I Guardiani delle Libere Nazioni

Questo argomento contiene 290 risposte, ha 6 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Ilmarien 6 anni, 7 mesi fa.

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  • #5440
     Rilwen 
    Partecipante

    Erano tanti, i Carnofagi. Erano tanti ma si affrontavano, più o meno. La strategia era vincente, alla fine era semplicemente questione di essere organizzati, più o meno. Soprattutto perché c’era veramente di tutto, tra di loro, e chi più sapeva di armi più doveva dare una mano in questo senso. Il quadrato intorno a Leumann funzionava a meraviglia, ma, dobbiamo confessarlo, quando il colpo arrivò alla testa di Astrid si fermò dal combattere, e le parlò nel comunicatore, a lei e lei sola.
    “Guarda che solo io posso farti far uscir di testa.”
    Vabbè, si sa che i Bauhaus non brillano per battute felici.
    In ogni caso, il problema era oltre. Il problema era costituito da quelle barricate che controllavano una specie di sfera/buconero/qualunque cosa fosse che emetteva oscurità da tutte le parti. L’idea di Kasey comunque era buona. E forse qualcuno con l’Arte avrebbe potuto fare di più per la sfera che il resto.
    Sfruttò la propria armatura, nera come il buio più assoluto, e il casco che avrebbe dovuto individuare elettronicamente il nemico, ovviamente cercando di andare dall’altra parte rispetto a Kasey. Il piano era di raggiungere più agilmente e silenziosamente possibile uno dei due tiratori e poi seccarlo con la spada, per non far rumore.

    #5441
     Ilmarien 
    Partecipante

    Abel Brandt
    Lada lo guardò con una buffa faccia sorpresa: “La tua tempistica è impeccabile” disse guardandosi intorno “comunque vediamo quando siamo in acque più tranquille, ok?” e gli fece l’occhiolino.

    Maximilian Richthausen
    Astrid non gli rispose, gli lanciò un’occhiata fulminante come a dire: “Non è il momento” e si mise in copertura insieme agli altri.

    Tutti
    Il gruppo si rifugiò ai lati della galleria, lasciando il Corazziere isolato. Sia Saori che Selim gridavano ordini, dividendo il gruppo dietro i vari ripari in modo che nessuno restasse scoperto. Due delle guardie Mishima vennero colpite. Megan e gli altri aprirono un nutrito fuoco di copertura mentre il Mortificator e la Cybertronic avanzavano al buio. Leumann dal canto suo restava nel suo angolino a concentrarsi e d’un tratto fece una faccia sorpresa guardando verso l’alto.

    Kasey Bates e Maximilian Richthausen
    I due avanzavano lentamente, dato che i due cecchini cercavano comunque di sparare e quindi si muovevano lentamente, andando di riparo in riparo, sfruttando i piloni di supporto a lato della galleria. Purtroppo i visori non funzionavano granché: i segnali elettronici erano disturbati dalla sfera stessa, e spesso i due dovevano andare a tentoni fino al prossimo riparo. Erano incerti su come procedere, dato che non avevano una visuale precisa del cecchino, quando un’ondata di luce rivelò tutto quello che si trovava davanti a loro. Cosa strana, non sembrava essere arrivata da Leumann, sembrava partire dall’alto. Kasey reagì immediatamente con una raffica, ferendo il cecchino che però riuscì a ripararsi dietro la copertura. Invece Max sparò un singolo colpo di pistola, il suo istinto allenato da anni di pratica, e prese il cecchino in mezzo agli occhi, forando l’elmo con la sua pistola pesante.

    Entrambi approfittarono del momento di disorientamento del nemico e si lanciarono in avanti. Il gruppo dietro i cecchini sparò una raffica di granate contro Kasey, che fu costretta a lanciarsi dietro la barricata. Max, al contrario con la sua armatura mimetica non era stato notato subito e riuscì a oltrepassare la barricata senza problemi, mettendosi in copertura e finendo il cecchino rimasto con un singolo colpo alla nuca. Kasey esaminò brevemente i danni causati dalle granate. Aveva una scheggia conficcata in una gamba ma non sembrava una ferita seria, non sentiva dolore ma probabilmente perché i suoi organi cibernetici stavano inondando il corpo di adrenalina. Fece qualche prova e riusciva a muovere la gamba senza problemi: se stava attenta a non correre troppo probabilmente non sarebbe successo niente.

    Tutti
    Quando la luce inondò il corridoio tutti si girarono verso Leumann, che fece una faccia stranita come a dire: “Non sono io” e Francis disse: “Dev’essere Pryce, ci sta aiutando dall’alto!”. La luce durò solo pochi secondi, ma in quel tempo videro i due cecchini cadere, e Kasey venire colpita. Megan e Abel videro Leumann rilassarsi e fare un respiro profondo, stava usando la copertura per riposarsi un momento. Nel momento in cui il secondo cecchino cadde, Selim gridò: “In avanti! Muoversi, muoversi, muoversi!!!” e si lanciò in avanti, rapidamente imitato dal resto del gruppo.

    Mentre il gruppo si trvava a metà strada, la luce si interruppe e per un istante si trovarono nel buio più completo, prima che Leumann ripristinasse la cupola intorno a loro, che a questo punto lambiva la sfera che dovevano distruggere. In mezzo c’erano cinque individui in copertura e due enormi Mastini di Ilian, giganteschi demoni nel cui manto nero si potevano distinguere migliaia di piccole stelle. “Attenti, si teletrasportano!” urlò Selim, aprendo un nutrito fuoco di copertura.

    #5463
     Meeme 
    Partecipante

    I danni non erano gravi, tolse la scheggia dalla gamba trattenendo un gemito di dolore e fasciò la ferita stringendo bene. Riusciva a muoversi senza problemi e sapeva che il suo corpo avrebbe resistito grazie alla presenza dell’adrenalina, non era la prima volta che veniva ferita in battaglia e non sarebbe stata nemmeno l’ultima così continuò a muoversi in cerca di altri bersagli su cui sfogarsi.

    I mastini erano la sua priorità, avrebbe lasciato gli uomini al resto della compagnia, lei e Bob con armi pesanti si sarebbero occupati di quelle due enormi bestie demoniache.

    #5465
     Elan 
    Partecipante

    L’aiuto inaspettato di Pryce fu la sorpresa più grande per Megan. Era inutile nasconderlo, quel tipo non le piaceva per niente (e dubitava che mai le sarebbe potuto piacere), ma di sicuro il fatto che si fosse degnato di aiutarli era un punto a suo favore.

    Non che le cose fossero chissà quanto migliorate, questo era chiaro. Ci mancavano i mastini a peggiorare le cose. Che, tra l’altro, erano pure delle creature terribilmente affascinanti. Era quasi un peccato ucciderle, ma non potevano permettersi tanti sentimentalismi in quel momento.

    E il fatto che si teletrasportassero li rendeva di sicuro nemici pericolosi. Megan decise che loro sarebbero stati la sua priorità: sperava solo che gli altri riuscissero a distruggere la sfera il più in fretta possibile.

    #5466
     Sir Gruumsh 
    Partecipante

    Abel sorrise alla risposta di Lada: la tempistica non era il suo forte e ne era perfettamente consapevole, ma almeno gli aveva dato una risposta che non poteva considerare negativa e al momento gli andava bene così.

    “Solo Pryce potrebbe fare una cosa simile” disse concordando con Francis…ormai per lui era difficile stupirsi delle capacità del Mistico.

    Quando avanzarono verso la sfera di oscurità pensò subito di doversi occupare dei Mastini assieme ai componenti più importanti della squadra…ormai era abituato ad uccidere i pezzi grossi, tenendo però a mente che con la loro capacità avrebbe potuto trovarseli alle spalle in pochi secondi.
    “Vado ad occuparmi dei bestioni, siete liberi di aggiungervi altrimenti ci sono i cinque tizi da sistemare” disse al trasmettitore a Lada, Joan e agli altri compagni mercenari

    #5467
     Rilwen 
    Partecipante

    Lo sapeva che non avrebbe dovuto, ma… alla fine si vive solo una volta. Alcuni, non vivono nemmeno una volta. Alcuni, non l’avrebbero vissuta per molto tempo: tipo i due cecchini, tirati giù dallo sforzo congiunto suo e di Kasey. Sobbalzò quando vide tutta quella luce, improvvisa, una luce che non lo aiutava completamente, ma avrebbe fatto in altri modi. C’erano i mastini, sì, ma al momento tutti quanti sembravano andare verso i due mastini, lasciando un immenso target per lui.

    La sfera.

    Si guardò intorno, come a controllare la conformazione esatta della caverna. Era il momento giusto per dar sfogo a tutta la sua Arte, l’Arte che controllava gli elementi. E lì c’era della terra. C’era un sacco di terra. Se fosse riuscito in qualche modo a modificare la terra per creare un qualcosa per provare a perforare la sfera… beh, sarebbe stato molto meglio. O, quantomeno, avrebbe usato la terra per accecare, alzandola come in una nuvola, per andare a colpire i nemici più vicini alla sfera stessa. E poi la Spada Mortis avrebbe colpito la sfera, a prescindere da quello che era riuscito o meno a fare… con l’elettricità. Ovviamente.

    #5468
     Ilmarien 
    Partecipante

    Abel e Megan aprirono il fuoco sui mastini dividendosi i bersagli. Richard intuì le loro intenzioni e si unì al fuoco con la sua pistola pesante, dicendo: “Restate mobili, e cerchiamo di prenderli in un fuoco incrociato!”. Kasey si rialzò per continuare a combattere, mentre gli impianti coagulavano il sangue che usciva dalla ferita. Avrebbe probabilmente dovuto medicarsi, ma poteva aspettare la fine dello scontro. Stava per unirsi al fuoco di copertura quando uno dei mastini le si parò davanti, probabilmente non si era accorto della Cybertronic, nascosta com’era dietro la copertura. Senza neanche stare a sfoderare la spada, Kasey vibrò un preciso gancio contro il muso del demone, che barcollò sotto la forza del braccio cibernetico e dell’armatura, prima di svanire con un grugnito. Ricomparve alle spalle di Kasey pronto a colpire, quando un colpo della pistola pesante di Richard lo prese a una delle zampe anteriori: purtroppo una ferita superficiale ma fu costretto ad abbandonare l’attacco e diede il tempo a Kasey di sguainare la spada e prepararsi al corpo a corpo. Entrambi i mastini spostarono la loro attenzione sui tiratori, che avevano prontamente seguito il consiglio di Richard e si erano aperti a ventaglio.

    Seguirono alcuni secondi difficilissimi per il gruppo: i due Mastini apparivano e sparivano attaccando in modo rapido e preciso, evitando quelli più corazzati e andando invece a sfogarsi sulle guardie Mishima, che vennero rapidamente dilaniate una dopo l’altra. La squadra dell’Inquisizione si concentrò a tenere gli altri Eretici sulla difensiva, imitata da Saori e da Seishin, i quali ingaggiarono direttamente gli Eretici in corpo a corpo aiutati dalla Valchiria. Kasey e Stanford usavano la maggiore mobilità data dalle loro armature per muoversi rapidamente nel campo di battaglia e impegnare i due Mastini in corpo a corpo, ma l’intero gruppo sembrava in una situazione di stallo. A un certo punto Abel riuscì a sparare alcuni colpi precisi contro uno dei Mastini non appena questo si era materializzato: non riuscì a ferirlo profondamente ma riuscì a spingerlo verso il centro della galleria. Megan vide l’opportunità e si lanciò in mezzo al corridoio passando sotto alla creatura. Puntando il fucile verso l’alto sparò una violenta raffica a bruciapelo all’addome della bestia, che atterrò malamente dietro di lei. Il dolore l’aveva rallentata e prima che riuscisse a teletrasportarsi di nuovo Kasey le fu addosso tranciandole una delle zampe posteriori con un colpo dal basso. Girò la lama e finì la creatura tagliandole la testa con un colpo netto. Un grido di vittoria si levò dal gruppo, mentre il Mastino rimasto abbandonava l’attacco, probabilmente rifugiandosi dietro il muro d’ombra al di là della sfera.

    In quel momento Maximilian, che aveva pazientemente aspettato la sua opportunità di agire, sollevò una nuvole di detriti e in essa si mosse sfruttando il momentaneo disorientamento degli Eretici rimasti, i quali sembravano sempre più in difficoltà grazie al nutrito fuoco di copertura. Selim sparò una granata stanando uno di loro che in questo modo si trovò completamente esposto alla mercé del Mortificator, il quale quasi senza fermarsi gli vibrò un colpo al fianco per tagliarlo in due, ma inaspettatamente incontrò più resistenza del previsto. La lama tagliò comunque un solco profondo, ma scivolò sulla gabbia toracica, probabilmente rafforzata da una ricostruzione necrobionica. L’Eretico cadde e riuscì a trascinarsi al riparo, lasciando a Max il tempo di raggiungere e colpire la sfera. La spada Mortis entrò nella sfera e toccò un oggetto solido, metallico, e in quel momento Max venne colpito da una violentissima scarica elettrica, che lo scagliò all’indietro contro la parete della galleria, dove giacque ancora cosciente ma dolorante.

    Contemporaneamente, la sfera di oscurità scomparve per un istante, e tutti videro una struttura metallica sovraccarica di energia elettrica che sosteneva e circondava una piccola sfera nera, poco più grande di una palla da tennis, ma che pulsava di energia nerastra. La struttura aveva sentito il colpo di spada, ma il metallo sembrava abbastanza spesso e il danno non era stato troppo serio. Kasey, Abel e Megan videro anche, in quell’istante, il Mastino rimasto, più avanti nella galleria, prima che la sfera di oscurità si riattivasse con un sinistro baluginio.

    #5473
     Elan 
    Partecipante

    La sfera era scomparsa! Era stato solo per un istante, detto, ma almeno tutti loro avevano avuto la possibilità di vedere cosa si trovava oltre ad essa.
    Megan trovò particolarmente interessante quella bizzarra struttura metallica, ma era evidente che quella piccola sfera nerastra fosse il loro vero obiettivo.
    Eretici, Mastini… Lo scopo di tutte quelle creature era evidentemente quello di distrarli e, non c’era che dire, ci stavano riuscendo egregiamente.

    Il problema però stava nel riuscire ad attraversare la barriera.
    Anche se un mastino era stato eliminato, anche se gli eretici erano impegnati… Era l’elettricità il problema maggiore: se continuava a respingerli in quel modo, non avrebbero avuto nemmeno la possibilità di attaccarla con le armi più pesanti.
    L’unica speranza era di disattivare per un attimo l’elettricità, in modo che gli attacchi successivi potessero passare…

    “Dobbiamo colpire la barriera in modo da disattivarla, per poi lanciare un attacco mirato!” consigliò attraverso i comunicatori. Non sapeva se sarebbe servito, ma era la migliore delle idee che le fosse venuta.

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 10 mesi fa da  Elan.
    #5475
     Rilwen 
    Partecipante

    Era tutto molto bello. Parliamo del fatto di tranciare in due un Eretico (o provarci quantomeno), per esempio, oppure riuscire a fare breccia in quella sfera… sfera che…
    CA**O.
    Si trovò schiantato contro la parete, una sfera di elettricità addosso che metà sarebbe bastata, un dolore piuttosto forte più o meno da tutte le parti. Osservò la sfera, tenendosi con la mano il petto. Non gli piaceva sentire dolore, non era da lui e non lo voleva gestire.
    “Le armi sono abbastanza impotenti contro quella sfera”, disse nel comunicatore a tutti gli alleati.
    L’idea di Megan era sicuramente corretta: sfaldare la sfera esterna per poi colpire quella interna, ma se la spada Mortis (in più) non faceva un emerito nulla, non sapeva come potessero poi tirarla giù. Forse con l’aiuto di quelli più potenti.
    Estrasse la pistola e cercò di mirare all’Eretico ferito: faceva ancora troppo male per andare e picchiare così a caso, forse tirando giù gli Eretici sarebbe andato tutto molto più liscio.

    #5476
     Sir Gruumsh 
    Partecipante

    L’idea di Megan non era sbagliata… il problema era trovare il modo di disattivare quella barriera e, dopo aver visto quello che era successo a chi aveva provato a colpirla, Abel ci avrebbe pensato due volte prima di scaricargli addosso qualcosa di potente.
    “Cercate di far fuoco sulla bestia se ci riuscite, ora bisogna occuparsi degli eretici…prima li eliminiamo e prima avremo modo di pensare a come disattivare questa bolla oscura” disse ai suoi alleati.

    Poi si lanciò, spada in mano, contro il più vicino degli eretici…non aveva la minima idea di chi o cosa avrebbe dovuto affrontare ma ormai non faceva più alcuna differenza.

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 10 mesi fa da  Sir Gruumsh.
    #5479
     Ilmarien 
    Partecipante

    Metà della squadra (ovvero Lada, Stanford, Astrid la Valchiria, Saori, Seishin, la guardia Mishima rimasta e Bob il Corazziere) si lanciò in avanti, per dare supporto a Kasey e a Max, imitando Abel e preparandosi a ingaggiare gli Eretici in corpo a corpo. Selim e Megan restarono indietro con la squadra dell’Inquisizione, Leumann e i due Guardiani per dare loro supporto a distanza. Gli Eretici reagirono immediatamente e impegnarono la squadra in corpo a corpo: non erano fortissimi individualmente ma erano molto ben coordinati, tanto da dare l’impressione di una sorta di squadra operativa. Due di loro si teletrasportavano, uno emetteva fiammate costringendo il gruppo a spostarsi continuamente e uno… rigenerava le ferite in modo che anche quello danneggiato da Max riuscisse a tornare a combattere. Sembravano anche in preda a una sorta di frenesia, quel poco che era visibile dei loro occhi rivelava una febbrile luce verdognola e i loro movimenti sembravano accelerati in modo innaturale. Abel e Lada si concentrarono su quello già ferito, e con il supporto collaterale di Max che si stava lentamente riprendendo, riuscirono a ferirlo nuovamente e, almeno per il momento, a tenere lontano da lui il curatore.

    Nel mentre Saori fu la prima che venne ferita in modo serio, un brutto colpo alla gamba che fece volar via una delle placche dell’armatura. Tuttavia gli altri serrarono i ranghi e le diedero il tempo di balzare all’indietro fuori pericolo. E in quel momento il Mastino si fece rivedere, con un preciso attacco alle spalle e un’artigliata che la prese sotto la scapola destra. Lei gridò di dolore ma prima che il Mastino potesse teletrasportarsi Selim si era lanciato in avanti con un potente affondo al costato. Non era un colpo certamente mortale, il Doomtrooper era troppo lontano per fare danni seri, ma la lama entrò comunque di un paio di centimetri. Fatto sta che il manto della bestia oscillò ma la lama del Doomtrooper bloccò il suo tentativo di teletrasporto. Il resto della squadra reagì prontamente con un nutrito fuoco incrociato mentre Selim faceva un passo indietro e una quarantina di proiettili colpirono la creatura che cadde a terra crivellata di colpi. “Portatemi la Mishima, forse riesco a rimetterla in piedi” disse Leumann nel comunicatore, data la situazione aveva molte riserve nell’abbandonare il suo riparo.

    Selim tornò in copertura e imbracciando nuovamente il fucile utilizzò a sua volta il comunicatore: “Allontanatevi dalla sfera, voglio provare a testare le sue difese” e contemporaneamente fece segno agli altri di tenersi pronti a coprirlo. Poi guardò Megan e le fece segno di armare le granate al plasma e mentre lo scontro a corpo a corpo si allontanava dalla sfera le fece segno di aprire il fuoco al suo segnale. Non appena ci fu un’apertura nel muro di combattenti davanti a loro, Megan e Selim spararono una dozzina di granate al plasma e per un attimo l’intera zona intorno alla sfera si riempì di esplosioni bluastre. Subito dopo la sfera ebbe una leggero mancamento e per un attimo poterono vedere la struttura che la circondava, ora visibilmente indebolita. Gli Eretici si resero conto di quanto era successo e ancora una volta concentrarono la mischia davanti alla sfera facendo scudo contro i tiratori.

    #5488
     Meeme 
    Partecipante

    *Dobbiamo aprirci un varco per dare bersaglio libero ai nostri tiratori!* Comunicò l’ex-tenente via link. Saggiò la ferita alla gamba per controllare che tutto fosse tollerabile e con Bob come avanguardia si preparò ad attaccare gli eretici messi a protezione dalla sfera, ma prima era meglio occuparsi della Mishima in terra.
    *Stan, riesci a portare al sicuro la ferita? Mi preparo al fuoco di copertura!* domandò via link pronta ad intervenire di persona se necessario.

    Non era tipa da lasciare in terra un compagno, in caso di risposta negativa da parte del suo partner si sarebbe lanciata lei stessa nell’azione di recupero prima di crivellare di colpi qualche eretico bastardo.

    #5492
     Elan 
    Partecipante

    La sua idea aveva avuto senso!! Megan quasi non riusciva a crederci, e fece un sorrisino soddisfatto tra sé e sé mentre i colpi incrociati suoi e di Selim andavano nuovamente a ledere la struttura metallica.

    Il problema è che loro non erano i soli ad essersene accorti.
    Gli eretici avevano notato i danni, e avevano aumentato le loro difese nella mischia, palesemente per rendere loro la vita difficile.
    “Dobbiamo continuare a colpire la sfera.” propose allora, ma limitando la comunicazione solo a Selim, questa volta. Si sentiva più tranquilla a poter parlare da sola con lui.
    Più a suo agio, come sempre.
    “Continuare a concentrarci sugli eretici non servirà a nulla, dobbiamo sbarazzarci di quell’affare se vogliamo risolvere questa faccenda!”
    E, cosa non da poco, a lei la mischia non piaceva per nulla. Ma proprio non le piaceva nemmeno un pochino.

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 10 mesi fa da  Elan.
    #5503
     Sir Gruumsh 
    Partecipante

    Abel finalmente sapeva le varie capacità degli eretici e poteva valutare chi colpire per primo…il bestione era stato eliminato ed era un fattore molto positivo.

    “Lada, dobbiamo dare il colpo di grazia all’eretico in difficoltà e poi dobbiamo concentrarci sul curatore del gruppo…è inutile colpire gli altri finchè c’è lui in giro”

    Le granate al plasma aveva indebolito la struttura ma non abbastanza per i loro scopi però avevano riconcentrato l’attenzione degli eretici verso la sua difesa…Abel visualizzò il suo obiettivo e si preparò ad attaccare, dopo aver dato eliminato il nemico a terra.

    #5505
     Rilwen 
    Partecipante

    Ennó. I curatori no. Per lo meno, non se stavano dalla parte dei nemici. Aveva intravisto che era saltato fuori di nuovo un mastino, ma, se non avessero cominciato a tirare giù gli evocatori e gli eretici, non avrebbero fatto altro che vedere e vedere e vedere nuovi mastini e cose del genere. L’Eretico ferito era stato allontanato un po’ dal curatore , e quindi era un pericolo in meno, ma non potevano andare molto avanti così. Perciò cercò di prendere una posizione più protetta possibile e parlò al Comlink. Non aveva tempo di pensare ai feriti.
    “Convertite il fuoco sul curatore.”, provò ad ordinare seccamente, mentre intanto mirava la propria pistola e provava a fare un fuoco non tanto di precisione quanto di violenza, scaricando tutto il possibile.
    Basta curatori.

    #5513
     Ilmarien 
    Partecipante

    “Ricevuto!” rispose Stan e si lanciò verso Saori. Lei stava cercando di continuare a combattere ma chiaramente non ce l’avrebbe fatta senza l’appoggio del Cybertronic, che deviò diversi colpi dagli Eretici che cercavano di finirla, e insieme riuscirono ad indietreggiare finché lei non fu al sicuro. Kasey e Bob avanzarono, un po’ sparando a bruciapelo, un po’ usando le spade in corpo a corpo, e furono rapidamente imitati dal resto dei combattenti in mischia. Il Corazziere si mise al centro della mischia, Kasey sulla sinistra e Abel sulla destra, formando una sorta di fronte per convergere sul curatore del gruppo. E tuttavia gli Eretici reggevano. In preda a una sorta di frenesia, sembravano ignorare le ferite o il fatto che fossero troppo pochi rispetto al gruppo di combattenti che lentamente li stava circondando. Seishin stava lavorando per attirare le fiamme di uno di loro, e teletrasportandosi all’ultimo momento, e la squadra dell’Inquisizione si era divisa gli altri, ingaggiandoli ma senza correre troppi rischi, per far sì che gli altri fossero liberi di concentrarsi sul curatore. Dal canto suo, l’Eretico che stava curando i suoi faceva del suo meglio per evitare di farsi bloccare, teletrasportandosi a breve distanza per sfuggire all’accerchiamento.

    Sia Abel che Kasey erano riusciti a colpirlo almeno una volta, ma sempre di striscio, e le sue ferite sembravano rimarginarsi mentre continuava a muoversi. E fu in quel momento che intervenne Maximilian: si era tenuto in disparte, muovendosi all’esterno della mischia, usando la sua armatura mimetica e aspettando pazientemente il momento giusto. E a un certo punto il curatore si spostò di lato per sfuggire all’accerchiamento e si trovò di fronte a Max e dandogli le spalle. Kasey e Abel videro un colpo perforargli la spalla destra, un secondo colpo passò da parte a parte la sua gabbia toracica, e al terzo colpo il suo sterno esplose in mille pezzi. Avvicinò la mano al petto per curarsi prima che fosse troppo tardi, quando Max fece un passo avanti e lo finì con un singolo colpo alla nuca. Un torrente di fiamme partì in direzione del Mortificator che si tuffò di lato per evitarlo, e pochi secondi dopo Seishin ingaggiò l’Eretico che lo stava prendendo di mira per dare a Max il tempo di ricaricare.

    E fu in quel momento che Selim e Megan si erano messi in posizione: avevano approfittato dell’offensiva di Kasey e Abel per sgattaiolare di fianco alla mischia e ora avevano una chiara linea di tiro verso la sfera. Ricaricarono i proiettili al plasma con l’ultimo caricatore che era loro rimasto, e poi aprirono un nutrito fuoco sulla sfera. Gli Eretici erano al momento troppo impegnati nella mischia e non si accorsero delle esplosioni fino a quando non fu troppo tardi: uno dei proiettili di Selim spezzò due delle sbarre di supporto e il successivo colpo di Megan passò esattamente in mezzo e colpì il marchingegno. Ci fu un lampo di luce e immediatamente tutti i presenti sentirono una sensazione di sollievo, e quella oscurità innaturale che li aveva circondati svanì, mentre i movimenti degli Eretici rallentavano sensibilmente. Leumann, ora libero di usare i suoi poteri, si concentrò nel rimarginare le ferite di Saori.

    #5535
     Meeme 
    Partecipante

    Kasey guardò fiera Stan andare in soccorso della Mishima, era bravo ad eseguire gli ordini, anche quelli pazzi, ma sapeva essere indipendente quando c’era da prendere decisioni. Portata al sicuro la donna, lei e Bob si concentrarono sugli Eretici rimasti.

    Il lampo di luce che scacciò vie quelle tenebre innaturali fu un vero sollievo, finalmente la situazione si stava sbloccando a loro favore ed i nemici iniziavano a vacillare. “Adesso è il momento di colpire duro!” gridò come una bambina che ha appena scartato la cioccolata. Era importante non perdere la concentrazione e continuare a combattere con più foga per impedire qualsiasi azione di rappresaglia da parte degli Eretici barcollanti. “Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare!” mormorò tra sé e sé non smettendo di combattere.

    #5543
     Elan 
    Partecipante

    Se la situazione non fosse stata leggermente delicata (e se lei non avesse avuto ancora anche solo un minimo di contegno), Megan si sarebbe messa a urlare come una pazza per la gioia. Avevano abbattuto la cupola di oscurità!!
    Nient’altro sarebbe potuto andare male in quel momento: la situazione sembrava volgere sempre di più a loro favore e ogni cosa che facevano li avvicinava sempre più alla vittoria. Dovevano soltanto tenere duro ancora un poco, e occuparsi di qualunque cosa la sfera di oscurità stesse proteggendo. Non che avesse ancora capito cosa fosse, aveva avuto troppo poco tempo per guardarci, ma era sicura che avrebbero saputo gestire anche quel “qualsiasi cosa fosse” al meglio.

    La giornalista si avvicinò a Selim con un sorriso, ma sapeva bene che era ancora presto per cantare vittoria.
    C’erano ancora quattro eretici di cui occuparsi, e quello che sparava fiamme sembrava il più pericoloso tra loro.
    Megan lo indicò a Selim con un cenno del capo, e nel mentre si concentrò su di lui per stordirlo e rallentarlo. Voleva confonderlo quanto bastava per distrarlo il tempo sufficiente da permettere agli altri di finirlo del tutto.

    #5546
     Sir Gruumsh 
    Partecipante

    “Ooooh, finalmente si gioca alla pari!” esclamò Abel, quasi per sbaglio, quando la luce naturale ritornò fra loro.
    Era già abbastanza soddisfatto di aver eliminato il curatore, o quantomeno di aver contribuito all’esito positivo della vicenda, e ritrovarsi all’improvviso di nuovo nella luce era stata come la ciliegina sulla torta…

    “Approfittiamone, ora che sono destabilizzati, cerchiamo di dar loro il colpo di grazia il più velocemente possibile!” disse col trasmettitore al suo gruppo di alleati, e ripartì ad attaccare il primo Eretico che gli passava vicino…ormai i loro poteri non avevano più importanza per lui

    #5548
     Rilwen 
    Partecipante

    Quando la cupola andò in frantumi non esultò, non sorrise nemmeno: era occupato a cercare di fare sue le ombre, di mascherarsi, di non farsi vedere, silenzioso e letale come gli avevano sempre insegnato ad essere. Questo implicava che la maggior parte della gloria andasse ad altri, e che lui fosse destinato ad essere quello nascosto. E andava bene così.

    Non erano nascoste le sue armi, però, quelle che trapassarono più volte il Curatore, duro a morire come pochi, che dovette essere colpito da quattro colpi prima di esplodere. Fece un cenno a Seishin quando questo gli salvò la pelle, e cercò di mirare anche lui uno degli Eretici, possibilmente non lo stesso di Abel, per farlo fuori definitivamente: per assicurarsi questo, attirò la polvere che probabilmente riempiva tutto quanto e cercò di lanciargliela negli occhi, prima di sparare una scarica sul cuore. Doveva dare tempo a Leumann ora come ora.

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