Wonder Woman

Wonder Woman è parte dell’Universo cinematografico della DC Comics e narra le origini di Wonder Woman dopo la sua minuscola ma sfolgorante comparsa in Batman vs Superman. Personalmente sono stato molto deluso dall’universo cinematografico DC (composto fino ad ora da Man of Steel, il già nominato BvS: Dawn of Justice e da Suicide Squad), poiché hanno del buon materiale con cui lavorare ma che viene sprecato da registi incompetenti come Zack Snyder o da sceneggiatori incompetenti come David S. Goyer. C’è chi sostiene che Suicide Squad sia il migliore tra i tre, così come c’è chi difende Man of Steel, ma non fanno per me, sono film con personaggi pressoché inesistenti, trame convolute e insensate e colossali problemi di ritmo e narrazione che spezzano l’immersione in men che non si dica. Ed è un peccato perché diversi supereroi DC avrebbero anche cose interessanti da raccontare (non Superman, ovviamente, lui è solo noioso 😀 ) e altre volte le scene d’azione sarebbero anche memorabili (mi riferisco in particolare a Man of Steel e allo scontro nella cittadina, che è spettacolare nonostante l’orgia di sponsor 😀 ).

Wonder Woman è il primo film di questo universo cinematografico in cui posso onestamente dire di essere interessato, se non all’universo in sé per lo meno a rivedere il personaggio. Ed è anche un film decisamente migliore rispetto ai precedenti, costruito in modo sufficientemente coerente da creare immersione. Non è un film privo di problemi, e avrò modo di parlarne, ma diciamo che siamo comunque ad alcune galassie di distanza rispetto agli altri tre film come qualità. Innanzitutto, è importante notare come nell’anno 2017 la cinematografia DC abbia finalmente scoperto l’ultimo ritrovato tecnologico della pellicola: il COLORE 😀 Seriamente, dopo tre film in “grigio stinto” (termine tecnico per indicare non  il bianco e nero ma una pellicola troppo desaturata), i paesaggi blu/verdi di Temiskyra (l’isola all’inizio), sono una gioia per gli occhi, e il film spesso si ferma sui paesaggi, facendoti apprezzare le sfumature di colore (e ho anche apprezzato come il film giocasse con l’effetto, desaturando durante le scene in trincea, per esempio, ma tenendo comunque la protagonista con i colori reali). Il punto di forza del film sono i personaggi, in particolare la coppia Diana/Steve Trevor (interpretati da Gal Gadot e da Chris Pine, chiaramente trisavolo del futuro capitano dell’Enterprise 😀 ) : hanno un rapporto sincero e profondo, a tratti comico, a tratti commovente, oserei dire superiore a qualsiasi cosa la Marvel abbia messo in campo fino ad oggi (in termini di relazione sentimentale). Gal Gadot è decisamente in forma (in tutti i sensi, ha messo su dei muscoli), a volte un po’ sopra le righe (il nuooooo!!! alla fine mi è sembrato un fiiilo esagerato) ma comunque molto meglio di quando faceva Fast & Furious, e in lingua originale il suo accento, pur essendo pesante, lavora a favore del personaggio (viene da un’isola da qualche parte nel Medioriente, quindi ci sta che parli con accento mediorientale). Chris Pine è anche lui decisamente in forma, molto più simpatico qui rispetto a quando faceva il capitano Kirk. Il rapporto tra i due abbraccia tutto il film di Wonder Woman, e mi sento quasi di raccomandarlo solo per quello.

E ora veniamo alla trama: ribadisco che, alla luce di un confronto con i tre film precedenti, siamo davanti a una narrazione armoniosa e un ritmo relativamente uniforme, di nuovo ci sono stati giganteschi passi avanti in termini di qualità complessiva e fluidità dell’esposizione. E la trama è svolta correttamente più o meno per i primi cento minuti: dopo… diciamo, evitando spoiler, che ci sono alcuni problemi, più che altro dovuti a un appiattimento della trama a mio parere non necessario. Giusto per dare un’idea, pensate a un mish-mash tra Capitan America: The First Avenger e il primo Thor, però con dei personaggi sviluppati decisamente meglio. E ho anche apprezzato come Wonder Woman abbia preso alcuni degli elementi che funzionavano meglio dai film della Marvel (come ad esempio il dialogo brillante) e li abbia migliorati (per esempio le gag comiche, solo che contrariamente a Thor qui fanno ridere, o anche i compagni di Capitan America, qui caratterizzati meglio e nettamente più memorabili), e dandoci un respiro decisamente più epico.

Veniamo alle scene d’azione: anche qui ho notato un miglioramento rispetto ai film precedenti. Non sono un fan di Zack Snyder, come si può intuire, e le scene d’azione del film sono molto “snyderesche” per così dire. Tuttavia fanno egregiamente il loro lavoro… tranne la fine. Il primo scontro, la battaglia sulla spiaggia che si vede nei trailer, ad esempio, è sfolgorante: montato bene, svelto quanto basta ed estremamente coinvolgente. Altrettanto si può dire della battaglia in trincea, molto ben fatta come coreografia, ricostruzione storica e utilizzo dei superpoteri di lei. In tutta onestà, pensavo che quando lei si fosse messa a usare il lasso sarei scoppiato a ridere: invece no, usano i poteri di lei e le sue armi in modo intelligente e coinvolgente. La caratteristica prevalente di tutte queste scene d’azione è che sono in costante evoluzione: c’è tensione e succedono millemila cose diverse una dietro l’altra, in modo continuo ma non frenetico (se non fosse per l’uso occasionale del rallentatore, ricordano molto le scene di Mad Max: Fury Road). E questo è il problema principale dell’ultima sequenza, dove c’è troppo dialogo, succedono sempre le stesse cose (si danno dei pugni un po’ troppe volte, tra lei e l’antagonista saranno tipo sette o otto) e lo scenario non è niente di che, una massa di arancione in computer grafica. Insomma, forse non brutta ma certamente deludente rispetto al resto del film.

Insomma, complessivamente non c’è male, Wonder Woman è un film è divertente ed è per questo che mi sento di raccomandarlo, nonostante il finale sia un po’ traballante. Il solo fatto che abbia stabilito un nuovo record (101 milioni al botteghino) per un film con protagonista femminile diretto da una regista donna è di per sé un’ottima notizia, e non solo per l’universo DC o le donne nel mondo, ma per l’intero genere umano, perché il precedente record di incassi ce lo aveva 50 Sfumature di Grigio (già, 85 milioni) 😀

Voto: 8-

0 commenti

Lascia una risposta

© Le Torri di Frontiera 2024. View Changelog v3.0.9

Log in con le tue credenziali

o    

Hai dimenticato i tuoi dettagli?

Create Account