Storia di altri Romei e di altre Giuliette…

Questo argomento contiene 450 risposte, ha 5 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Meeme 3 anni, 11 mesi fa.

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  • #5877
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Sperava proprio che i suoi fratelli non cambiassero mai troppo, e magari in meglio, i cambiamenti sono inevitabili fanno parte della vita, gli eventi apparentemente più insignificanti possono sconvolgere completamente, tutto ciò che ha una mente cosciente non può essere immutabile, almeno se non sei una divinità.
    Niente e nessuno ti costringe a volerlo. Trovare qualcuno, e riuscire a tenerselo, non è certo facile. Anzi può essere davvero stressante! a volte non sai cosa dire, cosa fare, cosa pensare e…” si fermò di colpo “non importa” si era accorta di aver iniziato a parlare troppo e che si stava riferendo a Nirai, non capiva come una felinide scortese potesse avere quell’effetto su di lei *per gli dei non sono certo innanorata di lei, non è Naltaniel! dannazione non comparavo qualcuno a lei da moltissimo tempo*.

    Tinuviel era stata fortunata con i suoi fratelli , ed era certo che le avrebbero presentato qualcunA per tirarla su di morale “Juliet?” non si era imformata molto sugli eventi accaduti in città ma aveva sentito qualcosa su Juliet Wisewill ma non sapeva cosa le era accaduto ne che fosse stato il dolore a danneggiarle la mente “ci sarà al gala?” la cosa le sembrava strana, non pensava fosse nelle condizioni di attendere ad un evento formale o che le fosse permesso di attendere, la nobiltà elfica poteva essere molto spocchiosa.
    ah capisco” sogghignò *fratelli..* esasperata “magari un giorno si riprenderà” o qualcuno la aiuterà a farlo a volte i maschi erano dei mostri.
    Poi alle parole di Isilmir si voltò verso il gemello “coraggio Ellemire” li poggiò le mani sulle guance e con le dita cercò di farlo sorridere.

    oh già, su cosa stavate lavorando rintanati nel vostro covo?” si a volte oltre ad essere sarcastica a morte riusciva anche a cambiare completamente discorso senza seguire la minima logica, era una gioia nelle relazioni.

    #5879
     Mordoth 
    Partecipante

    Gant scosse un poco la testa, Nirai era troppo… troppo!
    Per lui la via giusta era l’immedesimazione. Già, facile a dirsi! Si rovistò in tasca in cerca di una fiaschetta della sua riserva, quella bella forte. Ma poi si fermò, forse era il caso di essere lucidi.
    Ok, ma che fare? Per un attimo pensò così intensamente che per un pelo non gli uscì dalle orecchie della spremuta di cervello!
    A quel punto di sedette come Montague e cominciò a dondolare proprio come lui, guardando e non guardando allo stesso modo. “Farfalle… farfalle… ouch!” Per vedere anche lui le farfalle si piantò il tentacolo prima in un occhio e poi nell’altro, con il risultato di farseli lacrimare e di vedere farfalline luminose come i bambini che si mettono le dita negli occhi. “Che belle le farfalle… farfalle luccicose… tante persone alla Ghiacciaia, quali persone alla Ghiacciaia? Farfalle luccicose…”

    #5899
     Meeme 
    Partecipante

    GANT e NIRAI
    Montague non li guardava mai direttamente, c’era una patita che offuscava la sua vista come in qualche drogato perso in chissà quale sogno ad occhi aperti. “La vita non nasce nella Ghiacciaia.” mormorò dondolando su se stesso.“C’erano donne tristi e uomini sconsolati. Occhi spenti… occhi estranei… Lei non c’era.” continuava a guardare il vuoto ed ad un tratto iniziò a piangere, senza un motivo e senza mostrare dolore.

    “Dentro il mio sguardo si doveva scaldare.” Si asciugò le lacrime e poi sembrò destarsi e continuò a mormorare di farfalle bellissime dalle ali bruciate.

    TINUVIEL
    Isilmir sorrise. “L’amore è proprio complicato! Dovrebbero inventare una medicina per curarlo!” commentò allegro mentre Ellemire sospirò rassegnato dai discorsi del suo gemello.
    “Sorellona, non farti venire strane idee, ti prego! Nostra madre non sopravviverebbe ad un colpo simile al ballo!” Scimmiottò Isilmir sempre di ottimo umore.

    “Volevamo stare un po’ soli e ci siamo rintanati nella Tana.” spiegà Ellemire, la Tana era come i gemelli chiamavano la forgia, il loro piccolo angolo di pace. “Nostra madre sa essere asfissiante quando ci si mette, lo sai bene!” concluse Isil.
    “Forse è il momento di tornare in famiglia, dobbiamo ancora ritirare i nostri abiti nuovi dal sarto e prepararci per il Gala di questa sera. Dobbiamo essere perfetti, nostra madre ha intenzione di presentarci ad una famiglia illustre con due figlie in età da marito.” raccontò Ell un po’ sconsolato.

    #5906
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Una medicina contro l’amore, questa Tinuviel non l’aveva mai sentita *anche se forse a volte l’ho desiderata anche io quando piangevo per aver perso Naltaniel, forse per questo in tutte le relazioni successive non ho mai trovato niente di più, non ho mai superato quella perdita! e neanche davvero accettata.. sogno ancora lei, voglio ancora lei. come sono stata cieca! tornare in questa maledetta città mi ha fatto capire così tanto. ecco ora voglio metterle la lingua in gola ed altri posti!*
    scosse la testa infastidita dai pensieri e dalla propria eccitazione che iniziava a farsi sentire fra le gambe.

    non so come rispondere a questo” rispose sincera cercando di non perdere il controllo e correre in camera a masturbarsi, e no non sapeva se la voleva davvero una cura simile ammesso fosse possibile ““niente paura, le ho promesso di non causare scandali e di non ferire i nobili col mio sarcasmo” aggiunse con uno dei suoi sorrisi smaglianti.

    ottima idea, so come può essere” loro madre era davvero insistente in tutto quelle che si metteva in testa di ottenere, Tinuviel aveva preso da lei dopo tutto “Spero che l’interferenza genitoriale non provochi rotture se sono quelle giuste. od insistano troppo se non lo sono.” dopotutto anche un incontro combinato può risultare fortunato.

    anche io devo andare a prepararmi, sapete come siamo noi ragazze prima di una festa. Forse mi farò un bagno.” aggiunse una moina teatrale.

    #5908
     Mordoth 
    Partecipante

    Gant smise di dondolare come Montague e finchè gli occhi ripresero a vedere come al solito pensò alle sue parole. Era tentato di rimettersi il tentacolo negli occhi, era una sensazione nuova e interessante poter vedere le farfalline luccicose anche da sobrio… anche da bambino era sempre ubriaco quando succedeva…
    Però, che infanzia triste per i bambini fare quel gioco senza la birra!
    “Ehi pelosa…” apostrofò Nirari ad un certo punto, “ho capito male io, o sta dicendo che la sforna gemelli non era nella Ghiacciaia?” Probabilmente esplicitò un pensiero che alla sua compagna era già venuto in mente.
    “Forse dobbiamo cercare chi può far uscire dalla Ghiacciaia qualcuno senza che nessuno lo sappia.” E guardò Wallach, che magari sapeva su chi andare a parare.

    #5909
     Elan 
    Partecipante

    Nirai emise un ringhio basso e minaccioso quando il nano si rivolse a lei in quel modo, rivolgendogli uno sguardo furioso con gli occhi ridotti a due sottilissime fessure. Non bastava Wallach con i suoi nomignoli odiosi…
    “Potrebbe.” gli concesse, la voce per nulla amichevole verso di lui in quel momento.

    Tornò però a guardare Montague.
    Qualcosa di quello che aveva detto non la convinceva del tutto e la incuriosiva ancora di più.
    “Chi non c’era, Montague?” domandò con un tono più tranquillo ma sempre fermo. “Dalla Ghiacciaia è stato portato via qualcuno? Una donna? Eravate molto uniti?”
    Ci mancava solo di scoprire che quello era il padre dei due gemellini, e avrebbero completato l’allegro quadretto familiare nel modo peggiore possibile.

    #5929
     Meeme 
    Partecipante

    GANT e NIRAI
    Wallach alzò le spalle alle occhiate dei due. “Non credo sia possibile far uscire qualcuno dalla Ghiacciaia, solitamente i sopravvissuti sono pochi e vengono rispediti ai loro precedenti padroni. Montague è stato allontanato, il suo padrone non l’ha voluto indietro. Muad’Dib lo ha preso con sé quando nessuno lo voleva… Lui ed altri reietti come lui.” spiegò l’uomo grattandosi la barba bruna.

    Montague del resto non sembrava più essere in grado di lavorare.
    “Lei non c’era… lei non c’era…” Mormorò il poveretto incapace di controllare le lacrime. “Lei… non era reale… era un’immagine… una farfalla davanti agli occhi stanchi… Lei…” Si accucciò proteggendosi il corpo e prese a singhiozzare.
    Wallach sospirò. “Mi dispiace, credevo potesse esservi più utile di così.”

    TINUVIEL
    “Grazie per la magnanimità, sorellona! Ma ti prego, non ti risparmiare troppo con il sarcasmo! È divertente veder impallidire tutti i presenti davanti ai tuoi racconti sconci!” Commento Isilmir con un grande sorriso mentre il gemello Ellemire continuava a recitare la parte di quello sempre di cattivo umore.
    “Andiamo a ritirare i nostri abiti, ci incontreremo al palazzo di famiglia, nostra madre vorrà istruirci a tutti e tre riguardo le nuove alleanze e via dicendo!” Concluse Ell sperando di non arrivare in ritardo.

    Tinuviel salutò i due gemelli e recuperate le sue cose iniziò a prepararsi, era vero quello che aveva detto Ell riguardo la loro madre, lei voleva sempre istruire gli altri su tutto, ma questa volta conoscere simili cose si sarebbe rivelato molto utile.

    #5936
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    va bene, se volete useerò un pò di sarcasmo, non tanto, e narrerò una delle mie avventure amorose” cercando di trattenersi il più possibile perché sapeva benissimo che se avesse iniziatò davvero poi sarebbe stato molto MOLTO difficile fermarsi, ed aveva davvero promesso alla madre, non aveva intenzione di rompere la parola data *oh dei Ellemire e davvero da coccole quando finge di essere serio e infastidito*.
    bene, allora a dopo fratellini” finalmente Tinviel avrebbe potuto scoprire qualcosa di più su quello che stava succedendo nella sua città fra assassini, rivoltosi e divisioni fra i padroni sperava che Torvae riuscisse a sopravvivere il più intatta possibile e con condizioni più eque, insieme alla sua famiglia.

    Preparandosì Tinuviel trovo finalmente il tempo e l’occasione per un bel bagno con i suoi sali preferiti e tutto il necessario *è molto che qualcuno non mi tocca, compreso me stessa… se lei fosse qui* Naltaniel o Nirai non era del tutto sicura, ma aveva davvero bisogno di rilassarsi ed immergendosi nell’acqua calda della vasca fece scivolare una mano fra le gambe.

    Dopo essersi soddisfatta, asciugata e cosparsa di creme profumate iniziò a sistemare gli abiti e gli accessori comprati, scegliendo qualche gioiello fra la sue collezione personale.
    Tutti pezzi di sua creazione o doni dei fratelli, gli unici non forgiati dalle sue mani che Tinuviel indossasse, di certo non intendeva abbassarsi ad indossare creazioni di qualità inferiore e nessuno poteva competere con loro.

    Indossò l’abito, preparò i capelli con la migliore acconciatura da damina che aveva elaborato per i suoi spettacoli intrecciando le ciocce attorno alle rose private delle spine. Una volta pronta, sperando di non averci messo troppo tempo come temeva, andò ad incontrare la madre ed i fratelli ed avrebbe avuto le prime informazioni che le servivano.

    sperò mi abbia trovato un buon appuntamento ma se è Lord Sirion rischio di riderle in faccia, non che mi dispiaccia dover danzare e conversare con lui*

    #5937
     Elan 
    Partecipante

    Nirai sospirò. Stavano perdendo tempo inutilmente e le stava venendo anche un gran mal di testa. Senza contare che quel nano si stava rendendo oltremodo ridicolo…
    Come se non bastasse Montague…

    “Nel suo caso il padrone non l’ha rivoluto, ma in altri quindi li riprendono al loro servizio? Anche se finiscono ridotto in queste condizioni?” se solo avessero avuto una speranza di qualcuno la chi mente era stata un po’ meno devastata, forse avrebbero potuto ottenere qualcosa di più.
    Montague non sembrava in grado nemmeno di capire dove si trovasse.

    “Mi dispiace Montague.” disse sincera, alzandosi, mentre ancora guardava l’uomo. Le faceva pena il modo in cui era stato ridotto.
    “Non so chi sia questa lei di cui stai parlando, ma mi dispiace che non ci fossero. Forse se ci fosse stata saresti stato meglio anche tu…”
    Era davvero dispiaciuta per le condizioni in cui si trovava l’uomo. Per quanto fosse un umano. Nemmeno lei sarebbe mai arrivata a tanto.

    Sì riscosse un attimo, come se solo in quel momento si fosse ricordata che c’era Wallach nella stanza, e gli lanciò un’occhiataccia quasi a sfidarlo di fare battutine come al solito.
    “Spero che Lord Sirion abbia avuto più fortuna di noi. Altrimenti sarà una ricerca molto lunga.

    #5977
     Meeme 
    Partecipante

    GANT e NIRAI
    Wallach si avvicinò a Montague e lo sollevò in braccio come un bambino mentre piangeva. L’uomo era magro e denutrito, ma Wallach si dimostrò comunque dotato di buona forza per riuscire nell’impresa di portare un uomo in braccio via da lì.
    ”Le strade potrebbero non essere così sicure per lui e preferisco scortarlo di persona.” si giustificò l’uomo tatuato per minimizzare quella gentilezza. ”Non so quanto ancora vi fermerete in città, ma mi farò vivo io con Lord Sirion per ottenere la mia ricompensa.” Ammiccò in direzione di Nirai con uno sguardo malizioso che lasciava molto poco all’immaginazione. Si allontanò prima di venire massacrato dalla felinide ed indicò loro una via sicura per tornare verso il centro di Torvael.

    Gant e Nirai tornarono in locanda un po’ abbattuti e trovarono Lord Sirion vestito in modo elegante e pronto per una serata di gala. ”Sono stato convocato dai nobili della città e devo partecipare ed un ballo con banchetto. Purtroppo le mie ricerche sono state infruttuose, ma spero di riuscire ad ottenere qualche informazione alla serata di gala. Era seccato, ma vedeva quel dovere come un modo per ottenere notizie utili sui due gemelli. ”Dama Tinuviel mi accompagnerà, sua madre è una donna influente, ma ho avuto l’accortezza di poter invitare anche voi due come valletti in caso vogliate seguirmi.” L’elfo era preparato ad ogni eventualità, ma in realtà il nano e la felinide potevano anche evitare quella serata e dedicarsi ad altro.

    TINUVIEL
    Tinuviel si preparò con molta cura, anche troppa cura rispetto ai suoi nuovi standard di avventuriera, ma la situazione richiedeva quel sacrificio e soprattutto la barda non voleva sentire gli urli di sua madre fino agli Abissi del Mondo conosciuto.

    Elinlind Ionnathitil non era elfa da far aspettare più del necessario. Tinuviel rischiò l’incenerimento quando si presentò con quei pochi minuti di ritardo. Sua madre era come sempre magnifica in un vestito dorato con riflessi bronzei e la sua pettinatura un qualcosa di così elaborato che sarebbero servire ore per scioglierle i capelli.
    “Ero quasi tentata di sguinzagliare i segugi per andarti a recuperare.” Esordì altezzosa, doveva aver pensato che la figlia scappasse sul più bello, si sistemò una pelliccia bianca sulle spalle nude pronta ad entrare in carrozza. “Lord Sirion Firebrother ti accompagnerà al ballo, ma il tuo appuntamento non è lui.” specificò sua madre con orgoglio. “Il tuo appuntamento è Lord Caleb Earthshield, Quarto Padrone di Torvael!” Gonfiò il petto pavoneggiandosi perché doveva aver chiesto chissà quali favori per ottenere quel nome. “ Non ha ancora moglie e ti prego, non farmi pentire per averti dato questa ghiotta occasione di approfondire i rapporti con lui. E per approfondire specifico un matrimonio, non rapporti occasionali di varia natura.” Arricciò il naso, sua madre non pronunciava mai la parola “sesso”, era una delle sue parole proibite insieme a tante altre che Tinuviel, invece, usava spesso.

    “Tuo padre ed i tuoi sciocchi fratelli sono già alla festa, noi donne dobbiamo arrivare in ritardo e farci desiderare.” Era un’altra delle stranezze di sua madre, voleva farsi sempre attendere dagli uomini. “Sei pronta, mia cara?”

    #5990
     Elan 
    Partecipante

    Tempo sprecato. Tanto, tantissimo tempo sprecato.
    Nirai sbuffò quando uscirono da quella casa sgangherata. Non avevano ottenuto le informazioni che servivano, e ora si sentiva anche maledettamente malinconica. E, come se non bastasse, le occhiatine di Wallach avevano il potere di farle perdere la calma.
    “Lo trovi in locanda. Per quanto sia stato un aiuto assolutamente inutile il tuo, ubriacone.” rispose acidamente.
    Non che ce ne fosse un vero motivo, non aveva fatto niente di male quella volta. Gli voltò le spalle per andarsene prima che potesse rispondere. Se Gant l’avesse seguita o meno, non era un problema suo.

    Stava già pensando a come riferire il fallimento a Sirion, quando lo vide vestito elegante di tutto punto. Ci mancava solo il balletto.
    “Grazie del pensiero, io passo.” non avrebbe fatto da valletto a chicchessia, e tantomeno aveva voglia di passare la serata circondata da nobili spocchiosi e potenzialmente maniaci pervertiti. Aveva visto quanto bastava degli elfi di quella città maledetta.
    “Me ne starò qui in locanda o farò un giro a caso. Vi auguro di divertirvi.”
    Almeno, magari, Sirion si sarebbe distratto dai suoi problemi. Poteva essere una cosa positiva, almeno per lui.

    #5992
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Tinuviel scoprì di averci davvero impiegato troppo tempo a prepararsi, anche quei pochi minuti di ritardo dovevano sembrare uno dei peccati peggiori agli occhi di sua madre sempre perfetta, nell’asciugarsi ed imbellettarsi avrebbe dovuto tener conto del tempo passato con le dita dentro di se ma ormai era fatto, Elinlind doveva accettare che a volte certe cose avevano bisogno di più tempo del previsto ma non aveva certo intenzione di dirle che sua figlia avrebbe potuto partecipare ad un gala formale mentre era assurdamente eccitata, rischiando di rovinare tutto cercando di portarsi a letto qualche elfa dagli occhi di smeraldo, perché oggi le sembrava un giorno da ragazza con occhi di smeraldo come Naltaniel.

    “ho solo passato un pò troppo tempo nella vasca, mi mancavano i miei sali preferiti.” le rispose guardinga trattenendo la lingua per evitare una delle sue battutacce volgari che infastidivano tanto quell’elfa che una volta cacciava mostri nelle foreste *uno dei pochi membri della famiglia che non godo a provocare* o far trapelare qualcosa su quello che aveva davvero fatto per perdere tempo “madre voi invece siete sempre magnifica e perfetta” oh se lo era.

    Fortunatamente sua madre non era una teatrante come lei ed aveva evitato di usare una pausa drammatica durante l’annuncio su Lord Sirion, la coincidenza avrebbe smantellato l’autocontrollo di Tinviel con una velocità smodatamente fastidiosa.

    il quarto padrone?” poi apri e chiuse la bocca un paio di volte *il quarto padrone, mi ha trovato un appuntamento con il quarto padrone! per tutti gli dei elfici, nanici e di qualche altra razza a caso come ha fatto ad organizzare una cosa simile? certo sono un gran bel pezzo d’elfa ed un ottima artigiana ma riuscire in un impresa simile in così poco tempo deve aver richiesto molti sforzi e sacrifici politici* .

    Dopo quello Tinuviel restò senza parole, completamente stupita, Lord Caleb era certo elegante e affacinante almeno nell’aspetto, non sapeva molto del suo carattere oltre al suo desiderio di migliorare il trattamento dei non elfi, e questo era certo un grosso pro per un eventuale relazione di qualunque natura sarebbe stata, probabilmente avrebbe finito per cedere ed igoiare il rospo *oh dei la mia mente mi odia*.

    non temere madre userò i miei modi migliori attorno al Quarto, forse troverò quello che ho cercato da…” si fermo prima di dirlo una parte di lei sperava che sua madre avesse visto giusto, un altra che si sbagliasse ed una terza voleva solo sapere cosa stava succedendo e ritrovare i gemelli scemi per legarli da qualche parte in modo completamente non erotico e fare a fette qualcuno magari i responsabili della morte del fratello di Lord Tirion e si sarebbe divertita davvero molto ad affondare la spada e la lancia in quei bastardi per sentire le loro urla ed il loro terrore “dalla fine del mio primo ed unico rapporto non occasionale che probabilente non avete mai approvato“. Ed era tentata di usare una di quelle parole probite maaaaaa no, non oggi almeno.

    Ovviamente, una dama deve sempre farsi attendere per lasciarsi desiderare e tutto il resto “sì, sono pronta” credeva almeno *spero vada tutto bene*.

    #5993
     Mordoth 
    Partecipante

    Mal comune mezzo gaudio, anche Sirion non aveva cavato un ragno dal buco. “Anche la nostra ricerca non è servita a molto.” Disse il nano, raccontando poi brevemente quanto scoperto visto che la pelosa preferiva mordersi la lingua.
    Gant ridacchiò quando Nirai disse di voler rimanere in locanda. “In effetti, qualcuno deve rimanere a consegnare la ricompensa al tuo amico.” Ogni allusione era palese dalla risatina del nano, che voleva divertirsi a punzecchiare un poco la sua compagna permalosa.
    “In quanto a me, vengo volentieri a far da valletto!” Un sorriso a pieni denti comparve in mezzo alla fua folta barba. Gli occhi illuminati e roteanti a destra e a sinistra come quelli di un bambino che immaginava una marachella da fare. D’un tratto portò una mano alla bocca e guardò di sottecchi attorno a sè facendo ohohoh!
    “Sì, sì… vengo proprio volentieri Lord Sirion. Dove posso procurarmi qualcosa di adatto da mettere?”

    #5996
     Meeme 
    Partecipante

    GANT
    Lord Sirion sospirò. “Troveremo qualcosa di adatto…” E Gant non riuscì ad opporsi mentre alcuni servi lo stringevano in un abito da cerimonia con le maniche a sbuffo. “Evitiamo gli scandali, potrebbe essere pericoloso e non potrò proteggervi in caso di insulti molto gravi a qualche nobile.” specificò prima di uscire con il nano come seguito. Nirai preferì allontanarsi e l’elfo non se ne stupì, anzi, sembrava sollevato visto il carattere poco diplomatico della felinide.

    Saliti in una carrozza raggiunsero la dimora nobiliare di uno dei Cinque Padroni, in particolare il Terzo Padrone, confidò Lord Sirion, organizzatore di quel evento mondano. “Il Terzo Padrone, Lord Yassiel Moonlight, non fa mistero della sua distensione nei confronti dei non-elfi, cerchiamo di non mostrarci troppo entusiasti per questa cosa, altrimenti gli altri Padroni potrebbero impedirci di investigare sui miei presunti nipoti.” Lord Sirion era piuttosto nervoso, era troppo tempo che non partecipava ad un evento mondano.

    Dama Tinuviel li raggiunse sul luogo, magnifica nel suo abito all’ultima moda con pettinatura annessa, l’anticamera della dimora del Terzo Padrone era grande più di una casa di una famiglia normale ed il lusso si sposava bene con gli addobbi preparati per l’occasione. “Ci sarà prima un breve aperitivo, poi musica e danza, dopo una cena vistosa ed infine i balli più importanti. Come mio valletto non potrete allontanarvi da me, ma mangerete con la servitù della casa.” E questo per Gant poteva significare qualche notizia utile alla loro indagine.

    NIRAI
    La Felinide tirò un sospiro di sollievo notando che nessuno la fermò mentre usciva dalla locanda; non aveva un luogo dove andare, ma preferiva vagare senza meta che partecipare ad una serata mondana in cui tutti l’avrebbero guardata come una bestia rara.

    La città di Torvael sembrava spenta al pomeriggio inoltrato, i mercati stavano chiudendo e gli sguardi dei non umani erano sempre gli stessi: spenti, tristi e senza speranza. Avevano tutti in comune quegli occhi disperati e lei era fortunata a non essere nata lì.
    Non aveva molto da fare e nessuno sembrava interessato a lei, non che le dispiacesse un po’ di solitudine dopo quello che aveva passato, ma c’era ancora da definire il pagamento di Wallach e se da una parte era una faccenda che riguardava solo Lord Sirion, la felinide aveva il timore di dover essere lei il pagamento per i servigi dell’ubriacone e non lo avrebbe permesso.

    TINUVIEL
    Sua madre storse il naso sentendo la figlia nominare la sua “relazione”, doveva essere davvero lieta che fosse finita. “Ti voglio magnifica ed affascinante. Unire la nostra famiglia sotto il blasone di uno dei Padroni sarebbe una vera benedizione per me. I tuoi fratelli sono inadatti a meno che uno dei due non riesca a corteggiare Dama Rosaline Wisewill, la nuova Quinta Padrona.” Sembrava una speranza vana.

    Tinuviel raggiunse la dimora del Terzo Padrone, colui che ospitava quella particolare serata, il palazzo era magnifico, lussuoso ed elegante e trovò ad attenderla Lord Sirion in compagnia del nano Gant, tirato a lucido per l’occasione.
    Sua madre le sfiorò delicatamente un braccio per richiamare l’attenzione della figlia. “ Non perdere troppo tempo con Lord Sirion, è caduto in disgrazia con la morte di suo fratello, ormai il potere della sua famiglia è quasi nullo. Concentrati sul Quarto Padrone e stai lontana dai tuoi decerebrati fratelli!” concluse speranzosa entrando come una regina e dirigendosi subito verso un gruppo di amiche di lunga data.

    Lord Sirion sorrise a Tinuviel entrando a sua volta. “Ci sarà prima un breve aperitivo, poi musica e danza, dopo una cena vistosa ed infine i balli più importanti.” Spiegò con voce tranquilla e diede istruzioni a Gant su dove dirigersi durante questo programma mondano. Tinuviel, invece, era libera di esplorare la dimora in tutta sicurezza e magari di cercare qualche bellissima elfa dagli occhi di smeraldo…
    In fondo non aveva promesso a sua madre di non consumare qualche rapporto occasionale prima di farsi corteggiare dal Quarto Padrone…

    #5997
     Elan 
    Partecipante

    Finalmente un po’ di pace e solitudine! A Nirai quasi non sembrava vero, dopo tutto quello che era successo…
    La sola idea di poter andare ad un maledetto ballo le faceva rizzare tutti i peli della coda. Quegli elfi erano pazzi, pervertiti e terribilmente ipocriti, e non voleva averci nulla a che fare. O per lo meno, il meno possibile.
    Per fortuna che Lord Sirion non era – o per lo meno non sembrava – come loro.

    La Felinide sospirò.
    Aveva sempre rispettato gli elfi, ma con quello che aveva visto, non le sembravano poi tanto migliori degli umani…

    A quel pensiero, storse il naso mentre Wallach e l’idea del suo pagamento le tornava alla mente. Maledetto umano ubriacone.
    Non le era piaciuto il suo sguardo né tantomeno il suo tono. Qualsiasi cosa avesse in mente su di lei doveva mettere bene in chiaro che non era un oggettino da poter chiedere a chicchessia.
    Non che l’idea di tornare da lui le facesse fare i salti di gioia – già immaginava le battute, e sferzò l’aria con la coda al pensiero – ma era meglio quello che subire l’umiliazione di essere chiesta come pagamento…

    Sbuffando di nuovo, continuò a vagare un poco per cercare di ritardare il più possibile quello che si era messa in testa di fare.
    Quindi, alla fine, tornò sui suoi passi. Non aveva senso perdere altro tempo: prima si fosse tolta il pensiero, meglio sarebbe stato.

    #5998
     Meeme 
    Partecipante

    NIRAI
    Nirai preferì togliersi subito quel sassolino dalla scarpa perché rimuginarci in eterno non avrebbe portato a nulla di buono. Ricordava come raggiungere la dimora dei bambini, seguendo un passaggio nascosto che ricordava bene, ed una volta lì, chiedendo di Wallach, i ragazzini le indicarono un’altra casa in zona.

    Doveva essere uno dei molti rifugi che l’umano utilizzava per far perdere le sue tracce, la Felinidi non avrebbe mai trovato quella catapecchia senza le giuste indicazioni. L’interno della casa era deserto e lasciato all’incuria, ma il bambino che le aveva spiegato come raggiungere quel posto le aveva anche sussurrato che doveva scendere di sotto per trovare l’umano. La ranger trovò un piccolo interruttore che apriva una botola e calandosi giù raggiunse il vero rifugio dell’umano. Era stata silenziosa e guardinga, ma in quella specie di cantina nulla sembrava pericoloso. L’ambiente era povero, ma pulito e lei udì del rumore provenire da una delle piccole stanze che formavano la cantina.

    Seguì il rumore, superò una porta socchiusa e venne investita da un tepore piacevole dovuto al vapore. Wallach si trovava lì, immerso nell’acqua calda di una piccola pozza naturale scavata nella roccia viva, completamente tranquillo e rilassato si accorse di Nirai solo quando lei entrò incurante di trovarlo in quelle condizioni. Sorrise tirando indietro i capelli neri e senza alcun pudore si alzò restando nudo di fronte a lei e dando alla felinide una panoramica completa dei suo muscoli bagnati e rilassati e della sua nudità. “Ti piace quello che vedi, ragazza?” La prese in giro recuperando un asciugamano da avvolgersi sulla vita. “Mi sarei fatto trovare vestito se avessi saputo di avere ospiti!”

    #5999
     Elan 
    Partecipante

    Lo sapeva, lo sapeva benissimo che andare lì sarebbe stata una pessima idea. Ma aveva voluto andare lo stesso, fregandosene del buon senso, e questo era il risultato.
    Bell’affare Nirai, proprio un bell’affare.

    “Niente che non abbia già visto.” rispose seccata.
    Non che fosse proprio proprio vero, visto che l’ultima volta lei era stata bendata per la maggior parte del tempo, ma non aveva importanza. Che pensasse quello che voleva, tanto niente di quello che avrebbe detto l’avrebbe salvata dalle sue battutine.
    Agitò la coda a disagio, senza farci troppo caso. Non provava vergogna davanti alla nudità, ma lui aveva il potere di metterla a disagio anche solo stando fermo lì immobile. Era fatto bene, e nemmeno lei avrebbe potuto negarlo.

    “Fai sempre in tempo a rimediare, in ogni caso.” fece notare, girandosi infuriata con se stessa per quei pensieri.
    “Non sono venuta qui per ammirare il tuo fondoschiena comunque. Si tratta del pagamento che hai intenzione di chiedere a Lord Sirion. Non so cosa passi per quella tua mente malata, ma scordarti di chiedere ME come pagamento. Non sono un oggettino alle dipendenze di Lord Sirion.”
    Disse quell’ultima parte tutta d’un fiato, a disagio.

    #6000
     Meeme 
    Partecipante

    NIRAI
    “Ed io che pensavo di essere irresistibile! Accidenti, ragazza, il mio amor proprio sta subendo un attacco con sgambetto!” Alzò le spalle ed ammiccò divertito. Doveva aver notato il suo disagio e questa cosa gli piaceva molto. “Tranquilla, micia, non ho intenzione di sventolarti l’attrezzo davanti agli occhi, se non vuoi…” Per lui era tutto un gioco e quel gioco lo divertiva da pazzi.

    Quando lei si girò fece spallucce e prese ad asciugarsi il corpo. Si avvicinò a lei e le fece cenno di sedersi per parlare mentre lui si strofinava i capelli. Recuperò un mantello da mettersi addosso e fece una faccia offesa sentendo il motivo per cui era venuta da lui. “Nirai, capisco che tu abbia una pessima opinione di me… Ma non sono uno schiavista e non voglio chiedere a Lord Sirion niente che abbia a che fare con te. Stai tranquilla.” Le sorrise, un sorriso più dolce. “Ed ora che ti sei assicurata di questo puoi andare via da qui tranquilla e felice! Questo povero ubriacone non ti importunerà ancora.”.

    #6001
     Elan 
    Partecipante

    “Puoi sventolare quello che vuoi dove vuoi, finché lo tieni distante da me.” Già era nervosa di suo, quel tipo poi aveva il potere di farla innervosire ancora di più, solo che parlando.
    Possibile che riuscisse a trovare tutto così maledettamente divertente?!? Era forse quella la cosa che la seccava più di tutte…
    “E smettila di chiamarmi micia!!” esclamò con un basso ringhio. Non lo sopportava. Come se qualcuno avesse chiamato un gatto “gatto”. Era stupido, e sminuente e…
    Sbuffò.
    In realtà sapeva benissimo che era il fatto che fosse lui a chiamarla così a darle fastidio.

    Accettò di sedersi di malavoglia, e solo perché voleva chiarire quella questione al più presto.
    Però la usa risposta la lascio oltremodo senza parole. Ma proprio letteralmente, si voltò a guardarlo come se avesse visto un fantasma.
    Alla fine scosse la testa, basita. Se possibile, era ancora più a disagio di prima.
    “Spero per te che non sia solo un maledetto trucco.” fu l’unico commento che riuscì a fare, che doveva essere acido e scontroso nella sua mente, ma che suonò un po’ più tranquillo del solito.
    Perché diamine doveva sorriderle in quel modo?!?
    “Non sarai uno schiavista, ma ti diverti fin troppo a fare… Qualsiasi cosa tu faccia… Per non dubitare delle tue intenzioni.”

    Non sapeva nemmeno perché si stesse giustificando, né per quale dannato motivo si sentisse a disagio a venire congedata in quel modo, come se si sentisse in torto, o in difetto. Non era stata lei ad iniziare tutto quello, maledizione!
    Distolse di nuovo lo sguardo e si morse un labbro.
    “Sei uno strano individuo… Wallach.” fu uno sforzo immenso chiamarlo per nome, e agitò la coda ancora più a disagio di prima.
    “Forse non sei una persona così pessima. concesse, incerta.
    Sentiva come se dovesse dire qualcos’altro, ma non sapeva nemmeno lei cosa.

    #6002
     Meeme 
    Partecipante

    NIRAI
    Wallach fece spallucce. “Mi piace essere sottovalutato o considerato un uomo estremamente superficiale. La gente non si aspetta niente da me ed io posso muovermi indisturbato in una città ostile a quelli della mia razza.” Ammise rinunciando a sistemarsi i capelli. “La storia della mia vita, tesoro. Dubitano di me, non mi prendono sul serio ed io posso nascondergli sotto gli occhi molte cose.” Indicò quel posto con orgoglio. “ La mia tana, il rifugio dei bambini, la casa dei rifugiati e molte altri posti segreti.” Ammiccò di nuovo. Era il tipo d’uomo che non se la prendeva mai per gli insulti ricevuti.

    “Facciamo così… niente più Micia, se niente più ubriacone… ci stai?” Le porse una mano per siglare un patto con una stretta. “Ed anche se non mi dispiacerebbe rotolarmi con te qui per terra, ho cose più importanti da chiedere al vostro Lord Sirion, credimi! Gli umani non ti piacciono, ma da me non hai nulla di cui preoccuparti, sono troppo stupido per poter pensare cose così intricate! Le mie ambizioni sono semplici!”

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