima.
    Raggiunsero così il termine del sentiero, e da un punto di osservazione privilegiato poterono scrutare la zona: i Crociati della Luce, al comando di Sir Seldorn, presidiavano l’accesso al santuario, intorno al quale risplendeva il bagliore mistico dell’anima di Zhulldzin, ultima difesa contro qualsiasi tipo di intrusione.
    I cloni sapevano di essere stati avvistati, poiché la visuale che da lassù si aveva sul sentiero che li aveva condotti in alto era eccellente.
    Ma si fecero forza: era la loro occasione di sventare una volta per tutte l’ascesa del Tiranno di Ferro…

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 11 mesi fa da  Rajen.
    #5380
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Non aveva parlato durante il viaggio, non era certo dell’umore al momento per discutere coi suoi compagni di viaggio e forse, in fondo, il sospetto che costoro potessero in qualche modo essere indotti a cercare il potere piuttosto che distruggerlo non gli dava pace. I guardiani di Luce erano schierati ed il problema era sempre lo stesso, lui era il mostro, e come al solito le sue parole non contavano molto poco conta che in fondo lui stesso si fosse sacrificato per sigillare il tempio del Senz’anima. Ed ora avrebbe dovuto ritornare là dentro.
    “Qualcuno ha delle buone parole per convincere i guardiani della Luce che siamo dalla loro parte?” domandò quindi il sacerdote di Mocy guardando i suoi compagni “Sono già morto per sigillare questo dannato tempio, ma non credo che possano davvero crederci” aggiunse poi questa volta con un mezzo sorriso.

    #5418
     Meeme 
    Partecipante

    “Siamo qui per salvare il fottut* mondo non è una buona scusa per trovarsi qui?” commentò Artemis con una risata alle preoccupazione di Zhulldzin.

    A questo punto l’unica era sfruttare il loro essere cloni, la sacerdotessa di Tymora si esibì in un formale saluto prima di parlare direttamente ai Crociati. “Mi manda il Sommo Sacerdote di Lathander, sono Artemis Chierica Errante della Signora Fortuna. Questi sono i miei compagni, forse conoscete Elan la drow compagna di Ghoren, siamo qui per eliminare il male una volta per tutte!”
    Ormai c’erano poche cose che si potevano fare, tanto valeva dire la verità.

    #5457
     Rajen 
    Partecipante

    Quando i tre Crociati si avvicinarono, nessuno di loro si impegnò molto a nascondere la sorpresa nel vedere il curioso gruppetto di viaggiatori.
    Le mani pronte all’elsa della spada si rilassarono, però, quando riconobbero Artemis: in fondo, lei era da tempo l’assistente personale del Sommo Sacerdote.
    Quello che dei tre prese la parola le si rivolse con un tono piuttosto formale, com’era consuetudine di quest’ordine “bacchettone”, ma sinceramente bendisposto.
    Piacere di vedervi, Artemis. Avete libero accesso, purché sotto la sorveglianza dei nostri uomini. Per qualsiasi eccezione, dovrete rivolgervi al Capitano Seldorn. Chi sono i vostri compagni?

    #5487
     Meeme 
    Partecipante

    “Lui è Samiard, un incantatore amico di vecchia data di Elan, mentre il tipo grosso e verde è un sacerdote di Mocy venuto a rendere omaggio a Zulldzin.” spiegò alla spicciola con un sorriso allegro. I paladini per fortuna non sembravano mal disposti.
    “Nessun problema per la sorveglianza! Fate pure strada.” ammise tranquilla. Dovevano solo avvicinarsi a sufficienza per iniziare il rituale e spacciarlo per una sorta di omaggio nei confronti del mezzorchelfo.

    #5491
     Elan 
    Partecipante

    Elan non aveva parlato durante il viaggio, non aveva parlato per presentarsi ai Crociati e non aveva parlato quando Artemis aveva spiegato il motivo della loro presenza lì.
    Come scusa poteva reggere, e se avessero chiesto dov’era Ghoren avrebbe risposto che si trovava al sicuro insieme al Sommo Sacerdote

    In fondo era la verità.

    Ma quando Artemis presentò Draimas come un suo amico di vecchia data, fece una smorfia che si sforzò di trasformare in un sorriso.
    “Il sommo sacerdote non ci ha concesso molto tempo per questo viaggio, dobbiamo tornare da lui al più presto.” specificò.
    Non era mai stata una persona particolarmente socievole o cortese, e ai Paladini non sarebbe dovuto sembrare poi troppo strano il suo atteggiamento. Ma voleva davvero che si muovessero, e finissero quella storia una volta per tutte.

    #5494
     Rajen 
    Partecipante

    Due Crociati scortarono i nuovi arrivati fino all’ingresso della caverna.
    Necropolis era identica a come la avevano lasciata, con l’eccezione di una curiosa luminescenza, dalla quale Zhulldzin percepì la propria stessa presenza.
    La sensazione era aliena e a dir poco innaturale: il mezzorchelfo si sentì di perdersi dentro se stesso ad ogni passo che faceva in direzione dell’aura del proprio alter-ego immateriale.
    State attenti a non avvicinarvi troppo: il potere di Mocy respinge chiunque tenti di avvicinarsi all’altare o all’Angelo Oscuro… spiegarono i due paladini, tutt’altro che realmente preoccupati.

    #5524
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Il cherico di Mocy si guardò un poco attorno e poi fece un sorriso tirato e storto in direzione dei Paladini “Grazie dell’avvertimento” disse a questi “Siete fortunati ad avere Mocy a vegliare su di voi” aggiunse quindi avvicinandosi lentamente verso Necropolis. In fondo era questo che voleva e allo stesso tempo in questo momento tutto appariva talmente assurdo e ogni passo lo faceva sprofondare sempre di più in questa sensazione di perdizione come sprofondare in un mare oscuro che ti avviluppava dolcemente. Questa terra ha i suoi paladini pensò con la quasi certezza che in quell’intimo legame non potesse avere dei pensieri che non fossero comuni col se stesso del passato Mocy ha ancora bisogno di te, in questo mondo e per porre fine alla minaccia del Senz’Anima, bloccandolo per sempre nella sua prigione potrai distruggerne la chiave che hai portato con te. Qualunque cosa fosse successa tra il clone e l’anima del chierico intrappolata a Necropolis avrebbe forse iniziato a preoccupare i paladini. Ma al momento Zhulldzin non pareva curarsene.

    #5525
     Rajen 
    Partecipante

    Per un attimo fu come guardarsi allo specchio.
    Un singolo istante, lungo come l’eternità, in cui fissare gli occhi di se stessi.
    Nessuno si avvide di nulla.
    Eppure, tutto ad un tratto, esistette un solo Zhulldzin.
    Non più originale, non più clone.
    Solo Zhulldzin.
    La luminescenza, agli occhi di tutti, semplicemente svanì, liberando l’accesso a Necropolis.

    Intanto, poco distante, una vedetta suonò un avviso.
    Artemis riconobbe il segnale: altri visitatori stavano raggiungendo Necropolis…

    #5609
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Sollevò lo sguardo al cielo, quando finalmente poté sentire di essere tornato a essere se stesso. Aprì le braccia come a segno di ringraziamento verso la volta celeste un attimo di estasi totale come rinascere nuovamente. Anima e corpo nuovamente riuniti, un’esperienza che probabilmente nessuna creatura prima di lui aveva potuto provare.
    Il segnale d’avviso lo strappò dalla contemplazione della sua esistenza, si voltò di scatto Che cosa sta succedendo? domandò con un certo allarme Dobbiamo finire questa storia, qui ed ora, nessuno deve poter entrare, non ci deve essere spazio per altri traditori! e quindi rivolto ai maghi Pensate di riuscire a trattenere eventuali intrusi? non che avesse proprio voglia di aspettare la risposta, fremeva per entrare a Necropolis e finire quella faccenda e soprattutto sperava che questo avviso fosse un buon diversivo per tenere lontani gli altri dall’interno. Alle volte è meglio essere soli che mal accompagnati, non conosceva la difficoltà della sfida, ma il timore di un tradimento possibile era sempre là aggrappato dietro la sua nuca.

    #5617
     Meeme 
    Partecipante

    Si stavano avvicinando altri visitatori.
    “Sarà quel decerebrato di Ghoren o se siamo sfortunati il Draimas cattivo e Ruddi!” commentò la sacerdotessa della dea Fortuna.

    “Direi di avanzare in fretta, chiudere questa storia e bloccare gli altri!”
    Lei avrebbe usato blocca persone non appena i nuovi arrivati si fossero avvicinati troppo al gruppo.

    #5625
     Rajen 
    Partecipante

    Zhulldzin si avviò dentro Necropolis, portando il Corno Rosso con sè: il mezz’orchelfo non aveva intenzione di affidarsi ulteriormente al destino.
    Ci avrebbero pensato Artemis e gli altri a fermare i nuovi arrivati.
    L’Angelo Oscuro non era cambiato: l’Avatar del Senz’Anima, privo di vita ed immobile si ergeva sul grande altare di pietra dell’Arcidiavolo.
    Zhulldzin notò lo spazio sul suo capo in cui avrebbe dovuto trovarsi il corno mancante e sorrise: forse era finalmente giunta la fine di quella storia…

    Artemis, Elan e Draimas videro giungere trafelato il Sommo Sacerdote, scortato da Sir Seldorn, e i paladini della guardia si scansarono nel vederli avvicinare.
    Il loro comandante fece loro segno di allontanarsi, così che i cinque potessero parlare da soli.
    Sir Seldorn si limitò ad un timido cenno di saluto verso Artemis, ma fu subito il suo anziano accompagnatore a parlare.
    All’occhio attento di Elan parve sorprendente che un uomo di quell’età avesse potuto raggiungere la sommità della montagna in così breve tempo, ma in fondo quel prete doveva disporre di un grande potere per rivestire il suo ruolo.
    “Finalmente vi ho raggiunti…” disse in un solo respiro… “State compiendo un grave errore. Vi prego di consegnarmi il Corno Rosso, prima che sia troppo tardi…”

    #5644
     Meeme 
    Partecipante

    L’idea era quella di prendere tempo arrivati a questo punto, ma per sicurezza Artemis evocò un cerchio di protezione dal male in modo da proteggere sia lei, sia Elan e Draimas da eventuali bastardi.

    L’arrivo di Sir Seldorn e del Sommo Sacerdote un po’ la sorprese, si aspettava quel ritardato di Ghoren in realtà, ma non sarebbe cambiato nulla, dovevano rallentarli per aiutare Zhullo.
    “E perché un grave errore?” domandò diretta come al solito.

    #5659
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Il chierico barbarico si trovava finalmente solo, di fronte alla rappresentazione di quell’essere mostruoso che avrebbe potuto dominare il mondo se il suo avatar fosse lasciato libero. Si guardò attorno, prima di avvicinarsi verso la statua dell’avatar. La vista orchesca gli permetteva di vedere bene anche nell’oscurità di quel luogo, Mocy l’aveva messo in guardia rispetto al Tiranno di Ferro. Non era ancora stato sconfitto chiunque egli fosse e l’unica speranza al momento è che fosse all’esterno di Necropolis e che l’intervento dei suoi compagni sarebbe stato sufficiente a fermarlo, prima che tutto questo fosse finito. Al momento certo non pensava a possibili paradossi temporali o altre amenità di questo genere, nella sua anima si celava il potere che aveva sigillato Necropolis in attesa di questo momento, in attesa dell’attimo in cui tutto sarebbe stato distrutto, in cui tutto sarebbe finito.
    Espirò prima di invocare Mocy, invocarlo affinché lo proteggesse dal male, affinché gli fosse guida nel dirigere il corno nel petto del Senz’anima ed eliminarlo e affinché gli desse il Giusto Potere per farlo. Quando la divinità diede seguito alle invocazioni del suo chierico il mezz’orco ormai di taglia più grande poteva guardare negli occhi la statua. Finalmente uno scontro con qualcuno della stessa altezza pensò con un poco di ironia. Si controllò alle spalle, ancora respirando a pieni polmoni. Non era il suo genere di battaglia questo, non amava combattere con un nemico immobile almeno quanto detestava l’idea che il pericolo fosse nascosto e che stesse pronto a colpirlo a tradimento. Avrebbe preferito uno scontro faccia a faccia, ma non poteva certo permettersi questo lusso con l’Avatar del Senz’Anima e sperare di poter uscirne vittorioso…
    Con impeto e con uno slancio poderoso l’ibrido spinse con forza il corno rosso per trafiggere il petto di quella creatura pietrificata. A un certo punto le cose andavano fatte e questa storia doveva assolutamente finire, nessuno avrebbe più cercato l’empio potere del Senz’Anima… nessuno!

    #5755
     Rajen 
    Partecipante

    “Nooooo!!!” urlò il Sommo Sacerdote, spingendo da parte Artemis con un’energia mai vista prima in lui, ed uno sguardo sconvolto.
    Fu in quell’istante, quando l’anziano uomo entrò nel cerchio magico, che la sacerdotessa di Tymora vide oltre il velo delle falsità: il potere corrompe, e la paura della morte altresì.
    Avevano collaborato con quell’uomo per così tanto tempo da non riconoscere in lui gli stessi sintomi dell’originale Draimas.
    Un uomo così potente, così addentro ai disegni del Senz’Anima, e al comando di un intero corpo militare: il Tiranno di Ferro.

    L’Avatar del Senz’Anima, l’Angelo Oscuro, si disgregò sotto il colpo violento di Zhulldzin, e di esso non rimasero che macerie.
    Il terrore che aveva attanagliato le loro vite e quella di Ghoren, come d’improvviso, sembrò lasciare il posto alla sicurezza dei vincitori.
    Draimas e Rudolf, ovunque si trovassero in quel momento, e perfino il Tiranno di Ferro, imponente dinnanzi a loro, avevano perso per sempre ogni possibilità di attingere al potere del Senz’Anima.
    Non vi sarebbe mai stata un’Alba di Tenebre…

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