La città di Lanthir Lamarth ricopre tutto il perimetro di una piccola isola, praticamente sperduta in mezzo al mare, tanto piccola da non essersi meritata nemmeno un nome proprio. Viene semplicemente identificata come “Il Regno dell’Acqua”, visto che la città che vi sorge è un vero e proprio regno autonomo, lei capitale e al tempo stesso unica appartenente.
Le dimensioni ridotte dell’isola dove la città sorge, hanno contribuito a renderla quasi sconosciuta al resto del mondo, esclusa da qualunque mappa geografica e appena accennata nelle carte nautiche.
Gli abitanti, da parte loro, non hanno fatto assolutamente nulla per cercare di aumentare la loro notorietà: amanti della solitudine e favoriti dalla scomoda posizione dell’isola, si sono sempre interessati poco a ciò che accadeva nel resto del mondo, ignorando tutto quello che accadeva, senza mai interessarsi di guerre, alleanze o trattati di pace.
In fondo, non ne hanno mai avuto bisogno.
Attorno all’isola sorge infatti una barriera protettiva, che tiene ben distante ogni visitatore inatteso: solo un incantesimo estremamente potente o qualcuno di invitato dai regnanti può riuscire ad attraversare quella protezione.

Il palazzo principale, dimora ormai da generazioni della famiglia reale, sorge a stretto contatto col mare, sulla costa ovest dell’isola e sembra esso stesso voler invitare il mare tra le sue mura…
Aperto verso l’acqua, con meravigliose arcate che si aprono al mare e che lasciano spazio alla vista di meravigliosi tramonti ed albe, è sicuramente il vanto maggiore di tutta l’isola e nessuno, sia straniero o cittadino, può riuscire a dimenticarne la bellezza una volta ammirato anche solo una volta.
Il suo interno è pieno di fontane e sorgenti artificiali che scorrono per le sale, riempiendo ogni stanza col suono dell’acqua corrente e rinfrescando l’ambiente con una brezza marina che sembrano possedere quasi magicamente.

L’intera superficie dell’isola è poi suddivisa da vari corsi d’acqua, che si diramano come i rami di un albero, e che formano una divisione naturale per ogni luogo della città.

La più vicina al palazzo reale, nonché la più grande, è la zona accademica, dove i giovani si raccolgono per apprendere a leggere e a scrivere e gli anziani studiosi compiono le loro ricerche mediche e magiche per ampliare ed approfondire le loro conoscenze.
Varie accademie e studi alchemici e magici sorgono ovunque in questa zona della città, tutti decorati dalle stesse delicate fontane che si possono trovare nel palazzo principale, anche se sicuramente non posseggono la stessa bellezza quasi ultraterrena.
A dividere i vari edifici, in questa zona, sorgono meravigliosi giardini dai fiori dai colori tenui e dalle dimensioni più svariate, il posto ideale per trovare un po’ di quiete avendo la certezza di non essere disturbati da nessuno.

Subito dopo, appena più piccola rispetto alla zona accademica, è possibile trovare la zona sacra… i templi sorgono a stretto contatto con i corsi d’acqua che separano questa zona dalle altre, lasciando la parte centrale aperta ad un’imponente fontana che crea giochi di luce meravigliosi da cui sembra che i chierici ed i sacerdoti riescano a trarre ispirazione per le loro preghiere.
Leggende narrano che quella fontana fosse lì ancora prima che il primo abitante mettesse piede sull’isola, creata da una fonte naturale dalle dimensioni mai viste prima, che venne modellata con cura e attenzione nel corso degli anni, in modo da turbarne il meno possibile la forma originaria…
Ma, ovviamente, tutte queste sono unicamente leggende…

Proseguendo ancora, verso est, è possibile trovare il quartiere mercantile e, ancora oltre, quello dedicato alla milizia e all’allenamento del corpo…
Ma, indubbiamente, queste zone della città sono le più piccole e le meno meravigliose… il commercio con altre popolazioni è praticamente inesistente, quasi malvisto e volontariamente evitato e, decisamente, l’apprendimento delle arti guerriere non è uno dei maggiori interessi del popolo.
Isolati così dal mondo, nessuno teme guerre o invasioni improvvise, certi che quella barriera protettiva che sorge attorno all’isola possa proteggerli da qualunque cosa, ed evitano dunque di sprecare il loro tempo e le loro energie nel combattimento, privilegiando così la crescita e lo sviluppo delle arti oratorie e diplomatiche. Solo pochi giovani dalla corporatura robusta si aggirano per la zona militare e sono quasi isolati e temuti dal resto degli abitanti, come se potessero loro stessi, col loro desiderio di combattimento, rischiare di portare la guerra sopra tutti loro.

Da generazioni, ormai, la famiglia reale si tramanda il carico del regno della città, sia per linea maschile che per linea femminile, anche se è difficile che i futuri regnanti vengano dati in marito, o in moglie, a degli estranei: alleanze esterne alla città non vengono assolutamente ritenute utili e i giovani principi e principesse trovano i loro compagni tra la gente del luogo.
In fondo, non sono mai esistite discriminazioni di alcun tipo.
Nonostante la presenza di un Re, tutte le persone vengono considerate allo stesso livello e possono tutti essere giudicati nello stesso modo: che si tratti del regnante o di un servitore qualunque, ogni azione ritenuta scorretta o criminale, viene punita allo stesso modo e con la stessa identica severità dal giudizio globale di tutti i cittadini.

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