Non davo due soldi bucati a questo film quando era stato annunciato, visto che era successo poco dopo l’uscita di Dawn of Justice, la versione DARK (in maiuscolo e in grassetto 😀 ) nonché estremamente pretenziosa dell’universo DC. Ora, immaginatevi di essere in un vicolo buio e di venire assaliti da un gruppo di malfattori. Un umano con pantaloni verdi e maglietta dorata armato di pacchiano tridente viene a salvarvi e vi dice: “Non temere, ci sono io, Aquaman!”. Visto? è impossibile non ridere.

E tuttavia il regista e gli sceneggiatori di questo film erano perfettamente coscienti del fatto che è impossibile prendere sul serio qualcuno chiamato Aquaman, risultando in un film non particolarmente profondo o intellettuale ma decisamente divertente, e francamente il primo che faccia veramente concorrenza alla Marvel come livello complessivo di qualità e stile. Partiamo dagli attori: Jason Momoa è eccellente nel ruolo del protagonista Arthur Curry, interpretando perfettamente la parte del grande, grosso e… diciamo non particolarmente sveglio 😀 . Ed è supportato da una solida squadra di bravi attori, a partire da Amber Heard (che interpreta la co-protagonista Mera), la quale è una gradita sorpresa e spero faccia carriera, la storia d’amore tra i due mi ha fatto moltissima tenerezza. A seguire c’è Patrick Wilson come antagonista Orm, Nicole Kidman nel ruolo della madre Atlanna e Willem Dafoe nei panni di Vulko, maestro e tutore del protagonista. C’è perfino Jango Fett nei panni del padre Tom Curry (l’attore insiste a farsi chiamare Temuera Morrison 😀 ).

La trama del film è stata fortemente criticata per la sua eccessiva semplicità, e in un certo senso posso capire, specie rispetto alle trame più complesse della maggior parte dei film Marvel (Guardiani della Galassia ha una trama più complessa, che è tutto dire).

Eppure.

Eppure secondo me la trama è uno dei punti forti del film, proprio per la sua semplicità, e si, la ritengo migliore della trama di Guardiani della Galassia (1 e 2, come pure di quella di tutti i film di Thor, Hulk, Dr Strange e quasi quasi anche Age of Ultron). Perché è funzionale all’economia del film e dei personaggi, e a questa bizzarra ma divertente versione del ciclo arturiano (si, Arthur Curry, ci sono arrivato solo dopo un po’). In un certo senso mi ricorda Mad Max: Fury Road, dove una trama principale semplice ma funzionale accompagna diverse trame secondarie divertenti e ben impostate (in Aquaman sono diverse, tra la già menzionata storia d’amore, Black Manta, e la trama che coinvolge Tom e Atlanna). Inoltre, e questo va detto, nella sua diretta semplicità la trama è comunque rispettosa delle proprie origini arturiane, compresi gli aspetti morali della storia originale (c’è anche una citazione diretta di Excalibur, il film del 1981), che è molto di più di quanto non si possa dire di film recenti fatti sulla storia di Re Artù (per maggiori informazioni su questa inutile quanto superflua frecciatina vi invito a leggere la recensione del ‘me-ra-vi-glio-so’ King Arthur: The Legend of the Sword, presente qui sul sito).

E ora veniamo ai tre principali motivi per cui raccomando vivamente questo film. Il primo è la straordinaria bellezza dello spettacolo visivo: Aquaman è un film coloratissimo, con una continua inventiva degli scenari, dalla città sottomarina di Atlantide con le sue luci futuristiche, alle rovine spettacolari che sembrano prese da uno dei film del Signore degli Anelli. A questo si aggiunge un interessante uso di luci e ombre, pensato non solo per rendere il movimento di luci tipico dello scenario sottomarino (nel quale si svolge buona parte del film) ma anche per far risaltare in primo piano i personaggi. Il regista e gli sceneggiatori hanno dichiarato più volte che la loro intenzione era di creare un film molto simile a un anime, e devo dire che in questo ci hanno azzeccato in pieno. In particolare per la brillantezza delle scene d’azione: tutte le scene d’azione le ho trovate superiori alla media di ciò che i film Marvel hanno da offrire. Sono generalmente filmate in campi medio/lunghi, rendendo l’azione non solo fluida ma estremamente chiara e limpida da seguire, specialmente negli scontri con Orm e nello scontro in superfice.

Il secondo motivo per cui raccomando il film è il tono: il tono del film è di una commedia epica, decisamente sopra le righe, ma del tutto consistente nel corso dell’intero film. Il film è pieno di gente che urla il proprio nome prima di andare in battaglia, e di discorsi roboanti: c’è persino la colonna sonora che fa Zam-zam-zaaaaam!!!!! tutte le volte che c’è un cattivo in scena. Di nuovo, è uno stile che ricorda gli anime, o alcuni cartoni animati seriali (come, ad esempio, Ducktales o le Tartarughe Ninja, in generale cartoni televisivi degli anni Novanta). E lo so che può sembrare un dettaglio insignificante, ma se può aiutare (senza spoiler) a darvi un’idea: a un certo punto ci sono squali che sparano raggi laser e che vengono usati come destrieri da cavalieri atlantiani in armatura completa, i quali combattono un Kraken colossale (si, lo so che ha un altro nome, ma è chiaramente il Kraken) al di sopra di un fiume di lava. Se quest’ultima frase non suscita la benché minima curiosità, forse il film non fa per voi 😀

Il terzo motivo è forse una nota collaterale per molti di voi: è un film animato da una sincera, genuina voglia di intrattenere e coinvolgere lo spettatore. Si tratta di una sensazione che ho trovato assente nei film Marvel sin dai tempi di Age of Ultron, dove sembrano più concentrati a vendere un prodotto, o un franchise se vogliamo, rispetto a creare/produrre qualcosa che sia divertente ed emozionante come film isolato. E si vede soprattutto nei dettagli: Orm e Black Manta sono antagonisti nettamente migliori della stragrande maggioranza degli antagonisti Marvel, con l’eccezione di Loki e Thanos (e di Vulture nell’ultimo Spiderman) che comunque sono a un livello simile; stesso discorso per la storia d’amore, Arthur e Mera sono senza dubbio una coppia migliore di tutto ciò che l’MCU abbia offerto finora in termini di storie d’amore (si, avete capito bene, e no, Steve e Bucky non contano 😀 ).

Ora è tempo di parlare di alcuni difetti, principalmente incentrati intorno al ritmo della narrazione, che è piuttosto diseguale. Da quando inizia la “quest principale” il film è molto divertente. Prima… diciamo che tende ad essere un po’ lento: ho molto gradito la storia delle origini (quella che si svolge nel faro, non rivelo altro per non spoilerare, basti sapere che mi ha sinceramente commosso), ho trovato un po’ lunga tutta la storia relativa al sommergibile. Per carità, ha un suo scopo preciso all’interno della narrazione, ed è una più che discreta introduzione all’antagonista secondario, però poteva essere un pochino più breve. Altro problema, seppur di minore importanza, è la trama secondaria relativa all’inquinamento degli oceani, la quale finisce in tante bollicine di sapone a circa metà del film. Non è particolarmente significativa come trama (e francamente non era nemmeno particolarmente appropriata al tono di cui sopra) ma potevano gestirla un po’ meglio. Infine, il film utilizza, prevedibilmente, tanta tanta computer grafica, e per la stragrande maggioranza del film risulta nell’epico, grandioso spettacolo che ho nominato prima. Tuttavia in due scene viene usata per ringiovanire alcuni attori, e in quella specifica circostanza tende a distrarre perché… beh, si vede che è finta. Sicuramente molto meglio di Justice League (i baffi di Superman) e mille volte meglio di Tarkin in Rogue One, però comunque si nota.

In conclusione è il primo film dell’Universo cinematografico DC che raccomando come un prodotto non particolarmente profondo ma molto divertente, non pretenzioso, ben recitato, e, ribadisco, con squali che sparano raggi laser che combattono il Kraken sopra un fiume di lava 😀

Voto: 8,5

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