Storia di altri Romei e di altre Giuliette…

Questo argomento contiene 450 risposte, ha 5 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Meeme 3 anni, 11 mesi fa.

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  • #5058
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Nirai sembrava come minimo inrritata, almeno dai movimenti della coda e sempre se per i felinidi era come per i felini.
    Era molto tempo che non assaggiava vero cibo elfico della sua città, in un certo senso le era davvero mancatto era uno dei ricordi piacevoli del restare a casa, durante i suoi viaggi si accontentava di cibi più umili o semplici frutto dei suoi spettaccoli o della caccia.
    *Quindi è stato ospite di mio padre* la cosa non la sorprendeva per niente la sua famiglia era piuttosto influente e rinnomata “ho viaggiato molto per l’arte di famiglia” rispose Tinuviel.

    Mangiando lentante il cibo e godendo del profumo del vino le portò alla mente la prima volta che l’aveva bevuto con i suoi fratelli, gli odori erano buffi e avevano la particolarità di far rivivere le memorie più piccole e lontane nel tempo.

    La felinide non sembrava interessata a chiedere con tatto *però sembra davvero interessata o curiosa… dicevano qualcosa sui gatti e la curiosità*

    #5070
     Mordoth 
    Partecipante

    “Già… come celebrate la dipartita di un vostro caro?” Sì accodò a ruota il nano, condividendo la curiosità della villosa compagna.
    “Da noi si… si…” la frase gli si strozzò in gola al suo ricordo. “Chissà chi è il morto…” chiese malinconico e sovreppensiero, pensando al fratello ma riferendosi al funerale al quale stava partecipando Lord Sirion.

    Sbocconcellò un poco del cibo elfi co, senza troppo appetito. Bevve un sorso del vino speziato, pensando che i nani roba tanto leggera non la davano neanche ai neonati.
    Gli occhi gli si illuminarono di nuova vita ad un’idea. Posò il bicchiere sulla tavola. Cercò freneticamente alcune ampolle nelle tasche e nelle bandoliere e con l’attenzione di un chimico versò alcune gocce nel suo bicchiere. Un dito di schiuma si formò sulla superficie del vino. Assaggiò critico la sua opera e un sorriso soddisfatto gli si spalancò in faccia. Allora ripetè l’operazione nella brocca del vino aggiustando le dosi dei nuovi ingredienti alla maggior quantità nel contenitore.
    In un nuovo bicchiere ne versò un poco e lo spinse verso il locandiere. “Prova un po’ questo, vecchia spugna. Dimmi che ne pensi, se ti piace ti spiego come farne ancora.”

    #5081
     Meeme 
    Partecipante

    GANT, NEILYN, NIRAI e TINUVIEL
    Il locandiere storse il naso setendo quelle domande e per molti minuti ignorò il gruppo per servire alcuni elfi entrati a sorseggiare un calice di vino. Quando si degnò di tornare al loro tavolo sembrava ancora un po’ seccato dalla loro presenza. Tinuviel era l’unica che trattava con vero rispetto e cortesia e preferì rivolgersi a lei invece di rispondere al nano ed alla felinide.
    “Le nostre veglie non durano molto, non siamo un popolo che ama piangere i nostri cari. Noi li onoriamo con il ricordo, seguendo le loro orme se necessario…” Lanciò uno sguardo di intesa alla barda prima di proseguire.
    “Lord Sirion ha perso suo fratello, il Quinto Padrone, abbiamo già trovato un degno sostituto e si tratta solo di ufficializzare la cosa con la casata precedente.”

    Si allontanò inorridito alla proposta del nano. “Quella cosa deve essere prima analizzata da un nostro alchimista. Non farò da cavia! Siamo molto scrupolosi riguardo alle nuove bevande portate dagli stranieri!” E non solo riguardo al cibo da come si comportava l’oste. Stava per aggiungere altro quando venne raggiunto da uno dei suoi attendenti che gli comunicò qualcosa bisbigliando in modo sospetto. L’oste arricciò il naso e guardò in malo modo il gruppo non nascondendo il sospetto. “I vostri datori di lavoro sono scomparsi… Le loro stanze sono vuote, voi ne sapevate qualcosa? Avevo ricevuto disposizioni da Lord Sirion di non farvi uscire da qui fino al suo ritorno…”

    #5085
     Elan 
    Partecipante

    Nirai era quasi divertita dall’evidente fastidio dell’oste, e si domandava se erano i soldi, o l’amicizia verso lord Sirion, a spingerlo ad essere così cordiale nei loro confronti…
    Cordiale, o almeno falsamente cordiale.
    Il momento più divertente fu senza dubbio quando il nano gli offrì il vino modificato, e alla reazione stizzita dell’elfo le labbra della Felinide si storsero in un sorriso piuttosto divertito…

    Per poi incresparsi in una smorfia di amarezza alle sue ultime parole.
    “Non avevo idea che fossimo prigionieri della vostra locanda…” disse stiracchiandosi.
    “In ogni caso, non siamo le balie di quei due ragazzini. Ma immagino che dovremo trovarli prima che mettano a ferro e fuoco la vostra bella città, giusto?”
    Si alzò, la situazione non si stava evolvendo per niente bene, e se per caso avesse messo le mani su quei maledetti ragazzini gli avrebbe fatto passare i peggiori dieci minuti della loro vita.
    “Tuttavia, temo che se saremo costretti ad andarli a cercare, dovremo uscire dalla vostra locanda prima del ritorno di Lord Sirion.” concluse.

    #5089
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    E quella era davvero una notizia sconvolgente, o due notizie, davvero non si aspettava che Sirion fosse fratello di uno dei padroni ed ancor meno che uno fosse morto *cosa sarà successo, non ricordavo che uno di loro fosse in età così avanzata* “il Quinto Padrone è morto” disse non come domanda o affermazione ma più a se stessa, i due fatti l’avevano davvero stupita.

    E per l’ennesima volta dall’inizio di quel viaggio Tinuviel si chiese come fosse finita in che compagnia di un nano pazzo *ammesso che ne esistano di sani* bevendo un altro sorso di vino per darsi un pò di contegno, facendo però attenzione a tenerlo ben lontano dalle grinfie dell’alchimista che la cosa era alcuanto incommentabile e neanché ci provò a dirla tutta.

    Dopo la comunicazione dell’oste porto una mano al volto “quei due stupidi, ci assumono per proteggerli e poi scompaiono

    #5093
     Mordoth 
    Partecipante

    A Gant suonò abbastanza strana la risposta dell’oste. “Neanche noi amiamo piangere i nostri cari, preferiamo bere alla loro salute.” Commentò. “Seguire le loro orme? Non farete mica come quegli animaletti che si suicidano in massa, vero?” Concluse stranito. Quel popolo era proprio bizzarro…
    “Ehi, questa bevanda me l’hai portata tu carino, ci ho solo aggiunto un po’ di brio…” ribattè poi alla reazione dell’elfo, “però sarei ben lieto di scambiare due parole con i vostri alchimisti, vedrai che tra addetti ai lavori ci intenderemo.”
    Gant stava già gongolando all’idea di scambiare idee con qualche citrullo elfico quando arrivò l’attendente e rovinò tutto.
    “Ouch… malandrini che non sono altro!” Piagnucolò. “Dobbiamo proprio andarli a cercare? Non ci avevano ingaggiati solo per il viaggio?” Tentò il nano.
    “E voi,” interpellò oste e attendente, “c’è qualche motivo tangibile che vi fa pensare che se la siano svignata?” Se le stanze dei gemelli erano solo e semplicemente vuote, non potevano essere da qualche parte nella locanda?
    “Chissà, forse Lord Sirion non sarà contento di sapere che le sue disposizioni riguardo i suoi ospiti non sono state seguite a dovere…” pungolò infine Gant. Il sospetto dell’oste non gli era piaciuto, doveva essere sua responsabilità non farli uscire e scaricare la colpa su di loro solo perchè non-elfi non era di certo cosa saggia.

    #5094
     Meeme 
    Partecipante

    GANT, NEILYN, NIRAI e TINUVIEL
    L’oste sembrava terrorizzato all’idea di lasciare in libertà quegli stranieri, come se potessero fare dei danni inconsapevolmente. “Questo non è un gioco, se perdete il sigillo che vi hanno dato all’ingresso finirete molto male ed io non voglio essere responsabile delle vostre inutili vite!” Sbraitò l’elfo, ma ovviamente si riferiva solo ai non-elfi, Tinuviel restava una privilegiata e lo sapeva.

    L’oste lanciò un’occhiata malevola al suo attendente alle domande di Gant, ma quello giurò di averli cercati per tutta la locanda senza successo. “Le loro stanze sono vuote, hanno lasciato le loro merci, ma loro sono scomparsi.” biascicò l’attendente intimorito.

    “Posso conoscere la vera natura dei vostri affari? I controlli si sono intensificati con la morte del Quinto Padrone, nessuno si aspettava che venisse ucciso in quel modo.” accusò l’oste, si rese conto che stava parlando troppo e sospirò scuotendo il viso rassegnato. “I vostri datori di lavoro non avrebbero dovuto allontanarsi senza il permesso di Lord Sirion, perché lo hanno fatto?” Li stava accusando. “Se volete andare a cercarli dovete essere prudenti e non allontanarvi mai da dama Ionnathitil.” Sembrava spaventato all’idea di lasciarli uscire, ma la scomparsa dei due mezz’elfi lo preoccupava di più forse a causa dell’omicidio del Quinto Padrone.

    #5100
     Elan 
    Partecipante

    Nirai roteò gli occhi, palesemente infastidita.
    “Penso che tutti quanti qui sappiamo tenerci addosso un oggetto qualsiasi. Andare in giro a perdere cose non è esattamente il mio passatempo preferito.” frustò diverse volte l’aria con la coda, terribilmente infastidita.
    Non tanto per quel disprezzo verso i non-elfi, tanto più per la palese stupidità del locandiere. Se gli elfi in quella città erano tutti come lui, erano veramente messi male…

    “I nostri affari erano scortare quei due fino in città. I loro affari immagino che siano affari loro.”
    Si era già avvicinata alla porta della locanda, non aveva intenzione di sentire quelle ridicolaggini un solo secondo di più.
    “Se quando li avrò ritrovati saranno ancora in grado di parlare, dopo tutti i ceffoni che si saranno presi, vi prometto che potrete chiedergli perché lo hanno fatto!” esclamò.
    Guardò gli altri due, l’elfa ed il nano, per vedere se avevano intenzione o meno di uscire dalla locanda. Poi, in ogni caso, lei sarebbe andata a cercare quei due marmocchi pazzi.

    #5110
     Mordoth 
    Partecipante

    Che gran rottura!
    Neanche un attimo di pace per gustarsi della brodaglia elfica e buttar giù qualcosa.
    Gant tracannò quel che rimaneva nel bicchiere e si alzò sbuffando e imbronciato. “Ferma un attimo pelosetta…” disse a Nirai, “qualche ceffone a quei due vorrei darlo anch’io. Ma prima voglio capire se se li meritano oppure no. E prima di andare fuori allo sbaraglio voglio dare un’occhiata alle loro stanze.” L’alchimista era convinto che l’attendente si era limitato solo a ficcare il naso nella stanza e a constatare che non c’era nessuno. Invece poteva darsi che ci fosse qualche indizio o traccia che spiegasse la loro scomparsa.
    “Portaci nella stanza dei nostri datori di lavoro.” Ordinò all’attendente.
    “E in quanto a te…” disse puntando il dito verso l’oste, “non mi piace per niente il tuo tono sospettoso e le tue domande inquisitorie. Per quanto in questa città ci consideriate inferiori, non credo proprio che tu abbia l’autorità per muovere accuse… se davvero ti preme salvare quel tuo culetto rinsecchito perchè non chiami la guardia cittadina?”
    Non aspettò risposta e lo lasciò lì a ribollire. Seguì l’attendente tastando la bandoliera, magari c’era qualche pozione che avrebbe potuto aiutarlo nella stanza dei gemelli.

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 12 mesi fa da  Mordoth.
    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 12 mesi fa da  Mordoth.
    #5120
     Elan 
    Partecipante

    Nirai ringhiò in risposta alle parole del nano, un ringhio basso e per nulla amichevole.

    “Non prendo ordini da te.” disse senza mezzi termini, mostrando i denti in segno di avvertimento. “Divertiti pure a giocare sotto il letto di quei due, ma non è certo lì che li troverai.”
    Non si fermò nemmeno un secondo di più a guardarlo, né tantomeno ad aspettare una sua risposta, ed uscì dalla locanda, non più solo infastidita, ma ora anche terribilmente infuriata.

    I due ranger si sbagliavano di grosso, quel lavoro non l’avrebbe aiutata per niente.

    #5136
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Come aveva giá sperimentato nel corso del viaggio nel gruppo non regnava l’armonia, proprio per niente, ma era quasi normale con non-elfi di razze diverse.

    Il nano pazzo aveva avuto una ottima idea ma la sfuriata complicava un poco le cose “si forse hanno lasciato qualcosa che ci farà capire“.

    *dannazione! Proprio quello che ci serve* e Nirai se ne andò e Tinuviel si ritrovó nel mezzo, avrebbe voluto cercare nella stanza dei due stupidi ma no n sembrava ideale lasciarla andare in giro da sola per la cittá degli schiavisti, elfi o meno sigillo o meno.

    Tinuviel sbuffò “va bene, tu cerca là dentro io seguo la tigrotta

    #5137
     Meeme 
    Partecipante

    GANT
    L’oste sembrava ancora un po’ seccato da quella situazione, ma li lasciò liberi di decidere cosa fare senza aggiungere altro. L’attendente fece strada fino alla stanza dei due gemelli e giurò di non aver toccato nulla in modo da essere incolpato di qualcosa. Gant diede un’occhiata superficiale alla stanza e si rese conto che qualcosa non andava. I due fratelli non erano semplicemente scomparsi, erano scappati portandosi via il loro equipaggiamento e lasciando le merci.
    Si erano sempre spacciati per dei commercianti, ma quale mercante avrebbe abbandonato il frutto del suo guadagno?

    “Visto? Non stavo raccontando delle menzogne!” disse l’attendente indicando la stanza.

    NIRAI e TINUVIEL
    L’oste sembrava ancora un po’ seccato da quella situazione, ma li lasciò liberi di decidere cosa fare senza aggiungere altro.
    Tinuviel raggiunse in fretta la felinide ed insieme si avventurarono per la città. La presenza dell’elfa aiutava ad evitare problemi, ma c’era qualcosa negli sguardi dei cittadini, una strana diffidenza per chi era accompagnato da un non elfo che Tinuviel non ricordava in passato.

    La zona del mercato era quella più vivace, lì c’erano anche non elfi intenti ad occuparsi dei lavori più umili. Non c’era traccia dei due gemelli e l’unica sarebbe stata chiedere ai mercanti se avevano visto i due mezz’elfi. Le due donne aveva l’imbarazzo della scelta, c’era il mercato della carne, quello della verdura, la bottega di un artigiano, quella di un armaiolo ed ovviamente il palazzo di giustizia. L’unica zona inaccessibile era il Distretto dei non umani, lì avrebbero faticato ad entrare senza le dovute accortezze…

    #5142
     Elan 
    Partecipante

    Nirai sbuffò quando Tinuviel decise di andare con lei. Non le piaceva sentirsi controllata, e quell’elfa le dava nettamente la sensazione di volerla controllare.
    Ma tant’è, avrebbe dovuto farsene una ragione. Almeno sperava che fosse in grado di rendersi utile!

    “Perché non inizi a renderti utile e chiedere in giro se li hanno visti? Immagino che saranno tutti più felici di parlare con te, piuttosto che con me.” disse, secca e diretta. Non aveva assolutamente voglia di fare conversazione.
    Immaginava, in ogni caso, che i due ragazzini fossero usciti dalla finestra della loro stanza, per non farsi vedere da nessuno.

    Cercare tracce in quella città tanto vasta sarebbe stato difficile, ma sarebbe stato di certo un buon punto di partenza.
    Iniziò a girare attorno alla locanda, cercando possibili segni del loro passaggio (qualsiasi cosa, dalle impronte per terra a particolari insoliti sui muri delle case), senza però particolare convinzione.
    Dopo una prima analisi, tornò da Tinuviel.
    “Come si può ottenere il permesso di entrare nel distretto dei non elfi?” domandò, incurante di chiunque stesse parlando con l’elfa.
    In fondo, i loro due “amici” mercanti erano due mezz’elfi, magari uno dei loro genitori poteva trovarsi lì, o potevano voler trovare altri come loro in quella città.
    Era un posto come un altro in cui iniziare le ricerche.

    #5152
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Forse era ancora irritata o forse non la voleva fra i piedi, tutte le ipotesi erano valide per il momento, forse perché Tinuviel aveva ancora la tipica arroganza elfica, pur completamente giustificata la maggioranza delle volte.

    si certo” rispose atona non sapendo davvero che tono usare per non infastidirla ulteriormente, avrebbe reso difficile sedurla nel caso pendesse verso…

    Ma anche lei era convinta di ricevere piú risposte. *un permesso? non vorrà…*non l’ho mai fatto ma con una richiesta alle guardie dovrebbe bastare se sei un elfo puro e cittadino, i nostri fratellini non hanno speranza di riceverlo. Ed é gia tanto se possono guardare da vicino i cancelli

    Dicendo questo si guardó intorno cercando qualcuno che potrebbe aver visto i due stupidi, che di certo non sono usciti dall’ingresso principale.

    #5156
     Mordoth 
    Partecipante

    “Tranquillo, non mi è passato neanche per la testa.” Gant rassicurò così l’attendente, accompagnando le parole da un viscoso pat pat del suo tentacolo sulla spalla dell’elfo.
    Era tutto lì, tranne i due ragazzi e il loro armamentario.
    Che li avessero aggrediti? Segni di lotta però non ce n’erano proprio per niente.
    Allora i due gemellini erano lì per altro oltre al commercio e se l’erano svignata usandoli come distrazione. O almeno era l’opzione più verosimile da quel poco che vedeva.
    Però rischiavano di mettere nei casini anche loro e questo non andava proprio giù a Gant.
    Probabilmente erano usciti dalla finestra, se fossero usciti dalla porta della locanda li avrebbero visti passare. Ma non si curò di controllare troppo quella via d’uscita, se era da solo lì dentro voleva dire che le altre due erano fuori a cercare i ragazzi. E a lui ormai non restava che aspettare Lord Sirion, non aveva intenzione di aggirarsi da solo per la città.
    Si prese tutto il tempo però per guardare nella roba dei due mezzelfi, qualcosa forse avrebbe trovato.

    #5157
     Meeme 
    Partecipante

    GANT
    L’attendente emise un gridolino quando il nano gli posò il tentacolo addosso. “Via da me, orrenda creatura!” strillò spaventato rifugiandosi dietro la porta della stanza. L’oste sospirò e lanciò una brutta occhiata al nano. “Evitiamo di spaventare anche i clienti con quella roba disgustosa.” Mormorò sperando che il nano nascondesse il tentacolo una volta tornati al piano di sotto.

    Gant controllò le merci dei due mezze’elfi, ma non trovò nulla di insolito. Erano vere merci di scambio, dovevano averle acquistate per non destare sospetti con loro.
    “Spero che i vostri amici non siano intenzionati ad unirsi ai dissidenti altrimenti potreste finire tutti rinchiusi nella Ghiacciaia essendo loro complici inconsapevoli.” disse l’oste sbuffando. “Le nostre leggi sono molto severe.” si giustificò.

    NIRAI e TINUVIEL
    Tinuviel non perse tempo ed insieme a Nirai si avvicinarono ad un paio di guardie che vigilavano nei pressi del mercato chiedendo loro il permesso per entrare nel distretto dei non-elfi. Le due guardie si guardarono in modo strano ed ignorando la felinide, chiaramente perché la consideravano inferiore, si rivolsero all’elfa con rispetto.
    “Mia signora, le nuove disposizioni vietano l’ingresso nel distretto dei non-elfi. Ci sono stati alcuni tumulti ed i Padroni hanno categoricamente proibito l’ingresso nel distretto ai cittadini superiori.” Si scusarono per il disagio, sempre ignorando la felinide, e consigliarono a Tinuviel di rivolgersi direttamente al Concilio dei Padroni al Palazzo di Giustizia.

    #5158
     Elan 
    Partecipante

    Nirai sbuffò.
    Non tanto perché gli elfi non parlavano direttamente con lei – anzi, quello poteva essere quasi piacevole – ma perché sembravano quasi stupidi nel loro incapponirsi.
    Credeva che tutti gli elfi fossero abbastanza intelligenti, ma evidentemente si sbagliava.

    “Mi sembra evidente che dovreste decisamente rivedere il modo in cui tenete controllata la gente in questa città.” disse, seccata.
    “Dalla locanda in cui ci avevate molto gentilmente confinati, sono scappati due mezz’elfi. Che, per quanto ne sappiamo, potrebbero essere già entrati nel distretto dei non-elfi. Se vogliamo entrare non è sicuramente per farci una gita di piacere, ma per assicurarci che la vostra efficientissima sorveglianza non sia stata elusa.”

    Era stata terribilmente indelicata, ma iniziava a stancarsi di tutta quell’ottusità.

    #5167
     Mordoth 
    Partecipante

    Gant emise un risolino, divertito dalla reazione dell’attendente. Fece poi un cenno di assenso all’oste, aveva solo voluto divertirsi un po’ con loro.

    Sperava di trovare qualche documento o qualche indizio che potesse fargli capire le intenzioni dei due, ma nulla. Apparentemente si erano tutti fatti giocare alla grande.
    Guardò allarmato l’oste quando sentì nominare la Ghiacciaia: da quelle parti andare al fresco non doveva essere solo un modo di dire! No no no… cavoli no… come avrebbe fatto con la birra?!?
    “Non ci penso nemmeno ad andare in gattabuia per colpa di quei due.” Disse risoluto. “Di che dissidenti parli? So che non ti vado a genio, ma se non vuoi che la mia brodaglia invadi le vostre locande è il caso che non mi fai rimanere qui a lungo… e un biglietto per la Ghiacciaia credo sia di sola andata, se ho ben inteso. Quindi spiegami un po’ per piacere.”

    #5168
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Dei tumulti! Aveva una brutta sensazione ma non si aspettava tutto questo la morte di uno dei Padroni, ucciso forse, ed anche dei tumulti. Si potrebbe pensare i due eventi collegati, non è poi così improbabile, anche negli inferiori se privati di tutto prima o poi la rabbia e la vendetta superano tutto.

    capisco, grazie ” rispose senza aggiungere altro, non era colpa delle guardie ma della cittá.

    Nirai! Attenta non è la città adatta.” non avevano proprio bisogno di questi comportamenti, possibile che non capiscano di trovarsi in un territorio di elfi schiavisti?

    difficilmente sono entrati, anche se il loro vero scopo non era commerciare. Quei due!” sbuffò adirata con i due, sperava che all’arrivo fosse un lavoro tranquillo che le avrebbe permesso di incontrare i suoi fratelli, come poteva tornare a Torvael senza farsi vedere?

    continuiamo a cercare fuori da li” non le piaceva proprio l’idea di cercare nel quartiere proibito, e la spaventava.

    #5170
     Meeme 
    Partecipante

    GANT
    L’Oste sospirò, congedò il povero attendente e si prese qualche secondo prima di rispondere. “Quelli come voi hanno provocato dei disordini, ultimamente. Sono stati aggrediti alcuni elfi, il figlio di una nota matrona è stato quasi ucciso.” confidò un po’ a disagio.
    “I guaritori che lo hanno visitato lo hanno salvato per miracolo! Aveva uno spillone in gola… Quei selvaggi inferiori non impareranno mai…” fece una faccia disgustata.

    “Se i vostri due datori di lavoro sono scappati, forse proveranno ad unirsi ai rivoltosi. Vi conviene aspettare Lord Sirion, in caso desideriate avventurarvi in città.” confermò perché aveva timore volesse scappare anche il nano come i due mezz’elfi. “La Ghiacciaia è una prigione… particolare… vengono portati lì i soggetti più pericolosi e rieducati.” Disse l’ultima parola in modo strano e Gant comprese di aver visto giusto: era un viaggio di sola andata.

    NIRAI e TINUVIEL
    Le due guardie si guardarono ascoltando le parole di Nirai ed i loro occhi non sembravano affatto amichevoli. Fermarono le due donne e chiamarono un mago che si premurò di paralizzare la felinide prima che le due potessero allontanarsi. Le parole di Nirai dovevano essere state considerate molto gravi. “Perdonateci, signora.” dissero rivolti a Tinuviel. “Questa creatura verrà con noi, sarà interrogata a proposito degli intrusi. Il suo visto congelato fino a nuova disposizione.” Erano molto dispiaciuti, ma non per la sorte della felinide.

    “Recatevi al Palazzo di Giustizia se volete che sia liberata, solo i Padroni decideranno della sua sorte, ma se voi intercederete per lei siamo certi che sarà liberata entro oggi.” Tinuviel sapeva che quella era la procedura in caso di sospetto, Nirai era stata avventata ed ingenua ed ora toccava a lei toglierla dai guai andando dai Padroni.

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