Sono andato a vedere questo film senza alcuna aspettativa: sono generalmente deluso da Tim Burton, che a mio modesto parere non ha fatto un singolo film decente dalla Sposa Cadavere, ripetendo invece la sua solita formula con trame sempre più piatte e all’insegna del cliché. E purtroppo questo film ne è una tipica dimostrazione. Miss Peregrine dovrebbe essere un film su questa villa sperduta in Galles dove vivono dei bambini con poteri speciali e ogni giorno il tempo viene riavviato. Un concetto di base carino per introdurre un mondo magico (*coff coff* X-Men! *coff coff*) in cui c’è un gran cattivone che è un mago dai mistici poteri che vuole conquistare il mondo (*coff coff* Voldemort! *coff coff*). Il protagonista viene da una famiglia infelice (*coff coff* Ogni-eroe-giovane-mai-visto-prima *coff coff*) con un padre che lo bistratta e un nonno che gli racconta le storie (*coff* la storia fantastica *coff*). Insomma, diciamo che la trama non è particolarmente originale. Il punto forte del film è la rappresentazione visiva dei vari poteri e la casa stessa dove vivono i mutanti bambini speciali: è a metà strada tra lo stravagante e l’inquietante, con Eva Green (Miss Peregrine) che ci dà quel tocco di follia senza però essere eccessivamente sopra le righe. Quando il film è in quell’ambiente lì, è anche guardabile.

Il problema è che ci rimane poco (tipo quindici-venti minuti in un totale di due ore): la prima ora viene spesa a parlare del protagonista (Jack, interpretato da Asa Butterfield), che è noioso, poco interessante e senza alcuna qualità che lo renda anche solo un minimo simpatico. Guardando il recente Rogue One mi era venuto da pensare che la protagonista dovesse essere sviluppata meglio: ora che ho visto questo film mi sono ricreduto, perché al confronto Jyn Erso è un capolavoro di personaggio. E francamente non capisco questa mania che Tim Burton ha di descrivere i propri personaggi protagonisti (stessa cosa con Alice) in negativo: Jack non è sociale, non ha una vita, non è come gli altri, ecc ecc. Il che però lascia una domanda fondamentale: quindi, chi è? E il film non risponde a questa domanda: anzi, il nonno è un personaggio nettamente più interessante (interpretato da Terrence Stamp), tanto che avrebbero dovuto incentrare il film su di lui (ed evitarsi così anche una romance che dà una nuova definizione al termine incesto).
L’ultima parte del film è dove i numerosi cliché vengono cotti a puntino, con scene chiamate dal minuto due: nonostante tutto riesce comunque ad essere più divertente di quell’inizio così lento, ed è in buona parte merito di Samuel L. Jackson, che fa il cattivo (ed è, tra l’altro, l’unico attore di colore del film). Il buon Maestro Windu è stavolta piacevolmente sopra le righe ed è anche un personaggio pieno di brio, cosa che rende il finale molto più piacevole da vedere, anche se non migliora di molto la qualità complessiva.

In conclusione, un filmetto con qualche trovata visivamente interessante ma nel complesso molto poco da dire. Peccato perché Tim Burton sarebbe anche un regista competente, se non si fa prendere la mano. Consiglio di saltare il film a piedi pari e non andarlo a vedere, se volete andare di nuovo al cinema, tornateci per Rogue One.

Voto: 4.5

3 commenti
  1. Elan 7 anni fa

    Confesso… non sono andata a vedere il film XD
    Però ho letto il libro (mi incuriosiva la storia ed ero ultimamente troppo delusa da Burton) e, devo dire… da quello che mi hanno detto, il film migliora quello che nel libro fa veramente piangere dalla noia.
    La storia originale credo voglia essere una sorta di wannabe-horror, ma non mette pathos, il mocciosetto protagonista è noioso e odioso e anche i bambini speciali sono… sciapi…

    Insomma, tutto questo per dire che sto giro magari Burton ha colpa solo a metà ^^ E anzi, ha rivalutato il personaggio di Miss Peregrine grazie ad una sempre splendida Eva Green (visto che, anche quella, nel libro sembra una wannabe-McGranitt uscita male XD)! Il vero colpevole è l’autore del libro XD

  2. Autore
    Ilmarien 7 anni fa

    Ok, forse effettivamente l’autore del libro ha delle colpe, ma in questo caso valeva veramente la pena di adattarlo a film? Voglio dire, è vero che ultimamente Hollywood sta adattando a film anche la pubblicità dei rotoloni Regina (non perdetevi Stanley Tucci nella sua indimenticabile interpretazione del pezzo di cartone al centro! 😀 ), ma è anche vero che Tim Burton non ha nessun bisogno di legarsi a progetti del genere, il suo nome in genere basta e avanza per creare aspettativa (e quindi cash) al botteghino. E se il risultato finale dev’essere questo, preferirei un progetto originale, o almeno qualcosa al livello di Big Fish o della Sposa Cadavere.

  3. Elan 7 anni fa

    Sono assolutamente d’accordo XD
    Credo infatti che sia stato più che altro un modo per dare visibilità al libro (che è piuttosto recente, del 20119) piuttosto che un vero e proprio stimolo per Burton!

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