Tales of Berseria

Sviluppato da Bandai Namco, Tales of Berseria è un videogioco di ruolo in stile giapponese (o JRPG) che narra le vicende di Velvet Crowe, della sua famiglia e dei suoi compagni, in un mondo fantasy che apparentemente è lo stesso di Tales of Zestiria (solo molto tempo prima, e la trama non ha nulla a che fare con il gioco precedente). Premetto che non sono un amante dei JRPG: è un genere che mi stanca in fretta, per la ripetitività del combattimento, per le trame piene di cliché, per i personaggi macchietta messi lì solo per far ridere (e che spesso sembrano copie di Jar-Jar Binks) e per il costante tono epico alla Final Fantasy, spesso completamente ingiustificato. Tales of Berseria contiene tutti questi elementi, dal primo all’ultimo, e in grande abbondanza.

Eppure 😀

Eppure, nonostante tutto, sono elementi che funzionano, che non diminuiscono il gioco ma anzi lavorano a suo vantaggio. Il gameplay è ripetitivo ma ci sono alcune importanti varianti: gli incontri pericolosi che combinano più mostri erranti in un singolo scontro, rendendolo più difficile (ma dando molti px in più, tipo dieci volte tanto, quindi conviene), e le imboscate che ti costringono a guardarti sempre intorno. Nel combattimento stesso la monotona serie di mosse (nel PC comodamente legata al tasto sinistro del mouse) può essere interrotta da una mossa più potente che rompe la guardia nemica e termina in una mossa speciale a seconda del tipo di creatura colpito (dieci tipi diversi di creatura, quindi dieci mosse uniche), e ovviamente le supermosse da millemilioni di danni. Avanzando di livello i personaggi sbloccano nuove mosse, che fanno più danno su un’area più estesa e infliggono effetti ai nemici (stordimento, paralisi, atterramento, fuoco, lentezza, veleno, ecc). In sostanza, è ripetitivo ma ci sono abbastanza variazioni interne da renderlo dinamico: inoltre, almeno in difficoltà facile, gli scontri tendono a essere piuttosto brevi (15-20 secondi di durata media), per cui non diventa nemmeno troppo frustrante.

Veniamo alle trame piene di cliché: anche qui, funzionano. In un certo senso mi ricordano Dragontrainer, il film: la trama è un insieme di luoghi comuni e già visti, ma con un taglio sufficientemente originale e sostenuti da un’ottima sceneggiatura. Tales of Berseria ha un’eccellente sceneggiatura, costruendo dei buoni personaggi e inserendoli in un impianto narrativo credibile ed estremamente coinvolgente. Anche le spalle comiche hanno un loro senso di essere e soprattutto (e cosa fondamentale dato il loro ruolo) servono allo scopo di far ridere. Menzione speciale alla protagonista Velvet Crowe e alla sua famiglia allargata, da Laphicet, all’enigmatica Seres, all’eccezionale antagonista.

Ora veniamo al tono generale: il tono del gioco è cautamente costruito su un delicato equilibrio di elementi, alternando il tono serio, il tono scanzonato, il breve intermezzo comico, e, occasionalmente, il tono epico tipico dei JRPG alla Final Fantasy. Questa alternanza di toni si sviluppa insieme alla trama, aumentando sia il livello della protagonista che il numero dei compagni (e delle risorse a loro disposizione) in modo lento ma costante, per cui quando arrivano i momenti epici si ha l’impressione che il gioco (e i personaggi) se li siano guadagnati.

Tales of Berseria non è tuttavia un gioco privo di difetti: tanto per cominciare il costume della protagonista. Ma vestirla un zinzinino di più non era possibile? Capisco che si voglia vendere il gioco a dei teenager ormonati, ma quel vestito è veramente osceno. Inoltre, questo brillante alternarsi di toni non permette alla trama di procedere così rapidamente. Il gioco è abbastanza lento (50 ore di storia principale e 75 ore con anche le sidequests) e può risultare noioso. Devo dire che io non ho incontrato questo problema, dato che il ritmo degli eventi è comunque costante e il gioco ti dà comunque alcune attività collaterali da svolgere per slivellare più in fretta (mostri unici con ricompense particolari, i viaggi per nave, le ricette, migliorare l’equipaggiamento, i forzieri, le sferette da collezionare, le Zone Amministrative di classe 4 dove affronti una serie di sfide di combattimento e infine alcuni dialoghi unici da sbloccare con i tuoi compagni). Un altro aspetto un po’ fastidioso, ma anche qui è un problema relativo, è che le varie quest secondarie possono essere completate solo prima del dungeon finale. Capisco che sia un problema del genere del JRPG, ma spezza un po’ l’immersione: “Forza, il mondo sta per esplodere e dobbiamo salvarlo!” “Un momento, ci siamo appena ricordati  che… abbiamo altre quindici cose da fare” “Ma non potevamo farle prima?” “Eeeeeeehhhh… Evidentemente no, non erano disponibili” 😀

Infine, Tales of Berseria è un gioco di ruolo nel senso della gestione del personaggio in combattimento e in termini di equipaggiamento, ma non in termini di scelte o opzioni disponibili. La trama è una, e una sola, senza variazioni, senza scelte, senza finali alternativi. Di nuovo, per me non è stato un problema: la storia è bella di per sé, e mi ha coinvolto fino alla fine. Avrei forse preferito avere almeno un minimo di scelta, o avere una qualche quest secondaria in grado di influenzare il finale, ma con una sceneggiatura così brillante non se ne sente tutto questo bisogno.

In conclusione, decisamente un bel gioco, pieno di momenti epici, momenti commoventi e l’occasionale momento ridicolo. Attualmente è a 39,99€ su Steam, ma io raccomanderei di aspettare un ulteriore calo di prezzo. Si può giocare con la tastiera o con il controller, io non ho avuto problemi con tastiera e mouse.

Voto: 8.5

1 commento
  1. Meeme 7 anni fa

    A me intriga parecchio! 😀
    Quanto scenderà di prezzo su Steam penso proprio che lo comprerò! *_*

Lascia una risposta

© Le Torri di Frontiera 2024. View Changelog v3.0.9

Log in con le tue credenziali

o    

Hai dimenticato i tuoi dettagli?

Create Account