Luilin è la città perfetta: circondata da bianche torri d’avorio, la sua planimetria è a raggiera, in modo da creare un misto tra eleganza e funzionalità. Al centro del cerchio il palazzo del re Doombearer, sovrano da generazioni infinite, funge da perno per le tre strade principali, che dividono la città in tre quartieri di misure equivalenti: una di queste è la parte civile, la seconda la parte commerciale e la terza la parte sacra. Le strade che incrociano le tre strade principali sono disposte a cerchi concentrici aventi come centro lo stesso palazzo reale, cuore e anima di Luilin.

Gli edifici sono tutti rigorosamente bianchi, con forme geometriche ben definite, soprattutto quadrangolari e triangolari: si affacciano tutti sulle strade, ad altezze uguali, in modo da non creare differenze di rango tra i cittadini. Non vi sono quartieri poveri o quartieri ricchi, ma vige in tutta la città un omogeneo benessere non sconvolto dalla guerra in cui è immerso tutto il paese eccetto Luilin.

Il quartiere commerciale è composto da piccole botteghe, più o meno equivalenti in fatto di grandezza e ricchezza, che, ricevendo dalle campagne protette ogni materiale, lo rivende ai cittadini a prezzi uguali: non c’è concorrenza e non c’è furto, a Luilin.

Il quartiere sacro è composto da templi di molte tra le maggiori divinità, tra cui spicca come importanza Kelemvor, dio della morte, protettore della famiglia reale. A Luilin sono benvenuti anche culti appena nati, a patto che si conformino alle regole della città e alla uguaglianza tra i cittadini.

Il palazzo reale è un enorme edificio bianco quadrangolare provvisto di un frontone nero triangolare sorretto da sei colonne attorcigliate su se stesse. Ma all’interno tutti e sei i piani sono di forma triangolare equilatera: il primo piano è destinato all’ingresso e prevede dei posti di guardia; il secondo è occupato da stanze per gli ospiti; il terzo vede la sala principale del palazzo, con il trono del re, dove avvengono le udienza; il quarto è il piano dei tre luogotenenti del re; il quinto ospita gli appartamenti del re stesso, il suo studio, la sua camera e una stanza per i ricevimenti più privati; l’ultimo piano, infine, è la biblioteca. Ogni stanza su ogni piano è triangolare anch’essa, in modo da costruire un sistema di quattro triangoli all’interno di un grande triangolo: è questo, infatti, il simbolo dei Doombearer, un simbolo di perfezione ed armonia, in cui il numero 3 funge da padrone assoluto.

La città perfetta non è perfetta solo geometricamente: in essa non si conosce prostituzione, furto, o alcun danno che possa nuocere alla tranquillità. Ed è questo il suo fascino ed insieme la sua condanna: è davvero così bianca?

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