Storia di altri Romei e di altre Giuliette…

Questo argomento contiene 450 risposte, ha 5 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Meeme 3 anni, 11 mesi fa.

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  • #6518
     Meeme 
    Partecipante

    GANT
    L’elfa dallo sguardo triste scosse il viso. “No, ho rinunciato alla mia carica anni fa, ma mia cugina è scappata ed io non posso abbandonare la dimora di famiglia.” spiegò semplicemente. “Ho perso il mio diritto a governate dopo l’incidente, nessuno mi ritiene idonea al comando, tutti credono che io sia di mente debole.” Sorrise ancora.
    Scrisse qualcosa su un foglio, poi chiamò le guardie e mantenendo la recita della povera malata consegnò gli ordini firmati come Rosaline Wisewill. Le guardie annuirono e si ritirarono.
    “Ho chiesto di mettere al sicuro servitor e personale, il Capitano delle guardie sarà un ottimo diversivo ed io metterò al sicuro tutte le persone di questa casa.”

    Non doveva provare molta pietà per il capitano delle guardie. “Cercherò di evitare una strage anche se Muad’Dib avrà bisogno di soddisfazione prima di poter decidere di contrattare con mia cugina.” tornò alla scrivania e scrisse ancora firmandosi come Rosaline.
    “Non sono più abituata a parlare in pubblico, a forza di fingere la mia malattia sono diventata una malata.” Sorrise completando una serie di missive. “Vanno consegnate agli altri Padroni, forse troveremo un modo per fermare questa guerra. So che non siete un portalettere, ma potreste uscire con i servitori e recarvi dagli altri Padroni per consegnare queste lettere?”

    NIRAI e TINUVIEL
    Tinuviel seguì il Capitano delle guardie all’esterno e lì c’era ad attenderle Muad’Dib, il capo dei ribelli, era nudo, tranne per un perizoma a coprirgli il pube, coperto di cenere e tintura rosso sangue. Altarael sembrò sorpresa di vederlo in quelle condizioni, si aspettava uno scontro equo e non di affrontare un uomo privo di armi ed armatura.
    Muad’Dib guardò Tinuviel sorpreso della sua presenza lì. “Fatevi da parte… Non ho motivo di combattere contro di voi. Siete complice dell’omicidio ingiustificato del mio amico?” Ruggì.

    Il Capitando delle Guardie affilò la lama scintillante. “Ha provato a violare il Quinto Padrone e l’ho ucciso mentre scappava! È stata giustizia, non omicidio!” Rispose l’elfa bionda con orgoglio. Il Mezzo demone scosse il viso. “Era il tuo amante, e l’amante del Quinto Padrone. Wallach era un mago, lo sapevi, Capitano delle guardie?” continuò lui ed Altarael non riuscì a nascondere una certa sorpresa per quelle parole.
    “Un mago, Capitano delle guardie… Se fosse fuggito avrebbe usato la magia per proteggersi, no, capitano… Lo hai ucciso nel sonno, dopo aver giaciuto con lui insieme alla tua Padrona. Gli avete tagliato la gola mentre dormiva…” Fece un passo verso di lei con la braccia aperte privo di difesa. Altarael sembrava nervosa, Tinuviel si accorse che stava digrignando i denti in modo innaturale.
    “Beh… mostro… è la mia parola contro la tua e tu non vivrai abbastanza per parlare ancora!” Rispose e si lanciò all’attacco senza aspettare un aiuto da parte della barda.

    #6519
     Elan 
    Partecipante

    Quindi Tinuviel spalleggiava il capitano delle guardie…
    Nirai non era particolarmente stupita, d’altronde anche lei era un’elfa. Non sapeva se fosse d’accordo, francamente non le importava nemmeno tanto… Finché non si fosse intromessa nello scontro non sarebbe stato un problema.

    Ma quando il Capitano mentì in quella maniera tanto spudorata, non riuscì a trattenersi.
    Forse avrebbe dovuto rimanere nascosta, forse avrebbe dovuto farsi i fatti propri, ma era più forte di lei, e non era in grado di tenere a bada il proprio istinto.
    “Non è la sua parola contro la tua.” gli occhi della Felinide erano di fuoco mentre usciva dal suo riparo, non gliel’avrebbe lasciata passare, neanche per tutto l’oro del mondo.

    “O forse hai dimenticato che mi hai costretta a partecipare al tuo ultimo festino?”
    Non si sarebbe risparmiata di nulla.
    “Se non ricordo male, ero abbastanza esotica per te. E io e Wallach siamo stati il tuo spettacolino, mentre mi interrogavi.”
    C’era talmente tanto disprezzo nella sua voce che se fosse stata possibile l’avrebbe uccisa solo con quello.
    “Wallach era il tuo amante, come lo era del quinto padrone. Puoi negarlo finché vuoi, ma non cambierà la verità.”

    Fissò lo sguardo su Tinuviel, tenendosi in disparte. Se si fosse intromessa, l’avrebbe fermata, altrimenti l’avrebbe lasciata in pace.

    #6520
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Tinuviel guardò Muad’dib nudo e senza armi, davvero intendeva uccidere il suo Capitano a mani nude, era uno scherzo o era davvero completamente folle?
    L’ho trovato li” rispose al selvaggio “ero qui per convincere il Quinto a no usare la follia di ieri contro tutti i non elfi“.

    *il loro amante, quindi?* il fatto che Altarael avesse amantinon la disturbava, non poteva essere diventata così brava a sedurre dal nulla, mormoró fra se “io ho avuto amanti.. umani, umane, elfi, elfe, ninfee, aasimar, tiefling…” Ma alle parole successive l’erede devli Ionnathithil si bloccò completamente *l’accusava di quella codardia? Oh dei no, non lei, Altarael no lo farebbe, no non ci credo* non avrebbe permesso a quell’essere di restare convinto di quelle idiozie.

    Altarael non sapeva che quel Wallach fosse un mago, e non la stupiva visto il modo in cui venivano trattati, spediti alla ghiacciaia un destino che nessuno di loro meritava. Lo vedeva da quanto era nervosa e non solo perché stava per affrontare un gigante nudo con le corna.

    costretta?” cosa voleva dire con costretta a partecipare al festino e abbastanza esotica *Altarael costringere qualcuno? Non lei, non é come gli altri, non lei, mi rifiuto di crederci. Questa città mostruosa non può prendermi anche Altarael! Nononono* delle lacrime fecero brillare gli occhi ma non scesero e non avrebbe mostrato debolezza da anti a quelle due.

    Strinse ancor più forte la spada ed avanzò di qualche passo “ti sbagli Muad’dib, lei non può averlo ucciso in quel modo. Altri elfi si ma non lei. Prendi il tuo amico e vattene.”

    #6522
     Elan 
    Partecipante

    Nirai fece un sorriso molto ironico guardando Tinuviel.
    “Già, costretta. Si dice così quando si viene obbligati a fare qualcosa che non si vuole fare, se non sbaglio.”
    Era ironica, acida, furiosa.
    Non avrebbe voluto ricordare quei momenti e tantomeno parlarne con altri. Ma non era il momento di essere schizzinosi.

    Ma quando vide l’Elfa stringere la mano sull’impugnatura della spada, istantaneamente incoccò una freccia.
    “Questo combattimento non ti riguarda. È evidente che non conosci abbastanza quell’elfa. Non voglio combattere non te, ma non ti lascerò interferire.”

    • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 8 mesi fa da  Elan.
    #6524
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    “so cosa significa” rispose altrettanto acida, sapeva esserlo quando voleva e quella situazione la stava decisamente disturba do ed alrerando. Insomma era terrorizzata per Altarael.

    Altarael Anori ti ha obbligata” era così convinta di quello che stava dicendo ma sicuramente si stava sbagliando, l’hanno ingannata “sicura che forse proprio lei?“.

    *DAVVERO!* davvero Nirai l’avrebbe attaccata per aiutare il mezzo demone? Davvero? Perché non era riuscita ad aiutarla quando la sua linguaccia l’ha messa nei guai?

    posso non conoscerla abbastanza ma non posso non aiutarla” ma non si mosse non voleva attaccare Nirai, che ancora le piaceva, almeno la sua musica aveva comunque ancora effetto e si sarebbe inventata qualcosa.

    *non farmi questo, ho bisogno di lei*

    #6527
     Meeme 
    Partecipante

    NIRAI e TINUVIEL
    “Io non devo ammettere proprio nulla, schifosa non-elfa! La vostra parola non conta niente, voi non contante niente! Siete spazzatura, oggetti sessuali da utilizzare e poi scartare!” Altarael lanciò uno sguardo malizioso verso Nirai e poi ignorò la felinide per lanciarsi contro il suo avversario.

    Muad’Dib deviò la lama del capitano delle guardie usando le mani, si muoveva in modo rapido per uno della sua stazza, ma Altarael doveva solo trovare un varco nella difesa per poter indirizzare un attacco mortale. Il capitano combatteva per uccidere, mentre il mezzo demone si stava solo difendendo. L’elfa ferì di striscio il suo avversario portando un attacco frontale, il mezzo demone voleva farla stancare prima di colpire. La bionda elfa si muoveva con grazia e scartando di lato trapassò la spalla del suo avversario, uno dei suoi colpi preferiti perché permetteva al nemico di continuare a combattere in svantaggio.
    “Andiamo, devi farmi divertire di più, schifoso mostro! Non mi eccito in questo modo!” mormorò maliziosa.
    “Non sono qui per farti divertire, sono qui per giudicare la Giustizia!” Il Mezzo demone ringhiò ed il suo corpo venne attraversato da fiamme, l’elfa si gettò di lato scomposta per evitarle sbilanciandosi un attimo. “Ti spedirò alla Ghiacciaia, maledetto eretico!”

    Nirai e Tinuviel si fronteggiavano indecise su cosa fare, valeva davvero la pena di combattersi fino alla morte aiutando il capo dei ribelli, oppure il capitano delle guardie?

    #6528
     Elan 
    Partecipante

    “Sicurissima.”
    Nella voce di Nirai non c’era spazio per il dubbio, né per la pietà verso il capitano della guardie. Sapeva cosa aveva visto, cos’era successo. Tinuviel poteva negarlo fino alla morte, ma questo non avrebbe cambiato i fatti.

    Ringhiò appena alle parole del Capitano, un ringhio di disprezzo e rabbia.
    Ma non si sarebbe intromessa in quello scontro, avrebbe tenuto a freno l’odio ad ogni costo.
    “Su una cosa avete ragione.” rispose al capitano delle guardie. Non la guardava nemmeno. “Le parole non contano. Solo i fatti hanno importanza. Ed è per i fatti che pagherete, oggi.”

    Muad’dib sembrava in difficoltà, ma per quanto la tentazione di aiutarlo fosse forte, sapeva di non doversi intromettere.
    Tuttavia non aveva lasciato la freccia, ed era pronta a fermare Tinuviel. Se fosse intervenuta non l’avrebbe colpita direttamente, ma avrebbe fatto in modo di bloccarla.
    “È davvero questo ciò per cui vorresti combattere??” si era rivolta a Tinuviel questa volta, sperava che ciò che aveva detto il Capitano le facesse vedere chi era realmente. “Non senso combattere tra di noi, Tinuviel. Ma non abbiamo il diritto di intrometterci.”
    Qualsiasi cosa l’Elfa pensasse del capitano era un’illusione, ma forse ciò che stava succedendo le avrebbe aperto gli occhi.

    #6529
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Tinuviel si spostò tra Nirai ed Altarael, la felinide poteva impedirle di intervenire ma almeno a sua volta le avrebbe impedito di scagliare frecce al suo Capitano.

    Spalancò gli occhi alle parole di Altarael e girò di scatto la testa per osservarla *li sta provocando, non pensa davvero quelle cose, non può essere davvero così, ma era davvero convincente, che doti di recitazione*.

    Tornò a guardare Nirai per tenerla d’occhio fatto mosse le labbra come per dire qualcosa ma senza emettere suoni “é una finta” doveva esserlo, doveva esserlo *deve esserlo, io* il cuore le si stava comunque spezzando “no, non dobbiamo” ma abbassò comunque lievemente la testa perché non riusciva più a trattenere le lacrime *quello che avevo visto e sognato sul mio Capitano non può essere un illusione, lei é migliore di così* Nirai poteva vedere le sue lacrime? Forse e non le importava, non piú.

    #6530
     Elan 
    Partecipante

    Nirai seguì la barda con lo sguardo, senza perdere nemmeno un suo respiro. La corda del suo arco era tesa, ma non avrebbe scoccato se non fosse stato strettamente necessario.
    Non mancò di notare il suo stupore alle parole sel Capitano, e fece un sorriso amaro. Forse in un’altra occasione le sarebbe dispiaciuto per lei, forse avrebbe cercato di accomodare in modo che nessuno soffrisse ancora…
    Ma non in quella occasione.
    Tinuviel non c’entrava, nemmeno lei era tanto stupida da pensarlo, ma il Capitano avrebbe pagato, a qualunque costo.

    “Questo è il vero volto del tuo Capitano.” disse aspramente. Non le importava di risultare cattiva, doveva vedere la verità, o non avrebbe mai accettato ciò che stava succedendo.
    “Una sfruttatrice, maniaca e depravata, pronta solo ad usare gli altri per i suoi fini.”
    Rivolse un solo sguardo al capitano, una sola occhiata di puro disprezzo.
    Credeva di aver odiato tanto in vita sua, eppure quello che aveva provato in passato non era nulla in confronto a questo.

    Nemmeno le lacrime della barda la toccarono. Il Capitano delle Guardie non meritava quelle lacrime, né la pietà che avrebbero potuto muovere.

    #6531
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Questo è il vero volto del tuo capitano diceva Nirai, ma Tinuviel continuava a non volerle credere aveva cercato per anni ed ora si era innamorata di una depravata.

    no” negò, non poté evitare di negare, non meritava anche quello *o Naltariel non potevi esserci tu a quella festa, perché non eri li a proteggermi? A proteggere il mio cuore*

    ero sicura di aver trovato…” ma non riuscì a dirlo, dirlo l’avrebbe reso reale e cancellato le sue speranze.

    #6532
     Meeme 
    Partecipante

    NIRAI e TINUVIEL
    Le due donne erano in una situazione di stallo, nessuna delle due voleva essere d’intralcio all’altra, ma presto avrebbero dovuto prendere una decisione perché lo scontro proseguiva sempre più violento.

    Il Capitano delle guardie iniziava a mostrare i primi segni di stanchezza, Muad’Dib riportava varie ferite da taglio su tutto il corpo fiammeggiante, anche lui sembrava stanco, ma mentre l’elfa bionda sembrava ansiosa di uccidere, lui manteneva un’espressione calma.
    “La Ghiacciaia… dove la tua gente manda i non elfi in grado di utilizzare la magia. Sai cosa succede lì dentro? Ai maghi viene rubato tutto il potere arcano ed il processo, se non causa la morte, li rende delle larve. Hai mai visto un mago sopravvissuto alla vostra Ghiacciaia? Non ricorda nemmeno il volto dei propri figli!” Muad’Dib evitò un altro affondo della sua avversaria.

    “E dovrebbe importarmene? Siete inferiori, non dovreste procreare senza autorizzazione da parte nostra! Alcuni di voi possono essere dei buoni esemplari per divertirsi qualche sera, il vostro utilizzo non è diverso da quello di un toro da monta, con la differenza che noi non vogliamo sporchi figli mezzosangue!” Sembrava divertita, voleva provocarlo, ma ottenne sono un sospiro di rassegnazione.

    Altarael sorrise e guardò la barda in attesa di un aiuto per distrarre il suo avversario e colpirlo al cuore.

    #6534
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Continuava a guardare Nirai, o almeno l’avrebbe guardata se non avesse ancora la testa abbassata non riusciva a credere alle parole di Altarael, e la fecero arrabbiare un poco “tu ci credi!” Si voltò di scatto col volto rigato dalle lacrime senza pero notare i suoi sguardi. “noi siamo superiori ma loro non sono animali” fece un passo avanti “tu sei migliore di così” si fermò *smettila smettila*.

    L’elfa che amo non può essere depravata come gli altri, e smettete di combattere o vi ucciderete a vicenda e non aiuterà nessuno

    #6535
     Elan 
    Partecipante

    Gli occhi di Nirai si incupirono vedendo Tinuviel avvicinarsi al Capitano. Tese maggiormente la corda dell’arco, ed era pronta a scoccare.
    Ma la certezza della barda stava vacillando, e Nirai sospirò.
    “L’elfa che ami è un’illusione, una bella maschera, un vestito da indossare alle feste e niente altro…”

    Sapeva che ogni sua parola era peggio di una coltellata, poteva immaginarlo, ma non si sarebbe lasciata ammorbidire.
    “Questo è il suo vero volto. Non ti accorgi che non c’è nemmeno un briciolo di umanità in lei? Non solo crede a quello che dice, ma continuerà a fare ciò che ha sempre fatto.”
    C’era disprezzo nella sua voce, ogni volta che parlava del Capitano. Si rifiutava anche solo di chiamarla per nome, perché non meritava nemmeno quello.

    Non che fosse tranquilla: le ferite di Muad’dib erano terribili e rischiava veramente di farsi ammazzare se avesse continuato così.
    La Felinide si morse un labbro, non intervenire era uno sforzo atroce, ma colpire il Capitano a tradimento li avrebbe fatti abbassare al suo livello, e non era per quello che erano venuti.
    Strinse forte la mano che reggeva l’arco, cercando di controllarsi.
    Avrebbe voluto così tanto tirarle un pugno…

    “Devi accettare la realtà, Tinuviel. Innamorarti di un’illusione non ti servirà a nulla.”
    La guardò fissa, gli occhi al limite tra il dolore e la rabbia, sperando che anche lei la guardasse, e scosse piano la testa per farle capire che non c’era possibilità di tornare indietro.

    #6539
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Le parole di Nirai la fermarono, un illusione, L’Usignolo cantastorie era stata ingannata da una maschera, aveva voluto cosi tanto che il suo Capitano fosse quello che sembrava ed invece non esisteva *non esiste, l’ho sapevo é stato troppo veloce, ho ceduto subito, amo qualcuno che non esiste. Perché non mi ami? Perché non mi ami neanche tu?*

    Si voltò di nuovo incontrando lo sguardo di dolore e rabbia di Nirai, forse simile al suo, e la vide scuotere la testa e cedette, la mamo che impugnava la spada iniziò a tremare mormorando “avevo già pensato a come donarle una delle mie opere migliori“.

    L’aveva già persa, anzi non era mai stata sua *mai, mai, mai* “ha sedotto una seduttrice“.

    Poi iniziò ad imprecare in draconico, elfico, nanico e silvano non il vocabolario di una nobile elfa ma di certo adatto ad una bettola, un bordello od un gruppo di avventurieri ubriachi.

    #6540
     Elan 
    Partecipante

    Nirai fece un sorriso triste e amaro, forse anche dispiaciuto, mentre abbassava l’arco con attenzione. Era ancora all’erta, le sarebbe bastato un attimo per scattare di nuovo e, se necessario, colpire.
    Ma Tinuviel sembrava aver ceduto, forse accettando infine la realtà, e lei non aveva motivo di infierire contro di lei.
    “Mi dispiace. disse sinceramente.
    Sapeva cosa significava innamorarsi di un’illusione, sapeva quanto faceva male quando l’illusione si rivelava per ciò che era realmente.
    Ma sapeva anche che era inutile sperare in qualcosa che non avrebbe mai potuto essere.

    “Troverai qualcuno di migliore a cui donare le tue opere.” La sua voce non si era ammorbidita, nonostante il dispiacere era sempre dura. Quei discorsi erano assurdi, ma Tinuviel non aveva colpa per ciò che era accaduto, e l’odio della Felinide non era rivolto a lei.
    “Ma, per adesso, forse oggi questa città vedrà finalmente un po’ di giustizia.”

    Strinse i denti.
    Quel duello poteva avere un solo esito. Gli occhi ancora le bruciavano, ma avrebbe assistito fino alla fine e avrebbe mantenuto la promessa che aveva fatto a Chad.

    #6541
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Rinfoderò la spada, Vritilgar non meritava di essere insozzata per quello.

    Le dispiaceva, le dispiaceva! Non aveva neanche potuto godersi il suo amore per più di qualche minuto… prima il ballo col Quarto, poi l’attacco poi la preoccupazione per quel capitano che non esisteva.

    forse, quanti altri anni” dov’era Naltariel? *torna da me* ma ora era terrorizzata, avrebbe potuto trovarla cambiata da quella cittá, avrebbe preferito morire un milione di morti a vedere Naltariel trasformata in una maschera corrotta e depravata.

    *bruci la città e crollino i palazzi*

    #6554
     Meeme 
    Partecipante

    NIRAI e TINUVIEL
    Altarael sembrò seccata dal comportamento della barda. “Va bene, se non vuoi renderti utile in questo scontro mi arrangerò da sola!” Urlò furiosa lanciandosi in un nuovo affondo che colpì di striscio la gamba del suo avversario.
    Il sangue si confondeva con la tintura rossa sulla pelle del mezzo demone, Nirai iniziava a temere per la sua vita, ma Muad’Dib aveva quello sguardo sereno come se non avesse paura.

    Tinuviel aveva rinfoderato la spada, osservando sia Nirai, sia lo scontro e rendendosi conto che solo la morte di uno dei due avrebbe decretato la fine di quel duello.

    Il mezzo demone sembrava in svantaggio, il capitano delle guardie continuava a procurargli ferite in attesa di colpire in un punto mortale, doveva solo trovare il varco e poi affondare la lama.
    Le si presentò l’occasione quando il suo avversario fu costretto a difendersi da una serie di colpi di spada ben posizionati. Altarael riuscì ad annullare la distanza e Nirai si accorse che Muad’Dib aveva lasciato scoperto il petto dalla parte del cuore…

    Fu un attimo, la spada guizzò seguendo quel varco, affondando la lama nella carne fino alla guardia e trapassando il suo avversario. Un fiotto di sangue fuoriuscì dalla ferita, Altarael si beò di quel sangue sorridendo sadica e vittoriosa. Il suo nemico la guardava negli occhi ed il capitano delle guardie sembrò stupita perché sembrava ancora vivo…

    #6555
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Tinuviel cadde in ginocchio come aveva potuto essere così cieca *sta combattendo ma ha completamente ignorato le nostre parole* era davvero sconvolta e le lacrime continuavamo a scendere e rigarle il volto, lacrime di sconfitta e vergogna *mio capitano ti prego, se esisti dimmi che mi ami, quattro parole e ti aiuterò contro orde come lui*.

    “non risponde il mio Capitano stava dicendo addio a quella splendida illusione, così breve, un fuoco che ha bruciato tutto in pochi attimi. “stronza, non posso neanche prenderti a pugni” mormorò poi.

    La battaglia sembrava finita, ma se Nirai fosse intervenuta l’avrebbe fatto anche lei.

    Ed era ancora vivo “cosa è?” quasi urlò.

    #6556
     Elan 
    Partecipante

    Nirai osservava lo scontro con ansia crescente, le ferite di Muad’dib erano sempre peggiori e lui sembrava non curarsene veramente. Il Capitano era troppo sicuro di sé, questa poteva essere una debolezza, ma i suoi colpi erano precisi e letali…
    E quando la spada di lei affondò nel cuore del mezzo demone, alla Felinide sembrò di morire.
    “Muad’dib!” sentì la propria voce urlare il suo nome, ma non era consapevole di aver gridato, come se il mondo le fosse improvvisamente crollato addosso.

    Aveva deluso Chad, non aveva mantenuto la sua promessa e, cosa ancora peggiore, il Capitano era ancora vivo e non aveva pagato per i suoi crimini.
    Era mai possibile che tutto potesse andare male in quel modo?

    Strinse la presa sull’arco, non si sarebbe fatta catturare senza lottare, se fosse stato necessario.
    Ma in quel momento si accorse che gli occhi di Muad’dib erano ancora vigili e lucidi. Non sapeva come fosse possibile, quel colpo avrebbe dovuto essere fatale, eppure era ancora vivo!
    Serrò i denti. Lo scontro non era ancora finito, c’era ancora speranza, e fece un lungo respiro cercando di calmarsi mentre il suo sguardo ancora passava dal Capitano delle Guardie a Tinuviel. La barda sembrava davvero disperata, ma non le avrebbe permesso di interferire approfittando di quell’affondo letale.

    Lei, personalmente, non sarebbe intervenuta.

    #6563
     Meeme 
    Partecipante

    NIRAI e TINUVIEL
    Muad’Dib afferrò il polso del capitano delle guardie, l’elfa sembrava non capire e continuava a guardare il suo avversario aspettandosi di vederlo morire in pochi secondi, ma non accadde.
    “Sei un mostro! Il demonio in persona!” urlò cercando di divincolarsi, ma inutilmente con la spada bloccata nel corpo del mezzo demone.
    “No, io sono la Giustizia di chi non può più ottenerla…” Gli occhi ed il corpo del mezzo demone si incendiarono e lui afferrò il volto dell’elfa con la mano libera.

    Altarael urlò, un urlo terribile e doloroso, ma Maud’Dib continuava a tenerla ferma mentre le bruciava il volto. Il capitano provò a divincolarsi senza riuscire a farlo, il mezzo demone la tratteneva con forza e privo di pietà. Le urla si fecero più forti, l’odore di carne bruciata riempì l’ambiente e le grida disperate iniziarono a scemare. Pochi attimi e Muad’Dib liberò il corpo del Capitano delle guardie con la testa ridotta ad un teschio carbonizzato. Altarael era morta e lui si strappò la spada dal corpo come se nulla fosse.
    Il sangue usciva dalla ferita, ma riuscì comunque a fare dei passi verso Nirai e Tinuviel guardandole entrambe.
    “Gli Elfi di questa città non sono tutti come lei. La rivolta sarà inevitabile, ma non ho ordinato io la strage di ieri sera e non macellerò famiglie in questa guerra. Ci difenderemo, come abbiamo sempre fatto, combatteremo contro i soldati inviati dai Padroni. Unisciti a noi, barda, altri elfi lo hanno fatto, combatti al nostro fianco. Noi vogliamo vivere, non limitarci a sopravvivere trattati come insetti e schiacciati quando veniamo considerati inutili.” Il Mezzo demone si era fermato, aveva perso troppo sangue in quello scontro e probabilmente sarebbe svenuto a breve.

    “Ora andrò da un guaritore, se vuoi uccidermi devi farlo ora, altrimenti lasciami andare con il corpo del mio amico, o unisciti a noi e vieni con me.” Non sarebbe riuscito a gestire un altro combattimento, ma aveva lo sguardo sereno ed in pace con se stesso per aver mantenuto una promessa.

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