Star Trek Discovery è il tentativo di rilanciare Star Trek per la televisione in modo simile a quanto è successo a livello cinematografico con i nuovi film di J.J. Abrams, concentrandosi sugli aspetti avventurosi e abbandonando la narrazione episodica per svolgere invece una singola trama nel corso dell’intera stagione. Uscita l’anno scorso, ha attirato giubilo e odio nei fan in quasi egual misura, con l’eccezione delle uniformi, che invece sono state universalmente lodate 😀

Comincio in positivo parlando bene della premessa: c’è una chiara protagonista femminile (Michael Burnam, interpretata piuttosto bene da Sonequa Martin-Green) e due co-protagonisti, Saru (interpretato da Doug Jones) e Sylvia Tilly (interpretata dalla giovane e brillante Mary Wiseman). Se nelle vecchie serie il focus era sul capitano e sull’equipaggio, qui il focus è spostato sui personaggi più che sul loro rango, e per quanto i capitani Gabriel Lorca (interpretato da Lucius Malfoy, ehm, volevo dire Jason Isaacs 😀 ) e Philippa Georgiou (interpretata da Michelle Yeoh, quella de La tigre e il dragone) siano senza dubbio personaggi importanti, le loro personalità sono meno approfondite degli altri. Personalmente ho trovato questo approccio eccellente, non posso che dirne bene, è una perfetta mescolanza di vecchio e di nuovo e contribuisce non poco alla tensione narrativa in molti episodi.

Purtroppo il resto non è altrettanto azzeccato: l’impressione generale della prima stagione è di semi-competente mediocrità. Sembra quasi che i creatori della serie abbiano voluto appagare tutto e tutti, finendo per creare contraddizioni stridenti. Tornando per esempio al discorso dei personaggi, la protagonista è, come ho detto, un personaggio ben impostato ma sviluppato come la ‘donna forte’: questo contrasta fortemente con quello che succede nel corso dei vari episodi, dove lei è costantemente (e dico costantemente) succube di figure più forti. Un altro esempio può essere quello degli effetti speciali: la serie è visivamente impressionante (complessivamente c’è una più che discreta fotografia), la computer grafica è estremamente ben fatta (considerando il budget limitato), ma (sempre per non fare le cose troppo bene) il nuovo look dei Klingon è brutto, ma brutto forte. Intendiamoci, il look da TNG, ovvero il crestone (link: https://it.wikipedia.org/wiki/Worf ) , non era la quintessenza della bellezza, ma almeno dava la possibilità agli attori di essere espressivi: qui hanno questo ingombrante mascherone che impedisce qualsiasi emozione, per cui hanno sempre la stessa faccia, anche quando alcuni degli attori fanno, al di là di ogni ragionevole dubbio, del loro meglio (qui ci sono alcune immagini per darvi un’idea, anche se non rendono del tutto la monolitica monoespressività: https://trekmovie.com/2017/07/29/star-trek-discovery-actors-talk-working-alongside-klingons/ ) .

Inoltre, qualcuno mi può spiegare come mai la serie si svolge dieci anni prima della serie originale? Crea innumerevoli problemi di continuità, specialmente con lo stato della tecnologia: questo è il ponte di comando della serie originale (https://langintro.com/tripreports/vegas_aug_2015/aug09_10.html ) e questo è il ponte di comando in Discovery (https://www.popularmechanics.com/culture/tv/a16567632/star-trek-discovery-episode-14-the-war-without-the-war-within/ ), sono veramente due gocce d’acqua *alza il cartello con scritto “Sarcasm”*. Inoltre, tralasciando l’aspetto visivo, la tecnologia con cui loro lavorano crea una quantità folle di problemi di continuità interna delle varie serie (che, nell’ambientazione, sono tutte venute dopo Discovery), se non altro perché nonostante abbia alcuni problemi, è comunque una tecnologia relativamente sicura e funzionante, specialmente in ambito militare. Infine, è noto che la serie originale, girata negli anni Sessanta, utilizzava ologrammi e computer grafica a non finire *alza nuovamente il cartello di cui sopra*. E situare la serie dopo, tipo verso la fine di Deep Space Nine (quando, tra l’altro, c’è un’altra guerra contro i Klingon) non sarebbe stato più semplice? E la risposta a questa domanda è purtroppo: assolutamente no, perché altrimenti non ci sarebbero centocinquanta riferimenti nostalgici, ce ne sarebbero centoquarantanove, e questo sarebbe un abominio! 😀

Mi rendo conto che questi possono essere considerati puntigli, ma la serie è costellata di problemi simili, e si accumulano, danneggiando non solo l’immersione ma anche quel senso caratteristico tipico dell’universo di Star Trek. La tecnologia sembra piuttosto diversa, ma anche le razze sembrano essere fisicamente e culturalmente diverse, estranee rispetto al canon stabilito negli anni Novanta. Per esempio, ed è solo uno tra tanti, l’utilizzo ‘curioso’ della fusione mentale vulcaniana, se avete visto la serie sapete cosa intendo, diciamo per evitare spoiler che “Senti la Forza, Michael!” non sarebbe stata una frase a sproposito 😀

Veniamo dunque alla trama e al suo progressivo svolgimento nel corso dei quindici episodi. Premetto che ci sono diverse buone idee da un punto di vista della tensione, con colpi di scena, sorprese, continui stravolgimenti, che rendono il tutto gradevole e tutto sommato non eccessivamente noioso. Mentre lo stai guardando. Perché nel momento in cui ti alzi dalla sedia, cominci a farti due domande e saltano fuori non solo i problemi ma anche la più completa e totale mancanza di originalità. Cercherò il più possibile di evitare spoiler importanti, ma devo parlare di alcuni aspetti che posso definire… problematici. Ora faccio un esempio specifico, e premetto che l’intera trama non è raccontata male (giusto per non sembrare troppo cattivo e ingiusto) e non ho spoilerato nulla di significativo: il malvagio Impero Galattico di stampo fascistoide è sul punto di controllare completamente la galassia, se non fosse per un gruppo di sparuti ribelli, i quali resistono alleando le varie specie aliene. Tuttavia il malvagio Impero in questione possiede una superarma, in grado di distruggere tutti i ribelli perché, come sappiamo e come direbbe il Gran Moff Tarkin (riferimento a Episodio IV completamente casuale e randomico), la paura terrà in buon ordine i sistemi locali. Se non fosse che i nostri intrepidi eroi conoscono la tecnologia di questa superarma e hanno trovato un punto debole che fa esplodere il tutto, restituendo la libertà alla galassia. Ora, a me suona familiare, anche se non riesco assolutamente a capire il perché *alza il cartello di cui sopra*: e per carità non è una brutta trama, è solo così palesemente riciclata che risulta ridicola 😀

E purtroppo i problemi di trama non si risolvono in corso d’opera: invece si aggravano nell’episodio finale. Non so cos’abbiano cercato di fare, ma devo ancora trovare qualcuno che cerchi perlomeno di difendere quell’ultimo episodio. Sarei curioso di sapere l’opinione di fan di Star Trek qui sul forum: quelli con cui ho parlato io hanno trovato la serie generalmente gradevole ma hanno universalmente detestato l’ultimo episodio. Detto questo, la mia personale opinione è che si tratti di problemi di trama generali che si accentuano nell’ultimo episodio, sono insomma difetti strutturali, in altre parole i nodi che vengono al pettine, ma c’erano sin dall’inizio.

Devo menzionare un ultimo aspetto, relativo alla già menzionata mancanza di originalità: guardando la prima stagione le idee veramente fresche sono assenti e onestamente limitate alla struttura dei personaggi incentrata intorno agli ufficiali invece che intorno al capitano. Da questo punto di vista c’è un contrasto nettissimo con The Orville, una serie di fantascienza (uscita in contemporanea a Discovery) che, pur omaggiando le vecchie serie di Star Trek, invece riesce a presentare idee fresche e nuove pur mantenendo la vecchia formula episodica (vedi recensione sul sito). In conclusione, hanno provato a cambiare le cose ma avrebbero dovuto cambiarle meglio e, in tutta franchezza, avrebbero dovuto probabilmente mantenere le vecchie tematiche di esplorazione e scoperta (come ha fatto in modo brillante la serie online Shield of Tomorrow, oltre alla già menzionata The Orville) invece di concentrarsi sul lato militare e mostrare troppe ‘guerre stellari’, se mi perdonate il facile quanto prevedibile gioco di parole 😀 Premesso questo, il prodotto è innocuo, gradevole e complessivamente abbastanza divertente, quindi ne consiglio la visione a patto che non ci pensiate troppo e che ignoriate i trent’anni di canon che finiscono vorticando nella tazza.

Voto: 5,5

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