Tana del Bianconiglio

Questo argomento contiene 133 risposte, ha 3 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Draimas 7 anni, 5 mesi fa.

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  • #1903
     Elan 
    Partecipante

    Emily aveva definitivamente smesso di cercare di capire.
    Gente che cambiava forma, gente finta, gente morta che sembrava suo fratello ma che all’improvviso cambiava aspetto…

    Niente aveva più senso.
    Solo la paura.
    Non sapeva nemmeno perché, ma l’idea che quegli uomini la trovassero la terrorizzava davvero a morte. Non doveva succedere, o sarebbe stata la fine.

    “Andiamo da quel mercante allora!” esclamò, facendo strada alla sua improvvisata compagna.

    #1913
     Draimas 
    Partecipante

    Decisi si mossero all’interno della tenda. Il mercante ne era il solo occupante e li salutò nuovamente come se fossero nuovi clienti venuti ad ammirare la merce ” Salve benvenuti nella mia umile bottega, qui si può trovare tutto dai sogni di bambino agli oggetti perduti sotto i cuscini del divano “ lanciò un sorriso di sbieco mentre si muoveva tra le sue cianfrusaglie ” vendo verità desiderate e indesiderate, vendo conoscienza e fughe dalla realtà ” disse mentre con le mano illustrava prodotti immaginari

    #1927
     Elan 
    Partecipante

    Emily aveva il fiatone per quei pochi metri che aveva fatto. Non era la stanchezza, ma la paura di ciò che sarebbe potuto succedere se quelle… cose… le avessero trovate.
    Fu quindi con un sospiro di sollievo che entrò nel negozio, anche se il mercante sembrava non averla minimamente riconosciuta.

    “Sono… sono sempre io… dovevi aiutarmi a ritrovare mio fratello.” disse con un brivido.
    “Noi… c’è stato un po’ di caos dopo che quel ragazzo è caduto. Possiamo rimanere qui per un po’?

    #1930
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    la paura era un’arma potente se tenuta sotto stretto controllo, ma poteva portare a fare scelte avventate o rapidamente diventare panico, paralizzante e letale se sei inseguita da cose poco piacevoli ed ostili.
    un mercante che conosce la zona avrebbe potuto aiutare, di certo non poteva acquistare niente ma qui forse sarebbero state al sicuro da quei finti sbirri arrabbiati e poteva riprendere fiato e calmarsi accorgendosi finalmente che gli eventi gli avevano fatto dimenticare una cosa molto importante “namaste” disse ora ai due unendo i palmi delle mani all’altezza del cuore e chinando leggermente il capo.

    #1940
     Draimas 
    Partecipante

    ridacchiò a bassa voce ” potrei certamente ospitarvi nel mio negozio, ma vedete questo è un territorio di vendita qui ci sono io, miei compratori e la mia merce e temo che voi non facciate parte di nessuna di queste categorie” chioccò basso ” Ma vi potrei ospitare al prezzo di quella portentosa scatola o di un pezzo di voi” disse sorridendo.

    “so che stanno arrivando e non rischierò di dare inavvertitamente asilo a ricercati a meno che non si faccia uno scambio. Avete la possibilità altrimenti di fuggire e raggiungere il mio precedente ospite nel sottosuolo, il re di cera è solitamente molto caritatevole con gli stranieri” Prese a cercare sotto il suo abito estraendo una grossa moneta bianca sporca ma con un piccolo dischetto nero incastonato nel mezzo ” soprattutto se vi mando io”

    #1981
     Elan 
    Partecipante

    Emily era sempre più confusa, ed ora iniziava anche ad essere un poco spaventata: ricercati? Loro non avevano fatto nulla!
    “Ma io… io ero venuta qui a chiederti di mio fratello, stavamo già parlando di un pagamento! Quindi ero una tua cliente!” disse col fiato che ormai le si spezzava in gola per la paura.

    Prese dei lunghi sospiri, cercando di riordinare le idee, cosa alquanto difficile in quel momento.

    “Chi è questo… re di cera? Potrebbe aiutarci?”

    #1995
     Draimas 
    Partecipante

    ” Non solo dubiti delle mie amicizie ma mi dai anche dello sprovveduto! IO UNO SPROVVEDUTO?! IO CREDO DI SAPERE PERFETTAMENTE COME VANNO LE COSE IN AFFARI! è la mia vita, se non hai dato il pagamento non sei mia cliente” si riprese e con un visibile sforzò ritrovò il suo solito sguardo affabile ” decidete quindi, potete pagarmi e darmi un pezzo di voi o la scatola, sarete a quel punto sarete mia cliente e sotto la mia protezione. Potete seguire la strada che vi indicherò e cercare protezione dal Re di cera oppure potete uscire da questa tenda e cercare protezione dagli agenti meccanici chiedere allo stesso tenendo tenente tock” disse con un sorrisetto

    #1996
     Elan 
    Partecipante

    Emily arretrò spaventata di un passo, e sotto quelle urla improvvise cercò di farsi piccola piccola, come se avesse voluto soltanto sparire.

    “Per… Perdonatemi… Non intendevo offendervi…” disse quasi in uno squittio.
    “Posso… Posso solo sapere cosa intendete quando chiedete una parte di noi?” domandò ancora, con una voce talmente fievole da udirsi appena.

    #1998
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    il mercante voleva uno scambio per aiutarle, proteggerle dalle cose ad orologeria, ed anche se commerciare con questo sconosciuto sembrava molto meglio che affrontare qualunque cosa le stesse inseguendo ovunque, riuscendo a trovarle anche dopo un viaggio simile, probabilmente hanno molte spie o qualche magia divinatoria, normalmente riterrebbe impossbile la seocnda ipotesi ma oggi potrebbe accettare l’esistenza di quasi tutto.

    Emily sembra fidarsi, anche se neanche lei conosce questo tizio, ma la cosa impirtate era capire in fretta cosa voleva in cambio, ed era anche scorbutico ma da buon mercante risponderà di certo *una parte di voi* una tratta di organi sembra troppo banale o volgare ma non riusciva a pensare ad altro, almeno che non avesse un modo per estrarre i ricordi *dove ho sentito qualcosa di simile.*

    #2034
     Draimas 
    Partecipante

    nuovamente padrone di sè continuò a parlare ” una parte di voi è qualcosa che vi compone, un ricordo o una parola sono le cose che vanno per la maggiore, alla fine per voi non sarebbe così grave perdere qualcosa di cui non fate quasi mai uso” riprese con un sorriso “il mio lavoro è cercare di accontentare il mio cliente altrimenti non esisterei.”

    #2042
     Elan 
    Partecipante

    Emily era sempre più dubbiosa e turbata dall’atteggiamento di quello strano mercante. Tuttavia sembrava la loro unica salvezza in quel momento, e tra lui e i cani che l’avevano assalita prima, non aveva dubbi su quale fosse la scelta migliore.
    “Una… una parola non sembra una perdita troppo grave…” disse, un poco tentennante.
    “Va bene… non saprei… marmellata? Non mi è mai piaciuta la marmellata!” ridacchiò un po’ nervosa, ma se fosse bastato quello per metterli al sicuro sarebbe stato indubbiamente meglio per tutti.

    #2046
     Draimas 
    Partecipante

    ” Non prendermi per uno stupido “disse con un sorriso malevolo “sarò io a scegliere la merce che mi donerai, se, accetterai di farlo” nel frattempo per quanto il mondo fuori pareva essersi acquistare nuovamente una consistenza anche se attenuata dalla pesantezza del tendone il rumore esterno veniva ottuso da un ticcattio ricorrente, come quello di un orologio.

    ” possiamo dire accordo fatto?” disse con una strana dissonanza

    #2047
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    *come può prendersi un ricordo?* un ricordo od una parola, una praola, significa che non potremo più usare una parola qualunque? che non la riconosceremo come folli che guardano qualcosa ma non la vedono, come se non fosse davanti al loro naso.
    Sudhira non capiva, che strana magia, ed anche se c’era qualcosa che avrebbe preferito non poter ricordare, cancellare dalla mente per sempre aveva come l’impressione che avrebbe perso qualcosa di importante, prezioso ed irrinunciabile come il volto di un familiare od il primo amore o come disegnare, ma quest’ultima era ben più di una memoria sperava.

    Una parte di te comunque era molto meno di tutta te, quel ticcettiò non era piacevole sapendo da cosa era prodotto. Restava una scelta difficile da prendere, senza conoscerne davvero le conseguenze, probabilmente era la tipica situazione che ti costringe a scegliere tra due mali, quale sarebbe stato il minore *almeno è una scelta che influenzerà solo me, sembra così*.

    “va bene, accetto. Non so chi sia questo tenente tock ma non sembra una buona cosa averci a che fare.”

    #2075
     Draimas 
    Partecipante

    “Molto bene” disse avvicinandosi, sfregandosi le mani e facendo saettare la lingua tra le labbra come se fosse in procinto di assaggiare qualcosa di succoso e prelibato. Si portò di fronte a lei con un movimento talmente rapido da non dargli neanche il tempo di reagire. Sudhira rimase come ipnotizzata, come se potesse guardare la scena dall’esterno. Il venditore era chino su di lei ed era diventato una presenza enorme, sovrastante. Solo Emily riuscì a vedere effettivamente quello che accadde: Il suo dito divenne affilato e nodoso, ma sottile, così sottile che quando si avvicinò al suo occhio riuscì ad infilarlo nella pupilla scura come il filo nella cruna di un ago, allargandolo leggermente. Con un moto di disgusto vide il suo viso avvicinarsi a quello di Sudhira e tirare fuori la lingua, infilandola nel buco e rovistandovi con bramosia. Quando sembrò trovare qualcosa di suo gusto la tirò fuori di scatto come quando si pesca un pesce all’amo. I loro visi si separarono e l’espressione vacua e le guance arrossate di Sudhira ricordarono a Emily quella di un lungo e passionale bacio interrotto troppo presto.
    Quando riprese lucidità Sudhira ebbe la sensazione di aver perso qualcosa di importante…estremamente importante. Ma non ricordava più cosa.
    Il ricordo appariva come una minuscola nebbiolina, un batuffolo di cotone sulla punta della sua lingue. Egli la prese con estrema delicatezza e la posò sulla superficie del tavolo di fronte a lui, e quando la stacco si portò dietro un filo sottile di bava trasparente. Si rivolse quindi a Emily facendola sobbalzare.
    “Sudhira è mia cliente ora, e sarà mio importante compito fare in modo che non le accada nulla di male in queste tende” si portò una mano sulla bocca con un raptus, forse per pulirsela “E tu Emily? Cosa vuoi darmi?”

    #2107
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Un movimento rapido nel mercante e poi niente…
    Sudhira si riprese disorientata e con la pegguiore sensazione mai provata, si chiese cosa avesse accettato di perdere in cambio di protezione, quale importante ricordo o conoscenza aveva perso per sempre? di certo non sperava di poterla ricomprare in futuro.
    Aveva anche la lieve sensazione di aver pagato il pizzo ad un criminale *ma almeno divrei poter stare tranquilla per un pò, luogo alieno con minacce ignote le altre scelte non erano più allettanti*

    Si voltò verso Emily aspettando.

    #2113
     Elan 
    Partecipante

    Emily rimase pietrificata dal disgusto che quella scena le aveva creato. Era qualcoa che nemmeno nei suoi più osceni incubi avrebbe pensato di poter vedere, qualcosa che la raccapricciava e la teneva bloccata sul posto dalla paura.
    Solo quando tutto fu finito parve tornare padrona di sé, ed indietreggiò involontariamente di un passo, come se volesse fuggire a gambe levate da quel posto.

    Non poteva essere successo sul serio ciò che aveva visto. Non poteva… doveva per forza essere un incubo orribile.
    Ed Emily forse si sarebbe davvero convinta che fosse realmente così, se il mercante non si fosse rivolto a lei.

    Fece un altro passo indietro, totalmente disgustata, e scosse la testa. Non avrebbe accettato una cosa simile, mai!
    “Io, non…”
    Ma l’alternativa era il tenente Tock, chiunque esso fosse. Un alternativa che non voleva davvero considerare.
    Per un istante fu tentata di cedergli la scatola, sembrava la cosa più semplice da cui separarsi, ma quelle piccole voci l’avevano guidata sana e salva fino a lì, e non le sembrava davvero una buona idea abbandonarle…

    Quindi deglutì, terrorizzata.
    “Una… una parola…” disse infine, terrorizzata.

    #2129
     Draimas 
    Partecipante

    sorrise nuovamente mentre si avvicinava verso Emily “non ti preoccupare sarà molto veloce” disse ma mentre parlava si poteva avvertire adesso una certa dissonanza nella sua voce come come se non fosse una voce unica ma milioni di voci che ne formano una sola sola leggermente in disincrono.
    “Sarebbe stato certamente più semplice per te se mi avessi dato i tuoi ricordi, ma così non è stato “ dissero milioni di voci dalla bocca del venditore. Una fredda sensazione la colpi alla gola e avverti come qualcosa si schiantasse e si liquefacesse dentro di sè.
    Tutto tornò alla normalità ma adesso si trovavano in un piccolo salotto, la sensazione di ticchettio era svanita era come se si fossero tolti un gran peso sulle spalle. Di fronte a loro il venditore aveva portato su un piccolo tavolino un bollitore da cui si spandeva un tenue odore di the “Avete barattato voi stessi con stabilità e sicurezza, adesso siete miei ospiti e clienti. Avete, se lo desiderate, il diritto di pormi delle domande come io avreò il diritto di recedere le infomazioni se considererò merce di scambio. Il mio nome è Mida è un piacere fare la vostra conoscenza” Disse con voce calda e piacevole

    #2131
     Elan 
    Partecipante

    Era stata una sensazione orribile, come se qualcosa dentro di lei si fosse irrimediabilmente sciolto. Ma era passato abbastanza velocemente e – tutto sommato – una volta che tutto fu finito Emily non si sentì particolarmente male.
    Inoltre, il fatto che il ticchettio fosse sparito contribuiva non poco a rilassarla.

    Si massaggiò distrattamente la gola, guardandosi attorno un po’ spaesata, quindi focalizzò l’attenzione sul mercante.
    “Mida? Come il Re…?” non poté fare a meno di chiedere. Ma alla fine scosse la testa: non era veramente importante.

    “Puoi dirci dove ci troviamo? Non nella stanza, intendo, proprio questo… questo posto, città, o quello che è! E perché siamo stati portati qui? Il… il sergente Toc… chi è? Cosa vuole da noi?”
    Era una cascata di domande, la sua, ma la realtà era che l’unica domanda che avrebbe voluto davvero fare, non aveva il coraggio di porla: che conseguenze aveva avuto il loro strano patto?

    #2142
     Draimas 
    Partecipante

    Ridacchiò mentre versava il tè ai suoi ospiti “non sei la prima che me lo fa osservare e non sarai neanche l’ultima” disse con un sorriso gentile. La sua voce era integra come lo era prima, ma si potevano avvertire delle strane fluttuazioni in essa come una voce femminile cercasse di fuggire dalle labbra.

    ” Voi vi trovate semplicemente nella città, essa è l’unica cosa che esiste qui finchè si abbia vista” Disse tra un sorso e l’altro ” Tu Emily ne fai parte già da tempo, o meglio, essa fa parte di te e il tenente tock non desidera che tu trovi quello che cerchi”.
    Si voltò verso Sudhira e, piegando la testa in cenno di saluto, riprese ” sawasdee kah, tu immagino sia un’intrusa che il caso o qualcuno per lui ha legato ad Emily. Non avranno pietà per gli intrusi ti cacceranno, ti cattureranno e ti smembreranno”

    #2143
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    sì sentiva ancora strana anche se ora era in una stanza accogliente e l’odore del the aiutava a calmarla, la cerimonia del the lo faceva sempre.
    intrusa? si può dire così, mi sono trovata qui dopo essere scappata da poliziotti meccanici.“.

    *siamo legate dal karma, ma se quel ragazzino non avesse tentato di ucidermi forse non ci saremmo incontrate. Anche la sua morte era scritta nel karma.*

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