Da quello che mi pare di aver capito, Humans è una serie inglese prodotta da Channel 4, e dovrebbe essere un remake di un’introvabile serie svedese dallo stesso titolo. Essendo introvabile io non l’ho vista e posso solo giudicare la serie per quello che è senza fare confronti con la serie originale.

Ho visto questa serie per un motivo molto nobile, ovvero che la protagonista era Gemma Chan, attrice bella, brava e finora poco usata (personalmente io l’avevo vista solo in un episodio di Sherlock). E sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’altissima qualità dello show come personaggi, come trame, come ritmo narrativo. La premessa è semplice: esistono androidi (chiamati synths), macchine molto evolute (ma prive di una coscienza) che vengono usati per ogni sorta di lavoro domestico o servile. E alcuni di loro stanno, forse, cominciando a essere qualcosa di più di semplici macchine. Ambientata a Londra, la serie è una profonda riflessione sull’umanità, con un ottimo cast, non solo la protagonista ma anche Colin Morgan (Merlin), Katherine Parkinson (la madre, attrice relativamente sconosciuta), e William Hurt (Captain America: Civil War, AI, Hulk 2009, eccetera eccetera) di cui generalmente non sono un fan ma che qui è eccellente. La serie esplora i vari problemi del rapporto uomo-macchina da diversi punti di vista, dal poliziotto che non ne vuole sapere, alla famiglia che si trova a conviverci, all’investigatore della compagnia che ricerca “difetti di produzione” negli androidi.

Ultimamente si è parlato molto di Westworld, e la ragione per cui la serie non mi ha fatto impazzire è, prevalentemente, che Humans tratta tematiche simili, e, per quello che ho potuto vedere di Westworld, lo fa molto meglio. I difetti che posso trovarci sono tutti relativi: il ritmo è lento, non c’è molta azione, in un certo senso ricorda film come Ex-Machina o 2001, con un ritmo lento ma costante allo scopo di costruire tensione (che personalmente non è un problema, ma altri possono trovarlo noioso). Un esempio è l’eccezionale scena di apertura, che in una manciata di secondi e anzi con una singola, lenta carrellata ti immerge nel mondo senza una singola linea di dialogo (non l’ho trovata su Youtube e non la voglio raccontare per non rovinarla). Il solo difetto che posso trovare alla serie è quello di essere corta: con solo otto episodi per stagione le trame devono essere molto concentrate, cosa che non danneggia la serie (dato che ci sono degli sceneggiatori competenti che hanno incastrato bene tutto quanto) ma personalmente avrei preferito qualcosa di più diluito, specie considerando l’altissima qualità della produzione con un budget decisamente modesto (ovvero, detto come va detto: di più, voglio di piùùùùùù!! 😀 ).

Raccomando vivamente la serie a tutti gli appassionati di fantascienza, e anche a coloro che vogliono saperne di più sull’umanità in generale, è per me la serie di fantascienza migliore che c’è fuori al momento.

Voto: 9

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