Tana del Bianconiglio

Questo argomento contiene 133 risposte, ha 3 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Draimas 7 anni, 5 mesi fa.

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  • #2935
     Elan 
    Partecipante

    Emily non aveva mai avvertito un dolore tanto forte. Era un dolore mentale, niente di fisico, ma era il dolore di una corda pronta a spezzarsi, come fosse tesa fino allo spasmo.
    Era una sensazione orribile, e digrignò i denti quando la provò: ma non avrebbe perso la concentrazione, perché quello era il suo obiettivo, e non avrebbe permesso a niente al mondo di distrarla.
    Niente, nemmeno il dolore più atroce, l’avrebbe tenuta ancora lontana da suo fratello.

    Quando infine aprì gli occhi, c’era un’apertura sopra di lei.
    Emily era soddisfatta e guardò Sudhira. Era strana, cambiava forma come un’immagine virtuale in costante movimento, ma era ancora accanto a lei, così come il suo cavaliere. Sorrise a entrambi.
    “Abbiamo il nostro passaggio ora!” esclamò.
    Ma la sua voce era stanca per via dell’immenso sforzo appena compiuto.

    #2948
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Le sue pratiche meditative l’aiutavano molto nell’uso del dono che stava imparando ad usare, che abbia scoperto di possederlo proprio per le sue scelte o sarà stato quello che aveva bloccato dentro a guidarla?

    Anche quello che ora poteva percepire in quel luogo abbandonato in un certo senso le rendevano più semplice concentrarsi almeno prima percepì quelle cose si senti meglio nel non poterle ancora davvero vedere.

    Torno di colpo in sè ed ala sua forma, la conoscenza l’avevano scossa ma era pronta, la nebbia era ancora là e viddé la scala formarsi non doveva essere stato per niente facile un simile sforzo così ravvicinato al precedente, si avvicinò ad Emily pronta ad aiutarla.

    Qualcosa si sta avvicinando, l’ho sentito, stanno camminando e strisciando e questa scala, andiamo.. ce la fai?

    aspettò che Emily iniziasse a salire “non so quanto tempo abbiamo

    #2964
     Draimas 
    Partecipante

    Erano sulla scala a pioli quando il fumo li invase, la nebbia sussurrava immagini di calma e tranquillità avvertivano un sordo tonfo che poteva essere quello del proprio cuore. Nella loro corpo senza che loro ne avessero il pieno controllo fu evocata la sonnolenza che si sente su un prato durante un pomeriggio estivo, i loro arti si fecero pesanti ma continuarono, sapevano perfettamente che il battito che sentivano non era quello di un cuore ma quello di centinaia di corpi macilenti che battevano all’unisono per raggiungerli.

    Riuscirono a raggiungere la strada e la strana stanchezza scomparve come era arrivata intorno a loro vedevano una stanza buia illuminata dalla luce tremolante di alcune lampadine contorniate da scartoffie, poco lontano una porta poco illuminata rivelava una via di uscita.

    La scala crollò nel vuoto e avvertirono un ruggito malinconico provenire dal basso

    #2965
     Elan 
    Partecipante

    Emily in quel momento non sapeva nemmeno da cosa stessero fuggendo, ma era certa di non volerlo assolutamente scoprire. Erano riuscite nel loro tentativo di fuga, e questo era sufficiente.
    Poco importava tutto il resto.

    “State tutti bene?” domandò, quando la scala cadde dietro di loro e il ruggito provenì dal basso.
    Poi guardò il cavaliere.
    “Hai idea di dove siamo finiti?” domandò, confidando totalmente in lui.

    #2973
     Draimas 
    Partecipante

    “siamo nelle fondamenta del municipio il cuore di prahs “ disse con un filo di voce, il colore dei suoi occhi pareva molto più spento ” se saliremo dovremo probabilmente dare battaglia ai suoi scagnozzi, ma saremo vicini possiamo prenderlo di sorpresa” Si appoggiò alle scartoffie chiaramente affaticato.
    Illuminate dalla luce del cavaliere Emily di rese conto che sulle scartoffie c’era scritto attraverso linguaggio binario e stringhe di comando.

    #2980
     Elan 
    Partecipante

    Emily si guardò attorno preoccupata quando il cavaliere spiegò dove si trovavano.
    Ma ancora di più la preoccuparono le sue condizioni, e gli si avvicinò. “State bene?” domandò con sincera preoccupazione.

    La situazione sembrava piuttosto pericolosa, ma ormai erano arrivate troppo in là per tirarsi indietro. Potevano essere vicine alla fine, non potevano arrendersi ora!
    “Non possiamo farci fermare dalla paura.” disse quindi con decisione, cercando di motivare sia se stessa che Sudhira.

    Poi si accorte delle carte.
    Erano scritte in un linguaggio da lei conosciuto molto bene, anche se le sembrava passata una vita dall’ultima volta che l’aveva visto.
    Era codice binario!
    La curiosità vinse qualsiasi forma di prudenza, e incurante di ogni precauzione prese le carte per cercare di decifrare meglio il loro contenuto.

    #2991
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    La nebbia li stava aqvvolgendo come una coperta calda che cullava portando il sonno *devo resistere, non voglio davvero vedere o affrontare quelle cose* cercò invece di andare più veloce per sfuggire a quqalcosa che forse si stava arampicando dietro di loro, non osava guardare e forse sarebbe stato xomunque inutile.
    Il tonfo della scala ed il ruggito la tranquilizzarono, non potevano raggiungerli e sperava di non dover più passare da quel luogo infestato.

    sto bene, anche tu?” rispose riprendendo fiato *il cuore di quella follia*, avrebbero di certo dovuto combattere molti di quei così meccanici “riposiamo un attimo prima di provare” *anche lui sembra stanco*

    dobbiamo proseguire, non sarebbe una buona idea tornare indietro

    #3006
     Draimas 
    Partecipante

    “sono… stanco” disse infine ” la prima volta”. Emily controllò i documenti, teorizzò che lì dentro potevano esserci i suoi movimenti e quello che aveva fatto con il computer, ma i fogli non erano in ordine. Sarebbe stato difficile esserne sicuri.
    Il cavaliere si sedette stremato.

    Una voce di loro conoscienza rimbalzo nella loro testa “dove siete piccole care? Lasciate perdere questa follia, uscite finche potete non potrete nulla contro gli uomini grigi che popolano il distretto, con loro ci sono anche i *cani*” disse Higgie ” Venite da me io vi prometto che vi aiuterò e vi proteggerò dal male del mondo” disse con dolcezza

    #3023
     Elan 
    Partecipante

    Emily guardò preoccupata il cavaliere.
    “Posso fare qualcosa per la tua stanchezza? Se vuoi possiamo fermarci a riposare un po’ farebbe bene anche a noi, penso!” abbozzò un breve sorriso. Non le piaceva l’idea di fermarsi: quel posto le faceva terribilmente paura e l’ansia di essere scoperte da un momento all’altro non la abbandonava neanche un secondo.
    Ma non potevano permettersi di essere indeboliti, e un po’ di riposo sarebbe stata la cosa migliore.

    Quelle carte, poi, non erano per nulla rassicuranti.

    Stava cercando di studiarle meglio quando sentì di nuovo la voce di Higgie, e scosse vigorosamente la testa come per cacciarla.
    “Non posso abbandonare mio fratello!” esclamò soltanto, come se quella sola risposta spiegasse ogni cosa.

    #3068
     Draimas 
    Partecipante

    ” bene “ dissero le voci sibilanti dalla scatola ” Ti aiuteremo”.

    ” Non credo “ disse il cavaliere alzandosi, l’armatura aveva ripreso il suo colore non era splendente come la prima volta che l’aveva visto ma pareva offuscato ” più stiamo fermi più è probabile che ci trovino “ disse muovendosi alla porta

    #3093
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    entrambni avevano detto qualcosa di corretto, non potevano fermarsi a lungo ed essere individuati ma neanche permettere di essere vinti dalla stanchezza “dobbiamo trovare un equilibrio per restare nascosti ed in forze, suffcientemente in forze almeno.

    #3098
     Elan 
    Partecipante

    Emily annuì. Muoversi era più sicuro, ma avevano bisogno di riposo per… non sapeva nemmeno lei per cosa realmente, ma in qualche modo dovevano andare avanti, avanti, e avanti ancora…
    “Non c’è qualche posto in cui potremo nasconderci? Giusto il tempo di riprendere un po’ le forze, per poi rimetterci in marcia.” propose infine.

    #3104
     Draimas 
    Partecipante

    Trovarono un angolo scuro dove riposarsi e lì rimasero seduti, non sapevano se il cavaliere si stesse riprendendo le sue condizioni parevano stabili. Il tempo passava lento le loro elucubrazioni interrotte da rumori che parevano troppo vicini e piccoli insetti che avevano fatto tana tra le montagne di carta.

    Era comunque piacevole stare lì le pagine erano calde e odoravano di biscotti e piccole voci cantavano, fu allora che qualcosa si riscosse in loro, era lo stesso odore che sentivano nella caverna. Una leggera nebbia le aveva avvolte pareva usciva direttamente dalla piccola scatola che Emily si portava dietro.

    Sfinimento aumenta per tutti di uno

    #3127
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    La situazione del guerriero di cera restavano un mistero, non riusciva davvero a trovare segni per capire se stesse migliorando o peggiorando, ma almeno quei pochi attimi di pausa e calma stavano aiutando leo, probabilmente anche Emily.

    Sufhira trovo strano il calore delle pasgine ed il loro odore, tento di meditare mentre riposavano ma qualcosa stranamente la disturbava, quel profumo l’aveva sentito poco prima.

    Sudhira riportò allora l’attenzione sigli altri, “il tuo amico in scatola sta fumando

    #3130
     Elan 
    Partecipante

    Emily quasi non fece un salto quando si accorse dello strano fumo. Stava uscendo direttamente dalla scatola, e la cosa non era per niente rassicurante!
    Con estrema cautela, decise allora di poggiarla a terra.

    “Non so perché faccia così!” disse a Sudhira, il tono della voce decisamente spaventato.
    “Non sono nemmeno sicura di cosa sia realmente… voi avete qualche idea?”
    Era una domanda rivolta ad entrambi.

    In effetti non si era mai posta alcun dubbio su quello strano oggetto, accettando i suoi consigli con cieca fiducia. Ma, ora, iniziava sempre di più a temere i segreti racchiusi nelle sue profondità.

    #3149
     Draimas 
    Partecipante

    Il cavaliere di cera volse il volto di loro, come se quelle parole avessero risvegliato il peggiore dei suoi incubi. In effetti la scatola stava fumando, e sembrava quella la ragione di tanto terrore.
    ” Allontanatevi!” riuscì a dire, ma probabilmente pensò che le parole non fossero sufficienti perchè si alzò verso di loro e barcollando tese la mano verso la scatola, strappandola dalle mani di Emily senza lasciarle il tempo di reagire.

    La scatola continuava a fumare mentre il cavaliere se la portava lentamente al viso, e dopo aver aperto la visiera apparve a loro una immagine terribile. Non avevano mai visto il volto del cavaliere, ma non potevano essere pronti a ciò che gli si parò davanti. Emily potè riconoscere i lineamenti del fratello, tumefatti a sanguinanti come fossero stati presi a bastonate o avesse avuto un impatto violento a grande velocità. Ma non fece in tempo a sorprendersi di ciò che il cavaliere aprì la bocca in maniera innaturale, ingoiando la scatola. Ci fu un istante in cui i suoi occhi incontrarono i suoi, per poi chiudersi e crollare su sè stesso come addormentato, per non risvegliarsi più.

    In quello stesso momento avvertirono dei passi concitati in avvicinamento. Qualunque cosa volessero fare dovevano decidere in fretta.

    #3250
     Elan 
    Partecipante

    “Cos…”
    Emily non fece nemmeno in tempo a finire di parlare: il cavaliere di cera quasi le strappò la scatola dalle mani, alzando l’elmo, ingoiandola…
    Ma Emily, quando aveva visto il suo viso, aveva quasi smesso di respirare.

    Andrew?!
    Non poteva essere! Com’era successo? Com’era possibile? Lui non poteva essere veramente lì, quella cosa, quel…
    Anche i suoi pensieri vennero interrotti, perché in quel momento ci fu uno scoppio, e solo in quel momento lei realizzò: aveva ingoiato la scatola per salvarle, ma questo lo aveva inevitabilmente condannato…
    “Andrew!!!” si trovò ad urlare, senza nemmeno rendersene conto, e corse dal cavaliere crollato a terra, iniziando a piangere.
    “Non è possibile… non può…”
    Guardò Sudhira, ormai completamente in lacrime.
    “Lui… è… era… mio fratello…” disse tra le lacrime, senza riuscire a lasciare quel corpo di cera.

    In quel momento sentì i passi, e la paura tornò. Ora erano davvero completamente da sole, ma cosa potevano fare? Lei non poteva abbandonare suo fratello, non dopo tutto quello!!
    Ancora singhiozzando, guardò di nuovo Sudhira.
    “Non posso lasciarlo qui! Ma tu vai… almeno tu puoi salvarti!” esclamò, troppo sconvolta per pensare a cos’altro poter fare.

    #3270
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Ed ecco che dopo un attimo di tregua diventava tutto più folle e distorto, questa strana città o pianeta o forse uno degli luoghi oltre la morte.

    ma perchè?” non aveva altre parole *dopo tutto mon dovevamo fidarci di una voce in scatola, era solo una trappola *

    Forse poteva capire cosa stava arrivando “siamo connesse” di nuovo cerco di vedere i suoni dei passi.

    Disciplina 3, follia 2

    #3311
     Draimas 
    Partecipante

    Disciplina (5,3,3) Sfinimento(6) Follia(4,2) tre successi
    Dolore (6,1) un successo

    Azione eseguita con successo con vittoria di sfinimento aumento sfinimento di un punto

    Shudira vide il suo stesso corpo stirarsi modifecarsi e cambiare il colore, si accorse che lo stava osservando dall’esterno e con la stessa facilità mosse la sua vista fino a che non divenne una parete. Come parete per un attimo soltanto ebbe l’impresssione di avere la coscienza dell’intera struttura e vide gli uomini grigi muoversi verso di loro, erano alti 3 metri vestiti di stracci con dei giganteschi timbri che portavano sulle spalle si dirigevano verso di loro li avrebbero trovati se non si fossero spostate lì, adesso però aveva la sensazione di conoscere la mappa del palazzo.

    Quando tornò nel suo corpo si sentiva come stordita, il corpo del cavaliere nel frattempo si stava decomponendo, la cera si induriva e sbriciolava la pelle nerastra mostrava le ossa e shudira aveva di nuovo la terribile sensazione di averlo già visto.

    #3319
     Harlan Malkavian 
    Partecipante

    Tutte le volte quel potere la confondeva, ma stava iniziando a prenderci la mano anche se questa volta senti la fatica colpirla, tornando normale appoggiò le mani suo ginocchi ansimando per qualche attimo.

    Perché mi sembra di averlo già visto?” si chiese inginocchiandosi accanto a Emily “non lo vorrebbe, stanno arrivando dei giganti grigi, armati di timbro. Sembra assurdo.

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