[Meeme Partecipante]

Artemis chiuse il contatto e tornò dagli altri.
“L’altra me stessa ha detto che il Sommo Sacerdote di Lathander è in grado di distruggere il Corno Rosso, portandolo da lui a Ryadon.” Spiegò.
“Zhullo, tu hai avuto più fortuna della nostra piccola cioccolatina?” domandò al grosso mezz’orchelfo.

[Zhulldzin Partecipante]

L’ibrido sospirò levandosi pensieroso dalla sua meditazione. I meandri del mondo al di là delle umane percezioni erano difficilmente perscrutabili e quello che se ne poteva tirare fuori era certamente importante e prezioso, ma non meno enigmatico. Ascoltò le parole di Artemis con un mezzo sorriso “Davvero conveniente” commentò quindi e dopo una breve pausa aggiunse “Mocy ci ha messo in guardia dal Tiranno di Ferro” disse con fare serio poi con un mezzo sorriso “Chiaramente la nostra bravata deve aver spostato qualche equilibrio, ed è altrettanto ovvio che ci siano altri che saranno già in cerca dell’oggetto…” lanciò un’occhiata ad Elan per poi soffermarsi su Draimas “Come che sia, dobbiamo distruggerlo il più presto possibile” affermò quindi con fare serio. “I vostri doppi sono nella stessa Ryadon?” domandò infine “Sappiamo che la cosa migliore è evitare contatti con loro… o almeno contatti diretti, anche se a per ora sembra sembra che l’altra Artemis sia piuttosto collaborativa” concluse quindi guardandosi attorno e passando lo sguardo tra l’uno e l’altro dei suoi compagni di ventura.

[Elan Partecipante]

Elan rimase piuttosto indispettita dal consiglio di Mocy… stare in guardia dal Tiranno di Ferro: avevano fatto tutto per niente, quindi…
“Ghoren era inseguito da troppa gente per stare realmente tranquilli, lo sappiamo fin troppo bene.” disse duramente, senza che lo sguardo del mezzorchelfo le fosse sfuggito. Chissà quanti alleati aveva avuto Draimas nel corso del tempo…
Scosse la testa.
“C’è solo un modo per risolvere questo problema una volta per tutte. Distruggiamo il Corno Rosso, e finalmente forse le cose si sistemeranno. Se il Sommo Sacerdote conosce un modo, direi che la nostra prossima tappa è obbligata. Ryadon ci aspetta!”

[Draimas Partecipante]

Draimas rimase silenzioso a riflettere, sapeva che il se stesso del stesso del passato aveva contatti e non avrebbe avuto scrupoli a ucciderli se necessario inoltre sapeva che la corruzione lavorava all’interno della chiesa da tempo, il templare avrebbe potuto avere altri alleati.

Avrebbe comunque seguito gli altri ma a modo suo pensò con un sorriso “Dovremo avvicinarci con circospezione a Ryadon orecchie e occhi saranno vigili e non tutti del tipo piacevole, prenderò qualche trucco artista lungo il viaggio e cercherò di rendervi meno riconoscibili.” lanciò uno sguardo obliquo a zhulldzin “te dovrai camminare più gobbo del solito”

Andò con gli altri a prendere i cavalli per il viaggio.

[Rajen Partecipante]

Andrew Elendel non era mai stato un uomo coraggioso, se non in una ricorsione temporale perduta.
Probabilmente, quell’Andrew sarebbe stato felice di vedere il denaro che aveva donato ai cloni speso per dei cavalli.
I destrieri avrebbero permesso loro di muoversi più velocemente lungo le vie di montagna che conducevano a Raydon.
La strada, che in un’altra vita avevano già percorso, era tortuosa e piena di rischi, ma decisamente più agevole da percorrere in questo senso anziché nell’altro, a causa della pendenza nei punti più ripidi.
Viaggiarono spediti, i loro pensieri resi cupi dall’avvertimento di Mocy: l’avvento del Tiranno di Ferro era ancora una possibilità. Ma in che modo?

A Raydon il Sommo Sacerdote di Lathander attendeva i cloni.
Con lui, Ghoren, insieme agli originali Artemis, Elan e Mordoth, era all’ertà, mentre da qualche parte sulle montagne il vero Draimas cospirava contro di loro con il cupo Rudolph.
Il clone dell’ammaliatore ricordava dove si sarebbero incontrati i due: in una taverna lungo la via di montagna.
Quella era la sua ultima memoria dell’altro sè.
Ma se fosse prudente, o anche solo sensato, avvicinarsi a quel luogo, rimaneva dubbio.
Mentre la sagoma di quel punto di sosta e di riposo per viandanti si faceva più vicina, i cloni trovarono nuovamente dentro di loro quella misteriosa sensazione di vuoto.
Come se l’anima di uno dei loro originali urlasse contro l’innaturale verità della loro condizione di artifici magici.
Il desiderio di vedere il vero Draimas e la paura di trovarsi, forse inutilmente, faccia a faccia con i Discepoli del Senz’Anima, confliggevano in fondo ai loro cuori vuoti.

[Meeme Partecipante]

“Quindi il Navigatore non era il Tiranno di Ferro, altrimenti con la sua morte non ci sarebbe stato alcun avvertimento da parte di Mocy.” commentò Artemis grattandosi il mento pensierosa.

“Zhullo, tu sei l’unico a non avere un originale scoppiato, preferisco che sia tu a tenere il Corno Rosso, non si sa mai…” confidò al mezz’orchelfo consegnandosi quel fardello. “Ryadon potrebbe essere pericolosa ed è meglio non incontrare tutti il Sommo Sacerdote, i discepoli del SenzaPene potrebbero tenderci una trappola una volta raggiunto il nonnetto!” spiegò perché la prudenza non era mai troppa.

Propongo anche di evitare posti affollati come locande e simili, meglio riposare distanti da centri urbani. Ucciderei per una buona birra, ma abbiamo un carico decisamente pesante da portare ed è bene proteggerlo il più possibile!”

[Zhulldzin Partecipante]

Lo sguardo dell’ibridò tradiva una certa riluttanza e accettò il corno dopo di che squadrò i suoi compagni di viaggio “Per quanto mi riguarda, stare alla larga dai centri abitati è la migliore cosa che potrei chiedere” affermò quasi con un mezzo sorriso “Meno esseri umani nei dintorni e meno traditori” quindi si guardò attorno annusando l’aria. Quella strana sensazione lo stava erodendo e quel vuoto, lo sapeva, lo avrebbe portato di nuovo a Necropolis, ma non ora, ora non poteva di certo… Strinse gli occhi quindi cercando un percorso che potesse essere intrapreso dai cavalli per aggirare la taverna, forse tra i presenti maghi e bevitori era quello che meglio di tutti si sapeva muovere nei territori selvaggi. Per questa volta non pareva particolarmente intenzionato ad aspettare il parere dei due incantatori.

[Elan Partecipante]

La proposta di Artemis di nascondere il Corno Rosso non era affatto male. Elan annuì convinta, per quanto quella strana sensazione di vuoto avesse iniziato ad inquietarla profondamente.
Scosse la testa, cercando di rimanere focalizzata su ciò che stavano facendo.
“Draimas dovrebbe andare con Zhulldzin.” disse ad un certo punto, decisa.
Non guardò il mago, ma parlò direttamente ai due chierici.

“Noi possiamo anche… accettarlo, e accettare il fatto che non lavori più per il senz’anima. Ma i veri noi, in questo tempo…”
Scosse la testa, in un gesto che lasciava intendere più di mille parole.
“Elan potrebbe attaccarlo a vista, e anche Ghoren.” strinse i denti, ignorando quel ricordo orribile di quando l’ammaliatore le aveva distorto la mente.
“E’ molto più sicuro se evitiamo di farlo avvicinare. Può aiutare a tenere il Corno distante dai pericoli. D’altronde chi meglio di lui può sapere dove fosse in questo momento?”

[Draimas Partecipante]

Draimas fece una teatrale alzata di spalle ” Allora datemi pure il Corno, ci penso io!” disse con tono ironico “…visto che tanto avete deciso. Inoltre non mi conviene incontrare l’altro me, per quanto potrebbe essere una esperienza esaltante ci tengo ad arrivare in fondo a questa storia.”

Si grattò poi la testa con fare pensieroso ” vorrà dire che troverò un altro modo per tradirvi tutti e portare il mondo a distruzione!” Poi si girò verso di loro con faccia sorpresa ” OOOps! L’ho detto ad alta voce?”

Detto questo lanciò su sè stesso un incantesimo di camuffamento e divenne un uomo tarchiato con scarsi denti e una folta chioma biondo platino. “Qualcuno vuole favorire?” disse sorridendo amabilmente dirignando le gengive rosate.

[Rajen Partecipante]

Impiegando più di un’intera giornata, percorsero così la via verso Raydon, evitando meticolosamente i punti in cui sarebbe stato più facile incontrare i cloni. Da qualche parte, intorno a loro, Rudolph e il vero Draimas erano intenti nei loro schemi.

Poco distanti da Raydon si fermarono, pronti a separarsi: Zhulldzin e Draimas trovarono una fredda radura flagellata dai venti. Non era il massimo, ma certamente nessuno sarebbe venuto a cercarli laggiù.
Mentre il sole era ormai prossimo al tramonto, Artemis ed Elan, memorizzato il luogo, si avviarono quindi verso la Cattedrale di Lathander.

La Cattedrale sembrava piuttosto tranquilla, difesa com’era da un piccolo drappello di Crociati.
Il loro leader, Sir Seldorn, e il grosso delle loro forze si trovava ancora a Necropolis, a sorvegliare il templio dimenticato dell’Angelo Oscuro.
All’interno, il Sommo Sacerdote di Lathander attendeva il loro arrivo.
Chissà se, persuasi da quanto detto loro da Artemis, gli originali avevano effettivamente lasciato la città o se erano rimasti ad aspettarli lì…

• Questa risposta è stata modificata 7 anni, 4 mesi fa da  Rajen.
• Questa risposta è stata modificata 7 anni, 4 mesi fa da  Rajen.

[Meeme Partecipante]

“Propongo di utilizzare il camuffamento ed un incantesimo di invisibilità, non si sa mai…” suggerì Artemis ad Elan. Non dovevano incontrare i loro cloni, poteva essere pericoloso per loro con Draimas e Rudolf in giro.

“Se l’invisibilità funziona e non ci scoprono avremo anche un aspetto diverso per presentarci davanti al Sommo Sacerdote. La prudenza non è mai troppa e non sappiamo se ci sono servi del Tiranno nascosti in qualche buco di cul*!” concluse pronta a camuffarsi ed in attesa dell’incantesimo della drow.

[Zhulldzin Partecipante]

Certo dover attendere insieme all’incantatore non era quello che il mezz’orchelfo avesse esattamente desiderato. E nel suo sguardo la cosa non era assolutamente celata mentre si guardava attorno con fare attento occhieggiando di tanto in tanto anche il suo compagno di avventura, praticamente in una sorta di confinamento. Irrequieto il barbarico chierico guardava in direzione della città. “Spero solo che la questione si risolva velocemente” disse quindi, bruscamente e sospirando poco dopo. Non amava aspettare, e in fondo, chi poteva apprezzare questo genere d’attesa? Ma voleva sbarazzarsi quanto prima del corno e di tutto quanto, e così poter tornare a Necropolis… là c’era lui stesso ad attenderlo e forse allora avrebbe potuto ritornare a essere completo in qualche modo. Ma ora c’era Draimas, e malgrado qualsiasi rassicurazione era indispensabile restare vigile e tenerlo sotto controllo.

[Elan Partecipante]

Elan annuì alla proposta di Artemis. La prudenza non era mai troppa, e loro due erano troppo esposte.
Modificò rapidamente il suo aspetto – un’umana avrebbe destato meno attenzione, e se la vera Elan fosse stata lì non avrebbe riconosciuto il suo classico travestimento – quindi avvolse entrambe con un incantesimo di invisibilità.
“Se i reali noi non se ne sono andati, la priorità è non farci riconoscere da loro.”
E non sarebbe stata una cosa semplice, visto il loro sospetto innato…

“Muoviamoci a raggiungere il sommo sacerdote. Tu lo conosci meglio di me, sai come parlargli. Prima riusciremo a scoprire come distruggere il Corno Rosso, meglio sarà per tutti.”
Sorrise alla mezz’elfa, un sorriso tirato e mai così tanto teso.

[Draimas Partecipante]

Draimas era inquieto insieme al mezz’orco. La situazione non gli piaceva, come non gli piaceva stare lontano dall’azione. Certo avevano il corno…circospezione, bla bla bla, gli ricordava quando si dice al bambino più grande che vuole seguire il padre in guerra ” sei importante per la tua mamma, ti lascio il comando”. Si certo, il comando di sto c****.
Mentre si allontanava zampettava di qua e di là sulle gambine rachitiche per divertirsi con il suo nuovo corpo e spaventando con urla e ghigni le persone che incontravano per la strada.
” Mi annoio. Possibile che non possiamo fare altro che aspettare? Un tempo stavo tramando per conquistare il mondo…e ora sono con il mio babysitter con come unico divertimento quello di un corpo che gioca a dadi con i propri denti. Non che non sia divertente, ma mi aspettavo un finale più…epico. “

Tirò fuori dalla tasca dei dadi scoloriti e li porse al suo compagno di sventura.
” Ti va di scommetterci qualcosa?” fece una pausa significativa. ” Tranquillo quella dei denti era una battuta. “

[Rajen Partecipante]

Artemis ed Elan raggiunsero la Cattedrale, camuffate ed invisibili, e vi entrarono, non viste dai Crociati di guardia. La sacerdotessa di Tymora, in parte divertita ed in parte seria, si rese conto in quel momento di quanto limitata fosse la portata di questi paladini, ora che i migliori tra loro si trovavano a Necropolis, con Sir Seldorn, a vigilare su quel luogo.

La navata all’interno era esattamente la stessa che in passato: grandi vetrate rivolte verso la luce prorompente del Sole, ampi camminamenti e semplici panche per i fedeli per venerare l’altare e il grande simbolo sacro che troneggiava su di loro.
Nei pressi dell’abside, appena sotto i gradini dell’altare, il Sommo Sacerdote interloquiva con nient’altri che Ghoren Soulless, la Progenie Dannata.
Non vi era traccia degli originali, ma era improbabile che fossero troppo lontani dal figlio del Senz’Anima.

[Zhulldzin Partecipante]

Il mezz’orco grugnì sommessamente alla proposta del mago. “scommettere?” ribatté con fare scettico “Considerato che abbiamo recuperato due stracci da un magazzino non c’è molto da scommettere” gli disse aggrottando la fronte “E non mi piacciono i giochi da maghi” aggiunse poco dopo con fare decisamente scontroso. Quindi dopo una breve pausa “Conquistare il mondo… peccato che in realtà la conquista spettasse ad altri che ti stavano usando… però in effetti, quale sarebbe stato il tuo… o meglio loro piano in questo momento?” Si guardò ancora attorno, “Potrebbe bastare fare mente locale per anticipare le loro reazioni ed essere pronti in caso le cose si mettessero male per le nostre missionarie in città” concluse quindi l’ibrido attendendo la risposta da parte dell’altro clone. Dallo sguardo non sembrava comunque profondamente convinto di essere dalla stessa parte dell’incantatore, ma d’altro canto Draimas non poteva certo aspettarsi di meglio.

[Draimas Partecipante]

Draimas ci pensò su, sforzandosi veramente.
” temo, mio cordiale e loquace amico, di non ricordare molto di quel particolare periodo della mia “malvagità”. Vuoi perchè ero sotto l’influenza del Senz’Anima, vuoi perchè nel frattempo sono stato clonato…vuoi perchè semplicemente è passato veramente troppo tempo.” Draimas era ancora nella forma del travestimento ma si vedeva che era sincero.
” Non so precisamente perchè vi sto aiutando in questo momento. Forse è solo per curiosità…per capire come sarebbe andata se avessi agito diversamente. E’ un lusso troppo raro per non approfittarne. In ogni caso si possono scommettere tante cose: favori ad esempio. Se vinci tu ti devo un favore, se vinco io sei tu a dovere un favore a me. Nessun vincolo o incantesimo, solo la parola di due gentiluomini quali siamo.”

[Zhulldzin Partecipante]

L’ibrido chierico di Mocy sembrava contrariato dalla risposta di Draimas, scosse un poco la testa sollevando poi lo sguardo “Capisco…” disse quindi sospirando e poi dando ancora un’occhiata attorno “Diciamo che a conseguenza di quello che hai fatto le cose non sono andate bene neppure per te” replicò con un sorriso sghembo “Dalle mie parti un favore lo si deve solo in cambio di un favore, e il primo favore” specificò levando l’indice “lo si guadagna con la fiducia” spiegò all’incantatore “Temo che i nostri modi di vedere le cose siano molto lontani, e ancora mi chiedo perché un incantatore come te non voglia giusto avere una compagna e una progenie e questi desideri che potrebbero essere normali, invece che mettersi sempre a cercare di distruggere il mondo nella ricerca di più potere” scosse la testa di nuovo “Ad ogni modo, se eliminassi il Draimas di quest’epoca pensi di poterne prendere il posto o persino l’anima?” concluse il chierico barbarico che in effetti sembrava poco incline al gioco quanto, stranamente, alla conversazione.

[Meeme Partecipante]

“Elan, non volermi male, ma lo ammazzo a quel demente di Ghoren prima della fine di questa storia!” sussurrò Artemis riconoscendo la figura famigliare della Progenie Dannata.

Fece un cenno alla drow in modo da restare nascoste e poi le suggerì di provare ad origliare la conversazione dei due, giusto per capire cosa si stavano dicendo di importante.

[Elan Partecipante]

Nel vedere Ghoren intento a parlare con sommo sacerdote, Elan si bloccò per un momento. Troppi pensieri, troppi ricordi, troppe sensazioni contrastanti.
Avrebbe voluto corrergli incontro e parlargli, ma al tempo stesso la voce della ragione le diceva che era meglio rimanere nelle ombre e che, in fondo in fondo, Artemis non aveva poi tutti i torti.
“Credo che non faresti poi così male…” disse con un filo di voce, un sorriso triste appena accennato sul viso. “Non doveva andarsene insieme agli altri originali?”
Scosse la testa.
Se non ci fosse stato lui sarebbe stato indubbiamente molto meglio.

Però Artemis aveva ragione, ascoltare la loro conversazione poteva avere dei risvolti interessanti.
Quindi la seguì, avvicinandosi a loro quel tanto che bastava per ascoltare quello che dicevano, senza però rischiare di essere scoperte.

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