Tana del Bianconiglio

Questo argomento contiene 133 risposte, ha 3 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Draimas 7 anni, 5 mesi fa.

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  • #2146
     Elan 
    Partecipante

    Emily rabbrividì nuovamente, come se qualsiasi cosa fosse successa la disturbasse più di quanto lei stessa non riuscisse ad ammettere, ma si concentrò sulle risposte date come se fossero l’unica cosa importante.

    “Ne faccio parte da tempo? Com è possibile? Dovrei sapere se faccio parte di qualcosa, o se qualcosa fa parte di me, no?”
    Scosse la testa.
    “Il tenente Tock non vuole…”
    Si bloccò, come se non riuscisse a continuare la frase. C’era qualcosa di sbagliato, ma non riusciva a capire cosa…
    “Cos’ha il tenente Tock contro di me? Perché non vuole…”
    Si bloccò di nuovo. Non ci riusciva proprio.
    “Perché non posso ritrovare mio fratello?” domandò infine.

    Era strana quella sensazione, ma preferiva non badarci: era tutto strano in quel posto!
    Quindi guardò la sua improvvisata compagna, e le sorrise.
    “Mi spiace averti coinvolta in tutto questo…”

    #2213
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    non preoccuparti, quei cosi stavano inseguendo anche me prima che incontrassi” rispose pacata “stavo meditando, il mandala si è animato ed è iniziato tutto” disseal mercante

    #2318
     Draimas 
    Partecipante

    ” La domanda che dovreste farvi è perchè cercate vostro fratello, rispondere a questo vi risolverebbe certamente un sacco di grane” Diede un prefonda sorsata e da una piccola cantera estrasse dei piccoli dolci, sembravano fatti di nebbia e nuvole “Perchè dovreste cercare Andrew Cooper? “ la stanza parve restringersi per un attimo alla pronuncia del nome, sibili disperati cominciarono a partire disperati dalla piccola scatola e il mondo parve farsi più scuro.
    Shadira ebbe in quel preciso istante la sensazione di avere qualcosa sulla punta cella lingua ma che non riusciva a ricordare, una sensazione quasi dolorosa per la forza e l’importanza che avvertiva

    #2325
     Elan 
    Partecipante

    “Io… lo sto cercando perché…”
    Fece uno sforzo di memoria. Le sembrava essere passata un’eternità da quando quei cani erano entrati nella sua stanza, ma cos’era successo ancora prima?

    “Ecco… il mio computer aveva iniziato a comportarsi in modo strano. Poi ho ricevuto un messaggio. Era una sorta di ritarglio di giornale, in cui c’era scritto…”
    Chiuse gli occhi, cercando di ricordare il meglio possibile. Se solo se lo fosse portata dietro sarebbe stato tutto più comodo!
    “Molti uomini… poliziotti, mi pare, erano stati uccisi per fermare una criminale pericolosa, e quella criminale ero io! Ma il tenente Tock era intervenuto, e aveva fatto a pezzi me e la mia banda.”
    Scosse la testa, perché quel messaggio sembrava insensato tanto quanto la prima volta.
    “Però io non ho mai ucciso nessuno, e non ho una banda! Pensavo fosse uno stupido scherzo, così ho chiamato mio fratello per sapere come stava, se sapeva qualcosa, e…”

    Quella era indubbiamente la parte più assurda.

    “Ha risposto la segreteria, perché lui non era più in questo mondo… beh, o almeno, nel mondo in cui mi trovavo prima…”

    Scosse la testa.
    Probabilmente una persona normale l’avrebbe presa per pazza se avesse raccontato una cosa del genere. E non avrebbe avuto nemmeno tutti i torti, a ben pensarci…

    “Poi sono arrivati quei cani, e mi hanno portata qui, e io ho continuato a cercare mio fratello. Non posso lasciarlo da solo, specie se questi pazzi vogliono ucciderci!”

    #2326
     Draimas 
    Partecipante

    Rise con una voce femminile molto simile a quella di Emily e cominciò a dire ” Posso pensare da ciò che mi hai detto che temi per l’incolumità di tuo fratello, e tutto questo perchè tieni a lui e pensi si possa ferire. Questa potrebbe essere una tua motivazione Emily” sorrise dolcemente mentre addentava uno dei piccoli dolci, l’odore dell’estate di quiete osservazione del cielo notturno riempirono la stenza e acquietarono la sensazione di pericolo che l’aveva riempita alla pronuncia del nome.

    ” sarò franco con te hai incontrato persone poco raccomandabili fino ad ora, anche io ne faccio parte in un certo senso” osservò la strada al di fuori della finestra ” Però vedete non mi tratterrò a lungo, le cose come vedi giungeranno sempre a una risoluzione. Anche voi dovrete scegliere potete fare la scelta di Doroty e cercare un modo per tornare a casa o, a vostro rischio e pericolo, fare la scelta di Alice e seguire il bianconiglio nella sua tana.”

    #2327
     Elan 
    Partecipante

    Quella risata era forse la cosa più inquietante mai sentita da Emily. Non tanto perché provenisse da un corpo maschile e fosse, invece, una risata palesemente femminile. Ma perché quella risata assomigliava terribilmente alla sua…

    “Non potrei non preoccuparmi per lui!” esclamò “È mio fratello, gli voglio bene, e non potrei mai perdonarmi se gli succedesse qualcosa!”
    A lei sembrava la cosa più naturale del mondo, ma per Mida sembrava così strano…

    Poi lui si mise a parlare di personaggi delle fiabe, ed Emily smise definitivamente di capire.
    “Cosa vuoi dire?” domandò perplessa. Sembrava non accorgersi nemmeno dei cambiamenti della stanza attorno a lei.
    “Dorothy e Alice sono due personaggi delle favole…” scosse la testa: non si potevano seguire le loro orme, non aveva senso…
    Niente aveva senso!

    “Non mi importa di Alice, Dorothy o chiunque altro! Non me ne andrò di qui senza mio fratello, anche a costo di seguire tutti i conigli psicopatici di questo mondo!” esclamò decisa.
    Nulla aveva senso, e a quel punto l’unica cosa da fare era ragionare anch’essa in maniera senza senso.

    #2348
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Quella sensazione così potente le penetrò nel cervello e nella mente, che cosa le sfugiva, cosa avevo deciso di prenderle Mida? *ho qualcosa di importante da dire ma non so cosa o come*.

    *è questo il prezzo per la sicurezza* anche Emily aveva iniziato il viaggio involontario in quel paese strano con un esperienza insolita e assurdamente impossibile *che abbia in qualche modo ricevuto le notizie di un altro universo? uno dei tanti nel multiverso* di certo non era stata fatta a pezzi da quel Tock a meno che non fossero entrambe morte per incontrarsi in uno degli aldilà, ignare di quello che era successo veramente.

    io cercherei le scarpette d’argento, ma tornare a casa risolverebbe tutto? quei poliziotti sono venuti a cercarmi lì, cosa impedisce che succeda di nuovo?” non poteva andarsene e sperare che tutto torni normale senza capire davvero cosa era successo, nonopstante il mal di testa in arrivo, o forse per quello, aveva la netta sensazione che scappare da quella città non sarebbe stata una soluzione definitiva, serviva qualcosa almeno per difendersi nel suo mondo.

    #2350
     Draimas 
    Partecipante

    “certamente piccola shudira” disse nascondendo le mani nelle tasche “ma se tu lo vorrai potrai rimanere qui con me al sicuro, non ci sarà bisogno della tua morte in tutto questo” Disse con una vena di compiacimento che cresceva nella sua voce.
    “un nuovo mio piccolo oggetto” disse in uno lamento lussurioso, ritrasse le mani con uno sguardo soddisfatto.

    “Tu Emily, se desideri continuare alla cerca di tuo fratello, dovrai andare dal re di cera. Egli è ilsignore dell’inconscio, l’essere che governa l’ombra e che combatte l’ordine istituito da altri. Se cerchi notizie su qualcosa che nessuno sa è lì che dovrai andare, ma ricorda cosa hai imparato qui” ribattè soddisfatto ” ogni cosa avrà il suo prezzo”

    #2367
     Elan 
    Partecipante

    “Accetterò di pagare qualsiasi prezzo pur di trovare mio fratello!” dichiarò Emily con una decisione incredibile.
    “Dimmi dove posso trovare il re di cera, ti prego. Non posso lasciarlo ancora da solo in questo posto…”

    Quindi guardò Shudira con un sorriso.
    “Spero tu riesca a tornare a casa, se lo desideri, e soprattutto al sicuro! Questo posto è così… inquietante…” rabbrividì.
    Non aveva voluto insultare Mida, ma tutto in quel luogo le metteva i brividi, a cominciare dal loro inquietante benefattore.

    #2387
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    *ma se tu lo vorrai potrai rimanere qui con me al sicuro un nuovo mio piccolo oggetto… non è per niente inquietante* cosa avrebbe potuto fare oltre ad un ricordo avrebbe dovuto barattare la libertà e diventare come una statua in una collezione privata per essere al sicuro da qualcuno che la insegue senza un motivo logico.

    “vi ringrazio dell’offeta ma se il karma ci ha legate devo proseguire. Forse questo Re di Cera saprà dirmi perché la mia vità è stata travolta”

    #2441
     Draimas 
    Partecipante

    ” tre volte ti è stato offerto e tre volte hai rifiutato, ma posso dirti Emily che prima della fine ti chiederai il modo per tornare indietro. Per giungere dalre di cera dovrete scendere per quella porta” indicando la piccola porta del sottoscala scendete le scale e una volta che giungerete all’altezza giusta seguite le luci e troverete lui e il suo popolo se vi perderete nel buio le vostre piccole voci vi daranno una mano, ma non fate troppo affidamento sull’aiuto altrui”

    #2442
     Elan 
    Partecipante

    “Tre volte mi è stato offerto?” domandò Emily sempre più perplessa.
    Mida parlava per enigmi e lei riusciva sempre meno a capire cosa stava dicendo.
    “Ti riferisci al messaggio sul mio computer? Mi chiedeva…” ci pensò un attimo. “Mi chiedeva di aprire la porta, ma pensavo fosse un virus o qualcosa del genere!”
    Se avesse detto sì a quel semplice messaggio sarebbe cambiato qualcosa?
    La sola idea la angosciava terribilmente…

    Ormai comunque il danno era fatto, e le rimaneva soltanto la possibilità di andare avanti, ancora e ancora.
    “Come riconosceremo l’altezza… giusta?” domandò infine, mentre si avvinava alla porta del sottoscala.

    Aveva paura ad aprirla, aveva paura a proseguire… ma non aveva altra scelta. La sua unica priorità era suo fratello.

    #2495
     Draimas 
    Partecipante

    Passarono il tempo dovuto per raccogliere la propria determinazione per poi procedere nell’abisso.
    L’oscurità in quel luogo era abbacinante a tentoni potevano capire di essere in una piccola scala che conduceva precipitosamente verso il basso, e nonstante il tempo passato si accorsero che gli occhi non parevano abituarsi alla nuova illuminazione ma con il passare dei minuti divenne sempre più torbido e scuro.

    Le murate ai fianchi scomparvero e la disceva divenne più dolce vi erano numerove aperture e varchi, alcuni davano verso il vuoto altre salivano. Le voci dalla scatola cominciarono a parlare dapprima timidamente, poi con sempre maggior sicurezza direzionò la coppia verso la strada giusta. Dall’odore e da quello che potevano avvertire al tatto parevano delle catacombe o delle vecchie fognature, anche se potevano essere entrambe le cose. L’oscurità così totale venne strappata da una luce e anche se era tenue pareva forte e irresistibile, un piccolo uomo coperto di stracci teneva una candela, o più precisamente, la sua mano era una candela e faceva colare pessi di cera e di se stesso sul pavimento. L’uomo ricordava la stessa persona che aveva visto nel negozio del commerciante, il volto sambrava essere stato intagliato rozzamente sulla testa e stupidamente li osservava.

    #2499
     Elan 
    Partecipante

    Quel posto era lugubre ed inquietante, come i cimiteri abbandonati di cui erano piene le storie dell’orrore. Ma quella non era una storia, era la sua vita, ed Emily ci si sentiva sempre più perduta, incapace di direzionare in alcun modo il corso degli eventi.
    Era completamente in balia di ciò che accadeva, e la sua unica possibilità era continuare ad andare avanti, ancora ed ancora…
    “Grazie per essere rimasta…” disse alla sua improvvisata compagna di avventure. “Qui nulla ha più senso…”
    Scosse la testa, ma in quel momento le voci iniziarono a guidarle, e lei si concentrò ad ascoltare.

    Camminò in silenzio finché non raggiunsero quello strano individuo, inquietante come tutto attorno a loro. E allora ricambiò il suo strano sguardo, rabbrividendo per l’ennesima volta da quando si era trovata in quella situazione.
    “Siete… siete voi il Re di Cera?” domandò, con la gola incredibilmente secca per l’improvvisa inquietudine.

    #2502
     Draimas 
    Partecipante

    L’essere parve rimpicciolirsi e sciogliersi davanti a loro mentre si abbassava a terra inginocchiandosi davanti a lei ” Signora” sospirò quasi in estasi con voce impastata. Si rialzò lentamente e con altrettanta velocità cominciò ad allontanasi nei tunnel facendo strada sua piccola candela “Loro sono il popolo amorfo”mormorarono le piccole voci ” sono servitori del re… sono i suoi occhi le sue orecchie e i suoi mattoni, guardati da lui. Il re è pericoloso ma devi continuare, io ti aiuterò ” disse una voce somigliante a Higgie.

    L’essere brancolava nel buio aiutato dalla luce della candela si muoveva in un corridoio coperto da una melma biancastra su cui dei volti incastonati li osservavano carichi di passioni ma immobili come statue ed erosi e sciolti dal tempo. I corridoi divennero sale illuminate e il piccolo gruppo divenne un corteo oltri cenciosi esseri si erano uniti a loro, con i vestiti e la carne coperte di sudiciume e cera, come un corteo silenzioso abbandonarono le loro attività e seguirono Emily e la luce che li guidava. Altri si unirono a loro, esseri alteri potevano essere scorti muoversi nelle zone d’ombra gli occhi bruciavano come una fiamme blu come quelle che vide nel corridoio a casa sua molto tempo fa.

    Le sale si aprirono e si unirono in una gigantesca piazza sotterranea ove la volta era sorretta da pilastri di cera, al centro una statua in cui Emily era raffigurata coperta di candele e cera. La Emily raffigurata sembrava distrutta dal doloro rivoli di cera come vecchie lacrine ne modellavano e ne trasfiguvano il volto in una maschera.
    Intorno alla piazza un centinaio di piccoli esseri umani coperti tenevano le loro candelee la osservavano, mentre al limite di una enorme scalinata erosa dal tempo una decina di figure con armature bianche rigate di cera e occhi di fiamme blu la attendevano.

    ” Siamo arrivati, ti aiuterò se ne avrai bisogno ma ricorda che mi devi un favore” disse Higgie dalla piccola scatola

    #2504
     Elan 
    Partecipante

    *Higgie?!”
    Emily non si sarebbe mai aspettata di sentire la sua voce provenire dalla scatola. Ma, in un certo modo, si sentiva rincuorata: era stata la prima persona ad averla aiutata in quel posto senza senso, e si sentiva incredibilmente grata nei suoi confronti.

    Quando però arrivarono nell’enorme stanza in cui si trovava una statua con le sue stesse sembianze, non riuscì a fare a meno di reprimere un grido.
    “Ma quella… sono io!”
    Stava affermando un’ovvietà, ma era talmente assurdo da non riuscire a spiegarselo in alcun modo.
    “Perché… ? Come… ? Cosa… ?” si guardò attorno, spaziando con lo sguardo tra quegli esseri con le candele. Erano inquietanti, ancora più inquietanti per il loro osservare LEI… la lei di cera.
    Cercò comunque di guadagnare un certo contegno: quegli esseri la conoscevano… come poteva essere?

    Così strinse forte la scatola al petto, come per trovare conforto da quelle voci.
    “Vi chiedo perdono… ci conosciamo… voi mi conoscete…?” ebbe una fugace visione di quelle ombre intraviste nel corridoio di casa sua. “Siete stati… siete stati voi a portarmi quel messaggio…?”

    #2509
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Quei luoghi diventanvano sempre più strani ed alieni, prima una specie di museo inquietante ora una discesa nelle tenebre, sembrava di essere nella tana di shellob dove la luce quasi non esiste, un buco nera fisico e spirituale.

    non volevo lasciarti ci siamo incontrate da poco ma siamo insieme in questo incubo ed andremo avanti, ma ammmetto anche che quel mercante mi stava guardando come un collezionista guarda una bambola
    l’ironia in quel moment oforse stonava, ma sentiva il bisogno di qualcosa di completamente diverso dalla situazione in cui erano finite, forse era solo un illusione della mente e quell’uomo *un uomo di cera, con una mano-candela* stranamente non si stupì moltissimo, un pò si ma non sapeva come avrebbe reagito prima del mandala.

    E parlava *sta parlando! sarà di cera anche dentro? polmoni di cera… corde vocali di cera… cuone di cera… che domande assurde non è certo importante* “un servo del re?“. e Sudhira continuò a seguire l’omino, sentendosi sempre più strana ed inquieta, insieme in quella colonna di disperati semravano sciocchi ipnotizzati dal flauto di un pifferaio folle, e quelle sale e passaggi e volte di cera.

    *i volti, antichi e distrutti* il cuore batteva sempre più forte, l’inquietudine aumentava “quella scatola c’è il nostro Virgilio?“, poi vide la statua e per un attimo si fermo *come può essere lì una statua di Emily?* sbattè ripetutamente le palpebre sperando che questo bastasse a far sparire un’allucinazione od illusione, ma la statua e le figure in armatura non accenavano a sparire.

    Il cuore continuava a rimbobare.

    Non capisco” sembrava quasi un atto di devozione, la statua di una divinità in un tempio, quale significato ha tutto questo? Ma Sudhira aveva un presentimento in profondità da qualche parte *devo capire cosa significano statua e messaggio* “perché?” disse semplicemente guardando la statua di Emily.

    #2519
     Draimas 
    Partecipante

    Alla domanda di Emily uno dei cavalieri fece un passo in avanti il suo volto era completamente bianco se non fosse stato per le rigature nere che gli venavano il viso, annuì mentre gli occhi parvero luccicare con maggiore intensità.
    Si fecero da parte per far entrare i loro ospiti attraverso la scalinata per poi seguirli silenziosi, i corridoi parevano scavati all’interno di una gigantesca candela era immersa di oggetti che riportavano la mente di Emily ricordi della propria infanzia.

    Lateralmente al corridoio che avevano percorso furono condotti in una piccola sala dove quello che un osservatore disattento poteva classificare come essere umano li osservava seduto su una piccola sedia, il suo intero corpo sembrava essere composto di cera anche se il volto a differenza di quelli che avevano visto sino a ora sembrava “vivo” e consapevole loro, la testa era tagliata a metà e al suo centro una grossa fiamma bluastra bruciava come fosse un cero.

    “Emily, sei tornata finalmenta” disse il re di cera con un filo di voce

    #2520
     Elan 
    Partecipante

    Emily era sempre più turbata. Era certa di non essere mai stata in quel luogo, eppure… eppure quei corridoi le portavano alla mente qualcosa…

    In ogni caso preferì rimanere in silenzio, troppo sconvolta per parlare. Strinse solo più forte la scatola, e alla domanda di Sudhira le rispose con un piccolo sorriso.
    “È solo… la voce di un amico…” anche se le faceva davvero strano ritenere amico chiunque in quel posto insensato.

    Arrivati di fronte al re di cera, tuttavia, le sorprese non sembravano finite.
    Lui la conosceva, come tutti lì dentro…
    “Vi… vi chiedo scusa…” esordì con un filo di voce, sentendosi anche un poco in imbarazzo.
    “Io credo di non conoscervi… non… non sono mai stata qui…”
    Ma la sua voce tardiva una certa incertezza.

    #2525
     Draimas 
    Partecipante

    Sorrise enigmatico ” Non ricordi di esserci stata, ma se questo posto esiste è sicuramente grazie a te. Se noi esistiamo è grazie a te. Tu sei qui perchè ti sei dimenticata di noi, noi che eravamo la tua consolazione e la tua unica vita.” sembrava che solo il volto si potesse muovere e il resto del corpo fosse parlizzato sulla sedia, fece un inchino accennandolo con gli occhi nei confronti della straniera “io ti conosco… per quanto tu sia un estranea questo posto è anche tuo, ma non so perchè ti trovi qui. Non sono io ad averti chiamato”

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