Questa è una recensione del secondo crossover tra quattro serie TV appartenenti all’universo televisivo DC, nello specifico Arrow, Flash, Supergirl e Legends of Tomorrow. L’anno scorso, sempre intorno a Natale, avevano messo in piedi un crossover su tre episodi, e stavolta hanno fatto le cose ancora più in grande con un crossover su quattro episodi (diviso in due episodi doppi usciti lunedì e martedì), arrivando addirittura a spostare il giorno di uscita abituale (Arrow normalmente esce il giovedì o il venerdì, stavolta è uscito il lunedì subito dopo Supergirl).

Il pretesto per riunire tutti quanti è dato dal matrimonio tra Barry (Grant Gustin) e Iris (Candice Patton) in Flash, i quali chiamano tutti i loro amici, ovvero una selezione del cast delle altre tre serie, creando un’assurda quanto piacevole combinazione di strani supereroi con strani poteri. Una buona mezz’ora del primo episodio si concentra sul presentare i vari personaggi e le loro variegate dinamiche sentimentali, prima di buttarli in mezzo all’azione. Uno dei punti deboli del crossover dell’anno scorso (Invasion!, vedi la recensione sul sito) era che gli alieni, i cosiddetti Dominators, non solo erano brutti, ma proprio brutti da vedere, ma erano anche poco interessanti come personalità e motivazioni. Stavolta Andrew Kreinsberg e Marc Guggenheim (gli ideatori del crossover) hanno optato per un nemico diverso e sicuramente con un maggiore impatto, ovvero… I Supernazisti! 😀 Seriamente, il matrimonio viene interrotto da nazisti che vengono da un’altra dimensione (la Terra-x del titolo) dove l’Asse ha vinto la Seconda Guerra e sono guidati dalle versioni ‘naziste’ dei supereroi (Dark Arrow, Overgirl e Dark Flash). La follia pura di questa premessa dà luogo a un vortice di colpi di scena, battute esilaranti e critica sociale (Make America Arian Again 😀 ), inframmezzati dall’occasionale momento drammatico, per tre ore complessive di… buon intrattenimento. Ancora una volta sono riusciti ad armonizzare meglio i vari show, e bisogna riconoscere che sono anche riusciti a creare qualcosa di vagamente più originale rispetto a Invasion!, che poteva tranquillamente essere intitolata: The Meh-TVengers 😀 Inoltre, qualcuno ha avuto la buona idea di lasciare i viaggi avanti e indietro nel tempo fuori dalla trama principale, risultando in una narrazione meno confusa e che comunque sa dove andare a parare, sia come archi dei vari personaggi sia come messaggio da comunicare allo spettatore.

E ho anche apprezzato i piccoli tocchi nella ricostruzione della dimensione nazista, dal triangolo rovesciato sull’uniforme alla fossa comune, ricreata pari pari da una foto dell’epoca. Il dipartimento costumi in particolare ha fatto un ottimo lavoro, specialmente con i costumi alternativi di Oliver e Kara che con il loro design elegante, le maschere, e lo schema di colori rosso e nero sono francamente molto più belli dei costumi canonici.

La coreografia delle scene d’azione è migliorata, in parte perché non hanno dovuto strafare con la computer grafica (i nazisti sono umani col mascherone, non alieni in CGI), ma non abbastanza. Il fatto che ci siano poteri così diversi in scena, tra Arrow che… beh, usa l’arco… e Supergirl che fa crollare interi palazzi con uno sguardo il ricorso alla CGI è inevitabile e non sempre è all’altezza della situazione a causa del budget televisivo. Premesso questo, va detto e riconosciuto che la scena d’azione in chiesa è fenomenale: rapida, piena di tensione, estremamente creativa per quello che succede e in continua evoluzione, è senza dubbio uno dei momenti più divertenti del crossover.

Un aspetto negativo di cui occorre parlare è quello degli attori: nei loro show sono generalmente all’altezza della situazione, qui… non così tanto. Melissa Benoist (Supergirl) per esempio, l’ho trovata un po’ sotto tono, in senso metaforico, non letterale, dato che canta (e canta divinamente, quindi da quel punto di vista niente da dire 😀 ). E ha fatto in precedenza la parte dell’antagonista (in Supergirl c’è un episodio in cui le viene fatto il lavaggio del cervello) ed era non solo più inquietante ma anche più minacciosa, nel crossover era piuttosto piatta (in particolare la sua controparte nazista). Stesso discorso per Stephen Amell (Arrow) che però è sempre stato modesto come attore: apprezzo che si prenda in giro, quando la sua versione nazista gli dice che ha sempre la stessa stupida faccia, ma avrei preferito un antagonista un po’ più emotivo. Su gli altri attori invece nulla da ridire, non sono eccezionali ma certamente all’altezza della situazione, e mi ha fatto piacere rivedere Tom Cavanagh (Harry Wells e Dark Flash) come antagonista piacevolmente contorto e sopra le righe.

Facendo un confronto diretto con The Defenders, devo dire che mi trovo a preferire questo crossover alla serie Netflix. La ragione è il messaggio sincero e l’utilizzo sapiente e armonioso dei vari personaggi secondari, che invece nella serie Netflix vengono continuamente bistrattati.

In conclusione, un buon crossover che espande l’universo televisivo DC correttamente e sfrutta appieno il potenziale di tutti quei personaggi introdotti nel corso degli anni con i poteri più svariati. E nonostante la trama traballante riesce a dare un buon messaggio e a intrattenere piacevolmente lo spettatore. Se avete occasione lo raccomando, e non c’è bisogno di sapere granché degli episodi precedenti, viene tutto spiegato all’inizio.

Voto: 8,5

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