Storia di altri Romei e di altre Giuliette…

Questo argomento contiene 450 risposte, ha 5 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Meeme 3 anni, 11 mesi fa.

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  • #6672
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    lo spero anche io Lord Sirion” rispose cercando di controllare il tono, il volume e tutto quanto non voleva di certo scoppiare di nuovo in lacrime, si era già umiliata abbastanza davanti ad una ragazza che voleva conoscere ed assaggiare intimamente, al capo dei ribelli, ad un nano ubricone col tentacolo ed a chi avrebbe dovuto diventare Quinto Padrone, era fin troppo per un giorno solo “e mi fido di lei, anche con i guai della sua linguaccia” *quella linguaccia dovrebbe usarla in altri modi, tipo su di me*.

    Basta un secondo, una giornata storte per rompere qualcuno e molto tempo per rimetterlo insieme” *e la pesona giusta* osservò la propria famiglia ancora col cuore pieno di dubbi riguardo a Naltariel, ma anche disprezzo per molti di quegli idioti “questo può rendere convincerli leggermente più facile” poi cercò fra i cerusici forse c’era lei anche se probabilmente era impegnata per feriti più gravi.

    *Se solo il mio Capitano..* chiuse gli occhi non poteva continuare a pensarla finche non fosse riuscita a controllarsi se pensava a lei vedeva i suoi occhi e poi il suo teschio *non permetterò che Muad’dib rovini per sempre il ricordo del mio Capitano, la ricorderò come ricordo Nolemoth ed Urodien* non poteva continuare a piangere, riaprì gli occhi ancor più umidi di prima e continuò a cercare con lo sguardo un barlume di speranza.

    La speranza di poter tornare a casa, non la dimora di pietra ma il rifugio fra le braccia del suo angelo, speranza di mantenere il controllo della propria mente di poter essere amata di nuovo e perdonata.

    vostra cugina avrebbe dovuto intraprendere la carriera da skald” *anche se la politica poi non era tanto differente, in fondo anche gli skald più onesti a volte esageravano le cose per renderle più epiche ed interessanti.*

    meglio intervenire” avanzò rapidamente e finalmente riuscì ad indossare la maschera da palcoscenico e allontanare tutte le emozioni che non servivano allo scopo che voleva raggiungere, almeno per qualche minuto Altarael non l’avrebbe tormentata. forse non era salutare dissociarsi in quel modo ma era un metodo che usava dai tempi di Naltariel, seppellire e sviare.

    Dama Rosalind, siamo ancora vivi

    #6681
     Mordoth 
    Partecipante

    Gant ingoiò il rospo assieme a un sorso della sua riserva, forse si era un po’ lasciato andare. Ma diamine, solo a lui si infuocava il sangue a quella situazione assurda?!?
    Calma… calma… calma… il tentacolo si contorceva sotto la casacca del nano, come avrebbero fatto le budella di un sordo-muto che avrebbe capito il significato di quei movimenti. Ma doveva stare calmo…
    Quando arrivarono Rosaline stava recitando la sua scenetta proprio bene, ma per fortuna non tutti pendevano dalle sue labbra. “Sì, siamo ancora vivi.” Ripetè Gant con tono un po’ pungente. Forse davanti ai Padroni non avrebbe dovuto prendere parola senza averne il permesso, ma se ne sbatteva.
    “E non saremmo qui se aveste ragione, Dama Rosaline.” Concluse ritrovando un minimo di etichetta elfica *puah!*

    #6683
     Meeme 
    Partecipante

    GANT e TINUVIEL
    Il Primo Padrone si alterò alla vista di Lord Sirion, Gant, Tinuviel e dama Juliet.
    “Chi vi ha dato il permesso di parlare?” Sembrava furioso, soprattutto per la presenza di Gant, un non-elfo, alla riunione.
    “Vi farò trascinare via in catene se oserete ancora parlare!” continuò severo. Il Primo Padrone, Alvernus Riverland, era famoso per essere un intransigente, ma lord Sirion parlò subito a difesa dei suoi compagni.
    “Dovreste, invece, ringraziare della loro presenza, Primo Padrone. Sono la dimostrazione vivente che dama Roseline è confusa e non sarà in grado di fornirvi un quadro veritiero della situazione.” rispose con garbo ed una punta di sarcasmo.

    Dama Rosaline arrossì di rabbia a quelle parole. “Io non sono confusa, quando mi hanno portata al sicuro credevo che foste tutti morti, uccisi da quella bestia. Questo non cambia nulla, dove il Capitano delle guardie e perché non è con voi?” Rosaline doveva immaginare che fosse morta, ma stava cercando di portare l’attenzione dei Padroni proprio sulla sua uccisione da parte di Muad’Dib.
    Juliet Wisewill prese un respire, era ancora indecisa se intervenire ed abbandonare la menzogna perpetuata in tutti quegli anni, non doveva essere facile per lei anche se Gant e Tinuviel non ne capivano ancora il motivo.

    NIRAI
    La Grande Druida sorrise, un sorriso materno e gentile. “Nessuno riesce a farlo ragionare quando si tratta di rischiare la vita per gli altri. È più forte di lui, si sente in debito per via di Montangue… Non è riuscito a salvarlo dalla follia e vuole pagare questa sua mancanza proteggendo i non-elfi.” Sospirò scuotendo il viso. “La morte di Wallach non è stata colpa sua, ma so già che si sentirà colpevole. È il suo carattere… uno sciocco martire.” Ammise ed annuì quando lei parlò di sale in zucca senza però aggiungere altro.

    Muad’Dib, del resto, sembrava pronto nuovamente alla battaglia. Lanciò uno sguardo sereno a Nirai. “Non chiedere scusa, non è stata colpa tua. È morto svolgendo il suo incarico di spia, ci servivano informazioni e lui era bravo a trovarle.” La cerimonia funebre su molto semplice, Marethari consacrò il corpo e poi lo donò alla terra dove sarebbe stato al sicuro. Il mezzo demone restò in silenzio pensieroso per molti minuti e poi si voltò pronto a tornare nel distretto dei non-elfi. “Devo organizzare la difesa per la nostra gente. I Padroni ci attaccheranno presto, non ho molta speranza che dama Tinuviel possa fermarli.” Marethari annuì, sapeva che sarebbe andato via prima di essersi completamente ristabilito. “Nirai, torna pure dai tuoi compagni di viaggio e spero di non rivederti sul campo di battaglia come nemici…” Disse lui con la solita voce fredda e determinata.

    #6693
     Elan 
    Partecipante

    “Dovresti provare a prenderlo a ceffoni anche tu… magari se ci mettiamo tutti insieme si accorge che si sta comportando come un grosso toro cocciuto!” commentò Nirai sbuffando e agitando le orecchie.

    Non disse altro, partecipò alla cerimonia non senza una certa tristezza e quando finì si limitò a sospirare.
    Stava andando tutto estremamente storto, quella era la verità. Le cose avevano iniziato ad andare male quando aveva messo piede in quella città, e sembravano non accennare minimamente a migliorare. Anzi, se possibile stavano andando sempre peggio.

    Guardò solo un attimo Muad’dib alle sue parole, e fece un sorriso a metà tra il divertito e lo stupito.
    “Se la tua era una battuta, sappi che non faceva ridere.” commentò storgendo il naso. Probabilmente le sarebbero spuntate le ali e si sarebbe messa a volare in giro per il mondo prima di combattere per i padroni.
    “Cerca di impegnarti nel non farti ammazzare, piuttosto. Te e le tue strategie folli!”
    Lo guardò torva per un attimo. Si rendeva conton che stava tardando il momento in cui sarebbe dovuta andare via, perché non ne aveva nessuna voglia. Dopo quello che era successo col Capitano delle Guardie, poi, aveva il sospetto che non gliel’avrebbero fatta passare tanto liscia.
    Ma non avrebbe potuto restare lì in eterno, lo sapeva. Guardò solo un attimo Marethari.
    “Riferirò a Gant quello che mi hai detto sulla traccia. Spero che almeno a lui questo posto possa portare qualcosa di buono.”

    Fece un mezzo sorriso, per poi prepararsi a lasciare il distretto dei non elfi.

    #6702
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Tinuviel fece un mezzo passo indietro davanti alla furia del Primo, non si aspettava una reazione simile ma avrebbe comunque rischiato, si fermò, dovevano evitare una guerra, ulteriori morti e distruzione lanciò un occhiata verso la famiglia *qualcuno doveva farlo* ma era comunque nervosa e la maschera che era riuscita ad indossare ed i muri che aveva alzato erano ben più deboli del solito e l’unica cosa che poteva fare era stare lì in silenzio e lasciar parlare Lor Sirion e Lady Juliet *dannazione*.

    Le sue mani iniziarono a tremare quando ovviamente venne tirata in mezzo il suo Capitano, irrigidì la mandibola, perché era così difficile? *torna da me*. Non potendo davvero parlare indietreggiò verso Juliet “Lady Juliet, non ascolteranno senza il vostro aiuto“.

    #6705
     Mordoth 
    Partecipante

    *Guarda guarda che coda di paglia!* Rosaline era stata punta sul vivo. Ma Gant doveva ammettere che era abile con le parole, voleva portare l’attenzione sulla morte del Capitano.
    Ma se l’era svignata troppo presto dallo scontro e non poteva sapere com’era andato a finire. Quando il nano e Juliet erano usciti dalla dimora dei Wisewill non erano molti i presenti alla scazzottata.
    L’alchimista non diede peso alla minaccia del Primo Padrone e intervenì di nuovo. “Il Quinto Padrone saprebbe bene perchè il Capitano non è con noi, se non fosse scappata dalla propria dimora per venire qui e cercare di convincere gli altri Padroni di cose non vere.” Sentenziò. “Saprebbe anche perchè a cadere è stato solo il Capitano e noi invece siamo di fronte a voi, incolumi.” Sottintesa c’era l’insinuazione che Rosaline, e solo lei tra di loro, sarebbe potuta cadere assieme al Capitano se fosse rimasta alla dimora. Ma questa era solo una supposizione del nano, considerando che il Capitano appunto era l’unica caduta dello scontro e che questo si era limitato all’esterno della dimora. “L’unica a rimanere a fronteggiare la supposta minaccia è stata Madama Juliet, come un vero Padrone avrebbe dovuto fare.”
    Gant riponeva fiducia in Juliet e sperava che le sue parole, assieme a quelle della barda, potessero spingerla a prendere parola come la persona che era e non come la persona che aveva fatto finto di essere per tutti quegli anni.

    #6711
     Meeme 
    Partecipante

    GANT e TINUVIEL
    “Questo non cambia nulla! Il Mezzo demone e la sua gente sono un pericolo, un pericolo di cui dobbiamo occuparci!” sbottò Rosaline. “Dobbiamo vivere nel ricatto di questi inferiori? Permettere loro di comandarci farci vivere con la paura che un giorno taglieranno le nostre gole nel sonno?” Come Quinto Padrone, Rosaline non si era mai schierata, ma adesso la bilancia pendeva pericolosamente per una guerra…

    Juliet strinse forte i pugni e si fece avanti a sua volta. “I Non elfi sono pericolosi solo se li trattiamo come animali da soma.” Gli altri Padroni sembrarono sorpresi di sentire la voce dell’elfa, tutti si erano abituati a considerarla una malata e sentirla parlare era qualcosa di straordinario.
    “Possiamo evitare altri spargimenti di sangue, i non elfi desiderano una vita migliore, abbiamo la responsabilità di fare la scelta giusta. La nostra società non può fare a meno di loro. Allevano i nostri figli, vendono le nostre merci e costruiscono per noi. Eppure non hanno nulla… Dobbiamo cambiare e permettergli di lavorare per desiderio e non per schiavitù.” Il Terzo ed il Quarto Padrone annuirono alle parole di Juliet, ma il Primo ed il Secondo Padrone non sembravano del tutto convinti.

    “Mia cugina non è attendibile!” intervenne Rosaline vagamente seccata dalla situazione. “La mia Casata ha dovuto sopportare in segreto ogni sua colpa!” Juliet sgranò gli occhi e si portò una mano sulle labbra mentre sua cugina infieriva. “Lei ha fatto qualcosa di imperdonabile! Voleva scappare con il suo amante umano! Possiamo tollerare l’uso dei non elfi come divertimento, ma non questa infatuazione malsana! Amava veramente quel essere inferiore! Lo amava così tanto da voler abbandonare la sua gente per lui!” Quella doveva essere considerata una cosa intollerabile…

    NIRAI
    Muad’Dib non rideva e non faceva battute, era serio e stava solo analizzando tutte le possibilità.
    “Addio, Nirai… prenditi cura di te.” si congedò lui lasciandola andare. La Felinide ebbe la sensazione che non lo avrebbe più rivisto se non in un campo di battaglia. Marethari aveva ragione, era un uomo con un obiettivo pericoloso e sarebbe morto per questo.

    La Druida consegnò alla Felinide alcune misture mediche, perché era più sicuro, e la lasciò tornare dai suoi compagni mentre finiva di ricucire le ferite del mezzo demone.
    Muad’Dib osservò la ranger andare via e lei avvertì lo sguardo di lui su di sé…

    Non impiegò molto per raggiungere il palazzo dove si teneva la seduta dei Padroni, aveva ancora un lasciapassare ed aveva viaggiato con Lord Sirion, questo le dava la libertà di muoversi indisturbata. Entrò nel salone dove si stava svolgendo la riunione e si mise in fondo in modo da non essere vista.
    Lì stavano discutendo animatamente, riconobbe Rosaline Wisewill, il Quinto Padrone, e sembrava molto seccata. “Mia cugina non è attendibile!” stava dicendo Rosaline con voce quasi arrabbiata. “La mia Casata ha dovuto sopportare in segreto ogni sua colpa!” Nirai si rese conto che stava parlando della cugina Juliet tra le due non doveva correre buon sangue. “Lei ha fatto qualcosa di imperdonabile! Voleva scappare con il suo amante umano! Possiamo tollerare l’uso dei non elfi come divertimento, ma non questa infatuazione malsana! Amava veramente quel essere inferiore! Lo amava così tanto da voler abbandonare la sua gente per lui!”

    #6715
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Assistette allo scambio fra le cugine senza intervenire, non era il momento per farlo, non davanti ai Padroni, non dopo le minacce del Primo che l’avevano scossa ben più di un branco di pazzi scatenati.

    Ma se la Quinta avesse continuato in quel modo la cautela, e paura, non sarebbero bastate a fermarla, non aveva mai sopportato il modo in cui venivano trattate persone come Sigurd ed Anya *Specialmente Anya… così bella con quegli occhi verdi come le foglie di una rosa, così forte, intelligente, protettiva*.

    Ecco l’aveva fatto, Tinuviel si chiedeva molto spesso perchè gli elfi di quella fottuta lurida città fossero sempre così stronzi, ok non tutti… molti degli elfi di quella fottuta lurida città erano degli stronzi ed uno dei veri motivi per cui aveva lasciato la città era la voglia tremenda di prendere tutti a calci, e di infilarli qualcosa di poco piacevole così tanto su per il c*lo da costringere i cerusici a rimuoverlo passando dalla bocca.

    Tinuviel strinse i pugni e si affiancò a Juliet l’avrebbe appoggiata e protetta come necessario, era così arrabbiata che neanche la sua mente aveva voglia di fare scherzi e commenti su come in quel momento avrebbe voluto stringerla e baciarla davanti a tutti, ma si limito a starle accanto sperando per qualche contatto casuale sarebbe bastato.

    Guardò Rosaline e non potè fermarsi, non voleva fermarsi, questa volta non avrebbe sviato e nascosto, nonavrebbe permesso a quella ricca depravata di… “I non elfi non sono animali, non sono giocattoli da usare e buttare, ed essere superiore non rende amarne uno una colpa od un peccato da nascondere” sospirò *e così quella è la verità, ama un umano ma sono stati separati e lei si è dovuta nascondere per punizione, e forse lui è stato spedito nella ghiacciaia. Maledetti!*

    A pugni chiusi guardava i padroni e Lord Sirion ma anche sua madre come a sfidarla ed in quel momento non le importava cosa avrebbe pensato “alcuni di loro sono davvero eccezionali, forse ben più degni di essere elfi di molti di noi” ohhh quella era grossa ma piuttosto vera “e no! non mi sono mai, mai innamorata di un non elfo…. ma con tre di loro ancora mi pento di non esserci riuscita! Dovreste vedere la mia Anya dagli gli occhi come foresta, una come Altarael Anori se la sarebbe mangiata a colazione, ed anche me..” sbirciò appena la reazione della madre e Juliet, anche nella sua rabbia non poteva nascondere quanto fosse fiera della guerriera con cui aveva codiviso avventure e lenzuola “oh aspetta, l’ha fatto” aggiunse con tono molto più controllato e basso e con quel tocco di malizia, chissà se avrebbero capito cosa intendeva con quello.

    O Dyre, anche lei un mezzo-demone ma ovviamente è completamente diversa da Muad’Dib, se sapeste cosa può fare con la sua coda” ohhh quanti orgasmi aveva dato a Tinuviel usando solo la coda, e quante persone aveva strangolato con quella stessa appendice.

    E Sigurd, dal sangue angelico e gli occhi dorati, davero dotato nel controllo del fuoco” la rabbia la portava a spiattellare fatti a caso sui tre non elfi che aveva quasi amato, con cui aveva passato molte notti e mattine e pomeriggi, per cui aveva pianto cercando di costringersi ad amarli a concedere non solo il proprio corpo ed amicizia, con cui si era immaginata sposata e con una famiglia.
    Fanculo la perfetta Torvael, fanculo l’odio che avrebbe ricevuto.. Naltariel capirebbe!

    Ma questa volta pensare alla donna che le manca più di qualunque altra non servì a calmarla “quindi no, non è una colpa. Lady Juliet non lasciate che vi convincano che lo sia

    #6726
     Elan 
    Partecipante

    Nirai sentì su di sé lo sguardo di Muad’dib mentre si allontanava, e dovette compiere uno sforzo di volontà non indifferente per non girarsi. Non era sicurissima che sarebbe stata una buona idea, in quel momento.

    Almeno il suo lasciapassare aveva ancora valore, e questo le permise di raggiungere gli altri senza grossi problemi. Non negava di avere un po’ di paura a girare per la città, ora: con il mezzodemone era stato un conto, ma così, da sola…
    Se qualcuno l’avesse vista mentre aiutava il leader non elfi e l’avesse riconosciuta, probabilmente avrebbe passato davvero dei pessimi cinque minuti. Per fortuna però andò tutto bene.
    Raggiunse il palazzo, e arrivò giusto in tempo per sentire l’ennesimo sproloquio sui non elfi e su come fosse sbagliato innamorarsi di loro…

    Buttando all’aria ogni prudenza, avanzò nella sala per farsi vedere, passandosi una zampa sul viso e ostentando una calma che non era certa di possedere del tutto.
    “Ma ancora viene permesso di parlare a quella bugiarda?” domandò senza tanti giri di parole. Fece un cenno del capo a Tinuviel e Gant per salutarli e guardò incuriosita la cugina del Quinto Padrone. C’era qualcosa in ciò che la cugina aveva detto di lei che solleticava la sua curiosità, oltre che la sua simpatia.
    “Fatemi riassumere se ho capito bene la vostra posizione sui non elfi… Voi potete fare ciò che volete con loro… prenderli come amanti, usarli come giochini, schiavizzarli, torturarli, accusarli ingiustamente, ucciderli… Tutto questo senza alcun problema. Ma innamorarvi di loro genera tutto questo polverone come se fosse il più grande reato della storia del mondo?”
    Lei e la prudenza non andavano davvero d’accordo…

    #6733
     Mordoth 
    Partecipante

    Gant sorrise trionfante quando Juliet prese parola, era come se avesse potuto prevedere le parole dell’elfa. Parole giuste, che avrebbero scosso quei cialtroni dei Padroni… e se così non fosse stato, beh allora erano proprio dei cialtroni!
    Ma quello che rivelò Rosaline, ohhh quello fu un’autentica sorpresa! Un colpo di scena da lasciare a bocca aperta, proprio come si ritrovò per un momento il nano.
    E poi anche Tinuviel si riscosse e prese parole e con lei Gant prese ancora più coraggio. Sì, non c’era nulla di male ad amare un non elfo, che siano umani… o mezzi-demone… o angelici…
    Il nano si ritrovò a guardarsi stranito tre dita alzate di una mano, sentendosi un po’ estraneo alla piega che prendeva quella discussione. Lì tutti svisceravano le loro esperienze amorose interrazziali e lui… eh lui aveva quagliato solo con la compagna di banco a scuola, per sbaglio dopo una sbronza. Gli venne una lacrimuccia che prontamente il tentacolo gli asciugò, prima che andasse a rovinare la barba.
    Ma non era il momento di abbandonarsi a futili sensi di inferiorità, a chi era stato con chi o con cosa e chi no. “E quante delle sue colpe Rosaline, quante delle sue colpe hanno infangato la Casata Wisewill? Quante hanno contribuito ad arrivare a questa inutile guerra? L’amore tra due persone non è una colpa da dover sopportare e nascondere.”
    Il modo di pensare di Rosaline e degli elfi del suo stampo stavano portando allo sfascio quella città e la sua gente, elfa e non elfa.

    #6738
     Meeme 
    Partecipante

    GANT, NIRAI e TINUVIEL
    Più Tinuviel parlava, più la situazione sembrava scaldarsi. Dal fondo della sala qualcuno svenne ascoltando tutti gli amanti non elfi che la barda aveva avuto, a Tinuviel non servì voltarsi per sapere cosa fosse accaduto; sua madre era in terra e le agitavano dei sali davanti al naso per farla riprendere.
    “E questo a cosa servirebbe? State solo rendendo ridicola la vostra Casata, dama Tinuviel!” Rispose Rosaline stizzita. “Vi siete allontanata dalle leggi della nostra città che vietato le unioni tra razze miste. Io impugno la legge e vi esorto a non ascoltare oltre le sciocchezze di questa elfa impura! E vi chiedo di non ascoltare mia cugina per lo stesso motivo! Voleva infrangere le nostre leggi e SPOSARE un umano!” Rosaline stava aizzando la folla mettendo in cattiva luce ogni parola pronunciata.
    Ignorò volutamente sia Gant, sia Nirai, considerati troppo indegni e guardò con sfida Tinuviel, Juliet e lord Sirion.

    Nirai si rese conto come fosse importante avere un leader in grado di parlare alla folla, Muad’Dib sarebbe riuscito a far valere le sue ragioni se avesse potuto parlare al Consiglio, ma essendo non elfo non era stato invitato a parlare.
    Juliet si morse un labbro fino a farselo sanguinare. “Non l’ho sposato, non ho infranto alcuna legge, la mia Casata lo ha allontanato da me ed io non l’ho mai più cercato. Al di fuori di Torvael unioni miste non sono da considerarsi un crimine. Io chiedo maggiore equità per coloro che vivono al nostro fianco e che subiscono angherie ogni giorno!” rispose con forza Juliet.

    I Primi sembravano indecisi, il coinvolgimento diretto di Rosaline impediva una vera votazione e la situazione sembrava in pari. “Nessuno ha delle prove da esibire a questo Consiglio?” domandò il Terzo e non ottenne risposta.
    “Avete un giorno a partire da oggi. Raccogliete delle prove, portate testimoni e prenderemo una decisione basandoci su fatti reali e non su una lite che sta degenerando!” continuò seccata il Secondo Padrone.

    #6741
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    e sua madre svenne *ma che cazzo madre! quando siete diventata così debole? siete una fottuta cacciatice di mostri e vi prende male perché vostra figlia si è scopata qualche non elfo! come a quanto pare fa metà della nobiltà di questa fottuta città. qui mi prendono per il culo*.

    Oh l’ipocrisia di questi depravati, Tinuviel rise era tutto così ridicolo “Non ridicola Dama, sto cercando di salvarla dalla loro idiozia.” oh dee tutti quei discorsi assurdi le stavano facendo venire il mal di testa “oh Rosaline, quella legge va abolita, quanti nobili elfi hanno amanti non-elfi? oh scusate volevo dire schiave sessuali fornite dalla nostra amata Altarael.” mettendo più forza nella parola amata, non avrebbe mai smesso di amarla, nominarla in quel modo le fece scendere una lacrima che rigò la guancia *oh mio Capitano, cosa posso dire a questa stupida, a questi stupidi per far loro vedere come essere veri elfi?*

    Sospirò mentre ascoltava Dama Juliet “non ho sposato quei mei amanti ma ho evitato di stuprare degli schiavi. Noi elfi siamo superiori alle altre razze, Torvael capirà mai cosa significa?” la rabbia si stava placando “vi porteremo quello che serve, quei pazzi al gala hanno fatto fin troppi danni, preso troppe vite. Se ti tolgono tutto arriva sempre un momento in cui rabbia e rancore diventano più forti della paura, più forti del dolore, della ragione e diventi così facile da usare“.

    *non so davvero cosa dire o cosa fare*

    #6744
     Elan 
    Partecipante

    Nirai sbuffò seccata.
    Si chiedeva che senso avesse che continuassero a parlare, se tanto venivano ignorati a prescindere solo perché non avevano le orecchie a punta o chissà che altro.
    Avrebbe dovuto parlare Muad’dib lì dentro, lui sicuramente si sarebbe fatto ascoltare, ma dubitava che gli avrebbero dato il permesso di trovarsi in quel posto senza ammazzarlo, solo per il fatto che era lui.

    Beh, aveva un giorno a partire da quel momento per trovare il modo di portarlo lì.
    Sarebbe potuta andare molto peggio, a ben pensarci.

    Senza dare troppo peso agli altri elfi, svenuti e moribondi compresi, si avvicinò con decisione a Tinuviel e Juliet.
    “Quindi volevate sposare un non elfo.” disse, guardando con curiosità la cugina del Quinto Padrone. “Forse qualcuno con un minimo di cervello esiste in questo posto, alla fin fine.”
    Quella tizia la incuriosiva, se non altro perché sembrava l’unica con cui si potesse parlare, in quel posto.

    “Cosa sta succedendo, in ogni caso?” domandò alla fine. Continuava ad essere convinta che Muad’dib potesse essere la chiave di volta in quella situazione. Forse, se avesse potuto parlare con Juliet sarebbero riusciti a trovare una soluzione, insieme.
    Poteva essere la migliore delle idee, in quel momento.

    • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 6 mesi fa da  Elan.
    #6746
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Tinuviel guardò Nirai avvcinarsi, ovviamente l’avevano completamente ignorata, certo meglio ignorata che incarcerata, ma quanto era bella *se solo* “Nirai” nella furia del momento non aveva pensato a cosa dire quando aveva parlato alla Quinta ma ora l’ira aveva lasciato il posto alla tristezza e questo la infastidiva, preferiva la rabbia! voleva qualcosa da distruggere per non sentire il vuoto che aveva dentro. Voleva qualcuno da colpire ed uccidere per non sentire il proprio dolore. Voleva sentire le loro urla per non sentire quelle del proprio cuore! voleva sangue!

    Ringhiò quasi come una gatta stizzita, quasi come una felinide, gente come Rosaline le favevano quell’effetto ed avrebbe voluto poter prendere Norai e stringerla a se *stupida dovevo davvero restare fra le braccia di Anya, chissa dove sarà ora con la magia forse, mmmm.
    Ma la tua famiglia ha bisogno di te e Naltariel ha bisogno di te, ed io ho bisogno di lei ma non è qui
    *.

    A volte mi sembra di essere una delle poche elfe sane di mente in questa città. E dirlo oggi è piuttosto debole.” mormorò “c’è rimasto davvero qualcosa da salvare?” sospirò di nuovo, lo stava facendo molto da quando era tornata a Torvael, la splendida gemma piena di inclusioni, se solo riuscissero a convincere i padroni, quelle inclusioni potevano ancora essere curate era ancora possibile, avere una città di cui essere fieri.

    stiamo cercando di convinece il primo, secondo e quinto a non spazzare via il quartiere-prigione dei non elfi. Mi sono lasciata prendere dalla rabbia ed hai sentito come è andata. E mia madre è anche svenuta! proprio lei!” incrociò le braccia sul petto davvero non si aspettava quello da Elinlind “rendendo ridicola la mia casata” e scosse la testa continuando a mormorare per essere sentita solo da Nirai e Juliet “perché ho avuto rapporti con non elfi liberi di rifiutare, ero quasi riuscita a dimenticare quanto fosse perversa Torvael. Quanto fosse infima e meschina. Quasi vi capisco Juliet, perché pochi mesi fa avrei voluto sposare Anya, ma fra noi non c’era abbastanza. Uno dei miei tanti errori e poi Altarael, avevo sperato e solo perché aveva gli occhi come Naltariel.“.

    fece un altra pausa “come possiamo convincere vostra cugina?

    #6756
     Mordoth 
    Partecipante

    Era tutta una buffonata, il nano sbuffò spazientito.
    I non elfi venivano ignorati perchè non considerati all’altezza. Gli elfi che patteggiavano per gli schiavi non venivano ascoltati perchè contro l’assurda legge della città. Era una farsa bella e buona.
    Gant stappò la fischetta sonoramente e ingollò diverse sorsate della sua riserva… tanto veniva ignorato, quindi perchè seguire la loro spocchiosa etichetta?
    Si avvicinò ai tre elfi e alla gatta della sua combriccola sentendo quello che stavano dicendo.
    “Convincerla? Credete davvero che si possa convincere quella lì?!?” Esclamò. “Quella non si convince, quella va fatta cadere e va messa su Madama Juliet. Il problema è che non riusciremo a portare a questi buffoni nessuna prova e nessun testimone che loro vogliano ascoltare, perchè quella lì farà tabula rasa di ogni traccia se è furba la metà di quanto dà a vedere.”
    L’alchimsita scosse la testa sconsolato e tornò a bere dalla sua fischetta, cominciava a vedere il fondo della bottiglia in quella storia… una bottiglia molto amara.

    #6758
     Meeme 
    Partecipante

    GANT, NIRAI e TINUVIEL
    “Ero molto giovane e sola. Mi sono comportata in maniera sciocca e non avrei dovuto rinunciare al titolo di Quinta in favore di mia cugina.” ammise Juliet rispondendo anche a Nirai.
    Lord Sirion sospirò. “Abbiamo un giorno, cerchiamo di sfruttare questo tempo nel migliore dei modi. C’è un modo per fermare dama Rosaline?” Domandò cercando di mantenersi distaccato, ma era chiaro che pensasse ai due gemelli, i presunti figli di suo fratello, sarebbero stati in pericolo in caso di una guerra.
    “Mastro Gant ha ragione, non possiamo vincere con Rosaline in un dibattito politico, dobbiamo farla cadere, dimostrare che non è degna del titolo di Quinta. Dobbiamo trovare un modo per collegarla alle nefandezze del Capitano Altariel e di altri come lei. Se dimostriamo la sua bestialità nemmeno gli altro Padroni potranno ignorare questa cosa.” Spiegò Juliet.

    “Allora faremo così, io e dama Tinuviel andremo dai guaritori. Loro sicuramente hanno visto o sentito qualcosa, soprattutto potrebbero aver curato qualche ragazza vittima di violenza.” Disse lord Sirion chiedendo se alla barda poteva andare bene. “Gant, c’è una piccolo comunità di nani a Torvael, non parlano la nostra lingua, potreste indagare tra di loro, potrebbero aver visto qualcosa che ci è sfuggita.” propose ancora l’elfo pensando a qualche altra alternativa. “Nirai… non so da dove tu sia saltata fuori e non credo di volerlo sapere.” continuò lord Sirion scuotendo il capo. “Se hai qualche asso nella manica da poter utilizzare è questo il momento giusto.” Sorrise perché non voleva perdere le speranze.

    “Io parlerò con i dipendenti di mia cugina, i servi difficilmente vengono notati, ma vedono molte cose utili e potrebbero darci una mano se convinti che questo migliorerà le loro condizioni.” concluse Juliet con ritrovato vigore.

    #6767
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Era molto familiare la cosa, una ragazzina fa cose stupide perché… probabilmente la loro mente non può impedire al cervello di fare cose sciocche “capisco fare scelte sciocche perché sei giovane e ti senti sola. Avevi tutto ed all’improvviso credi di non avere più niente“.

    Ed avevano ragione, dopo anni da Skald Tinuviel avrebbe dovuto sapere che era impossibile far ragionare i fanatici, gli estremisti ed i depravati e far vedere a tutti che razza di persona sia davvero era l’unico modo per toglierla di mezzo, far cedere che è proprio come Altarael Anori *maledette stronze*.

    *Guaritori?!* dovevano andare dai guaritori, sì finalmente finalmente forse forse “guaritori? mmm sì mi sembra perfetto, e forse ci sarà qualcuna che conosco” e per la prima volta dallo scontro fra Muad’Dib ed Altarael, un vero sorriso non un ghigno o qualcosa del genere, se le dee volevano avrebbe incontrato il suo angelo *ci sarà, deve esserci, deve esserci! la mia mente sta davvero andando a puttane ma fra le sue braccia tutto andrà meglio, tutto tornerà ad essere come deve*

    Oh era tutto deciso e si sarebbero divisi nuovamente, il nano a ruttare con i suoi amici barboni o barbuti, mentre Nirai probabilmente sarebbe andare dal quel toro mezzo demone con un cuore di riserva, sperava che sarebbero riusciti a risolvere qualcosa.

    #6780
     Mordoth 
    Partecipante

    Il tentacolo si spiaccicò sonoramente sulla faccia del nano quando sentì che Juliet aveva rinunciato al titolo in favore della cugina. Il viscido arto scivolò lungo la faccia lentamente lasciando la bocca del nano aperta con un esplicito ‘cosaaaa?!?’ non detto stampatogli in volto.
    Di errori in gioventù ne aveva fatti anche lui, ma quella era una vera e propria ca**ata! Eh vabbè, ormai era fatta…
    “Una comunità di nani?!?” Gant fece un salto alto quanto loro. “E che aspettavate a dirmelo? Che diventassi astemio?!?” Non riusciva a nascondere la contentezza.
    “Ok ok, mi sacrificherò. Andrò a salutare i miei fratelli e a vedere se sanno qualcosa.” Anche se non sapeva se sarebbe stata una visita utile. “Sarà bene che tutti noi facciamo molta attenzione, soprattutto lei Madama Juliet.” Concluse, Rosaline poteva essere pronta a tutto per impedire che loro trovassero qualcosa per deporla. Non sapevano dove potevano arrivare i suoi tentacoli.

    • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 6 mesi fa da  Mordoth.
    #6785
     Elan 
    Partecipante

    Nirai si sentiva un pochino una trottola in quel momento: vai avanti, torna indietro, ascolta un pazzo, poi ascoltane un altro, fai una giravolta, falla un’altra volta… e insomma, in tutte quelle piroette le stava venendo un mal di testa pazzesco, che le faceva venire una gran voglia di prendere tutti a pugni.
    A pensarci bene forse avrebbe dovuto farlo davvero. Magari sarebbero rinsaviti un pochino. Certo, era un’ipotesi molto remota, ma non si poteva mai sapere, no?

    Sentendo le varie divisioni, la Felinide sbuffò.
    “Quando sono stata incarcerata ho visto qualcuna di quelle ragazze.” confessò, senza particolare entusiasmo. “Il Capitano e gli altri elfi avevano… delle stanza particolari, in cui sceglievano le loro vittime, o qualcosa del genere, immagino. Ma non vi ci saprei portare.”
    Il suo sguardo era piuttosto cupo, e anche leggermente minaccioso, come se potesse promettere di ammazzare chiunque avesse fatto altre domande.

    “Io salto fuori dai cappelli, proprio come i conigli!” esclamò quindi rivolta a Lord Sirion. Forse era una battuta un po’ triste, ma lei non era particolarmente brava a fare umorismo.
    “Comunque, vedremo se riesco ad inventarmi qualcosa.” sorrise un po’ mestamente.
    Aveva già qualche idea, in realtà: tornare da Muad’dib, parlare con Marethari… se fossero riusciti in qualche modo a far parlare il mezzodemone con Juliet, forse qualcosa avrebbero potuto ottenerlo.
    Ma non sarebbe stato facile, e avrebbe dovuto dar fondo a doti diplomatiche che non era precisamente sicura di avere.

    #6791
     Meeme 
    Partecipante

    GANT
    Il piano d’azione era stato deciso ed il gruppo si separò nuovamente ognuno con qualcosa da fare e degli obiettivi da seguire. Dama Juliet promise di fare attenzione; Gant si avviò tutto felice verso il Distretto dei non-Elfi, da lì sperava di trovare il Ghetto dove viveva la sua gente. Lord Sirion e Tinuviel uscirono dalla sala per recarsi dai guaritori, mentre Nirai… Nirai si attivò a suo modo.

    Il Distretto era squallido proprio come lo ricordava il nano, la gente teneva lo sguardo basso e lui, che possedeva un lasciapassare, doveva essere considerato quasi un miraggio. Chiese indicazioni per il Ghetto e dopo aver girato un po’ a vuoto raggiunse la sua destinazione.
    La zona in cui viveva la sua gente non era migliore rispetto al resto del Distretto, c’era povertà, sporco ed incuria. I nani non avevano nulla del popolo fiero e guerriero a cui era abituato, erano per lo più artigiani, servi e uomini di fatica.
    Si stava facendo sera e tutti i lavoratori tornavano alle loro case; un gruppo di nani si fermò a guardare l’alchimista, sembravano molto incuriositi dalla sua presenza, ma nessuno di loro osava avvicinarsi.

    NIRAI
    Il piano d’azione era stato deciso ed il gruppo si separò nuovamente ognuno con qualcosa da fare e degli obiettivi da seguire. Dama Juliet promise di fare attenzione; Gant si avviò tutto felice verso il Distretto dei non-Elfi, da lì sperava di trovare il Ghetto dove viveva la sua gente. Lord Sirion e Tinuviel uscirono dalla sala per recarsi dai guaritori, mentre Nirai… Nirai si attivò a suo modo.

    La felinide si diresse alle porte della città, ormai si stava facendo sera, ma lei sperava di raggiungere i druidi prima di notte. Uscita da Torvael fu semplice per lei tornare nella raduna boschiva, il rifugio dove si trovava di Marethari e la sua gente. Riconobbe la dimora della Guardiana ed entrò non essendoci porte da aprire o su cui bussare.

    L’Elfa stava preparando qualcosa per cena, vicino a lei, fasciato e coperto da uno spesso mantello, si trovava anche Muad’Dib. Quando videro Nirai si voltarono entrambi verso di lei, l’elfa con un sorriso ed il mezzo demone con la solita espressione indecifrabile.
    “Nirai… hai uno sguardo che non promette nulla di buono!” esclamò Marethari con quel suo tono gentile. “Porti cattive notizie?” chiese ancora, mentre il mezzo demone osservava la ranger con attenzione. Lo sguardo di Muad’Dib metteva soggezione come sempre, ma lei ormai si era abituata a lui ed aveva una missione importante da svolgere.

    TINUVIEL
    Il piano d’azione era stato deciso ed il gruppo si separò nuovamente ognuno con qualcosa da fare e degli obiettivi da seguire. Dama Juliet promise di fare attenzione; Gant si avviò tutto felice verso il Distretto dei non-Elfi, da lì sperava di trovare il Ghetto dove viveva la sua gente. Lord Sirion e Tinuviel uscirono dalla sala per recarsi dai guaritori, mentre Nirai… Nirai si attivò a suo modo.

    I guaritori si erano trasferiti in un palazzo adibito ad infermeria d’emergenza, erano ancora molte le vittimi della sera precedente ed avevano ritenuto più saggio non spostare i feriti nelle loro dimore. La madre di Tinuviel venne portata via in barella, ma la barda la lasciò stare, sapeva che si sarebbe ripresa non appena fosse riuscita ad accettare tutto il suo discorso.
    Tinuviel riconobbe qualcuno tra i guaritori, c’era anche Eitan, il druido che avevano incontrato da Marethari la guardiana, il giovane stava cambiando alcune bende ed accanto a lui, la barda ebbe un sussulto, riconoscendo Naltariel…

    L’elfa sembrava più selvaggia, rispetto a come la ricordava, o comunque meno interessata al suo aspetto esteriore, tanto da avere piume intrecciate tra i capelli, perline da poco e qualche ramoscello decorativo. Non aveva perso lo sguardo allegro e fanciullesco, ma i suoi occhi verdi sembravano più maturi mentre controllava lo stato delle ferite e somministrava unguenti. I due elfi sembravano molto impegnati e non si erano accorto di Tinuviel e lord Sirion.

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