Tana del Bianconiglio

Questo argomento contiene 133 risposte, ha 3 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Draimas 7 anni, 5 mesi fa.

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  • #2526
     Elan 
    Partecipante

    Emily era sempre più confusa.
    “Perdonatemi, ma non riesco a capire…” scosse la testa.
    Si sentiva talmente a disagio in quella situazione… avrebbe solo voluto nascondersi da qualche parte e sparire del tutto.

    “Com’è possibile tutto ciò?”
    Era impossibile!
    “Io non ho il potere di creare nulla… non potete esistere grazie a me.”
    Era mortificata, perché immaginava la loro delusione a quelle parole. Ma non poteva farci nulla se non ammettere la verità.

    #2527
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    *un’altra scalinata e questa è piena di oggetti*
    prima o poi sarebbero arrivate al cospetto di questo strano re di cera? per ora sembrava stessero soltanto cercando di disorientarle attraversando così tante sale e passaggi, guardò Emily sembrava molto più colpita da quelle scale “è inquietante” si limito a dire.

    *questo ha mezza testa e brucia come una candela. e… mi conosce?*
    non riusciva a capire come potesse questo Re a conoscere entrambe, sembra che Emily abbia vissuto qui anche se non lo ricorda, che sia stato in un incarnazione precedente? era tutto molto strano

    mi conoscete? ero sola ed inseguita, ho incontrato Emily per caso o fato, mi sono unità a lei perché siamo simili e forse solo così potrò restare viva

    #2551
     Draimas 
    Partecipante

    ” tu puoi ma lo ignori, hai oramai dimenticato, non è troppo tardi per ricordare prahs è colui che ti fatto entrare nell’oblio lui è capo del rigore di questa città, è lui che comanda la polizia e i segugi.” li rimase a asservarle attentamente ” dovrete muovervi verso il venticinquesimo distretto se desiderate smettere di essere inseguite e recuperare l’oggetto dall’ufficio di prahs, se riuscirete e ne conoscerete il contenuto non ci sarà più bisogno di rimanere in questa città e potrete uscire quando lo desiderate”.

    si rivolse a Shadira “è giusto tu sei legata a lei da un filo indissolubile, lo vedo dalla mia sedia. Non sono ciò che ero e non posso dire di più, il mio potere è solo vestigia di ciò che è rimasto dagli attacchi dei meccanizzati, anche la mia vista e la mia conoscenza si fanno più vaghe”

    #2558
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    quindi se vogliamo liberarci dobbiamo entrare nella loro tana, per così dire, immagino che il venticinquesimo distretto sia proprio questo” rispose Sudhira.

    La conversazione con il mercante e col Re di cera invece che aumentare la sua inquietudine e agitazione per quella situazione sembravano calmarla, darle un senso di sicurezza o coraggio o di scopo, forse quel legame che dicevano aveva con una ragazza appena incontrata in questa vita aumentava la sua determinazione “sì, lo sono”, un incontro deciso dal destino, forse in tutte le reincarnazione per tutta l’eternità in un ciclo che non può essere spezzato, e Sudhira anche se buddista non cercava il Nirvana, in cui non credeva neanche tanto poiché interromperebbe il fluire dell’esistenza come una diga che blocca un fiume in piena.

    facciamolo, ma ci serviranno più informazioni possibili sul come arrivarci e come uscirne” forse avrebbero dovuto combattere *ed uccidere* quello era un aspetto non le piaceva ma forse non avrebbe potuto scegliere una via migliore *c’è sempre una scelta, la domanda è chi ne subirà le conseguenze e quale responsabilità puoi sopportare*

    #2565
     Elan 
    Partecipante

    Emily aveva ormai rinunciato a capire qualcosa.
    Era chiaro: in quel mondo (perché solo di un mondo diverso poteva trattarsi!) le cose non funzionavano come nel suo. E a questo doveva adattarsi. Non poteva sperare il contrario…
    Tirò quindi un profondo sospiro.

    “Andremo da da Prahs, allora…” disse con un filo di voce.
    “Ma prima, ti prego, dimmi come posso fare a ricordare. Se posso veramente fare ciò che dici, forse questa… cosa… potrebbe aiutarci!”
    Era spaventata ed in ansia, ma non c’erano alternative.

    Era capitata in un mondo folle.
    Doveva diventare folle anche lei.

    #2581
     Draimas 
    Partecipante

    Come in un sogno entrambe si accorsero del potere che possedevano, entrambe si accorsero di una capacità che avevano sempre ignorato o che avevano usato a loro insaputa.
    Emily sapeva ora come modificare le cose intorno a sè, come aveva fatto nella macchina dei poliziotti. Shudira adesso conosceva come vedere e sentire le cose distanza, e talvolta utilizzare i propri sensi in modo diverso.

    Il re sorrise e i suoi lineamenti si mascherarono come quelli di una grottesca maschera “Il come e il dove sarà semplice sia come sia voi arriverete al venticinquesimo distretto, il modo in cui esso sarà dato a voi. Potete viaggiare sotto il suolo fino al venticinquesimo accompagnati da un tuo cavaliere, signora. Procedere oppure in superfice e cercare scorciatoie. “ fece sospiro lungo e la candela che illuminava la stanza di un colore bluastro si affievolì “in entrambi i casi non posso assicurare la tua sicurezza, la vostra sicurezza. Questo è il viaggio che dovete intraprendere nonostante sarà doloroso”

    #2584
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Di nuovo quella strana stran sensazione di sensi rimescolati od alterati *Manashiki?* ma ora riusciva a controllarlo, non era un evento improvviso che alterava la realtà confondendola *probabilmente no, ma tutto è possibile, forse è proprio per quest oche sono finita qui, rggiunendo un livello più alto di consapevolezza *.

    lassù siono riusciti a trovarci in fretta ed anche se non conosciamo, o non ricordiamo, le vie ed i pericoli del sottosuolo in quel caso però avremmo una guida” sarà pericoloso, molte cose lo sono anche restare qu “doloro e pericoloso ma necessario

    #2598
     Elan 
    Partecipante

    Quindi lei… lei aveva veramente quelle capacità! Poteva… modificare le cose, plasmare il mondo attorno a sé come preferiva…
    Come poteva essere? Quando aveva appreso una cosa del genere?
    In un altro momento, in un’altra situazione, forse Emily l’avrebbe trovata la più entusiasmante delle rivelazioni. Ma lì, ora, anche quella capacità al limite del magico le faceva paura.

    Ma se lei aveva veramente creato quelle creature, allora voleva fare qualcosa per loro. Quindi provò a fare ricorso a quei poteri. Voleva permettere al Re di Cera di muoversi, e non fosse confinato al suo trono. Voleva dare un volto definito e un anima a tutti i suoi sudditi…
    Non sapeva se potesse farlo, ma lo voleva con tutta se stessa.

    [Follia 3 + Sfinimento 2]

    “Io… io vi ringrazio, Re di Cera…” disse con un filo di voce, non sapendo cos’altro dire.
    “Ma avete parlato di un mio cavaliere… cosa… cosa intendete?”
    Non capiva più nulla, le sembrava tutto impossibile… ma quella le sembrava la via più sicura, e non si sarebbe arresa in quel momento.
    Il dolore non l’avrebbe spaventata.

    #2602
     Draimas 
    Partecipante

    Disciplina(5,4,1)Sfinimento(6,5)Follia(3,5,1) 3 successi
    Dolore (1,1,1,4,4,5) 3 successi
    Azione riuscita di poco, vincitore di narrazione sfinimento

    Prima che il re di cera potesse rispondere a Shudira qualcosa si mosse nell’aria, tutto si fece teso e il mondò in un momentò si strappò.

    Fu come ricominciare una vecchia abitudine, Emily provò a immaginarsi i volti e le anime come cose tangibili che poteva costruire immaginazione si fece carne e cera. Cercò di richiamare alla memoria ogni persona che aveva visto e dargli, come uno scultore, ad ognuno la propria ideantità.
    La testa gli doleva il corpo gli scoppiava si stava forse cimentando in una prova oltre le proprie abilità ma non mollò, con una sforzo che non credeva possibile riuscì a immaginare un volto per tutti.
    Quando dovette immaginare qualcosa come un’anima le cose si fecero più complicate, non sapeva come poteva essere e creare un soffio vitale o una personalità per tutti poteva essere troppo per lei.

    Nel frattempo Shudira vide emily crollare a terra in una profonda trance, poteva vedere gli occhi sotto le palpeble chiuse muoversi febbrilmente. Non ebbe però tempo di controllare, il mondo intorno a sè si muoveva come una barca in preda alla tempesta, il re di cera contro tutte le aspettative si alzò dalla sua sedia per sostenerla mantre i tutti i volti incastonati in quella pietra cera guadagnavano dei lineamenti.

    Quando Emily e fece le sue domande con un filo di voce sia il re di cera che shudira erano chini su di lei, il re rispose con voce meno sicura del solito ” tutti qui sono tuoi servitori, qui siamo tutti tuoi cavalieri” disse chinando la testa.

    #2603
     Elan 
    Partecipante

    Era dunque quello il prezzo del suo potere? Quel dolore così grande, quel peso come se un masso dovesse schiacciarla all’improvviso.
    Emily si sentiva sopraffatta da tutto quello, e per un attimo credette di non farcela.
    Si sentì cadere, ma era una percezione distante, perché tutto attorno a lei accadeva come in un limbo.

    Ma poi il dolore passò e lei aprì gli occhi e vide il Re di Cera chino su di lei.
    Sorrise istintivamente. Allora c’era riuscita! Forse solo ritrovare suo fratello l’avrebbe resa più felice in quel momento.
    “State… bene…?” domandò a fil di voce, avvertendo l’insicurezza nel tono di lui.

    Poi ascoltò le sue parole e scosse la testa.
    “Non voglio servitori. Vi prego, vorrei essere solo vostra amica, una vostra pari.”
    Sorrise ancora. L’idea di avere dei servitori le sembrava davvero orribile.
    “Mi farebbe piacere se qualcuno di voi volesse accompagnarmi. Ma dovrebbe essere una vostra scelta, non una mia imposizione.”

    #2623
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    accorse da Emily *cosa stà succedendo* una meditazione profonda così immediata non l’avrebbe ritenuta possibile, neanche dopo anni ed impegno nelle pratiche zen, il movimento degli occhi sotto le palpebre le ricordavano le fasi REM del sonno.

    *che stia usando il suo dono? potere?* ed in effetti sembrava che fosse così la sua capacità di stupirsi e provare meraviglia stava davvero venento provata ai limiti *il loro aspetto sta cambiando, in pochi attimi stanno ottenendo dei veri volti, dev’essere un azione davero complessa e stancante. imporre il proprio volere e chi sulla materia plasmarmla come farebbe uno scultore divino*

    come.. ti.. senti?” non potè dire altro, che altro puoi dire in questi casi?

    #2633
     Draimas 
    Partecipante

    “sarò suo pari signora Emily” disse non credendo alle sue stesse parole, aiutò Emily ad alzarsi e a sedersi. Quelli che prima erano volti appena accennati sotto la cera erano diventati riconoscibili e immoti in un smorfia e ogni tanto sporgevano dal muro e dal pavimento tanto da rendere difficile camminare sui volti.
    Uno degli uomini che l’aveva accompagnata si fece avanti, la sua armatura rosso sanguinolento pareva rilucere dall’interno di una luce calda il suo volto era coperto da un pesante elmo di metallo e cera al posto della visiera un foro rotondo circondato da sette fori più piccoli, anche se il viso era in ombra si potevano vedere vivamente le fiamme blu accendergli gli occhi “sarò io ad accompagnarla, sono il primo e il più forte. Saprò proteggerla!” disse

    #2858
     Elan 
    Partecipante

    Emily sorrise al Re di Cera. Era piuttosto provata, ma vedere il cambiamento in quelle creature la riempiva di soddisfazione.
    Lei aveva realmente quel potere, ed era un potere immenso! Chissà quante cose avrebbe potuto fare ancora…

    Poi si avvicinò quel cavaliere in armatura rossa e lei lo guardò piena di ammirazione e meraviglia.
    “Ti ringrazio, e accetto il tuo aiuto.” disse con voce rapita. “Non perdiamo altro tempo allora. Qualsiasi cosa ci attende sapremo affrontarla!”
    Stava trovando una fiducia in sé stessa che non aveva mai avuto. E, finché fosse durata, non intendeva sprecarla.

    #2880
     Draimas 
    Partecipante

    E fu così che partirono in tre si misero in viaggio nelle tenebre dopo brevi parole di commiato si allontanarono nell’oscurità.Il loro compagno di viaggio silenziosamente le condusse in mezzo alla sparuta cittadina, finendo di fronte a una piccola porta chiusa a chiave infissa solitaria nel muro di cera. Una piccola folla si era assiepata vicino i loro volti immobili la osservavano, e anche se non poteva esserne certa parevano felici o perlomeno grati.

    Fu come uscire da una stanza chiusa da molto tempo anche se l’aria al di fuori delle candele era fetida e dolciastra l’unica luce presente in quei corridoi era la calda luce emanata dal corpo del cavaliere.
    “sei in un bel guaio piccola cara “ disse Higgie dalla piccola scatola “tutto questo è troppo per te, io sono accanto a te come sempre, sei una mucca gettata al macello. Affrontare il tenente Tock e il sindaco? Suicidio con un sacco di lacrime di dolore sulla via “ disse dolcemente.
    “anche tu piccola cara mettigli un po’ di sale in zucca, fidarsi del re di cera è un suicidio. Una volta quelli erano come voi” disse rivolgendosi a Shudira.

    Il cavaliere continuava a camminare di fronte a loro se aveva sentito non ne aveva fatto cenno.

    #2881
     Elan 
    Partecipante

    Emily si era sentita molto più sicura in quelle stanze tutte di cera, una bella differenza rispetto a quando era stata catapultata in quel nuovo mondo assurdo per la prima volta.
    Forse era la presenza del cavaliere di cera, forse la consapevolezza del suo nuovo potere, ma si sentiva sicura di sé come mai era stata.

    Solo quando sentì Higgie parlare dalla scatola tutta quella sicurezza venne meno.
    “Perché mai dovrebbero mentire?” domandò alla scatola “Ci hanno concesso di riscoprire le nostre capacità, sono venuti in nostro aiuto… non credo vogliano tradirci.”

    #2893
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    perché è un suicidio fidarsi di lui?” di nuovo si chiese cosa fosse quella parlante e cosa conteness, una sorta di spirito o demone imprigionato, una sorta di lampada da djinni “vuoi dire che erano carne ed ossa e sono diventati di cera?“.

    *perché tu sei più affidabile del Re?* pensò “ma la difficoltà di quello che stiamo cercando di fare è comunque alta, molto alta.” che queste prove siano necessarie per ottenere l’arayashiki?

    #2898
     Draimas 
    Partecipante

    “state andando verso la morte con il vostro carceriere “ Il piccolo brusio di voci acquietò per ricominciare con tono calmo e dolce ” ci sono io con voi, voi avete bisogno di me e io ci sarò porterò via il vostro dolore” le voci si interruppero bruscamente e la piccola scatola smise di parlare.

    Intorno a loro potevano vedere di essere giunti in una vecchia città sotterranea, popolata di cigolii e vecchi ricordi ma nessuno di essi poteva definirsi vivo, il cavaliere con aria risoluta si guardò attorno “siamo sotto il venticinquesimo distretto dobbiamo trovare un modo per salire in superfice” un sibilo dolce si levò dalle strade vuote ” e in fretta”

    #2913
     Elan 
    Partecipante

    Emily ascoltò le voci con un leggero risentimento questa volta: perché stavano dicendo quelle cose? Il Re di Cera ed i suoi uomini erano state le creature più gentili incontrate in quel regno strano e senza senso, le uniche disposte ad aiutare lei e Sudhira, le uniche disposte a dare risposte, e non solo nuove domande.
    Per questo le accuse rivoltegli la disturbavano così tanto… suonavano talmente ingiuste…

    I suoi pensieri tuttavia vennero interrotti dal cavaliere in armatura rossa, e annuì alle sue parole.
    “Penso… trovare un modo non dovrebbe essere difficile…” disse a bassa voce.

    Si concentrò dunque come aveva fatto poco prima: era riuscita a dare forma, volti e anime a delle creature di cera…
    Creare un modo per salire in superficie non poteva essere altrettanto complesso.
    Si focalizzò dunque su una corda, una scala, qualcosa che avrebbe permesso loro di salire agevolmente, e cercò di focalizzarsi su di esso come aveva fatto prima, distorcendo l’essenza stessa della materia per piegarla al suo volere…

    [Follia 2 – Sfinimento 3]

    #2918
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    ed erano giunti sotto a quel distretto venticinque, non conoscendo i nomi dei vari distretti della città folle Sudhira non aveva modo di sapere se fosse casuale, preso dall’ordine di costruzione se le case lì vengono costruite od aveva un significato reale forse profondo.

    A quello stava pensando mentre cercava un modo per salire controllando la strada da percorrere per valutare le distanze, forse da sola avrebbe potuto tentare di fare qualcosa di simile a quando si era calata dal tetto ma avrebbe lasciato indietro Emily.
    Normalmente quella sarebbe stata solo una città abbandonata ma le parole del cavaliere la spinsero ad accantonarlo *se ha fretta forse qui si nasconde qualcosa*.

    *Se c’è davvero qualcosa è meglio saperlo prima che sia vicino* chiuse gli occhi per cogliere i minimi suoni ed usarli per ‘vedere’ se qualcosa era agguato

    [disciplina 3, follia 1]

    #2922
     Draimas 
    Partecipante

    Shudira disciplina (3,3,4) follia (2) tre successi
    Dolore (4,1,1) due successi
    Successo azione, vittoria narrazione: dispiplina.

    Emily disciplina (5,4,4) sfinimento (3,6,6) Follia (4,2) due successi
    Dolore (4,5,2,1) Due successi
    Successo di misura, vittoria narrazione: sfinimento

    Shudira si concentrò con attenzione e riportò alla mente la sua conoscienza sulla meditazione e con una semplicità che non era mai riuscita a raggiungere riuscì a lanciare la sua coscienza e percepire il mondo intorno a sè.
    Avvertì un sapore dolciastro e calmante che diffondeva per tutto il corpo che adesso era una città in rovina, ma i sopra i sassi dietro la nebbia dolciastra avvertiva il passo pesante di pezzi di carne che si muovevano e contorcevano per raggiungere il suo corpo.

    Emily vide il corpo di Shudira cambiare forma e glitchare sembrava provenire da un altro mondo mentre il cavaliere pareva prepararsi alla battaglia, ma provò a concentrarsi sul suo obbiettivo nonostante la distrazione. Visualizzò l’apertura nella roccia e una piccola scaletta che permettesse a tutti di salire.
    Avvertì nettamentela sensazione di spostare metri cubici di roccia e terra con la forza della propria mente e nuovamente si si sentì per un attimo come una corda pronta a rompersi, anche se con molta fatica quando aprì gli occhi vide una pericolante scala a pioli che si perdeva fino giungere il soffitto una ventina di metri sopra di lei.

    Intorno a loro si era cominciata ad alzare una pesante nebbia dal dolce odore.

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