Soulless IV – After Dusk

Questo argomento contiene 199 risposte, ha 6 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Rajen 6 anni, 6 mesi fa.

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  • #4082
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Ed eccolo, il falso umano intento a chiedere pietà, lui colpevole dell’annientamento di questo mondo ora vorrebbe essere “scusato” o addirittura “perdonato” dopo quello che aveva fatto, e, oltre tutto, si trattava soltanto di un inganno come sempre poteva essere nel caso degli umani, quell’idiota della sacerdotessa della dea della fortuna aveva scacciato le due donne per andare a chiedere dei rinforzi sul ponte, ma in quello spazio limitato anche se numericamente in vantaggio l’ibrido avrebbe potuto resistere. In fondo anche lei era un umana, in fondo anche lei voleva tradirlo… E gli aveva pure lanciato un’occhiata di sfida dopo averlo fatto… Fece un ringhio sommesso in direzione delle due donne stringendo la spada insanguinata, voleva lasciare ben intendere che nonostante l’urlo di Artemis, lui, non aveva alcuna intenzione di lasciarle passare, o quantomeno non lasciarle passare indenni.
    Il mezz’orchelfo afferrò il Navigatore per il collo, serrando con forza in modo da lasciarlo respirare appena, abbastanza aria per sussurrare “se le parole che escono dalla tua bocca non è la posizione del corno, ti stacco la testa” spiegò senza fronzoli il barbarico chierico, mentre la spada era già levata pronta ad eseguire la meritata sentenza di morte in caso Doar non avesse rispettato gli accordi.
    Se non fosse stato in ira probabilmente avrebbe detto ad Artemis di controllare la porta, ma in quello stato di eccitazione non vedeva altro che nemici, l’unica cosa che ancora gli riusciva era di prioritizzare gli obiettivi… di Elan, al momento, si era sostanzialmente dimenticato.

    #4087
     Draimas 
    Partecipante

    Draimas doveva trovare un modo per tenerle ancora occupate, non sapeva cosa realmente stava succedendo nella cabina ma non avendo ricevuto segnali voleva dire che le cose andavano molto bene…o molto molto male. Nel secondo caso sarebbe stato spacciato comunque, tanto valeva continuare il gioco.

    ” Ehm, attendete madamigella Nostromo, vedete, io non voglio essere giudicato per il mio sesso su questa nave, quanto per il mio valore, in qualunque modo possa essere utile per voi. Mettetemi alla prova qui, ora, in fondo con chi è che devo vivere sul ponte, tra la ciurma o nella camera da letto del comandante? Sono disposto a fare qualunque cosa per rimanere su questa nave, datemi una prova da superare ora, subito, qualunque essa sia e potrò entrare nella cabina del capitano con la sicurezza che almeno a voi avrò mostrato il mio valore e non avrò fatto la figura del cretino!”

    Draimas si guardò intorno come a cercare un buono spunto per la fantomatica prova.
    “Volete che pulisca il ponte come uno specchio? Che vi lavi la schiena e i capelli come i migliori acconciatori dei quartieri alti? Che provi il mio equilibrio sulle funi dell’albero maestro? Di qualunque natura sia la richiesta acconsentirò ma vi prego, datemi una possibilità prima di vedere il vostro capitano…” fece una pausa significativa prima di aggiungere …prometto che non ve ne pentirete!” con fare ammiccante alzando il petto e il mento come a sfidarle bonariamente.

    Era effettivamente ridicolo praticamente nudo e tutto bagnato a supplicare, ma mantenne una sorta di risoluta testardaggine per mostrare la sua forza di volontà. Si era calato nella parte e trovata tutto troppo divertente per smettere così presto…d’altronde non conosceva, modestia a parte, nessuno che sapesse ingannare il prossimo meglio di lui.

    #4118
     Rajen 
    Partecipante

    La cabina del capitano si aprì e due donne uscirono trafelate e assai poco coperte, accolte dalle risa sguaiate della ciurma. L’espressione dei presenti mutò rapidamente, però, dopo che una di loro ebbe sussurrato qualcosa all’orecchio del nostromo.
    Draimas, che si trovava proprio lì accanto, ebbe modo di sentire qualche parola: “… hanno fatto irruzione… Catturato il capitano…”
    La situazione si sarebbe fatta spinosa di lì a pochissimo per l’ammaliatore…

    Doar, annaspando per respirare, indicò un anonimo armadio di legno poco distante dal letto.
    Zhulldzin dovette riconoscere che quello era certamente l’ultimo posto in cui avrebbero cercato in una situazione concitata.
    Il violento abbattersi dell’arma di Artemis contro il pappagallo, ora ridotto a brandelli, risvegliò la drow, che si rimise in piedi dolorante…

    #4119
     Elan 
    Partecipante

    Tutto ciò che era successo negli ultimi istanti per Elan era stavo vago e distante.
    Ricordava un lampo di luce, un groviglio di piume verdi, e poi tutto era diventato ovattato. Quando riprese conoscenza, passati i primi secondi di stordimento in cui nemmeno era certa di essere sicura di dove si trovasse, il suo primo istinto fu di mettersi sulla difensiva, pronta a ricevere eventuali attacchi. Ma fu sufficiente una rapidissima occhiata alla cabina di Doar per farle capire che il suo intervento non era decisamente necessario…
    “Vi siete sfogati un pochino o sbaglio?” domandò ironica anche se ancora un poco dolorante.

    Non aveva mai provato particolare affetto per Doar, tutt’altro e, anche se era la prima volta che si trovava effettivamente di fronte a lui, il desiderio di fargliela pagare per qualsiasi cosa avesse mai fatto era grande come non mai.
    Istintivamente, dunque, evocò il suo fidato ragnetto, con un mezzo sorriso divertito. Negli anni, aveva fatto parlare molto più quella semplice creaturina di tante altre minacce e torture più disgustose.
    “Vi ha rivelato la posizione del Corno?” domandò, senza nemmeno rivolgersi a lui direttamente.
    “Perché in caso contrario sono certa che qualcuno farebbe volentieri uno spuntino con… non saprei… una qualsiasi parte del nostro caro Navigatore immagino possa andare bene…” sorrise con una certa cattiveria, appoggiando la mano sul dorso del ragno gigante.

    #4122
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Fece soltanto cenno ad Artemis di controllare nel luogo indicato dal mago Navigatore, ma non lasciò la presa di un solo istante, si volse solo un attimo quando Elan comparve sulla soglia il tempo di una rapida occhiata e quindi ecco anche il ragno “Spero tu non abbia la pessima idea di fare degli scherzi” disse infine verso Doar, minaccioso, ovviamente per ora in effetti erano solo quell’armadio ed il suo contenuto a tenerlo in vita… una volta che Artemis avesse svelato il suo contenuto le sorti di Doar divenivano più incerte tendente ad un fumoso grigio scuro…

    #4123
     Meeme 
    Partecipante

    La sacerdotessa annuì al cenno di Zhulldzin e si avvicinò all’armadio per controllare, prima di aprirlo però preferì proteggersi da eventuali incantesimi messi a difesa di un simile artefatto. Aveva già schiantato il pappagallo del Navigatore ed aveva tutta l’intenzione di sterminare anche il resto del suo zoo.

    “Se apro l’armadio e trovo uno scheletro con un cartello che recita: Scemo chi legge! Gli spacco la faccia a quel mago decerebrato!” mormorò ai suoi compagni ed aprì l’armadio per cercare il corno.

    #4124
     Rajen 
    Partecipante

    L’anta dell’armadio rivelò un elegante cofanetto di ebano.
    Il potere che la sacerdotessa sentì provenire dal suo contenuto era insieme sacro e profano, benigno e maligno: una possente aura sopravviveva da un tempo lontano attraverso il Corno Rosso, raccontando con il suo eco latente le gesta di Maat, il sacrificio dei Maghi Cremisi, la blasfemia del Senz’Anima e il suo crudele proposito.
    Lo strumento stesso dell’Alba di Tenebre era lì, tra le loro mani.
    Finalmente.
    Distruggerlo avrebbe posto per sempre fine al timore dell’apocalisse preannunciata.
    Artemis sorrise d’istinto: lei conosceva una persona che avrebbe potuto farlo.
    Che avrebbe potuto impedire al Tiranno di Ferro, chiunque egli fosse, di cingere il mondo nella stretta fosca della vendetta dell’Arcidiavolo.
    Per sempre.

    #4143
     Meeme 
    Partecipante

    “Ho trovato il corno!” esclamò la sacerdotessa mostrandolo a Zhullo con un sorriso soddisfatto. “Direi di tagliare la corda prima di ritrovarci con un branco di femmine arrapate in cerca di vendetta!” suggerì aiutando Elan a riprendersi. Nascose il corno con un involto di stoffa e se lo sistemò su un fianco poi guardò Zhullo in attesa che ponesse fine alla vita del Navigatore.

    L’avrebbe fatto lei se lui avesse mostrato pietà. Quel bastardo non meritava alcuna compassione ed eliminarlo nella linea temporale li avrebbe avvantaggiati. I loro doppi erano stati uccisi, forse proprio dal Navigatore, era meglio non rischiare per cambiare il loro futuro adesso.
    “Se vuoi mi occupo io di lui…” disse al mezz’orchelfo con un sorriso gentile. Un colpo secco in modo da evitare troppa sofferenza, dovevano sbrigarsi ad andarsene da quella nave, recuperare quel segaiol* di Draimas e raggiungere la terraferma in modo da decidere cosa fare con il corno.

    #4149
     Draimas 
    Partecipante

    draimas sorrise malizioso “è stato un piacere, mie belle dame ma è giunto il momento di scomparire” si rese invisibile usando i trucchi della sua arte, “a dopo” gridò in modo che fosse udito dai suoi compagni mentre si gettava in mare.
    Ebbe cura di procedere per i primi metri sotto l’acqua per evitare il lancio di qualsiasi oggetto, quando fu ragionevolmente sicuro, procedette a nuoto sino alla riva.

    #4157
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Il barbarico chierico di Mocy un tempo non avrebbe sicuramente ucciso a sangue freddo, specie se il loro avversario non era intento a proteggersi o in grado di sostenere una battaglia degna di questo nome. E Doar in questo caso di certo non lo era. Tuttavia al momento non era in grado di ragionare lucidamente, i suoi pensieri offuscati dall’ira barbarica e dalla consapevolezza che quell’uomo, in vita, avrebbe fatto qualsiasi cosa per distruggere questo mondo, e probabilmente qualsiasi altro, solo per la brama di un potere che non avrebbe nemmeno potuto controllare. Tutto era così assurdo, ed era tale la sua corruzione che era difficile immaginare in lui un essere “umano” e già il mezz’orchelfo non è che avesse una grande stima per questi ultimi. Udì le parole di Artemis e in lontananza quelle di Draimas che fuggiva dalla nave. Effettivamente non avevano molto tempo. Non provò particolare emozione nel calare la sua spada sulla testa del Navigatore spaccagli il cranio e porre fine alla sua esistenza.
    “ora può servirsi” disse riferendosi al ragno di Elan, “Meglio se blocca l’accesso mentre noi ce ne andiamo” aggiunse indicando la porta, dato che la sua idea era quella di prendere la via della finestra della cabina, uno dei vantaggi di non avere una vera armatura era quello che poteva passare attraverso dei passaggi più stretti, poi, una volta in mare avrebbe atteso le altre per raggiungere insieme la terraferma.

    #4159
     Elan 
    Partecipante

    Elan sembrò un poco delusa dalla scelta di uccidere Doar in maniera così pulita. Dopo tutto quello che avevano passato a causa sua, per tornare lì, in quel momento della storia, avrebbe voluto davvero fargli patire le pene dell’inferno.

    Ma visti i rumori ed il vociare che provenivano da oltre la cabina, rischiavano di non avere davvero più molto tempo…
    “Chiunque dovesse infastidirci troverà una simpatica sorpresa.” commentò divertita, dando istruzioni al ragno di dar loro il tempo necessario a fuggire.
    Non avevano altro da fare in quel posto, e appena avessero avuto un momento tranquillo avrebbero dovuto decidere cosa fare di quel maledetto Corno.

    Ma in quel momento la priorità era andarsene velocemente da lì.
    Richiamò dunque la propria magia per permettere a se stessa, Artemis e Zhulldzin di volare, e seguì il mezzorchelfo fuori da una delle finestre della stanza, sorridendo.
    Era certa che il suo adorato ragnetto avrebbe dato loro tutto il tempo necessario a fuggire.

    #4177
     Rajen 
    Partecipante

    La crudeltà di Hendryck Doar era leggendaria nelle Città Gemelle e lungo la costa orientale di Mon.
    Le donne della sua ciurma avevano imparato a temerne l’ira e i capricci, i desideri molesti e la bramosia.
    Hendryck Doar non era un uomo che andasse molto per il sottile con le sue vittime, né con i suoi sottoposti.
    Udire le sue grida strazianti fu per l’equipaggio uno shock.
    Nessuna tra loro sembrò in grado di reagire prontamente alle urla sconvolte che provenivano dalla cabina del Navigatore.

    Chi erano costoro che avevano osato sfidare Hendryck Doar, l’ultimo dei Maghi Cremisi, e che erano riusciti ad emergere vincitori dallo scontro?
    Quanto potenti dovevano essere? O astuti, che dir si voglia?
    Nessuno più si frappose tra la curiosa combriccola e il mare aperto.

    Il sole aveva ormai ampiamente passato lo zenit, mentre Draimas, approfittando dell’occasione propizia, si allontanava.
    Dopo appena pochi minuti, ad ampie bracciate il mezz’orchelfo gli fu accanto.
    Appena indietro, Artemis aiutava Elan, mentre a bordo un grosso ragno, a prima vista un abitante dei più oscuri tra gli incubi, seminava il terrore…

    Avevano il Corno Rosso.

    #4195
     Meeme 
    Partecipante

    “Abbiamo il corno rosso!” esclamò allegra Artemis mostrandolo agli altri e poi riponendolo di nuovo. “A questo punto possiamo avvertire i nostri doppi di mettersi in marcia verso il navigatore dicendogli che è già morto e che il viaggio è solo uno specchietto per le allodole in modo da non insospettire eventuali bastardi interessati al corno…” suggerì lei per essere prudente.

    Dovevano anche trovare un modo per distruggerlo ed a questo punto l’unica era provare a contattare le loro divinità per avere qualche illuminazione.
    “Zhullo, io e te proviamo a metterci in contatto con le nostre Divinità. Vediamo se possono aiutarci a trovare un modo per distruggere il corno! Elan, tu e Draimas potreste contattare i nostri doppi e dargli indicazioni su quello che è successo!”

    #4200
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Il mezz’orchelfo si allontanava dalla nave dove il panico si stava ormai spargendo, quella che era una ciurma ordinata era caduta sparita la testa che le teneva insieme ed era stato lui, alla fine, a porre fine a quell’esistenza. Ucciso da una creatura che in questo mondo non dovrebbe esistere… e forse proprio per questo erano riusciti nell’impresa. “Cerchiamo un posto dove ripararci” disse quindi l’ibrido che mostrava i segni di stanchezza tipici dell’ira che scendeva e lasciava posto alla spossatezza “Nemmeno i nostri doppi si fiderebbero di loro…” disse quindi scuotendo la testa “O almeno io, in loro, non mi fiderei di qualcuno che dice di essere una copia di me stesso e poi… ti ricordi l’arcimaga morta… le nostre copie ci odiano, istintivamente” concluse quindi con una leggera pausa “Nel peggiore dei casi potrebbero essere sulle nostre tracce, quindi ci resta da scoprire e agire prima che i nostri doppi o chi li sta inseguendo ci sia addosso, l’eco della morte del Navigatore non tarderà a farsi sentire…” concluse quindi il chierico di Mocy, andando a cercare di dirigersi verso un qualche punto protetto dove potessero effettivamente entrare in contatto con le loro divinità.

    #4228
     Elan 
    Partecipante

    Elan ancora non riusciva a credere che fossero riusciti a prendere il Corno Rosso.
    Erano un passo dal riuscire a completare il loro obiettivo, e questo aveva il potere di elettrizzarla come non mai.
    Ascoltò le proposte di Artemis e Zhulldin con attenzione, quindi scosse la testa.

    “Abbiamo già contattato i nostri doppi. Certo, non sappiamo quanto la cosa sia servita, ma riprovare non costa nulla. Tuttavia, eviterei di cambiare modalità. Li hai contattato tu, Artemis, la prima volta… forse sarebbe più sicuro fare nuovamente allo stesso modo, così da evitare sospetti di ogni tipo.”
    Inoltre, odiava dirlo, ma aveva il terrore di dove potesse essere l’altra se stessa in quel momento… aveva un ricordo vago di quei giorni, ma sufficiente per ricordarsi di quando Draimas era riuscito ad allontanarla dagli altri…
    Scosse la testa per cacciare quei pensieri.

    “In ogni caso, la nostra priorità dovrebbe essere trovare un modo per distruggere questo maledetto Corno. È la cosa più importante, e una volta fatto quello avremo evitato il disastro.
    Si era riattivata al pensiero di avere nuovamente uno scopo concreto, e annuì all’idea di provare a contattare una divinità. Poteva esser una buona soluzione, sempre che la divinità avesse deciso di rispondere…
    “Potresti provarci tu, Zhulldzin, mentre Artemis contatta l’altra se stessa. Ma vorrei tentare anche un’altra strada mentre provate…”

    Tirò fuori il libro che aveva custodito gelosamente per tutto quel tempo, e che aveva dato loro indicazioni sul navigatore. Sarebbe bastato poco, anche solo un misero indizio, per metterli sulla strada giusta per distruggere il Corno Rosso.
    “Vediamo se i buoni vecchi libri possono aiutarci!”

    #4259
     Draimas 
    Partecipante

    Draimas poteva sentirsi soddisfatto della sua “impresa”. Non sono il suo piano era riuscito, ma si era alquanto divertito e non si era nemmeno sporcato le mani. In pratica la sua idea di missione ideale.

    Ascoltava le riflessioni degli altri prima di aggiungere ” Forse colui che ha creato il corno sa anche come distruggerlo.” fece una pausa per valutare l’effetto delle sue parole sugli altri. ” Qualcuno ne sa qualcosa?”

    #4262
     Zhulldzin 
    Partecipante

    Una volta raggiunto un posto più tranquillo l’ibridò rifletté sulle parole di Draimas, “Non che sia un grande conoscitore… ma il corno non è in effetti il corno dello stesso demone, e la guerriera che l’ha staccato dalla sua testa non è in questo mondo” disse sollevando appena lo sguardo “Proverò a esplorare i misteri di Mocy in merito a questa questione” concluse quindi, quasi bruscamente “Cerchiamo solo di non essere troppo avventati” e quindi cercò di appartarsi un poco rispetto agli altri per meditare sulla sua divinità, entrare nel mondo superiore rispetto alla realtà per scovare i fili che rendevano questo corno un portale verso le dimensioni da cui il Senz’Anima avrebbe potuto emergere e come reciderli e chissà se in questo stato di trance non potesse percepire nuovamente l’anima di se stesso, intenta a proteggere l’accesso di Necropolis. Ad ogni modo sarebbe dovuto tornare là, lo sapeva, solo la cautela lo tratteneva e la consapevolezza che il Corno doveva restare il più lontano possibile da quel luogo.

    #4318
     Meeme 
    Partecipante

    “Ho già contattato la mia doppia e lei non ha problemi con noi!” Ricordò ai suoi compagni con un sorriso. Lasciò a Zhullo il compito di contattare la sua Divinità e lei si concentrò per inviare un nuovo messaggio alla sua altra se stessa.
    *Tymora ci protegge, amica mia! Sono io, l’altra Artemis. Il Navigatore è morto, un problema di meno, il Corno al sicuro e stiamo cercando un modo per distruggerlo. Porta gli altri dal Navigatore, ma non raggiungere la sua nave, ci sono un branco di piratesse ninfomani pronte a farvi la festa! Cercate un modo per distruggere il Corno Rosso e se ne trovate uno contattami!*
    Era abbastanza euforica per il ritrovamento del Corno Rosso, ora dovevano solo polverizzarlo una volta per tutte.

    #4322
     Rajen 
    Partecipante

    L’altra Artemis rispose.
    “Il Nonnino conosce un rituale per distruggerlo. Portalo qui a Raydon e niente scherzi o ti faccio il culo a strisce!”

    I fratelli Vlainur non avevano mai visto nè toccato il Corno Rosso.
    Per il disappunto di Elan, il loro libro non conteneva informazioni su come distruggerlo.
    Il testo si limitava a confermare quanto già detto da Zhulldzin: il Corno Rosso era un pezzo dell’Angelo Oscuro, la statua-avatar del Senz’Anima custodita a Necropolis, staccato dall’eroina Maat all’alba dei tempi, in uno scontro letale.
    Eternamente umido del sangue dell’Arcidiavolo, lo stesso di Ghoren, il Corno poteva essere usato per ricondurlo su Mon.

    La comunione di Zhulldzin richiese parecchio tempo e produsse un unico cupo avvertimento: “Attento al Tiranno di Ferro!”

    • Questa risposta è stata modificata 7 anni, 5 mesi fa da  Rajen.
    #4324
     Elan 
    Partecipante

    “Questo libro è completamente inutile!” sbottò Elan, non senza una certa dose di rabbia, chiudendo nervosamente il grosso tomo.
    Doveva essere la loro guida, uno strumento del futuro… era stato l’oggetto più inutile che avesse mai visto.

    Lo rispose con stizza, guardando poi i compagni.
    “Ditemi che avete avuto più fortuna di me!” esclamò rassegnata.

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