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  • #1675
     Meeme 
    Partecipante

    Il viaggio era stato molto tranquillo anche se Sand si aspettava sempre un attacco e procedeva vigile ed attenta ad ogni minimo suono.
    “Avere qualcuno che conosca questi luoghi rende il viaggio migliore.” Disse al suo compagno di avventure.
    “Senza una guida non sarei mai riuscita a raggiungere questi posti. Il paesaggio è molto diverso da dove vengo io… Potremo proseguire, oppure preferisci riposare un po’ le membra?” domandò diretta.

    Osservò l’ambiente circostante e godette di quella bella vista pronta a seguire i consigli del guaritore.

    #1673
     Meeme 
    Partecipante

    “Capo Ricognitore, i costrutti non provano emozioni e non sono in grado di insultare. Restate calmo in loro presenza ed evitate movimenti che potrebbero considerare ostili. Tornerò presto a liberarvi.” Ripose la paladina all’umano e poi si lasciò accompagnare fino al rifugio del creatore dei costrutti in compagnia della sergente Bree.

    La paladina non consegnò le armi all’entrata della grotta, ma non era intenzionata ad utilizzare la spada finché la situazione non fosse precipitata. L’orco davanti a loro doveva essere il legittimo condottiero di Ashford che a quanto pare non aveva la minima idea di come affrontare un incontro diplomatico. “Sono Narwain Galathil, Vicecomandate della Decima Legione. Lei è il mio sergente e l’ostaggio il nostro Capo Ricognitore.” Spiegò come prima cosa.
    “Sarò concisa e diretta dato che non avete intenzione di presentarvi.” continuò senza scomporsi mantenendo il suo solito tono gelido.

    “La Decima Legione è alleata con Ashford nella guerra contro i Drow, sono giunta in queste terre su richiesta dell’attuale Capoguerra per trovare e distruggere dei demoni di ghiaccio.” non aveva intenzione di nascondere nulla. “Purtroppo per il Capoguerra non ci sono demoni da scacciare, pensava di poter utilizzare la Legione per la sua guerra civile ed ha commesso un errore di valutazione.” Osservò l’orco senza mostrargli appoggio e poi proseguì. “Sono venuta qui per assicurarmi la vostra neutralità in caso di un conflitto diretto contro il Capoguerra Zair. Non abbiamo mire espansionistiche su questi territori e conclusa la nostra battaglia ci ritireremo una volta riforniti per affrontare il viaggio di ritorno. Potremo parlare ancora prima della nostra partenza se gli Dei ci assisteranno donandoci la vittoria.” Voleva accertarsi di ottenere la neutralità prima di capire le intenzioni dell’orco in caso di vittoria della Legione.

    #1652
     Meeme 
    Partecipante

    “Bene, direi che è giunto il tempo di recuperare delle armi ed un minimo di equipaggiamento. Se siamo morti qui direi di non farci cogliere impreparati questa volta!” Disse la mezz’elfa con il solito sorriso allegro.

    “Ci sono molti mercanti, so che non è una cosa molto onesta, ma rubiamo quello che ci serve con discrezione e poi proseguiamo!” propose abbassando la voce mentre osservava i mercanti in cerca di quelli più interessanti per i loro scopi.

    #1651
     Meeme 
    Partecipante

    “Il ragazzo non è pronto a tradire il Capoguerra, non conosce il valore della Legione.” Rispose la paladina. “Dovrà decidere il suo destino durante la battaglia ed essere trattato da nemico in caso decida di restare fedele a Zelar Zair.” Spiegò seria.

    “Il sergente Shadowblade ha un modo inconsueto per dimostrare la sua stima.” disse accigliandosi. “In altre circostanze avrei apprezzato la sua passione alla causa, ma non è questo il momento. Non posso fare affidamento su un sergente così emotivo in battaglia, è un pericolo per se stesso e per gli altri.” Sospirò scacciando a forza la preoccupazione altre questioni ben più importanti andavano affrontate.

    Comunicò mentalmente all’illusionista Thaurissan che si sarebbe recata subito lì per parlamentare, non potevano temporeggiare. Si fece seguire dalla sergente Bree e ricevette la proposta del Capo ricognitore Goodman. Raggiunti i Corvi Rossi si rivolse direttamente all’umano pronto a fare da ostaggio per i costrutti. “In caso di pericolo non fate l’eroe, Capo Ricognitore. La follia del sergente Shadowblade durante la missione nel Sottosuolo mi è bastata e non credo di poter sopportare altre iniziative simili.” Commentò senza mostrare il minimo sorriso. “Sergente Bree, con me… Andiamo ad incontrare questo pericoloso demone.” concluse sarcastica pensando alla conversazione con il Capoguerra.

    #1647
     Meeme 
    Partecipante

    GUNDIGO’OT, NIMUE, ULFRIC e ZALTAR
    La regina veniva incalzata dal gruppo e continuava a muoversi su se stessa in cerca di altri bersagli. L’idea di Ulfric venne accolta dal Governatore che gridò di separarsi anche a Nimue. La separazione sembrò dare i suoi frutti perché la Regina si trovava indecisa su chi colpire per primo. “Continuiamo a spostarci! Non può attaccarci tutti contemporaneamente!” urlò ancora il Governatore schivando una chela nemica.

    Il grosso insetto era infastidito dalla piega degli eventi e mentre era voltata per tentare di afferrare Ulfric partì il dardo dello gnomo che perforò uno dei due occhi sinistri della Regina rendendola vulnerabile su quel lato.

    #1590
     Meeme 
    Partecipante

    L’idea dei rapimenti non la rendeva serena, ma almeno avevano qualche indizio su dove recarsi per tentare di impedire questa tratta di persone. “Hai ragione, dobbiamo raggiungere questo tempio il più rapidamente possibile…” La monaca era d’accordo con il guaritore, dovevano mettersi in marcia subito e forse avrebbero fatto la differenza.

    “Mostri del genere non rapiscono delle persone senza uno scopo oscuro, la situazione potrebbe essere peggiore del previsto.” Confidò i suoi timori all’uomo sospirando pensierosa. “Mi fido della tua guida, rechiamoci in questo tempio e mi assicurerò di proteggere il nostro cammino.” Concluse pronta a mettersi in viaggio verso quella meta sconosciuta.

    #1589
     Meeme 
    Partecipante

    “Le guerre non si vincono con la speranza, sergente Bree… La speranza aiuta a superare le difficoltà, ma ingannarsi per sentirsi meglio non salverà nessuno.” Rispose la paladina. “Dobbiamo dimostrare di essere più forti del Capoguerra e questo significa distruggere il suo esercito ed ucciderlo. Il popolo ci temerà solo quando gli porteremo la testa del loro leader infilzata su una picca.” E si sarebbe assicurata di persona di mandare quel messaggio. “Avrò bisogno di guadagnarmi la neutralità dell’evocatore di costrutti, se riusciamo ad evitare la battaglia potrò convogliare le nostre forze sull’esercito orchesco in marcia contro di noi.” Spiegò alla sergente facendole sapere che lei l’avrebbe accompagnata in questa trattativa. “Come vedete la speranza è inutile…” concluse con un sorriso severo.

    Scosse il viso ascoltando le parole della mezz’orca sul sergente nano. “Il sergente Shadowblade ha espresso la sua opinione a riguardo con molta fermezza. Non perdonerà mai la mia decisione di riconsegnare lady Maransìl al Capoguerra e di conseguenza chi ha emesso questo ordine.” Osservò la sergente Bree perché lei aveva un’alta opinione del nano. “Comprendo il suo disagio ed è questo il motivo per cui preferisco allontanarlo. So di essere dura, severa ed algida, non posso fare affidamento su qualcuno che obietta i miei ordini senza analizzare la situazione con mente fredda.” Specificò tornando sul paesaggio innevato. “Non possiamo permetterci il dialogo, sergente Bree, dobbiamo prendere decisioni importanti in situazioni critiche e mentre noi dialoghiamo i soldati muoiono. Al sergente Shadowblade non è chiaro tutto questo e temo se ne renderà conto nel modo più doloroso.” E non era serena a riguardo.

    “Sono a conoscenza di informazioni personali su di lui, non chiedetemi quali siano, se non vi ha parlato del suo passato non è giusto che sia io a raccontarvelo, ma sappiate che la sua allegria potrebbe essere solo una maschera per nascondere il dolore. Vi chiedo di tenerlo d’occhio quando tornerà dalla missione, non voglio che si metta in pericolo stupidamente.” concluse sospirando pensierosa.

    #1588
     Meeme 
    Partecipante

    *Tymora, proteggi entrambe…* Pregò mentalmente la mezz’elfa mentre il contatto con l’altra se stessa si faceva via, via più flebile.

    “Perfettamente d’accordo con te, Zhulldzin! Mettiamoci in marcia! Abbiamo fatto il necessario per assicurarci un minimo vantaggio sui nostri nemici, è il momento di sfruttarlo corcando di botte quel bastardo di un Navigatore!” Aggiunse con un sorriso allegro.

    “Non c’è molto altro da fare, mettiamoci in viaggio ed impediamo la fottut* Apocalisse!” Concluse pronta ad incamminarsi.

    #1422
     Meeme 
    Partecipante

    La paladina elfa lasciò che lui si congedasse in silenzio, osservò la figura del sergente allontanarsi e sospirò. *Non mi perdonerà mai…* Si ritrovò a pensare e si accorse che quella verità non le era gradita. La compagnia del nano le sarebbe mancata ora che si era abituata ai modi di fare di lui, ma l’allontanamento era inevitabile considerando la diversità di vedute e di carattere. *No, non mi perdonerà mai per questo…* Scosse il viso ed uscì raggiungendo la sergente Bree.

    “Dipende da quanto ha impiegato il Capoguerra ad accorgersi della fuga della sua concubina.” Spiegò la paladina alla mezz’orca. “Dobbiamo essere preparati al peggio, potrebbero essere ad un giorno di marcia da noi… La situazione è precipitata, sergente Bree.” E la vita di tutti quei soldati dipendeva da loro. “Il Capoguerra è avvantaggiato, ha una città alle spalle in grado di sostenere un lungo assedio mentre noi non possiamo nutrirci di neve. Non siate così ottimista, sergente Bree… Zair Zelar conosce la guerra e sa come spronare i suoi uomini alla battaglia.” La Sergente non vedeva la guerra come la vedeva lei, ma era normale considerando che ricopriva non da molto il ruolo di ufficiale.

    Lo sguardo della paladina si fece distante quando la mezz’orca nominò il sergente nano. “Gli ho affidato la missione di riportare la concubina al Capoguerra, questo ci farà guadagnare del tempo, ed abbiamo anche avuto alcune divergenze.” Confidò con il solito tono gelido. “Finita questa missione lo farò assegnare al Lord Comandante.” Spiegò poi osservando la donna. “Il sergente Shadowblade non ha una buona opinione di me e non voglio si senta obbligato a seguire una donna che disprezza o che considera troppo severa.” Continuò senza mostrare nessun sentimento. “Il sergente è troppo impulsivo e passionale. Non pensa ai rischi o ai nostri soldati, lui vede solo un’orchessa fragile e si sente in dovere di proteggerla. Posso tollerare che mi si giudichi gelida e priva di sentimenti, ma non che mi si accusi di essere una sadica come il Capoguerra o i nostri nemici, i drow…” Scosse il viso e si perse ad osservare il paesaggio così bianco.

    #1419
     Meeme 
    Partecipante

    “E così, impossibile a pensarsi per le loro controparti reali, i cinque si disposero in cerchio, attingendo ciascuno alle proprie fonti di potere ed incanalando la loro magia in un unico potente prodigio.

    Mordoth sentiva la Morte sussurrargli l’arcano potere che definisce l’equilibrio tra i vivi e i morti.
    Simulacro del suo alter ego, ma non meno legato alla sua padrona di questi, sapeva che la sua esistenza non poteva che essere temporanea: sarebbe dovuto tornare a Lei alla fine di tutto ciò…

    La magia fluiva possente intorno a lei, così la speranza si impadronì di Elan, donandole un nuovo barlume di determinazione: il pensiero che il destino crudele di Ghoren potesse, nonostante tutto, essere cambiato.
    Nonostante tutto.

    La dea sorridente accorse al richiamo della sacerdotessa Artemis.
    Potente era Tymora, e potente il suo espediente per gabbare il Senz’Anima.

    Mentre la gloria di Mocy pulsava nel corpo artificiale di Zhulldzin, il mezz’orchelfo poté quasi distinguere l’anima del suo doppio unirsi a loro in quel rituale.
    La sua essenza era ancora lì, loro amica, possibile da salvare, fedele e a guardia di Necropolis.

    Rigidamente chiusa, la mente di Draimas radunò velocemente i contorti segreti della magia e li convogliò in un flusso costante ed ordinato di energia.
    L’ammaliatore, imperscrutabile, sorrise di riflesso: pur privato del contatto con il Senz’Anima, era ancora un sapiente conoscitore dell’arte arcana.

    E così il rituale, una volta compiuto, riversò la sua magia su Artemis: la sacerdotessa riuscì a domarlo e a spingere la sua mente al di là del suo corpo.
    Anima e corpo si incontrarono, in un luogo oltre le stelle, pronte a ricevere l’una il messaggio dell’altro…”


    “Sono la te stessa del futuro, un futuro orrendo.” Esordì evitando di tirare in ballo cloni ed altre complicazioni. “Tornata indietro nel tempo per avvertirti sugli eventi che verranno. Quando avevamo dodici anni abbiamo nascosto del pesce marcio sotto il pavimento del vestibolo nella chiesa locale e nessuno è mai riuscito a capire da dove provenisse la puzza.” Raccontò una cosa che solo l’altra Artemis poteva conoscere prima di continuare.

    “Tra poco verrai presentata ad un gruppo di persone tra cui Ghoren. Tienilo in città il più a lungo possibile, non deve partire per l’Estelsar. Proteggi Ghoren e non farlo cadere in mani sbagliate perché la sua morte porterà ad un futuro di dolore per tutti. L’Avatar del Senz’anima può risvegliarsi sacrificando il sangue di Ghoren o usando il Corno rosso. E nel futuro Ghoren è morto, forse ucciso dal Navigatore.” Avvertì e poi pensò a cosa altro raccontare prima di scollegare quel contatto.

    “Ruberanno la profezia di Maat dal tempio di Lathander, sarà Draimas a farlo, Aquisgrani lo aiuterà, anche lui è un traditore e devi tenere Ghoren lontano da lui. Non fidarti di nessuno a parte Elan, Ghoren e Mordoth, tutti gli altri potrebbero essere dei traditori interessati al potere del Senz’anima. Io e gli altri venuti dal futuro tenteremo di cambiare il futuro recuperando il Corno rosso dal Navigatore. So che questi nomi non ti dicono nulla adesso, ma devi fidarti di me ed avere fede in Tymora come ne ho io… La Dea Fortuna ci ha dato questa possibilità e non possiamo sprecarla…” Concluse facendo mente locale per capire se quelle informazioni sarebbero state sufficienti, sperava bastassero ad evitare la loro morte, almeno per il momento, e spezzato quel legame erano ormai pronti apartire…

    #1331
     Meeme 
    Partecipante

    GUNDIGO’OT, NIMUE, ULFRIC e ZALTAR

    Incantesimi, bombe ed armi elettrificate sembravano infastidire la Regina senza però causarle danni fatali. L’enorme insetto si muoveva lenta, ma non priva di una grazia ferale che avrebbe spaventato anche i più coraggiosi. La regina con un grido tentò di richiamare alla ragione i soldati ammaliati dalla voce della barda per poi mandarli ad impattare contro Ulfric e la sua ascia.  Harald non riusciva a trovare un punto molle dove affondare le lame e Zaltar comprese con disappunto come persino l’addome sembrava coperto da duro carapace.

    “Non possiamo continuare ad evitare i suoi attacchi e basta!” Tuonò il Governatore tentando di bloccare un arto al mostro per fargli perdere equilibrio. Il fuoco non la spaventava, i fulmini sembravano solleticarla e le lame pizzicavano appena lo spesso carapace. “Concentriamo gli attacchi su un solo arto alla volta!” Urlò il Governatore. Harald e Tomore annuirono e si lanciarono all’attacco insieme, il nano evitò uno degli artigli della bestia di un soffio e si ritrovò accanto al suo amico di sempre. Tomore fu meno fortunata di lui, la Regina aveva notato il guizzo e rapida aveva perforato il torace della guerriera con uno dei suoi grossi artigli. Sembrava soddisfatta di sé mentre scaraventava il corpo inerme contro una parete di roccia. Era tutto un gioco per lei e quei piccoli esseri fastidiose prede da succhiare.

    #1255
     Meeme 
    Partecipante

    La monaca aveva fermato i suoi attacchi quando la bestia era caduta in terra ormai incosciente, ora doveva occuparsi il guaritore del mostro e lo lasciò fare aspettando la sua risoluzione.

    Restava comunque vigile e pronta ad affrontare nuovi attacchi per difendere l’umano ed il suo cane da altre creature ostili.

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